La riunione è iniziata con la lettura della Scrittura da parte del
Pastore della chiesa ospitante
E’ seguita la lode e adorazione del gruppo musicale locale Si ringrazia il gruppo per il bel tempo di adorazione nel quale hanno guidato la riunione.
1.
Apertura dei lavori da parte del
Presidente di turno
Noi non abbiamo bisogno
di una nuova organizzazione o di nuovi metodi, ma di
essere fermi in quello che crediamo, cioè nel Signore, nella comunione
fraterna, nei fratelli, nella grazia di Dio. Questo è lo scopo che ci porterà
avanti e questo treno potrebbe essere un bel treno e
una bella testimonianza e una benedizione in questa Nazione. In un tempo di
crisi come questo dove tutto si sta sgretolando, le famiglie, le chiese, i
partiti, noi possiamo invece testimoniar che c’è un gruppo che si sta
edificando nella grazia del Signore.
2.
.
3.
Presentazione del Ministerio della Chiesa ospitante (
A quindici anni i
pastori mi hanno messo sul pulpito a predicare con i pantaloni corti! Una volta
sono andato con mio zio a visitare una chiesa a Mesoraca
in Calabria dove c’era un’opera fiorente di quattro-cinquecento
persone curata da un grande uomo di Dio che io stimavo, venuto dall’America ed
era un discepolo di Giuseppe Petrelli, io avevo quasi
17 anni, dal momento che mancava il pastore decisero
di far predicare Cesare, dico, come predica Cesare, ma così mi mettete nei
guai! Questo per dirvi quanto è buono il Signore con me. Devo essere onesto,
non avevo scuole bibliche ma avevo il fuoco dentro. A quei tempi le scuole
bibliche non erano ben viste, ma è vero che ci vuole lo Spirito, ma ci vuole anche la conoscenza! Nella comunità ero sempre
presente, ero il vice pastore, ma mi facevano predicare sempre a me. Siamo
andati avanti negli anni, poche persone in un locale 4x4 finchè
mi venne in cuor questo pensiero: ognuno ha una casa
decente, e perché la chiesa deve essere un sotterraneo umido? Così un giorno
dissi: io sento in cuore che devo fare una chiesa decente per il Signore. Mi
guardano tutti impauriti dal momento che si parla di
“soldi”, ma io non avevo intenzione di chiedere soldi a nessuno. Avevo un
appartamento di 50 mq, lo smontai tutto e ci feci la
chiesa e io andai ad abitare in affitto da un’altra parte. Questo è pazzo,
direte voi, ma quando c’è la fiamma nel cuore come fai a non muoverti per il
Regno di Dio? La mia soddisfazione era vedere anime che innalzano il nome di
Gesù. Noi siamo felici quando vediamo famiglie imbiancate e lavate dal sangue
di Cristo. Poi vendetti quel locale per comprare questo che vedete. Quando
abbiamo fatto l’inaugurazione di questo locale sono
venuti parecchi fratelli dal napoletano e ci fu una profezia che mi veniva in
mente in questi giorni che diceva fra le altre cose: ricordati, Iddio ti darà nuovi asini! Io l’ho interpretato come
nuove persone che lavorano e così è stato! Ultimamente il Signore ha salvato
diversi giovani e ci sono stati battesimi di Spirito Santo al campeggio
organizzato dal fratello Silvano.
La nostra prospettiva
qual è? Che il Signore salvi!
Siamo impegnati nell’opera di Dio facendo il massimo, Io ho una certa età ma il
Signore salva i giovani, quindi lo scopo è sempre questo, evangelizzare,
parlare del Signore e la Sua opera sicuramente andrà avanti. Io giorno in cui
non ce la faremo più noi, non siamo indispensabili, il Signore ha subito
qualche altro. Mosè scelse Giosuè e gli disse: come il Signore è stato con Mosè così sarà con Giosuè!
Questa in poche parole è
la testimonianza e ringraziamo il Signore che fin qui ci ha soccorso, perché se
non fosse stato per il Suo aiuto sicuramente saremmo
venuti meno. Le difficoltà ci sono, specialmente in questi tempi abbiamo
difficoltà fisiche, molti fedeli sono ammalati, è una prova non una
maledizione, neanche Geremia stava al top parlando spesso della sua afflizione,
l’assenzio, l’amarezza, c’è qualche volta che tutti noi abbiamo delle
difficoltà, però gloria a Dio quando ci viene davanti la
parola del Signore cambia tutto e trasforma la nostra vita. Il Signore Vi benedica!
4.
Responsabili dei Giovani,
La prossima volta si
potrebbe prendere una piccola piazza, così i ragazzi avrebbero la possibilità
di fare un po’ di chiasso. Questo serve ai vostri ragazzi, se piove su di loro,
pioverà anche sulle vostre chiese. Il mio impegno è quello di vigilare che se ci prestate delle persone, queste
ritornano nelle vostre chiese! Abbiamo avuto a disposizione anche tanti soldi,
la benedizione è meglio della povertà, e non sono riuscito a spenderli tutti,
sono rimasti 170 euro in cassa. Volevo proporre ai giovani di seminare dalla loro
cassa la decima verso
Come obiettivo siamo
contenti, lo stesso della partecipazione, la sala era bellissima e dobbiamo
ringraziare il Presidente IPL che ci ha raccomandati per farci applicare un
prezzo molto buono. Sono stati molti buoni i mimi, quindi la partecipazione di
parecchi giovani. Ci teniamo a fare le cose buone e a tirare fuori i talenti da
ognuno. Continuiamo a lavorare assieme. Anche Pentecoste potrebbe essere
aiutata e coadiuvata da un gruppo di giovani. In internet si stanno aggiungendo
al “gruppo 4God” tanti giovani che magari non sono venuti. Ai ragazzi gli viene
voglia vedendo le cose che succedono. Grazie a tutti voi Pastori che ci avete
sostenuto e dato fiducia.
5.
Predicazione del Pastore
Spesso abbiamo sentito
dalla bocca dei predicatori, sia italiani che
stranieri, che Dio farà un risveglio in questa Nazione, io personalmente credo
che ciò deve avvenire perché tale è la volontà di Dio per noi e per l’Italia,
cioè portare un fuoco in questa Nazione e per la città di Roma! Dio ha a che fare con le città e credo in particolare con Gerusalemme e
con Roma. Dalla prima perché da lì è partito il cristianesimo, è iniziata la
salvezza per tutto il mondo, da Roma perché da qui si dirige tutto il
cristianesimo che c’è nel mondo e anche perché nella città di Roma sono stati
uccisi tantissimi cristiani per la Parola di Dio. Sono stati uccisi e il loro
sangue è stato sparso su questa terra e io credo che
quel sangue è un seme seminato su questa terra. Quindi io credo che un
risveglio deve venire su Roma e sull’Italia.
Noi dobbiamo avere un’aspettativa, una posizione per poter ricevere quello che Dio
annuncia, affinchè si compia la Sua volontà. Io
voglio essere partecipe a questo risveglio e noi vogliamo essere uno strumento
nelle mani di Dio per collaborare a questo grande fuoco che sta per venire nel
nome di Gesù!
Molti europei sono
preoccupati per la crescita anagrafica dei mussulmani e non sanno che cosa fare
ma a questo proposito la Merkel ha detto: “il problema non sta nel fatto che i mussulmani
si moltiplicano, sono numerosi, ma il problema è che i cristiani non crescono! Il problema è che il cristianesimo si è fermato!” In quelle parole mi ci sono visto io, Signore no,
io non voglio essere uno che si ferma, e noi come città non vogliamo fermarci,
ma andare avanti e fare l’opera di Dio in modo che anche di noi possano dire:
si moltiplicano, guarda crescono, fanno l’opera di Dio in questa città.
Ma per fare questo abbiamo
bisogno di una cosa molto importante di cui oggi vorrei parlarvi: la fede di
Dio! Marco 11:22-23 “Allora Gesú, rispondendo,
disse loro:
«Abbiate la fede di Dio! 23 Perche in verità
vi dico che se alcuno dirà a questo
monte: "Spostati e gettati nel mare" e non dubiterà in cuor suo ma crederà che quanto dice avverrà qualunque cosa dirà, gli
sarà concesso.”
Quando ci troviamo di fronte a problemi più grandi di noi e dei quali speriamo
in Dio e crediamo che Lui può rispondere, il Signore ci
dice: “Abbiate la fede di
Dio”. Questo significa che noi, non solo possiamo
partecipare, ma mettere un grande contributo al risveglio di questa città e di
questa Nazione se abbiamo la fede di Dio! E’ un po’ più di credere in Dio, di
credere alla Parola, di credere che Dio parla, un po’
più di questo. Dio vuole che nei nostri cuori ci sia la fede di Dio, la fede che opera, la fede viva.
Questa fede non è
formata di un solo elemento ma da più elementi messi
insieme, cioè più cose collegate fra loro formano nel nostro cuore la fede di
Dio. Un esempio per introdurre il nostro soggetto può essere l’automobile che è
un oggetto formato da diversi elementi indispensabili i quali permettono che
essa possa muoversi. Così è della fede di Dio nei nostri cuori che ci dovrebbe
permettere, dice la Scrittura, di dire a un monte di
gettarsi nel mare senza dubitare. A volte preghiamo per gli ammalati secondo
l’insegnamento della Scrittura nel nome di Gesù e non succede niente! Signore,
come mai? Ho fatto tutto quello che dice
1) L’elemento numero uno è
la comunione stabile, giornaliera con Dio. La fede di Dio mi porta nella
presenza di Dio. Non nel servizio per l’opera ma nella cameretta dove mi posso
chiudere e stare alla Sua presenza! Questo è l’elemento più importante, e
purtroppo a volte più trascurato, che deve essere messo a posto nella nostra
vita. Comunione personale con Dio, questo è il segreto! Perché se io risolvo il
problema con Dio nel segreto poi quando siamo davanti alle persone, nel
servizio, o nel ministerio noi vedremo che la fede di Dio funziona! Dio non ha
messo degli obiettivi impossibili da raggiungere, se Egli parla dei doni vuol dire che i doni ci sono. Spesso noi Pastori siamo
coinvolti tantissimo nei progetti e nei vari servizi e arriviamo alla sera che
a volte non abbiamo pregato! Non mi sono chiuso nella stanzetta, non ho cercato
la presenza di Dio dove invece c’è la radice della fede
nella mia vita. Nella Sua presenza Egli potrà soffiare la fede nel mio cuore, perchè da lì comincia tutto, perché Dio prima del mio
servizio vuole me! Il servizio è importante, i progetti ci devono essere ma
prima del servizio e dei progetti Dio vuole me e poi ciò che noi facciamo.
Giovanni pur essendo in tribolazioni e in prigione, lontano dalla famiglia e
dalla chiesa, ha cercato la presenza di Dio dove ha ricevuto la Parola di Dio e
delle visioni meravigliose. Ha ricevuto la direzione dove
andare. A volte siamo confusi, non sappiamo dove
andare ma nella Sua presenza Dio comincia a guidarci.
2) Elemento numero due della
fede di Dio è visione. Quando siamo nella Sua presenza, Egli inizia a parlare
con il nostro cuore, a rivelarsi a darci un’immagine di quello che noi dobbiamo
fare. Più stiamo alla sua presenza, più incominciamo a vedere le cose di Dio e
non solo le vediamo, ma le vediamo così come le vede
Dio. Non le vediamo più come prima, i progetti e le altre cose le vediamo come
le vede Dio. A volte mi succede che voglio prendere
una certa decisione, poi prego uno-due giorni e mi
passa la voglia di prendere quella decisione e il Signore mi dà un’altra
decisione e so che questo ha a che fare con la presenza di Dio perché io ho
cercato Dio. Tante cose prima della preghiera sono viste come un grande
problema ma dopo la preghiera sono viste con un altro occhio, non perché il
problema è cambiato ma perché Dio dà un altro modo di vedere il problema. Nella
presenza di Dio cambiamo più noi che i nostri problemi, in
quanto Egli ha a che fare prima con noi che con i nostri problemi. Noi a
volte pensiamo: devo pregare Dio per risolvere quel problema! No, non è così,
perché succede che alla Sua presenza ci dà un altro livello di fede per cui
quello che era un problema non lo è più! Giovanni
stava nella presenza di Dio e dice (Apoc 1:12): “ io
mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me e come mi fui voltato vidi sette candelabri d’oro”. Alla presenza di Dio
gli occhi spirituali di Giovanni sono stati aperti per vedere le visioni delle
cose di Dio. Per esempio, prima che fosse stato creato il mondo Dio lo vedeva, noi
siamo creature di Dio a Sua immagine e somiglianza, e quando Dio ha creato
Adamo vedeva in lui 12 miliardi di persone (5 passati e 7 presenti). La fede di
Dio guardava oltre nei secoli. Prima che noi iniziamo
a fare qualche cosa Dio già l’ha vista (può essere un ministerio, un progetto).
Un ingegniere prima di realizzare un’opera la
immagina, guarda un campo e ci vede su un’autostrada, poi l’autostrada
diventerà una realtà
Noi incominciare a
pensare al risveglio, dobbiamo immaginare questo risveglio,
dobbiamo vederlo. Quando prego per il risveglio chiudo
gli occhi e vedo una folla grande che viene a Gesù e tutte le chiese si
riempiono. Dobbiamo vedere così come Dio vuole che sia, non come ci parla la
nostra mente o i nostri occhi carnali. Se guardiamo dei giovani
diciamo: “Padre che cosa sarà di questi?” o se vediamo delle persone lontane da Dio
pensiamo: “forse è impossibile per
questi!” ma non dobbiamo guardare
così, ma come guarda Dio! Qualsiasi cosa grande noi guardiamo e la vediamo
dentro di noi Dio è in grado di manifestarsi e materializzare ciò che noi
vediamo!
Il profeta Elia e il
profeta Eliseo si dirigevano verso un monte ed Elia disse a Eliseo: “chiedi ciò che vuoi prima che io sia portato via
da te”, Eliseo chiese una doppia unzione e la risposta di Elia fu la
seguente: “tu stai chiedendo una cosa
molto difficile, ma se tu vedrai come sarò tolto via da te avrai ciò che chiedi”.
Pastori, se noi vedremo
nel nostro cuore, anche se questa è una cosa difficile, il risveglio di Roma,
una massa grande che dona il suo cuore a Gesù, questa cosa è possibile perché
noi cominciamo a vedere così. Spesso noi non vediamo così perché non c’è quel
primo elemento, la comunione con Dio, con cui è formata la fede di Dio.
Questo non riguarda solo
il risveglio di Roma ma anche la nostra vita personale, la nostra famiglia, il
marito o la moglie o i figli che non sono credenti, li dobbiamo vedere credenti, li dobbiamo vedere salvati, vederli che servono
Dio. Dobbiamo noi guardare e poi Dio comincia a fare. Se noi
commentiamo negativamente ciò che non vuole Dio, accadrà quello che commentiamo
negativamente. Quello che c’è nel nostro cuore si manifesta tramite la
nostra bocca. Quindi dobbiamo stare nella presenza di
Dio, guardare le cose e rivedere.
3) Elemento numero tre:
dichiarare ciò che vediamo. Far si che questo fiume scorre. Anche alla persona
che non è salvata e che tu desideri salvare, tu gli puoi dire: guarda, io ho
visto così, io credo così. Se siamo in chiesa nel nostro ministerio, dobbiamo
dichiarare: noi crediamo così, noi crediamo che i giovani servono
il Signore, noi crediamo questo perché non sono parole vuote ma hanno la
base della presenza di Dio e della visione che Egli ci ha dato e noi lo
proclamiamo. A volte invece proclamiamo tutt’altro perché non crediamo, invece
dobbiamo dichiarare ciò che Dio parla al nostro cuore. Il nostro destino a
volte ce lo creiamo con le nostre parole, io mi creo
il mio ambiente con quello che dichiaro. Devo dichiarare ciò che Dio vuole che
sia e non come ci “parlano” le situazioni. Queste
situazioni possono essere diverse nelle comunità, nelle famiglie, nelle città.
Se le tenebre sono grandi la luce è ancora più grande,
perché Gesù è la nostra luce e noi abbiamo
4) Elemento numero quattro:
agire. L’agire può essere paragonato alle ruote di una macchina, anche se c’è tutto ma non ci sono le ruote, la macchina non cammina; così
la fede di Dio, se non è seguita dall’azione è ferma. Le nostre parole devono
essere accompagnate dalle azioni. Naturalmente l’azione basata su quanto
abbiamo dichiarato, su quanto abbiamo immaginato e su quanto abbiamo ricevuto
dalla presenza di Dio. Il Signore non reagisce solo alle nostre parole, Egli
ascolta le nostre parole ma reagisce alle nostre
azioni. Io l’immagino così: Dio sta sul trono e vede i
cristiani che dicono “io credo” e Dio dice “va bene” ma poi c’è qualcuno che si
alza e va e fa ciò che dice, allora Dio non rimane fermo, Lui si alza e lo
segue e compie ciò che questo credente proclama e fa. Se noi ci limitiamo a
proclamare stando sul posto, la nostra fede non diverrà perfetta, completa,
simile a uno che ha creduto in Dio ma non fa il battesimo, non va indietro ma
nemmeno avanti!
Così anche la fede, se
noi solo proclamiamo, profetizziamo ma non facciamo un passo avanti e non
andiamo, non verrà compiuta! Dobbiamo avere le azioni.
Come di dice Marco cap. 16:15 “Poi disse
loro: «Andate per tutto il mondo
e predicate l'evangelo a ogni
creatura. … 20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni
che l'accompagnavano “, notate una cosa,
essi andarono e il Signore li accompagnava. Se loro non fossero andati il Signore non avrebbe potuto manifestarsi, se noi
non agiamo Dio non può agire, anzi
Alla tomba di Lazzaro
Gesù chiese che fosse rotolata la pietra (quello che potevano fare) e poi
intervenne Lui per resuscitare Lazzaro. Da parte nostra dobbiamo fare tutto quello
che è possibile affinchè Dio
può operare e glorificare il Suo nome. Questa è la fede di Dio. Il “quinto
punto” è riposati e vai a prendere un caffè. Se
abbiamo fatto tutto quello che Dio ci ha detto, se abbiamo fatto tutto quello
che è nelle nostre possibilità, siamo stati nella presenza di Dio, abbiamo
visto, abbiamo dichiarato, abbiamo agito! Allora rilassati, vai a prendere un
caffè perché Dio farà tutto, Egli completerà l’opera.
Per concludere
vorrei fare una preghiera insolita: chiudere i nostri occhi e immaginare questo
risveglio nella città di Roma, e se non sappiamo come pregare per il risveglio
perché siamo limitati nelle parole, preghiamo nello Spirito affinchè
Dio fa ciò che decide di fare e in questo caso si usa di noi come strumenti e
lo Spirito di Dio che è in noi parla con Dio e comunica. Quando noi immaginiamo
un risveglio e parliamo nello Spirito, Dio fa ciò che ha deciso di fare. Immaginiamo questa città e questa Nazione che dona il
suo cuore a Gesù.
6.
7.
8.
Rosanna Lilli: so che quello che sto per dire potrebbe essere
frainteso perché è una donna che lo dice, ma davanti a Dio non c’è né maschio né femmina! Quello che sento forte da parte di
Dio, ultimamente si è parlato di questa nuova stagione che si sta proponendo
sempre di più, è che anche per IPL a livello di predicazione e di esortazione
che sia tempo di aprire anche la porta al ministerio delle donne ed non di dico per me perché io già ce ne ho abbastanza, ma
lo dico perché la chiesa e l’IPL si priva anche di questa benedizione e di
questi doni che Dio ha. Io credo che sia opportuno di tanto in tanto che ci sia
nei vari interventi, questo lo sento proprio da parte di Dio, è una stagione
nuova e se non si apre questa possibilità credo che si
impedisce veramente il flusso dello Spirito Santo nella nostra città per
poterla vedere evangelizzata. C’è
bisogno anche di questo contributo, quindi IPL apritevi
al ministerio delle donne.
9.
Lidia Alicino: voglio farvi partecipi di qualche cosa che
sentivo prima, mentre eravamo in preghiera. Ieri sera abbiamo avuto noi una
veglia di preghiera nella nostra comunità ed io ho avuto una esperienza
penso indimenticabile per me, mentre eravamo in preghiera, ancora adesso ne
sono commossa, ho visto proprio vicinissimo a me mentre avevo gli occhi chiusi,
erano davanti a me due occhi meravigliosi, la parte alta di un viso, ma questi
occhi mi guardavano intensamente ma di una profondità particolare, ecco perché
indimenticabile, non mi davano paura, non mi facevano sentire vergogna, non mi
davano sensazioni che mi facessero tremare internamente, no, stavo bene con
questi occhi davanti a me e mi guardavano intensamente, vicinissimi, proprio
sembrava che stessero penetrando in me e mi davano serenità. Poi, questi occhi,
questo viso, hanno incominciato a muoversi, e noi stavamo in cerchio uno vicino
all’altro, e hanno cominciato a guardare uno per uno tutte le persone che
stavano lì. E proprio poco fa ho capito, mi sono potuta riconnettere a un verso
con il quale è stata aperta la riunione di preghiera
giovedì mattina, “un paese del quale l'Eterno, il tuo
DIO, ha cura e sul quale stanno del continuo gli occhi dell'Eterno,
il tuo DIO, dall'inizio dell'anno fino alla fine(deut 11:12)”. Pian piano questa visione che ho avuta mi si sta allargando e sto comprendendo qualche cosa
di più al riguardo stando in preghiera, stando in comunione con Lui, perché
ieri non capivo li per lì, cosa fosse, così inconsueto. Volevo con questo
incoraggiare tutti quanti noi proprio per dire che non è solo una parola, non è
solo un verso, son sono solo frasi fatte che noi conosciamo a memoria, versi
biblici che magari diciamo per determinate situazioni, circostanze adatte per l’inizio
dell’anno, ma non è quello, è la realtà: “lo sguardo
del Signore è proprio sopra di noi, è davanti a noi, è intorno a noi, sopra
ognuno di noi, personalmente, proprio sopra ognuno di noi. Nessuno è di più,
nessuno è di meno. Con quello sguardo io ho sentito dentro di me che Egli
voleva fare spazio togliendo quello che non è atto a Lui, per fare spazio a
Lui, per fare spazio a ciò che è da parte sua, quindi
la visione, tutto quello che ha detto il fratello Vitalii e l’intenzione del
Signore è prendere il meglio, con quello sguardo vedere il meglio che c’è in
noi. Senza che noi ci dobbiamo sentire andicappati o più piccoli o più grandi,
ma vuole vedere il meglio. Non è uno sguardo accusatorio che vuole
colpevolizzare, ma Egli vuole vedere il meglio in noi,
vuole tirare fuori il meglio. Volevo incoraggiare: c’è lo sguardo del Signore
sopra di noi pronto non a colpevolizzarci ma ad
incoraggiarci e a portarci avanti con il meglio di noi.
10. Prossima riunione IPL: sabato 19 marzo a Spinaceto. L’orario sarà deciso
nell’incontro dei Pastori a febbraio.
11. Prossimo incontro dei Pastori: lunedì 21 febbraio
alle ore
12.
13.
14. .
15. Predicazione al prossimo incontro IPL del 19 marzo: sarà deciso nell’incontro dei
Pastori di febbraio.
16. Programma degli incontri
IPL per il 2010:
Data |
Tipo Incontro |
Località |
Lunedì 21 feb 11 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 19 mar 11 |
Riunione IPL |
Ore ?? a
Spinaceto |
Lunedì 18 apr 11 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 21 mag 11 |
Riunione IPL |
Ore |
Sabato 11 giu 11 |
Celebrazione Pentecostale |
Ore |
Sabato 10 set 11 |
Riunione IPL |
Ore ?? a
Fiumicino |
Lunedì 17 ott
11 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 19 nov 11 |
Riunione IPL |
Ore ?? a
Acilia (Giannini) |
|
Il Segretario |
|
Carlo Galioto |
- Presidente di turno |
|
331-2429997 |
AlicinoRiccardo@libero.it |
- Segretario di turno |
fr. Carlo Galioto |
339-1260778 |
c.galioto@tin.it |