1.
La riunione è iniziata
col benvenuto
del
2.
Benvenuto del Presidente
3.
Saluto dai Pastori che
non sono potuti venire: xx si scusano di
non essere presenti e salutano tutti.
4.
Responsabili dei
Giovani,
5.
Presentazione progetto
da Sebastiano Giambrone: il progetto su cui sto lavorando da qualche tempo che il
Signore mi ha messo nel cuore è sul rapporto fra i fratelli, sia relazionale
che economico. Se volete essere informati su ciò che stiamo portando avanti
fatemi avere la vostra mail e vi manderò le informazioni. Per tanti anni ho
lavorato per me, adesso voglio lavorare per il Signore. Quindi la domanda che
mi sono posta è stata la seguente: che cosa farò per il mio confratello, per il
mio prossimo? Ho preso spunto da quanto la Scrittura insegna nei capitoli 2 e 4
degli Atti degli Apostoli e mi sono chiesto che interpretazione dare oggi di
quella parte della Bibbia, se dopo 2000 anni è ancora possibile l’applicazione,
e se non è possibile ad oggi cosa possiamo fare? E questo sarà il tema del
convegno che faremo sabato 28 aprile a Spinaceto, presso la chiesa in via Romualdo Formato 5, curata dal
Per quel che riguarda il progetto posso dare
delle linee generali, ma se qualcuno lo desidera, posso venire nella vostra
comunità ed essere più esaustivo. Vi chiedo di pregare per questo progetto.
Abbiamo già un comitato formato da 16 membri da tutto il territorio nazionale.
E’ un progetto rivolto non solo all’Italia ma anche all’Estero dove si propone
di collaborare nella costruzione di chiese, e di stimolare sia l’economia delle
comunità che quella delle famiglie e l’interazione fra di loro. Siamo convinti
che un rapporto relazionale ottimo, orientato secondo la Parola di Dio,
determina un benessere economico. Ringrazio il Presidente IPL che mi ha
concesso questo tempo e ringrazio voi per avermi ascoltato. Siete tutti
invitati al Convegno.
6.
Presentazione progetto
Il motivo per cui sono qui, oltre alla gioia di
condividere la comunione con il Signore, è che desidero esprimere la mia
riconoscenza, a nome della
Molto probabilmente inizieremo insediando una
“Fattoria Didattica”, così ci hanno consigliato per non cambiare la
destinazione d’uso del terreno. Questa formula ci permetterà di svolgere tutte
le attività della Fionda (scuola domenicale, campeggi per i bambini,
formazione, tutto quello che abbiamo sempre fatto, turismo scolastico e tutta
una serie di iniziative molto importanti.
In questo periodo di crisi ancora più abbiamo visto
che il Signore è veramente grande, provvede in modo eccezionale e si prende
cura di noi perché siamo il suo popolo. Quando sono entrato in questa terra,
circa 60.000 mq con 400 alberi di ulivo abbandonata da circa 30 anni, c’erano
soltanto rovi e spine e nella Bibbia c’è scritto che dove ci sono rovi e spine
le cose possono cambiare quando Lui interviene! Chiese a dei vicini quanto
poteva costare ripulire il terreno e quando ho sentito 4-5 mila euro mi sono
spaventato e isolandomi in cima alla montagna da solo ho gridato: “Dio mio, qui
ci vuole un trattore!”
Dopo due giorni ha bussato alla nostra porta un
fratello contadino dalla Sicilia che avendo un trattore a disposizione ha
sentito da parte di Dio di andare a Roma perché c’era qualcuno che aveva bisogno
di un trattore! Gloria a Dio!!
Vi voglio ringraziare per l’aiuto, per il
sostegno, per le preghiere, per il denaro che ci avete concesso.
E’ nella volontà del Padre che neanche un
bambino muoia, pastori, uomini e donne di Dio il Signore ha affidato anche a
voi dei bambini, quelli delle scuole domenicali, dei vostri quartieri, i vostri
nipoti, una grande e grave responsabilità.
Noi non siamo una soluzione ma una “diaconia”,
considerateci come una risorsa. Questo terreno qui a Roma è a vostra disposizione.
Tutto quello che realizzeremo noi lo metteremo a vostra disposizione e del
Regno di Dio.
Il messaggio che abbiamo ricevuto pregando per
andare avanti nella costruzione è il seguente: “sono io a provvedere ma mi
raccomando chiedete poco, perché non voglio che nessuno si vanti di
quest’opera!” Ci sono venuti davanti i 5 sassi di Davide, avete presente quando
sfidò Golia, si mette 5 sassi nel sacchetto e di questi ne usò soltanto uno.
Quello che chiediamo per edificare questa opera è di aiutare ad edificare con 5
euro al mese. Sono così pochi che costa di più mandarli! Se volete darci una
mano in questo senso vi posso spiegare come si fa, ci sono delle modalità.
Colgo l’occasione di invitarvi a visitare questa
terra. Attorno a noi nella Sabina con la neve sono crollati alberi da tutte le
parti, ma nella nostra terra nemmeno uno!
Andiamo avanti e indietro per l’Italia ma siamo
a Roma, quindi possiamo collaborare assieme. Col
Tutte le cose che vi ho dette le potete trovare
in sintesi nella newsletter che possiamo
inviare a quanti ce
7.
Pastori e rappresentanti
di Pastori presenti per la prima volta:
-
Pastore Oscar Oli: sono italo argentino (origini nel Frusinate) e
insieme a mia moglie da 10 anni in Italia. Siamo qui perché il Signore ci ha
chiamati, ma siamo pastori dal 1970. Abbiamo lasciato 5 chiese in Argentina e
un ministerio con 800 bambini portato avanti da 25 anni. Preferirei tornare a
lavorare in Argentina con i bambini, ma Dio è sovrano e mi ha detto: “ti voglio
in Italia!” Facciamo un lavoro itinerante, giriamo per tutta l’Italia per
curare le chiese, per incoraggiare i
pastori. Attualmente ci stiamo appoggiando alla chiesa che cura il
8.
Testimonianza del
Ministerio a San Cesareo (Roberto Lani): sono tanti anni che siamo a San Cesareo
iniziando con il
9.
Adorazione (Roberto
Lani): durante il bel tempo di
adorazione prima della predicazione in cui siamo stati condotti dal
10. Predicazione (Massimo Canale): ho cercato fortemente il consenso di Dio su ciò
che volevo dire. Parlare ai pastori implica una precisa responsabilità perché
oltre che parlare ai presenti, in maniera indotta si parla al gregge che loro
curano. Se viene toccato il cuore del Pastore, poi questo si rifletterà sulla
chiesa.
Molte volte è più facile cercare l’opera delle
Sue mani che il Suo volto. Chi è che non vorrebbe vedere l’opera di Dio nella
sua vita, nella famiglia, nella chiesa? Ma cercare il suo volto, la Sua
presenza, il Suo consenso è un’altra cosa!
Quello che ho ricevuto per meditarlo con voi è
che noi dobbiamo cercare l’impossibile! Non sto parlando del soprannaturale, ma
l’impossibile sapendo che è possibile! Cercare l’impossibile è cercare Lui,
perché Lui fa le cose impossibili a noi, e questa era una chiave semplice da
trovare. Ma Lui mi ha detto di cercare l’impossibile nel luogo più scomodo che
c’è! La Chiesa è il luogo più bello che
c’è al mondo, ma il luogo più scomodo. Questa è stata la rivelazione! Come
posso fare a spiegare questo?
Posti brutti ce ne sono tanti (carceri,
ospedali, campi Rom, etc..) e questi posti sono
scomodi e poco ricercati. Le comunità si sforzano sempre più per rendere le
chiese belle e accoglienti, ci piace la chiesa comoda, ci piace il pastore
comodo, una corale comoda, cantici comodi, l’amicizia comoda. E’ bello avere
membri di chiesa che non portano problemi ma decime e offerte, doni e talenti…
Leggiamo nel libro di Ruth 1:1: “Al
tempo dei Giudici ci fu nel Paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda andò
a stare nelle campagne di Moab con sua moglie e i
suoi figli. Il nome dell'uomo era Elimelek, il nome
di sua moglie Naomi e il nome dei suoi due figli Mahlon
e Kilion, Efratei da
Betlemme di Giuda. Essi andarono nel paese di Moab e
vi si stabilirono. Poi Elimelek,
marito di Naomi, morì ed essa rimase con i suoi due figli. Essi sposarono delle donne moabite, di cui
una si chiamava Orpah e l'altra Ruth; e là dimorarono
circa dieci anni. Poi anche Mahlon e Kilion morirono
entrambi, e così la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito”.
E’ una storia vera e triste che rappresenta una
pagina triste della Chiesa. Un uomo che lascia Betlemme; parlando a pastori
potrei figurarlo come lasciare la propria visione, la tua chiamata, quello che
Dio vuole che tu porti avanti, quando non vedi frutto, quando ti accorgi che le
persone fanno prima a uscire che rimanere in chiesa, e tu ti sforzi da anni per
cercare di portare quel pane che serve alla chiesa ma vedi che poi le persone
ti lasciano, ti abbandonano; per un membro di chiesa potrebbe significare
lasciare la chiesa, la casa del pane figura della chiesa, e dove te ne vai? A Moab figura del mondo? Scelte sbagliate, deplorevoli, il
pastore soffre, Betlemme soffre, la chiesa soffre. Credenti che lasciano la chiesa
insoddisfatti, tristi, amareggiati perché c’è stata una carestia.
Ora chi ha prodotto la carestia? Potresti dire
che il pastore non è più quello di una volta! Il pastore non predica più quei
sani messaggi, si è sviato; la chiesa si sta sviando! Io in fondo sono una
pecora, non posso restare se non mangio erba verde, l’erba gialla mi fa star
male! E la stessa cosa per il pastore, “ho provato a fare come Dio mi ha detto
di fare, ho provato ad essere quella persona che voleva dare vita alla visione.
Io sono stato il padre della visione, io ho dato il nome al ministerio! E
allora quando ti accorgi che quest’opera è figlia di nessuno e non produce
nulla, tu ti arrangi con i metodi che abbiamo imparato nel cercare di fare il
culto, quel culto comodo, quelle amicizie comode, e tutto quello che è
possibile dimenticando che molte volte “le
cose buone sono nemiche delle cose migliori!”
Ci piacciono le cose buone e mai rinunceremmo
alle cose buone! 10 membri di chiesa non li baratto con niente! E magari sono
membri che ti hanno fatto prendere una piega di compromesso, parlo della
visione e non del comportamento, hai dovuto adattare la tua predicazione
altrimenti se ne vanno ed ecco che le cose buone diventano le cose scomode per
raggiungere l’impossibile che Dio vuole che tu raggiunga, perché è possibile.
Ed ecco che la chiesa diventa il luogo più scomodo perché forse l’hai
trasformato nel luogo più comodo. Non parli più magari del peccato, parli
dell’amore di Dio, parli della comunione con lo Spirito Santo, parli della
grazia ma non parli delle cose che non vanno bene perché sei tu il primo a
vivere questa realtà, che è una realtà che se tu stesso non vorresti mai
lasciare Betlemme per andare a Moab! “Elimelek, ma
sei un pazzo? Te ne vai a Moab? Lasci Betlemme?” “Ma c’è
carestia!”
E che cosa può succedere quando ti allontani
dalla verità, dalla visione, dal messaggio che io ti ho dato? Puoi morire!
Nel NT c’è scritto che ICor
11:29 “poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 30 Per questa ragione fra voi
vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono.”,
si può morire in molti modi, nel modo spirituale, altri ci lasciano proprio le
penne. Elimelek dove è morto? In terra straniera. I
suoi figli, ovviamente scoraggiati per la scelta paterna, scelgono la strada
sbagliata e sposano le moabite. E quante volte, come servi di Dio, abbiamo
visto soffrire pastori che dopo aver dato tanto amore ai propri figli, tante
benedizioni, tanti insegnamenti, a volte qualche forzatura nel portarli ai
culti, alla scuola domenicale, nello spedirli ai campeggi, e poi vederli
scegliere la via larga piuttosto che… E tu dici ma che brutta cosa, che
situazione strana si sta venendo a creare nella mia famiglia, come potrò mai
giustificare una reazione del genere? Penseranno che mi sono sviato, in qualche
modo abbiamo sbagliato qualche cosa con i nostri figli, forse c’è qualcosa di
occulto nella nostra vita. E chi è che non ha qualche cosa di cui vergognarsi
fra di noi? E allora magari pensi che è il giusto premio che stai raccogliendo
per una vita disordinata forse, per una vita di disobbedienza su alcune aree
che non ho ancora sottoposto al Signore! I figli di Elimelek
sposano due persone che non erano nel piano di Dio. Il piano di Dio non è A,
poi B, poi C… C’è il piano A, Dio non ha altri piani, poi noi possiamo
presentare un sacco di piano alternativi e Dio ce li aggiunge! Dopo 10 anni Malion e Kilion muoiono, la colpa
di chi è? Forse di scelte sbagliate. Naomi, una vedova che si trova in
difficoltà perché morti anche i figli.
Dobbiamo riportare questo alla vita della
chiesa, quando tu ti allontani dal posto più scomodo che c’è, la chiesa, dove
Dio deve umiliare tutte le tue debolezze, dove Dio deve per forza forgiarti al
fuoco per farti vedere tutte le tue mancanze. La chiesa è il posto peggiore per
stare davanti alle nostre debolezze, davanti a tutte le nostre incongruenze, a
tutta la nostra viltà. Perché dobbiamo passare per forza per questi percorsi?
Pietro, Giovanni e Paolo parlano delle loro difficoltà passate e quanti di noi
hanno passato delle difficoltà? Situazioni tremende, familiari, nella chiesa,
nel ministerio. Ma la chiesa non doveva essere quel posto bellissimo che quando
tu hai accettato Gesù era tutto amore, tutto zelo, passione e poi piano piano sono iniziate a venire tutte quelle difficoltà di
prima, ma con il Signore! Perché le cose non sono cambiate?
Nel Vangelo di Marco vediamo la descrizione di
Gesù che sceglie i dodici, li stabilisce, poi li manda a due a due e quando
ritornano li porta in disparte con Lui per farli riposare. A volte lo fa pure
con noi, ci dice di metterci in disparte, ma noi diciamo “’è la chiesa, come
faccio” e il Signore: “hai una chiesa? Dammela!”. “Signore ti ho dato la
chiesa, cosa ne penserà mia moglie?”, e il Signore: “hai una moglie? Dammela!”.
“Signore ma i miei figli che cosa diranno di questa novità?” e il Signore: “hai
dei figli? Dammeli! Hai uno stipendio? Dammelo! Hai un ministerio? Dammelo! Hai
una casa? Dammela! ” “Signore ti ho dato tutto come farò per il resto della mia
vita?” e il Signore: “Ah, ce l’hai allora una vita, ecco quello che mi serve!
La tua vita, sei troppo padrone di te stesso ancora e non vai bene! E non sei tu
che mi devi dare, le vuoi le cose impossibili? E le vuoi fare tu?
Gesù si era ritirato in disparte con i discepoli
ma arriva tanta gente e Gesù si preoccupa per tutta questa moltitudine. Così
Gesù si preoccupa di tutte le persone che sono fuori dalle nostre chiese mentre
noi cerchiamo il culto comodo, le persone comode, il pastore comodo, le cose
possibili e non quelle impossibili!
Noi siamo qui per permettere allo Spirito Santo di
limare tutte le nostre mancanze, il nostro modo bugiardo a volte di vivere la
vita giornaliera, la nostra vita di preghiera così fragile, la nostra realtà di
egoismo che ancora non va via, i nostri idoli domestici fatti dal lavoro, dai
figli, dalla casa, dalla macchina, …
Quando Acan prese
l’interdetto gli fu detto: “Israele ha peccato!” Uno sbaglio di uno costato 36
morti e lo stesso succede nelle chiese. Avere del compromesso nella chiesa è
come nel VT avere dell’interdetto sotto
I discepoli pensavano di potersi riposare in
disparte col Maestro ma vengono coinvolti nel problema: “date voi loro da
mangiare!” Questo è un imprevisto che mette in crisi i discepoli che non sanno
come fare perché non hanno il cuore di Dio che è rivolto alle anime da salvare.
Noi abbiamo più a cuore i membri della chiesa che quelli di fuori. A volte i
problemi vengono dal fatto che non vogliamo sottomettere il nostro ministerio
al Signore, le nostre cose e meno che mai la nostra vita.
Naomi aveva sentito che il Signore aveva
visitato il suo Popolo dandogli del pane. Finalmente una scelta giusta!
Potremmo dire che Naomi è figura del Figliol Prodigo: “io mi leverò e andrò dal
padre mio e gli dirò padre perdonami”.
Se tu stai cercando l’impossibile devi cercare
Dio, non devi cercare le sue opere ma il suo volto! Ci piacciono di più le sue
mani che la sua faccia! Vorremmo cercare le benedizioni di Dio cercando ogni
giorno di far soffrire il cuore di Dio (con la mancanza di verità, mancanza di
obbedienza, con tutti i piani alternativi che gli presentiamo..). Dio ci dice:
vorrei tanto che tu ti fermassi un attimo e smetti di giocare alla chiesa,
smetti di giocare a fare il pastore, smetti di giocare al ministerio e cerchi
la mia faccia perché nelle tue difficoltà che ti voglio incontrare, nelle tue
debolezze che voglio esserti la vera ricchezza, la tua fonte di benedizione.
Gesù dopo il miracolo della moltiplicazione li
costringe ad andare all’altra riva e mentre che erano in mezzo al mare arriva
una tempesta. Chi la manda? Forse proprio Dio come citano alcuni versetti “e tu
mi hai travolto con tutti i tuoi
flutti”. Noi diamo la colpa a Lui dei problemi che ci
vengono addosso ma ignoriamo che Lui è sul monte a intercedere per noi affinchè nessuno venga meno e al momento giusto interviene
in soccorso ai discepoli.
Signore ti preghiamo che possiamo sentire il
calore del tuo amore e che possa scaldare il nostro ministerio, che possa
essere consacrato tutto quello che ti abbiamo donato. Invochiamo il tuo perdono
sulle nostre mancanze, non ci piacciamo, vorremmo essere diversi ma abbiamo
tanto desiderio di fare la tua volontà. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen
11.
Programma dei prossimi incontri IPL:
Data |
Tipo Incontro |
Località |
Lunedì 16 apr
12 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 26 mag 12 |
Celebrazione Pentecostale |
Ore |
Sabato 15 set 12 |
Riunione IPL |
Ore |
Lunedì 15 ott
12 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 17 nov 12 |
Riunione IPL |
Ore |
12. ..
13. Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. (3° sabato mesi
dispari – 15 settembre ore 10) a Palmarola .
14. Predicatore per la prossima riunione IPL: si sceglierà ad aprile
15. Prossimo incontro per soli Pastori: lunedì 16 aprile ancora
qui alle ore 19.
16.
Tabella riepilogativa
delle date:
data |
ore |
tipo riunione |
luogo |
16 apr 2012 |
19 |
Riunione solo Pastori IPL |
S. Cesareo (lani) |
4-5 mag 2012 |
|
Conferenza Nazionale Donne 2012 |
Via Chiovenda |
26 mag 2012 |
17 |
Celebrazione Pentecostale |
Rebibbia |
9-12 giu 2012 |
|
Conferenza CEIZS Italia 2012 |
Via di Tor Cervara |
15 sett 2012 |
10 |
Riunione IPL allargata |
Palmarola |
15 ott 2012 |
19 |
Riunione solo Pastori IPL |
Serpentara |
17 nov 2012 |
16 |
Riunione IPL allargata |
Serpentara |
2013 |
?? |
Evento Milano
2013 |
Milano
– San Siro |
|
Il Segretario |
|
Carlo Galioto |
- Presidente di turno |
|
331-2429997 |
AlicinoRiccardo@libero.it |
- Segretario di turno |
fr. Carlo Galioto |
339-1260778 |
c.galioto@tin.it |