1.
Benvenuto
del
2.
Testimonianza del
Ministerio allo Scalo San Lorenzo (
Il Signore ha benedetto molto il nostro
ministerio con una grande crescita, ma poi è arrivata la chiamata per l’Italia
e nel 1989 siamo venuti a Roma. Pensavo che avrei avuto lo stesso successo avuto in Brasile, mi aspettavo una grande crescita ma qui è
stato diverso. Ringraziamo il Signore lo stesso per quello che ha fatto e oltre
Roma abbiamo fondato delle chiese a Torino, a Mestre, Treviso, Napoli, Catania.
Ho il piacere di presentarvi il Pastore Everson che è venuto a visitarci: Dio è presente in ogni
luogo e sento una comunione con voi che è quella che crea lo Spirito Santo.
3.
Benvenuto del Presidente
4.
Saluto dai Pastori che
non sono potuti venire:
5.
Illustrato il Resoconto
IPL 2011:
distribuito il documento che contiene il Resoconto Amministrativo IPL 2011 e il
dettaglio delle varie voci che lo compongono. Nessuna domanda di chiarimento.
6.
Presentato il
7.
Pastori e rappresentanti
di Pastori presenti per la prima volta:
-
Pastore Stefo: ringrazio il Signore di essere questa mattina
con voi per conoscere i pastori di Roma e anche voi conoscete un Pastore Rom.
Vivo al Nord, da 30 anni servo il Signore ed Egli mi
sta usando, Lo ringrazio per questo. Mi trovavo bene al Nord, avevo la
famiglia, la comunità, migliaia di credenti ma un giorno il Signore mi ha
indirizzato verso la città di Roma. Ho pensato per quale motivo il Signore mi
stava indirizzando a Roma, forse qualcuno ha pregato per l’opera Rom a Roma,
forse proprio il
8.
Responsabili dei
Giovani,
9.
Servizio di Striscia la
Notizia su una chiesa brasiliana di Milano:
10. Predicazione (Alessio Evangelisti Marinello): vorrei fare una piccola
presentazione di me stesso, ho il doppio cognome perché sono stato adottato due
volte, la prima dal Signore e la seconda da una famiglia che tutti coi
conoscete (n.d.r. Giancarlo Brunetti e Marina
Evangelisti). Sono nato in Italia ma per 10 anni ho
vissuto nei caraibi e anche in Amazzonia per alcuni mesi e lì conobbi
l’Evangelo. Ma non l’avevo sperimentato, credevo con
tutto il mio cuore in Cristo ma non avevo gustato la potenza dell’Evangelo. Da
una parte ero attratto ma appena uscivo fuori dalla
chiesa ero io che correvo dietro al peccato, quanto mi piaceva il peccato, era
una cosa incredibile! Volevo fare la volontà di Dio ma non ci riuscivo, trovavo
sempre qualcuno che prendeva una strada che allontanava da Dio e io gli andavo dietro. Avevo 15
anni ed ero solo perché sono cresciuto solo.
A 18 anni sono tornato
in Italia perché avevo un grandissimo desiderio di tornare. Tutti i giorni che
sono stato nei Caraibi pensavo a Roma, era una cosa
incredibile e poi ho capito perché, Dio mi stava portando qui.
A 24 anni nasco di
nuovo, da solo a casa mia, non sapevo neanche in quale chiesa andare, non
ricordavo più niente dell’esperienza che avevo fatto quando ero più giovane.
Entro in una chiesa storica, che è stata la prima chiesa pentecostale di Roma
quella di via Adige aperta dal Pastore Strappaveccia
che poi chiuse e si spostò di circa
Io mi sognavo tutto meno che diventare un
pastore, tant’è che qualche anno fa mi dissero: “senti
Alessio, perché non fai il pastore?” Io risposi: “per carità, non se ne parla
proprio!” Non volevo fare il pastore perché, lo confesso, ero egoista. Avevo
visto i veri servi di Dio esercitare il ministerio e non dico che sono morti
di crepacuore, ma l’hanno vista brutta! Sapevo che significava fare il pastore,
nel profondo della parola, e io non volevo. Ma chi me lo fa fare, io sto tanto bene, vengo qua seguo il
Signore come posso, in maniera semplice. Sono dell’idea che quando vai in
chiesa non devi entrare in giacca e cravatta (in senso figurato), ma in chiesa
si entra in tuta: “che c’è da fare? Si
fa!”
Infatti ci fu un periodo che
dovetti tenere la scuola domenicale, dove non mi sento portato ma dissi:
bisogna farlo, non bisogna tirarsi indietro. Quindi non volevo fare il pastore ma altre cose, e visto che c’era la possibilità di
rifiutarmi, visto che c’era mio padre adottivo che esercitava, mi tirai da
parte. Ma poi mi padre si ammala e pochi mesi fa mi si
dice: “Alessio, se non lo fai tu non c’è nessuno!” e dissi ancora no. Il mio no è durato una settimana nella quale litigai molto con Dio
dicendogli che non volevo fare il pastore, ma alla fine dovetti accettare.
Ancora oggi ogni volta che vado a predicare penso: mi piacerebbe non farlo però
lo faccio. Non mi considero un predicatore
però conosco l’Evangelo, lo conosco interiormente perché questo è il mio
Evangelo. Io posso dire, come lo possiamo dire tutti
noi, che questo è il mio Evangelo perché l’ho sperimentato, non l’ha
sperimentato il fratello accanto a me, ma l’ho sperimentato io! Quindi questo è il mio Evangelo, non sarò un predicatore,
nel senso di eloquenza, ma ho un Evangelo nel cuore ed ho qualcosa da dire, non
sono un vaso vuoto, gloria a Dio!
Viviamo in un mondo in cui c’è persecuzione per
i credenti. C’è una casta di circa 100 persone che tengono le redini del mondo
e decidono chi deve fare la guerra, chi deve salire e
chi deve scendere. Pensate che una sola società possiede
70 volte l’economia intera degli Stati Uniti che sono circa 12 mila miliardi di
dollari e la può affondare in un attimo. Tutte queste persone sono satanisti,
questa è la vera cruda realtà quindi siamo sotto il principe del presente secolo ma noi non siamo figli suoi, ma siamo figli di un Dio
Altissimo che ci ha liberati per essere figli suoi ma anche per essere
intelligenti, per capire e per discernere qual è il bene e qual è il male e la
vera luce è la Parola di Dio. Se ce l’abbiamo dentro
essa schiarirà la nostra mente e il nostro cuore. Io voglio ringraziare Dio
perché sono suo figlio e perché oggi posso camminare a testa alta, a differenza
di una volta che dovevo camminare a testa bassa perché mi sentivo uno scarto
del mondo, perché ero uno scarto ma oggi Dio ha preso
quello che non era per renderlo qualcosa che è, perché noi siamo figli di Dio e
se camminiamo in questa vita con integrità, con semplicità noi avremo tanto da
dare al mondo. Senza fare grandi cose già intorno a noi possiamo dare tanto.
Nel mio posto di lavoro mi chiamano “Padre
Ralph” e poi mi dicono “oh, quando la fai l’acqua santa?” Io non ho acqua
santa, ma ho un’acqua e se vieni in chiesa da me te la
do.
Questa mattina voglio condividere con voi un
pensiero in semplicità per la nostra edificazione, e pregando per questa occasione mi è venuto davanti Matteo 20:29 “Mentre essi uscivano
da Gerico, una grande folla
li seguí.30 Ed
ecco, due ciechi che sedevano lungo
la strada, avendo udito che Gesú
passava, si misero a gridare dicendo: «Abbi pietà di noi,
Signore, Figlio di Davide». 31 Ma la folla li sgridava perché
tacessero; essi però gridavano ancora piú forte dicendo: «Abbi pietà di noi,
Signore, Figlio di Davide!». 32 Allora Gesú, fermatosi, li chiamò e disse:
«Che volete che io vi faccia?».
33 Essi
gli dissero: «Signore, che i nostri
occhi si aprano!». 34 E Gesú,
mosso a pietà, toccò i loro
occhi; e all'istante i loro occhi
recuperarono la vista e lo seguirono ”.
E’ una storia straordinaria che fa scuola per
molti aspetti, una storia che si ripresenta spesso nella nostra società, e
penso che noi abbiamo bisogno di riportare certe verità. L’Apostolo Pietro
nella seconda epistola 1:12 si prendeva cura dei credenti per dire “io vi
ricordo, da capo vi ricordo”. Credo che tutti noi
abbiamo bisogno che il Signore ci ricordi del continuo quello che già abbiamo
imparato e già sappiamo. E’ la mia esperienza fratelli miei, che questo corpo,
questa “carne” che è stata crocifissa con Cristo in
verità non è morta, ovvero è sottoposta, è sottomessa, ma questa “carne” vuole
sempre uscire fuori, vuole sempre rigovernarti, riprenderti perché finchè staremo in questo corpo non c’è niente da fare!
Dobbiamo guerreggiare e possiamo vincere solamente se siamo attaccati a Cristo,
viceversa, come ha detto Gesù “voi senza di me non potete fare nulla”, quindi
abbiamo sempre bisogno di rifocillarci, di rinfrescarci, di risentire questa
Parola, di dimorare in questa Parola e di essere incoraggiati anche con delle
cose che abbiamo già sentito e diamo per scontate, ma comunque ogni volta che
le riascoltiamo sono per
noi un vaso dissetante. Questa mattina lo Spirito Santo ci vuole
rappresentare questa verità di due ciechi che rappresentano tutti coloro che camminano senza la parola di Dio, sia che stiamo
dentro o fuori la grazia, se non abbiamo la Parola di Dio nel cuore siamo
ciechi! E’ un grave pericolo essere ciechi in questo mondo perché se non vedi non troverai la strada di casa e noi abbiamo solo una
casa, non ne abbiamo due o più, abbiamo solo il paradiso e lì vogliamo andare.
C’è un regno e lì voglio andare, magari l’ultimo ma dalla parte del Signore
perché tra un pò la tromba suonerà, per qualcuno la
chiamata sarà prima che suoni la tromba.
Questa grande moltitudine seguiva Cristo,
qualcuno lo seguiva perché ne poteva trarre giovamento, altri perché volevano
farlo re, aspettandosi un regno potente, altri lo seguivano per amore, ma
quanti lo seguivano perché erano veramente interessati nel sapere: “Signore
cosa vuoi tu che io faccia?, Signore, quale è la tua
volontà? Cosa devo fare io?” Pochi, perché la maggior
parte non lo seguivano per questo. Molti dicevano “gloria al tuo nome” ed erano
gli stessi che dopo tre giorni lo crocifissero, “gloria a Dio”, palme a destra,
palme a sinistra, ma dopo tre giorni il Signore fu crocifisso.
Ma quei pochi? Per quei pochi il Signore operò grandi
miracoli e grandi prodigi.
Io credo che ancora oggi il Signore per questi
pochi che gli sono rimasti, in questo mondo di circa 7
miliardi di persone quanti hanno in bocca
L’Apostolo Paolo quando si convertì all’Evangelo
iniziò subito un ministerio perché era attivo, predicava, insegnava. Eppure
digiunava e pregava e diceva: Signore che devo fare? Che grandi insegnamenti
fratelli miei da questi grandi patriarchi dell’antichità, questi grandi nostri nonni di 70-80 anni fa quando succedevano cose
meravigliose. I tempi sono cambiati ma Cristo rimane lo stesso oggi e in
eterno, le cose cambiano, la moda cambia, ma la
santità rimane! Il linguaggio cambia, ma la santità rimane! La musica cambia,
ma la santità rimane e il fondamento rimane! E sul
quel fondamento io voglio essere radicale, fondamentalista nell’amore di
Cristo.
Tornando ai ciechi, erano due, erano ammalati,
sofferenti eppure stavano insieme! Che grande insegnamento, non so se vi è mai
capitato, quando una persona sta male a volte succede
che questa persona diventa cattiva, perché la malattia ti rende cattivo. Non
sto giudicando, sto semplicemente descrivendo una
situazione, la malattia a volte incattivisce le persone. Ma
questi due ciechi erano malati, avevano tanti guai eppure erano insieme, non si
facevano la guerra l’uno con l’altro. Piuttosto si amavano
l’uno con l’altro, si aiutavano e quando il Messia passò, essi gridarono a gran
voce insieme! Che grande insegnamento. Quando c’è Cristo davanti, quando c’è
Cristo in mezzo a noi l’amore deve fare da tappeto.
Non diamo spazio a tutto ciò che non è buono, perché ciò che non è buono non ci porterà da nessuna parte anzi impariamo, nel
dolore e nella malattia, a stare uniti perché c’è qualcuno che ci vuole
separare e magari userà anche la malattia per farlo ma c’è Qualcun altro che ci
vuole unire e questo è lo Spirito Santo.
E Cristo passò, passò lì e questi gridarono al
Signore ma la folla copriva il loro grido come ancora fa oggi, ancora oggi
molti che sinceramente vogliono gridare a Cristo ma
sono azzittiti da coloro che seguono Cristo per pretesto o per falsità e ti
dicono: “stai zitto, non parlare, dai fastidio; non è questo il modo”. Il vero
cristiano sarà sempre perseguitato e la persecuzione qui, specialmente fra noi,
che non è come all’estero dove ci sono 50 nazioni
sulla faccia della terra dove vengono perseguitati e messi a morte, e in che
modo, qui c’è un’altra persecuzione che è più subdola, ma hanno tutti e due lo
stesso scopo, quello di farti rinnegare Cristo. No, io non voglio rinnegare
Cristo, per questo voglio dimorare in questa parola, per questo quando mi
sveglio la mattina voglio pregare, per questo non
voglio trascurare questa preghiera, per questo come hanno fatto questi due
ciechi voglio dire: “Gesù, gloria al tuo nome!”
A volte ho sentito credenti che non riescono a
dire in preghiera “gloria a te Signore, benedetto il tuo santo
nome”, non riescono a parlare in lingue liberamente. Probabilmente perché a
casa non lo fai, perché stai trascurando la grazia, ma
Cristo ti ama ancora perché finchè c’è vita c’è
speranza. Infatti è scritto nella Parola di Dio: “oggi
se udite la sua voce non indurite i vostri cuori”, oggi sta per “finchè c’è vita” e finchè c’è
vita c’hai Cristo, c’è l’opportunità di entrare nel regno di Dio e c’è
l’opportunità per noi di continuare a presentare questo messaggio. Siamo
onorati, a prescindere se siamo pastori o no, di conoscere questo messaggio,
onorati di presentarlo. Prima come una lettera, perché noi siamo una lettera
vivente, ovvero il mondo ti vede e tu predichi senza
parlare attraverso il tuo comportamento, la tua coerenza, il tuo linguaggio e
poi anche con la bocca “se con il cuore avrai creduto e con la bocca avrai
confessato” allora, quanto è importante anche la confessione con la bocca.
I due ciechi sono sulla strada che portava a
Cristo! Oggi ci sono tante strade ma stiamo attenti che quelle strade portino a
Cristo perché dopo che passiamo questa soglia c’è il conto da pagare, infatti è scritto: “a chi molto è stato dato, molto sarà
ridomandato”. Fratelli miei, io mi sento felice di questa grazia che ho ricevuto ma non mi voglio abituare, non voglio abituarmi a
questo che ho e pensare che un domani posso andare avanti senza avere il
bisogno di pregare, di chiedere “Signore, cosa vuoi che io dica al tuo popolo
in questo messaggio, cosa vuoi che io faccia”.
Le opportunità della vita sono rare, molto rare, è scritto che Gesù passò per Gerico e non troviamo più
scritto che vi ritornò. Questi due ciechi hanno colto “la palla al balzo”, è
passato il Cristo e loro subito l’hanno chiamato, Gesù non sarebbe più tornato
lì se loro non avessero colto “la palla al balzo”.
Questo messaggio mi ha insegnato tanto, io ho
qualcosa davanti, ho la vita eterna ed oggi è il
giorno. Ma ho anche un’altra cosa, ho un ministerio
che può essere il pastorale o qualsiasi servizio a Dio in tutto e per tutto, ma
non voglio abituarmi perché questo ministerio lo posso perdere non per colpa di
Dio ma per colpa mia. E se io perdo il ministerio per colpa mia chi mi dice che
il Signore me lo ridà? E’ una grande cosa quello che abbiamo in mano, non
perdiamolo.
Avremo tanti attacchi, in 16
anni di salvezza ho passato una marea di attacchi, e riconosco che se Dio non
mi avesse graziato diverse volte avrei mollato, lo riconosco, ma nella grazia
di Dio, Egli non mi ha permesso che io seguissi determinate vie. Io avevo il
desiderio di seguirle ma avrei sbagliato, avrei mollato tutto. E se oggi sono
qui, e sono anche diventato un pastore, è per la grazia di Dio e io lo voglio ringraziare e lodare e sono contento di stare
qui insieme a voi a parlare delle cose grandi che ha fatto Dio in me e che fa
nell’umanità. Per me è meraviglioso, fratelli miei, non abituiamoci a questa
perla di grande valore che è Cristo, che è la vita eterna, questa perla non ha
prezzo, ha pagato tanto per ognuno di noi col suo prezioso sangue.
Trovo un bellissimo esempio di preghiera in
questi due uomini ciechi, che sono riusciti ad alzare la voce anche sopra il
popolo quando hanno urlato! C’è un mondo fuori che vuole distruggere la nostra
preghiera e anche il ministerio, se non stiamo attenti, può spegnere la nostra
preghiera. Non esiste nessuno ministerio, nessun
compito che Cristo ci possa affidare che possa sostituire la comunione con
Cristo nella preghiera. Troviamo nella Scrittura che Gesù e gli Apostoli a
volte non mangiavano perché non avevano tempo, ma Gesù
si rifugiava di notte in preghiera. Neanche il ministerio può offuscare o
spegnere la nostra comunione con lo Spirito Santo. Solo la preghiera e la
consacrazione ci porteranno avanti, il resto viene tutto dopo, anche il
ministerio. Ci sono tante voci nel mondo che vogliono spegnere questa
preghiera, prove, tribolazioni, malattie! Io quando sto male non riesco a
pregare, tante cose succedono nel mondo che ci vogliono spegnere questa preghiera, ma fratelli miei la bocca deve essere sciolta e
il cuore acceso.
Questa è la mia esperienza personale e sono
sicuro che è l’esperienza di tutti quanti noi. Dio ci
ha chiamati a pascere un gregge, a servire un gregge, e non ad
essere serviti dal gregge e tutti insieme servire il Cristo. Dio ci ha
chiamati, Dio ha chiamati alcuni come Apostoli,
Evangelisti, Anziani, Pastori per servire un solo Signore nell’unanimità. Siamo
uguali per molti versi ma ciascuno con il suo compito ma abbiamo una cosa che
ci deve accomunare, una sola fede, un solo battesimo,
un solo amore, quello di amarci gli uni gli altri per servire il Cristo che sta
per tornare perché questo dobbiamo annunciare al mondo. Il Cristo è alle porte,
non sappiamo il giorno ma conosciamo bene il tempo che possiamo riconoscere
attraverso i segni, fin quando la tromba suonerà e gli eletti saranno rapiti
per stare con l’eternità con il Signore.
11.
Programma dei prossimi incontri IPL:
Data |
Tipo Incontro |
Località |
Lunedì 20 feb 12 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 17 mar 12 |
Riunione IPL |
Ore |
Lunedì 16 apr 12 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 26 mag 12 |
Celebrazione Pentecostale |
Ore |
Sabato 15 set 12 |
Riunione IPL |
Ore |
Lunedì 15 ott
12 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 17 nov 12 |
Riunione IPL |
Ore |
12. ..
13. Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. (3° sabato mesi dispari – 17 marzo ore 10) a San Cesareo .
14. Predicatore per la prossima riunione IPL: Massimo Canale
15. Prossimo incontro per soli Pastori: lunedì 20 febbraio
ancora qui alle ore 19 ci sarà l’incontro nel quale incominciare a pianificare
la Celebrazione di Pentecoste. Siete pregati di venire con delle proposte così
che ci sia il tempo di svilupparle.
16. Conclusione:
17.
Tabella riepilogativa
delle date:
data |
ore |
tipo riunione |
luogo |
27-29 gen 12 |
|
Conferenza Giovanile e Concerto |
Rebibbia |
20 feb 2012 |
19 |
Riunione solo Pastori IPL |
Scalo S. Lorenzo |
17 mar 2012 |
10 |
Riunione IPL allargata |
S. Cesareo (lani) |
16 apr 2012 |
19 |
Riunione solo Pastori IPL |
S. Cesareo (lani) |
26 mag 2012 |
17 |
Celebrazione Pentecostale |
?? |
15 sett 2012 |
10 |
Riunione IPL allargata |
Palmarola |
15 ott 2012 |
19 |
Riunione solo Pastori IPL |
Serpentara |
17 nov 2012 |
16 |
Riunione IPL allargata |
Serpentara |
2013 |
?? |
Evento
Milano 2013 |
Milano
– San Siro |
|
Il Segretario |
|
Carlo Galioto |
- Presidente di turno |
|
331-2429997 |
AlicinoRiccardo@libero.it |
- Segretario di turno |
fr. Carlo Galioto |
339-1260778 |
c.galioto@tin.it |