San Cesareo 17-03-2012

 Riunione I.P.L. n. 99/2012 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.        La riunione è iniziata col benvenuto del Pastore Roberto Lani ed è proseguita con lode, adorazione guidate dal pastore ospitante. Ringraziamo il gruppo locale per il bel tempo di adorazione in cui ci hanno introdotti

2.        Benvenuto del Presidente Riccardo Alicino: voglio condividere un pensiero che il Signore mi ha messo nel cuore, dice la Scrittura nel Cantico dei Cantici 2:11 “Poiché, ecco, l'inverno è passato, la pioggia è cessata, se n'è andata”. Che bella la primavera! Un tempo nuovo, un tempo di grazia. E’ finito quel tempo con le giornate tristi, buie, scure, depressive. E questo credo che lo sia anche a livello spirituale. Stiamo vivendo una nuova stagione, è primavera! Dopo del tempo in cui non abbiamo portato frutti, è arrivato il tempo in cui incominciamo a portare del frutto per la gloria di Dio! Abbiamo passato un tempo difficile, è vero; ma adesso abbiamo un tempo nuovo davanti a noi, una nuova stagione. Vogliamo far si che questa mattina ci possiamo ricaricare nello Spirito

3.       Saluto dai Pastori che non sono potuti venire: xx  si scusano di  non essere presenti e salutano tutti.

4.        Responsabili dei Giovani, Luca Adamo:  stiamo già lavorando per il prossimo evento 4GOD e il prossimo mercoledì 28 marzo alle ore 19 ci sarà un incontro fra i Responsabili dei Giovani nella chiesa di Grottarossa. Siete invitati a mandare i vostri Responsabili. Stiamo anche lavorando per fare qualche cosa nella Celebrazione di Pentecoste. L’evento di Pentecoste sarà mandato in diretta da Radio Zoe.

5.       Presentazione progetto da Sebastiano Giambrone: il progetto su cui sto lavorando da qualche tempo che il Signore mi ha messo nel cuore è sul rapporto fra i fratelli, sia relazionale che economico. Se volete essere informati su ciò che stiamo portando avanti fatemi avere la vostra mail e vi manderò le informazioni. Per tanti anni ho lavorato per me, adesso voglio lavorare per il Signore. Quindi la domanda che mi sono posta è stata la seguente: che cosa farò per il mio confratello, per il mio prossimo? Ho preso spunto da quanto la Scrittura insegna nei capitoli 2 e 4 degli Atti degli Apostoli e mi sono chiesto che interpretazione dare oggi di quella parte della Bibbia, se dopo 2000 anni è ancora possibile l’applicazione, e se non è possibile ad oggi cosa possiamo fare? E questo sarà il tema del convegno che faremo sabato 28 aprile a Spinaceto, presso la chiesa in via Romualdo Formato 5, curata dal Pastore Franco Greco che ringrazio pubblicamente.

Per quel che riguarda il progetto posso dare delle linee generali, ma se qualcuno lo desidera, posso venire nella vostra comunità ed essere più esaustivo. Vi chiedo di pregare per questo progetto. Abbiamo già un comitato formato da 16 membri da tutto il territorio nazionale. E’ un progetto rivolto non solo all’Italia ma anche all’Estero dove si propone di collaborare nella costruzione di chiese, e di stimolare sia l’economia delle comunità che quella delle famiglie e l’interazione fra di loro. Siamo convinti che un rapporto relazionale ottimo, orientato secondo la Parola di Dio, determina un benessere economico. Ringrazio il Presidente IPL che mi ha concesso questo tempo e ringrazio voi per avermi ascoltato. Siete tutti invitati al Convegno.

6.       Presentazione progetto Fionda di Davide (Antonio Amico): io sono il rappresentante dei bambini, stiamo lavorando con i bambini ed è una cosa bella e spesso ti stupiscono. Dopo una evangelizzazione un bambino mi si avvicina e mi dice: “quanti anni hai?”, io gli dico: “e tu quanti ne hai?” lui risponde otto, io aggiungo a mo di battuta, anche io ne ho otto. Lui mi guarda e dice: “come è possibile?” io dico: “sono un bambino travestito da adulto!” Lui mi guarda meravigliato e conclude: “ammazza, ti è venuto bene!”

Il motivo per cui sono qui, oltre alla gioia di condividere la comunione con il Signore, è che desidero esprimere la mia riconoscenza, a nome della Fionda di Davide, per l’aiuto che IPL ha voluto fornire tempo fa ad un progetto per l’acquisto di un terreno nella zona nord-est di Roma. Il prestito che IPL ci ha fatto, e che il Signore ci ha dato grazia di restituire, è andato a buon frutto e il terreno è stato acquistato.

Molto probabilmente inizieremo insediando una “Fattoria Didattica”, così ci hanno consigliato per non cambiare la destinazione d’uso del terreno. Questa formula ci permetterà di svolgere tutte le attività della Fionda (scuola domenicale, campeggi per i bambini, formazione, tutto quello che abbiamo sempre fatto, turismo scolastico e tutta una serie di iniziative molto importanti.

In questo periodo di crisi ancora più abbiamo visto che il Signore è veramente grande, provvede in modo eccezionale e si prende cura di noi perché siamo il suo popolo. Quando sono entrato in questa terra, circa 60.000 mq con 400 alberi di ulivo abbandonata da circa 30 anni, c’erano soltanto rovi e spine e nella Bibbia c’è scritto che dove ci sono rovi e spine le cose possono cambiare quando Lui interviene! Chiese a dei vicini quanto poteva costare ripulire il terreno e quando ho sentito 4-5 mila euro mi sono spaventato e isolandomi in cima alla montagna da solo ho gridato: “Dio mio, qui ci vuole un trattore!”

Dopo due giorni ha bussato alla nostra porta un fratello contadino dalla Sicilia che avendo un trattore a disposizione ha sentito da parte di Dio di andare a Roma perché c’era qualcuno che aveva bisogno di un trattore! Gloria a Dio!!

Vi voglio ringraziare per l’aiuto, per il sostegno, per le preghiere, per il denaro che ci avete concesso.

E’ nella volontà del Padre che neanche un bambino muoia, pastori, uomini e donne di Dio il Signore ha affidato anche a voi dei bambini, quelli delle scuole domenicali, dei vostri quartieri, i vostri nipoti, una grande e grave responsabilità.

Noi non siamo una soluzione ma una “diaconia”, considerateci come una risorsa. Questo terreno qui a Roma è a vostra disposizione. Tutto quello che realizzeremo noi lo metteremo a vostra disposizione e del Regno di Dio.

Il messaggio che abbiamo ricevuto pregando per andare avanti nella costruzione è il seguente: “sono io a provvedere ma mi raccomando chiedete poco, perché non voglio che nessuno si vanti di quest’opera!” Ci sono venuti davanti i 5 sassi di Davide, avete presente quando sfidò Golia, si mette 5 sassi nel sacchetto e di questi ne usò soltanto uno. Quello che chiediamo per edificare questa opera è di aiutare ad edificare con 5 euro al mese. Sono così pochi che costa di più mandarli! Se volete darci una mano in questo senso vi posso spiegare come si fa, ci sono delle modalità.

Colgo l’occasione di invitarvi a visitare questa terra. Attorno a noi nella Sabina con la neve sono crollati alberi da tutte le parti, ma nella nostra terra nemmeno uno!

Andiamo avanti e indietro per l’Italia ma siamo a Roma, quindi possiamo collaborare assieme. Col Pastore Riccardo stiamo facendo un’attività di evangelizzazione con i bambini nel campo Rom di Tor Vergata ed è fantastico  vedere questi bambini che si convertono, accettare il Signore e lo lodano. Abbiamo un camion-teatro e possiamo usarlo in un parco per attività evangelisti che e non abbiamo bisogno nemmeno della luce elettrica in quanto autosufficienti. Abbiamo prodotto dei nuovissimi manuali per le scuole domenicali, ci sono materiali audiovisivi che mettiamo a disposizione delle chiese. Se avete bisogno possiamo anche preparare i vostri monitori. Dal 10 al 13 maggio ci sarà un corso per monitori, come ogni anno nella scuola della Fionda, dove formiamo monitori, monitrici, animatori d’infanzia in un’etica e in una pedagogia cristiana.

Tutte le cose che vi ho dette le potete trovare in sintesi nella newsletter  che possiamo inviare a quanti ce la chiedono. Grazie di cuore per quello che avete fatto, per quello che farete, rimaniamo uniti e sono sicuro che vedremo delle cose grandiose. Sono d’accordo col Pastore Riccardo: “siamo in primavera!”.

 

7.        Pastori e rappresentanti di Pastori presenti per la prima volta:

-         Pastore Oscar Oli:  sono italo argentino (origini nel Frusinate) e insieme a mia moglie da 10 anni in Italia. Siamo qui perché il Signore ci ha chiamati, ma siamo pastori dal 1970. Abbiamo lasciato 5 chiese in Argentina e un ministerio con 800 bambini portato avanti da 25 anni. Preferirei tornare a lavorare in Argentina con i bambini, ma Dio è sovrano e mi ha detto: “ti voglio in Italia!” Facciamo un lavoro itinerante, giriamo per tutta l’Italia per curare le chiese, per  incoraggiare i pastori. Attualmente ci stiamo appoggiando alla chiesa che cura il Pastore Massimo Canale assieme alla moglie. Stiamo cercando di fare la volontà del Signore. Vi voglio lasciare un brano per concludere la mia presentazione, Giuseppe che dice: “sto cercando i miei fratelli, per favore, dimmi dove si trovano a pascolare!” Lui aveva un cuore per i fratelli, qualche cosa di particolare anche se poi è stato tradito. Lui li stava cercando per portagli qualcosa ma non li trova, ma incontra una persona nei campi alla quale fa quella domanda. Anche io sto cercando i miei fratelli, il Signore ha messo nel nostro cuore il desiderio di lavorare con i nostri fratelli. Qualcosa ho travato ma so che Dio ha qualcosa di più grande per cui sto facendo della richiesta di Giuseppe la mia preghiera: “dimmi dove si trovano!” Dio ci benedica.

8.        Testimonianza del Ministerio a San Cesareo (Roberto Lani): sono tanti anni che siamo a San Cesareo iniziando con il Pastore Davide Dentico (1994) e poi in seguito abbiamo continuato a collaborare con il Pastore Alfredo Giannini che ci hanno permesso, a me  e mia moglie, di crescere spiritualmente. Per me questi due Pastori sono dei punti di riferimento. 6 anni fa abbiamo iniziato questa opera non mettendo in evidenza l’etichetta di evangelici, ma presentandoci alle autorità comunali come Associazione che lavora nel sociale e porta aventi dei valori. Per questa ragione ci permettono di usare questo teatro a costo zero ogni volta che lo chiediamo e ci hanno dato pure dei contributi. Partecipiamo a tutte le manifestazioni dove ci invitano per essere “sale” e il Signore ci sta benedicendo e la chiesa cresce grazie a Dio. Molte persone vengono e ricevono guarigione, sollievo, spariscono le depressioni, perché molti stanno male interiormente dal momento che sono crollate tante certezze. E tutto questo lo faccio con stupendi collaboratori ai quali voglio dedicare un applauso.

9.        Adorazione (Roberto Lani):  durante il bel tempo di adorazione prima della predicazione in cui siamo stati condotti dal Pastore Lani e dal suo gruppo, c’è stato un messaggio in lingue e due interpretazioni: 1) esortava all’unità, 2) “vi ho pesato e vi ho trovato mancanti, ma ho riempito con la mia grazie e con il mio amore i vostri vuoti”.

10.    Predicazione (Massimo Canale):  ho cercato fortemente il consenso di Dio su ciò che volevo dire. Parlare ai pastori implica una precisa responsabilità perché oltre che parlare ai presenti, in maniera indotta si parla al gregge che loro curano. Se viene toccato il cuore del Pastore, poi questo si rifletterà sulla chiesa.

Molte volte è più facile cercare l’opera delle Sue mani che il Suo volto. Chi è che non vorrebbe vedere l’opera di Dio nella sua vita, nella famiglia, nella chiesa? Ma cercare il suo volto, la Sua presenza, il Suo consenso è un’altra cosa!

Quello che ho ricevuto per meditarlo con voi è che noi dobbiamo cercare l’impossibile! Non sto parlando del soprannaturale, ma l’impossibile sapendo che è possibile! Cercare l’impossibile è cercare Lui, perché Lui fa le cose impossibili a noi, e questa era una chiave semplice da trovare. Ma Lui mi ha detto di cercare l’impossibile nel luogo più scomodo che c’è! La Chiesa è il luogo più bello che c’è al mondo, ma il luogo più scomodo. Questa è stata la rivelazione! Come posso fare a spiegare questo?

Posti brutti ce ne sono tanti (carceri, ospedali, campi Rom, etc..) e questi posti sono scomodi e poco ricercati. Le comunità si sforzano sempre più per rendere le chiese belle e accoglienti, ci piace la chiesa comoda, ci piace il pastore comodo, una corale comoda, cantici comodi, l’amicizia comoda. E’ bello avere membri di chiesa che non portano problemi ma decime e offerte, doni e talenti…

Leggiamo nel libro di Ruth 1:1:  Al tempo dei Giudici ci fu nel Paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda andò a stare nelle campagne di Moab con sua moglie e i suoi figli. Il nome dell'uomo era Elimelek, il nome di sua moglie Naomi e il nome dei suoi due figli Mahlon e Kilion, Efratei da Betlemme di Giuda. Essi andarono nel paese di Moab e vi si stabilirono. Poi Elimelek, marito di Naomi, morì ed essa rimase con i suoi due figli.  Essi sposarono delle donne moabite, di cui una si chiamava Orpah e l'altra Ruth; e là dimorarono circa dieci anni. Poi anche Mahlon e Kilion morirono entrambi, e così la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito”.

E’ una storia vera e triste che rappresenta una pagina triste della Chiesa. Un uomo che lascia Betlemme; parlando a pastori potrei figurarlo come lasciare la propria visione, la tua chiamata, quello che Dio vuole che tu porti avanti, quando non vedi frutto, quando ti accorgi che le persone fanno prima a uscire che rimanere in chiesa, e tu ti sforzi da anni per cercare di portare quel pane che serve alla chiesa ma vedi che poi le persone ti lasciano, ti abbandonano; per un membro di chiesa potrebbe significare lasciare la chiesa, la casa del pane figura della chiesa, e dove te ne vai? A Moab figura del mondo? Scelte sbagliate, deplorevoli, il pastore soffre, Betlemme soffre, la chiesa soffre. Credenti che lasciano la chiesa insoddisfatti, tristi, amareggiati perché c’è stata una carestia.

Ora chi ha prodotto la carestia? Potresti dire che il pastore non è più quello di una volta! Il pastore non predica più quei sani messaggi, si è sviato; la chiesa si sta sviando! Io in fondo sono una pecora, non posso restare se non mangio erba verde, l’erba gialla mi fa star male! E la stessa cosa per il pastore, “ho provato a fare come Dio mi ha detto di fare, ho provato ad essere quella persona che voleva dare vita alla visione. Io sono stato il padre della visione, io ho dato il nome al ministerio! E allora quando ti accorgi che quest’opera è figlia di nessuno e non produce nulla, tu ti arrangi con i metodi che abbiamo imparato nel cercare di fare il culto, quel culto comodo, quelle amicizie comode, e tutto quello che è possibile dimenticando che molte volte “le cose buone sono nemiche delle cose migliori!

Ci piacciono le cose buone e mai rinunceremmo alle cose buone! 10 membri di chiesa non li baratto con niente! E magari sono membri che ti hanno fatto prendere una piega di compromesso, parlo della visione e non del comportamento, hai dovuto adattare la tua predicazione altrimenti se ne vanno ed ecco che le cose buone diventano le cose scomode per raggiungere l’impossibile che Dio vuole che tu raggiunga, perché è possibile. Ed ecco che la chiesa diventa il luogo più scomodo perché forse l’hai trasformato nel luogo più comodo. Non parli più magari del peccato, parli dell’amore di Dio, parli della comunione con lo Spirito Santo, parli della grazia ma non parli delle cose che non vanno bene perché sei tu il primo a vivere questa realtà, che è una realtà che se tu stesso non vorresti mai lasciare Betlemme per andare a Moab! “Elimelek, ma sei un pazzo? Te ne vai a Moab? Lasci Betlemme?” “Ma c’è carestia!”

E che cosa può succedere quando ti allontani dalla verità, dalla visione, dal messaggio che io ti ho dato? Puoi morire!

Nel NT c’è scritto che ICor 11:29 “poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 30  Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono.”, si può morire in molti modi, nel modo spirituale, altri ci lasciano proprio le penne. Elimelek dove è morto? In terra straniera. I suoi figli, ovviamente scoraggiati per la scelta paterna, scelgono la strada sbagliata e sposano le moabite. E quante volte, come servi di Dio, abbiamo visto soffrire pastori che dopo aver dato tanto amore ai propri figli, tante benedizioni, tanti insegnamenti, a volte qualche forzatura nel portarli ai culti, alla scuola domenicale, nello spedirli ai campeggi, e poi vederli scegliere la via larga piuttosto che… E tu dici ma che brutta cosa, che situazione strana si sta venendo a creare nella mia famiglia, come potrò mai giustificare una reazione del genere? Penseranno che mi sono sviato, in qualche modo abbiamo sbagliato qualche cosa con i nostri figli, forse c’è qualcosa di occulto nella nostra vita. E chi è che non ha qualche cosa di cui vergognarsi fra di noi? E allora magari pensi che è il giusto premio che stai raccogliendo per una vita disordinata forse, per una vita di disobbedienza su alcune aree che non ho ancora sottoposto al Signore! I figli di Elimelek sposano due persone che non erano nel piano di Dio. Il piano di Dio non è A, poi B, poi C… C’è il piano A, Dio non ha altri piani, poi noi possiamo presentare un sacco di piano alternativi e Dio ce li aggiunge! Dopo 10 anni Malion e Kilion muoiono, la colpa di chi è? Forse di scelte sbagliate. Naomi, una vedova che si trova in difficoltà perché morti anche i figli.

Dobbiamo riportare questo alla vita della chiesa, quando tu ti allontani dal posto più scomodo che c’è, la chiesa, dove Dio deve umiliare tutte le tue debolezze, dove Dio deve per forza forgiarti al fuoco per farti vedere tutte le tue mancanze. La chiesa è il posto peggiore per stare davanti alle nostre debolezze, davanti a tutte le nostre incongruenze, a tutta la nostra viltà. Perché dobbiamo passare per forza per questi percorsi? Pietro, Giovanni e Paolo parlano delle loro difficoltà passate e quanti di noi hanno passato delle difficoltà? Situazioni tremende, familiari, nella chiesa, nel ministerio. Ma la chiesa non doveva essere quel posto bellissimo che quando tu hai accettato Gesù era tutto amore, tutto zelo, passione e poi piano piano sono iniziate a venire tutte quelle difficoltà di prima, ma con il Signore! Perché le cose non sono cambiate?

Nel Vangelo di Marco vediamo la descrizione di Gesù che sceglie i dodici, li stabilisce, poi li manda a due a due e quando ritornano li porta in disparte con Lui per farli riposare. A volte lo fa pure con noi, ci dice di metterci in disparte, ma noi diciamo “’è la chiesa, come faccio” e il Signore: “hai una chiesa? Dammela!”. “Signore ti ho dato la chiesa, cosa ne penserà mia moglie?”, e il Signore: “hai una moglie? Dammela!”. “Signore ma i miei figli che cosa diranno di questa novità?” e il Signore: “hai dei figli? Dammeli! Hai uno stipendio? Dammelo! Hai un ministerio? Dammelo! Hai una casa? Dammela! ” “Signore ti ho dato tutto come farò per il resto della mia vita?” e il Signore: “Ah, ce l’hai allora una vita, ecco quello che mi serve! La tua vita, sei troppo padrone di te stesso ancora e non vai bene! E non sei tu che mi devi dare, le vuoi le cose impossibili? E le vuoi fare tu?

Gesù si era ritirato in disparte con i discepoli ma arriva tanta gente e Gesù si preoccupa per tutta questa moltitudine. Così Gesù si preoccupa di tutte le persone che sono fuori dalle nostre chiese mentre noi cerchiamo il culto comodo, le persone comode, il pastore comodo, le cose possibili e non quelle impossibili!

Noi siamo qui per permettere allo Spirito Santo di limare tutte le nostre mancanze, il nostro modo bugiardo a volte di vivere la vita giornaliera, la nostra vita di preghiera così fragile, la nostra realtà di egoismo che ancora non va via, i nostri idoli domestici fatti dal lavoro, dai figli, dalla casa, dalla macchina, …

Quando Acan prese l’interdetto gli fu detto: “Israele ha peccato!” Uno sbaglio di uno costato 36 morti e lo stesso succede nelle chiese. Avere del compromesso nella chiesa è come nel VT avere dell’interdetto sotto la tenda. Geremia diceva: “io e miei padri abbiamo peccato!”. A volte manca questa assunzione di responsabilità che ti impedisce di arrivare alle cose migliori, perché tu vuoi le cose comode! Le cose buone mi sono a sufficienza! Le cose migliori diventano dei nemici! A volte nelle chiese sopravviviamo con la quotidianità e cerchiamo il possibile, non l’impossibile. E non c’è pane nella casa del pane e andiamo a Moab.

I discepoli pensavano di potersi riposare in disparte col Maestro ma vengono coinvolti nel problema: “date voi loro da mangiare!” Questo è un imprevisto che mette in crisi i discepoli che non sanno come fare perché non hanno il cuore di Dio che è rivolto alle anime da salvare. Noi abbiamo più a cuore i membri della chiesa che quelli di fuori. A volte i problemi vengono dal fatto che non vogliamo sottomettere il nostro ministerio al Signore, le nostre cose e meno che mai la nostra vita.

Naomi aveva sentito che il Signore aveva visitato il suo Popolo dandogli del pane. Finalmente una scelta giusta! Potremmo dire che Naomi è figura del Figliol Prodigo: “io mi leverò e andrò dal padre mio e gli dirò padre perdonami”.

Se tu stai cercando l’impossibile devi cercare Dio, non devi cercare le sue opere ma il suo volto! Ci piacciono di più le sue mani che la sua faccia! Vorremmo cercare le benedizioni di Dio cercando ogni giorno di far soffrire il cuore di Dio (con la mancanza di verità, mancanza di obbedienza, con tutti i piani alternativi che gli presentiamo..). Dio ci dice: vorrei tanto che tu ti fermassi un attimo e smetti di giocare alla chiesa, smetti di giocare a fare il pastore, smetti di giocare al ministerio e cerchi la mia faccia perché nelle tue difficoltà che ti voglio incontrare, nelle tue debolezze che voglio esserti la vera ricchezza, la tua fonte di benedizione.

Gesù dopo il miracolo della moltiplicazione li costringe ad andare all’altra riva e mentre che erano in mezzo al mare arriva una tempesta. Chi la manda? Forse proprio Dio come citano alcuni versetti “e tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti”. Noi diamo la colpa a Lui dei problemi che ci vengono addosso ma ignoriamo che Lui è sul monte a intercedere per noi affinchè nessuno venga meno e al momento giusto interviene in soccorso ai discepoli.

Signore ti preghiamo che possiamo sentire il calore del tuo amore e che possa scaldare il nostro ministerio, che possa essere consacrato tutto quello che ti abbiamo donato. Invochiamo il tuo perdono sulle nostre mancanze, non ci piacciamo, vorremmo essere diversi ma abbiamo tanto desiderio di fare la tua volontà. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen

 

11.    Programma dei prossimi incontri IPL:

Data

Tipo Incontro

Località

Lunedì 16 apr 12

Incontro Pastori

Ore 19 a San Cesareo (Lani)

Sabato 26 mag 12

Celebrazione Pentecostale

Ore 17 a ?? (da decidere)

Sabato 15 set 12

Riunione IPL

Ore 10 a Palmarola

Lunedì 15 ott 12

Incontro Pastori

Ore 19 a Serpentara

Sabato 17 nov 12

Riunione IPL

Ore 16 a Serpentara

 

12.    ..

 

13.    Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. (3° sabato mesi dispari – 15 settembre ore 10) a Palmarola .

14.     Predicatore per la prossima riunione IPL: si sceglierà ad aprile

 

15.     Prossimo incontro per soli Pastori: lunedì 16 aprile ancora qui alle ore 19.

 

 

16.   Tabella riepilogativa delle date:

data

ore

tipo riunione

luogo

16 apr 2012

19

Riunione solo Pastori IPL

S. Cesareo (lani)

4-5 mag 2012

 

Conferenza Nazionale Donne 2012

Via Chiovenda

26 mag 2012

17

Celebrazione Pentecostale

Rebibbia

9-12 giu 2012

 

Conferenza CEIZS Italia 2012

Via di Tor Cervara

15 sett 2012

10

Riunione IPL allargata

Palmarola

15 ott 2012

19

Riunione solo Pastori IPL

Serpentara

17 nov 2012

16

Riunione IPL allargata

Serpentara

2013

??

Evento Milano 2013

Milano – San Siro

 

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Riccardo Alicino

331-2429997

AlicinoRiccardo@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@tin.it