Grottarossa 15-01-2011

 Riunione I.P.L. n. 93/2011 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

La riunione è iniziata con la lettura della Scrittura da parte del Pastore della chiesa ospitante Cesare Adriani: Lamentazioni 3:19-24 “Ricordati della mia afflizione e del mio vagare, dell'assenzio e dell'amarezza. 20  L'anima mia se ne ricorda del continuo ed è abbattuta dentro di me. 21 Questo voglio richiamare alla mente e perciò voglio sperare. 22  E' una grazia dell'Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite. 23  Si rinnovano ogni mattina; grande è la tua fedeltà. 24 «L'Eterno è la mia parte», dice l'anima mia, «perciò spererò in lui»”. Stiamo passando un periodo difficile con la salute di diversi della comunità che si trovano in difficoltà, chiediamo anche a voi che ci possiate sostenere in preghiera, ma come abbiamo letto, se guardiamo alle circostanze ci prende lo scoraggiamento, ma se guardiamo al Signore prendiamo coraggio perché “il Signore è la mia parte”.

E’ seguita la lode e adorazione del gruppo musicale locale Si ringrazia il gruppo per il bel tempo di adorazione nel quale hanno guidato la riunione.

1.        Apertura dei lavori da parte del Presidente di turno Riccardo Alicino: questa mattina, mentre stavamo adorando il Signore, ho avuto una percezione dentro di me di che cosa è IPL, questa comunione fraterna, la percezione di un treno che sta camminando. Già sono 20 anni che cammina, 20 anni in cui ci sono state difficoltà, prove ma anche gioia e di vittoria. Ma la cosa fondamentale è che dopo 20 anni noi siamo qui a lodare il Signore e non è da poco. Le cose umane iniziano e finiscono, ma le cose del Signore vanno avanti! Ora questo treno quando è partito era un treno locale, adesso sta diventando una bella “Freccia Rossa” e molti di altre città ci invidiano. In questi anno molti sono entrati in questo treno e altri sono usciti ma l’importante è che quelli che ci credono siano fermi e vadano avanti e portano avanti questo treno in quanto altri vi saliranno, altri vi scenderanno, ma noi dobbiamo stare fermi in quello che crediamo. E qual è lo scopo di questa comunione fraterna? E’ quello di stare insieme! Di avere rapporti, di rispettarci, di amarci, di avere relazioni e soprattutto di incoraggiarci e il treno va avanti. Poi se ci sono altri scopi, chi sale e chi scende e non ha importanza di chi sale e scende, ma l’importante è che il treno va avanti.

Noi non abbiamo bisogno di una nuova organizzazione o di nuovi metodi, ma di essere fermi in quello che crediamo, cioè nel Signore, nella comunione fraterna, nei fratelli, nella grazia di Dio. Questo è lo scopo che ci porterà avanti e questo treno potrebbe essere un bel treno e una bella testimonianza e una benedizione in questa Nazione. In un tempo di crisi come questo dove tutto si sta sgretolando, le famiglie, le chiese, i partiti, noi possiamo invece testimoniar che c’è un gruppo che si sta edificando nella grazia del Signore.

2.        .

3.        Presentazione del Ministerio della Chiesa ospitante (Adriani Cesare): il Signore mi ha salvato all’età di 14 anni, quando a Roma c’erano due chiese, via dei Bruzi e via Adige nel 1950 quando arrivò la testimonianza a casa mia attraverso una zia, la quale era analfabeta ma piena d’amore per il Signore. Dopo due anni fui battezzato con lo Spirito Santo nello scantinato di via Adige e quella sera il Signore mi prese e letteralmente mi trasformò! Sentii una fiamma entrarmi dalla testa e uscire dai piedi che mi trasformò completamente. Dal giorno dopo i miei amici mi cercavano chiedendosi che fine avevo fatto perché da quel momento i miei interessi erano: la chiesa, il Vangelo, l’opera del Signore. Il pastore di quella chiesa era Angelo Traventozzi e ogni tanto veniva da Sonnino il pastore Ernesto Di Biagio. Mi sono messo subito all’opera e dopo qualche tempo ho chiesto al proprietario del palazzo dove vivevo di affittarmi una cantina per fare le riunioni perché a casa nostra non c’era più posto. Quando facevamo le riunioni mettevamo le brande nel corridoio! Così è iniziato il mio percorso col Signore, per me la chiesa era la cosa più importante! Se andavo a lavorare da un falegname gli dicevo subito che la domenica c’era il culto e il martedì e il giovedì sarei uscito prima per andare al culto, alle 17 invece delle 20 anche se rischiavo che non mi davano il lavoro. A volte andavamo a piedi in chiesa perché non c’erano i soldi nemmeno per il bus.

A quindici anni i pastori mi hanno messo sul pulpito a predicare con i pantaloni corti! Una volta sono andato con mio zio a visitare una chiesa a Mesoraca in Calabria dove c’era un’opera fiorente di quattro-cinquecento persone curata da un grande uomo di Dio che io stimavo, venuto dall’America ed era un discepolo di Giuseppe Petrelli, io avevo quasi 17 anni, dal momento che mancava il pastore decisero di far predicare Cesare, dico, come predica Cesare, ma così mi mettete nei guai! Questo per dirvi quanto è buono il Signore con me. Devo essere onesto, non avevo scuole bibliche ma avevo il fuoco dentro. A quei tempi le scuole bibliche non erano ben viste, ma è vero che ci vuole lo Spirito, ma ci vuole anche la conoscenza! Nella comunità ero sempre presente, ero il vice pastore, ma mi facevano predicare sempre a me. Siamo andati avanti negli anni, poche persone in un locale 4x4 finchè mi venne in cuor questo pensiero: ognuno ha una casa decente, e perché la chiesa deve essere un sotterraneo umido? Così un giorno dissi: io sento in cuore che devo fare una chiesa decente per il Signore. Mi guardano tutti impauriti dal momento che si parla di “soldi”, ma io non avevo intenzione di chiedere soldi a nessuno. Avevo un appartamento di 50 mq, lo smontai tutto e ci feci la chiesa e io andai ad abitare in affitto da un’altra parte. Questo è pazzo, direte voi, ma quando c’è la fiamma nel cuore come fai a non muoverti per il Regno di Dio? La mia soddisfazione era vedere anime che innalzano il nome di Gesù. Noi siamo felici quando vediamo famiglie imbiancate e lavate dal sangue di Cristo. Poi vendetti quel locale per comprare questo che vedete. Quando abbiamo fatto l’inaugurazione di questo locale sono venuti parecchi fratelli dal napoletano e ci fu una profezia che mi veniva in mente in questi giorni che diceva fra le altre cose: ricordati, Iddio ti darà nuovi asini! Io l’ho interpretato come nuove persone che lavorano e così è stato! Ultimamente il Signore ha salvato diversi giovani e ci sono stati battesimi di Spirito Santo al campeggio organizzato dal fratello Silvano.

La nostra prospettiva qual è? Che il Signore salvi! Siamo impegnati nell’opera di Dio facendo il massimo, Io ho una certa età ma il Signore salva i giovani, quindi lo scopo è sempre questo, evangelizzare, parlare del Signore e la Sua opera sicuramente andrà avanti. Io giorno in cui non ce la faremo più noi, non siamo indispensabili, il Signore ha subito qualche altro. Mosè scelse Giosuè e gli disse: come il Signore è stato con Mosè così sarà con Giosuè!

Questa in poche parole è la testimonianza e ringraziamo il Signore che fin qui ci ha soccorso, perché se non fosse stato per il Suo aiuto sicuramente saremmo venuti meno. Le difficoltà ci sono, specialmente in questi tempi abbiamo difficoltà fisiche, molti fedeli sono ammalati, è una prova non una maledizione, neanche Geremia stava al top parlando spesso della sua afflizione, l’assenzio, l’amarezza, c’è qualche volta che tutti noi abbiamo delle difficoltà, però gloria a Dio quando ci viene davanti la parola del Signore cambia tutto e trasforma la nostra vita. Il Signore Vi benedica!

4.        Responsabili dei Giovani, Luca Adamo: abbiamo avuto questa bella riunione giovanile, c’erano tantissime chiese rappresentate, credo un po’ tutte, e una bella partecipazione. C’erano anche diversi ragazzi da Napoli ed è stato davvero bello. Sulla locandina non abbiamo voluto mettere nessun nome volendo fare una cosa giovanile, solo “4GOD”. E’ andato tutto abbastanza bene, i ragazzi sono stati contenti. La prossima volta magari coinvolgiamo artisti della nostra città, pensavo a Sara Alicino, altri artisti come Roberto Lani, ho sentito che è un chitarrista di quelli… Poi ho sentito che il figlio del Pastore Thomas fa parte di un gruppo di musica rock straordinario, dovete ascoltarlo. Sono cose che ai giovani piacciono tanto e poi hanno un sound straordinario! Sto scoprendo dei talenti straordinari, nella nostra città, nella nostra regione. Io penso che metà di voi siete come gli Hillsong, l’altra metà siete meglio….

La prossima volta si potrebbe prendere una piccola piazza, così i ragazzi avrebbero la possibilità di fare un po’ di chiasso. Questo serve ai vostri ragazzi, se piove su di loro, pioverà anche sulle vostre chiese. Il mio impegno è quello di vigilare che se ci prestate delle persone, queste ritornano nelle vostre chiese! Abbiamo avuto a disposizione anche tanti soldi, la benedizione è meglio della povertà, e non sono riuscito a spenderli tutti, sono rimasti 170 euro in cassa. Volevo proporre ai giovani di seminare dalla loro cassa la decima verso la cassa IPL, perché servono questo genere di cose. L’obiettivo per il futuro è rivederci, fare il punto della situazione, vedere un po’ se ci è piaciuto.

Come obiettivo siamo contenti, lo stesso della partecipazione, la sala era bellissima e dobbiamo ringraziare il Presidente IPL che ci ha raccomandati per farci applicare un prezzo molto buono. Sono stati molti buoni i mimi, quindi la partecipazione di parecchi giovani. Ci teniamo a fare le cose buone e a tirare fuori i talenti da ognuno. Continuiamo a lavorare assieme. Anche Pentecoste potrebbe essere aiutata e coadiuvata da un gruppo di giovani. In internet si stanno aggiungendo al “gruppo 4God” tanti giovani che magari non sono venuti. Ai ragazzi gli viene voglia vedendo le cose che succedono. Grazie a tutti voi Pastori che ci avete sostenuto e dato fiducia.

5.      Predicazione del Pastore Vitalii Jizdan: voglio ringraziarvi perché per me è un onore stare davanti ai Pastori e portare la Parola di Dio. Non vi nascondo che ho avuto un po’ di timore quando ho ricevuto questo incarico perché mi sono detto: “che cosa gli posso dire ai pastori? Chi ha 30 anni di ministerio, chi di più, sanno tutto, che cosa gli posso dire?” e poi ho detto: “Signore, tu sei Dio e sicuramente hai qualche cosa da dire a questi Pastori”.

Spesso abbiamo sentito dalla bocca dei predicatori, sia italiani che stranieri, che Dio farà un risveglio in questa Nazione, io personalmente credo che ciò deve avvenire perché tale è la volontà di Dio per noi e per l’Italia, cioè portare un fuoco in questa Nazione e per la città di Roma! Dio ha a che fare con le città e credo in particolare con Gerusalemme e con Roma. Dalla prima perché da lì è partito il cristianesimo, è iniziata la salvezza per tutto il mondo, da Roma perché da qui si dirige tutto il cristianesimo che c’è nel mondo e anche perché nella città di Roma sono stati uccisi tantissimi cristiani per la Parola di Dio. Sono stati uccisi e il loro sangue è stato sparso su questa terra e io credo che quel sangue è un seme seminato su questa terra. Quindi io credo che un risveglio deve venire su Roma e sull’Italia.

Noi dobbiamo avere un’aspettativa, una posizione per poter ricevere quello che Dio annuncia, affinchè si compia la Sua volontà. Io voglio essere partecipe a questo risveglio e noi vogliamo essere uno strumento nelle mani di Dio per collaborare a questo grande fuoco che sta per venire nel nome di Gesù!

Molti europei sono preoccupati per la crescita anagrafica dei mussulmani e non sanno che cosa fare ma a questo proposito la Merkel ha detto: “il problema non sta nel fatto che i mussulmani si moltiplicano, sono numerosi, ma il problema è che i cristiani non crescono! Il problema è che il cristianesimo si è fermato!” In quelle parole mi ci sono visto io, Signore no, io non voglio essere uno che si ferma, e noi come città non vogliamo fermarci, ma andare avanti e fare l’opera di Dio in modo che anche di noi possano dire: si moltiplicano, guarda crescono, fanno l’opera di Dio in questa città.

Ma per fare questo abbiamo bisogno di una cosa molto importante di cui oggi vorrei parlarvi: la fede di Dio! Marco 11:22-23 “Allora Gesú, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23  Perche in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: "Spostati e gettati nel mare" e non dubiterà in cuor suo ma crederà che quanto dice avverrà qualunque cosa dirà, gli sarà concesso.” Quando ci troviamo di fronte a problemi più grandi di noi e dei quali speriamo in Dio e crediamo che Lui può rispondere, il Signore ci dice: “Abbiate la fede di Dio”. Questo significa che noi, non solo possiamo partecipare, ma mettere un grande contributo al risveglio di questa città e di questa Nazione se abbiamo la fede di Dio! E’ un po’ più di credere in Dio, di credere alla Parola, di credere che Dio parla, un po’ più di questo. Dio vuole che nei nostri cuori ci sia la fede di Dio, la fede che opera, la fede viva.

Questa fede non è formata di un solo elemento ma da più elementi messi insieme, cioè più cose collegate fra loro formano nel nostro cuore la fede di Dio. Un esempio per introdurre il nostro soggetto può essere l’automobile che è un oggetto formato da diversi elementi indispensabili i quali permettono che essa possa muoversi. Così è della fede di Dio nei nostri cuori che ci dovrebbe permettere, dice la Scrittura, di dire a un monte di gettarsi nel mare senza dubitare. A volte preghiamo per gli ammalati secondo l’insegnamento della Scrittura nel nome di Gesù e non succede niente! Signore, come mai? Ho fatto tutto quello che dice la tua Parola, come mai non succede? Allora forse il problema è che credo in modo diverso da come dovrei. Non solo è importante credere nella cosa giusta (Dio) ma è anche importante credere nel modo giusto (così come vuole Dio), in modo che la fede di Dio nel mio cuore produce i risultati che noi aspettiamo! Ci sono 4 elementi che formano la fede di Dio e vogliamo analizzarli:

1)     L’elemento numero uno è la comunione stabile, giornaliera con Dio. La fede di Dio mi porta nella presenza di Dio. Non nel servizio per l’opera ma nella cameretta dove mi posso chiudere e stare alla Sua presenza! Questo è l’elemento più importante, e purtroppo a volte più trascurato, che deve essere messo a posto nella nostra vita. Comunione personale con Dio, questo è il segreto! Perché se io risolvo il problema con Dio nel segreto poi quando siamo davanti alle persone, nel servizio, o nel ministerio noi vedremo che la fede di Dio funziona! Dio non ha messo degli obiettivi impossibili da raggiungere, se Egli parla dei doni vuol dire che i doni ci sono. Spesso noi Pastori siamo coinvolti tantissimo nei progetti e nei vari servizi e arriviamo alla sera che a volte non abbiamo pregato! Non mi sono chiuso nella stanzetta, non ho cercato la presenza di Dio dove invece c’è la radice della fede nella mia vita. Nella Sua presenza Egli potrà soffiare la fede nel mio cuore, perchè da lì comincia tutto, perché Dio prima del mio servizio vuole me! Il servizio è importante, i progetti ci devono essere ma prima del servizio e dei progetti Dio vuole me e poi ciò che noi facciamo. Giovanni pur essendo in tribolazioni e in prigione, lontano dalla famiglia e dalla chiesa, ha cercato la presenza di Dio dove ha ricevuto la Parola di Dio e delle visioni meravigliose. Ha ricevuto la direzione dove andare. A volte siamo confusi, non sappiamo dove andare ma nella Sua presenza Dio comincia a guidarci.

2)     Elemento numero due della fede di Dio è visione. Quando siamo nella Sua presenza, Egli inizia a parlare con il nostro cuore, a rivelarsi a darci un’immagine di quello che noi dobbiamo fare. Più stiamo alla sua presenza, più incominciamo a vedere le cose di Dio e non solo le vediamo, ma le vediamo così come le vede Dio. Non le vediamo più come prima, i progetti e le altre cose le vediamo come le vede Dio. A volte mi succede che voglio prendere una certa decisione, poi prego uno-due giorni e mi passa la voglia di prendere quella decisione e il Signore mi dà un’altra decisione e so che questo ha a che fare con la presenza di Dio perché io ho cercato Dio. Tante cose prima della preghiera sono viste come un grande problema ma dopo la preghiera sono viste con un altro occhio, non perché il problema è cambiato ma perché Dio dà un altro modo di vedere il problema. Nella presenza di Dio cambiamo più noi che i nostri problemi, in quanto Egli ha a che fare prima con noi che con i nostri problemi. Noi a volte pensiamo: devo pregare Dio per risolvere quel problema! No, non è così, perché succede che alla Sua presenza ci dà un altro livello di fede per cui quello che era un problema non lo è più! Giovanni stava nella presenza di Dio e dice (Apoc 1:12): “ io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me e come mi fui voltato vidi sette candelabri d’oro”. Alla presenza di Dio gli occhi spirituali di Giovanni sono stati aperti per vedere le visioni delle cose di Dio. Per esempio, prima che fosse stato creato il mondo Dio lo vedeva,  noi siamo creature di Dio a Sua immagine e somiglianza, e quando Dio ha creato Adamo vedeva in lui 12 miliardi di persone (5 passati e 7 presenti). La fede di Dio guardava oltre nei secoli. Prima che noi iniziamo a fare qualche cosa Dio già l’ha vista (può essere un ministerio, un progetto). Un ingegniere prima di realizzare un’opera la immagina, guarda un campo e ci vede su un’autostrada, poi l’autostrada diventerà una realtà

Noi incominciare a pensare al risveglio, dobbiamo immaginare questo risveglio, dobbiamo vederlo. Quando prego per il risveglio chiudo gli occhi e vedo una folla grande che viene a Gesù e tutte le chiese si riempiono. Dobbiamo vedere così come Dio vuole che sia, non come ci parla la nostra mente o i nostri occhi carnali. Se guardiamo dei giovani diciamo: “Padre che cosa sarà di questi?”  o se vediamo delle persone lontane da Dio pensiamo: “forse è impossibile per questi!  ma non dobbiamo guardare così, ma come guarda Dio! Qualsiasi cosa grande noi guardiamo e la vediamo dentro di noi Dio è in grado di manifestarsi e materializzare ciò che noi vediamo!

Il profeta Elia e il profeta Eliseo si dirigevano verso un monte ed Elia disse a Eliseo: “chiedi ciò che vuoi prima che io sia portato via da te”, Eliseo chiese una doppia unzione e la risposta di Elia fu la seguente: “tu stai chiedendo una cosa molto difficile, ma se tu vedrai come sarò tolto via da te avrai ciò che chiedi”.

Pastori, se noi vedremo nel nostro cuore, anche se questa è una cosa difficile, il risveglio di Roma, una massa grande che dona il suo cuore a Gesù, questa cosa è possibile perché noi cominciamo a vedere così. Spesso noi non vediamo così perché non c’è quel primo elemento, la comunione con Dio, con cui è formata la fede di Dio.

Questo non riguarda solo il risveglio di Roma ma anche la nostra vita personale, la nostra famiglia, il marito o la moglie o i figli che non sono credenti, li dobbiamo vedere credenti, li dobbiamo vedere salvati, vederli che servono Dio. Dobbiamo noi guardare e poi Dio comincia a fare. Se noi commentiamo negativamente ciò che non vuole Dio, accadrà quello che commentiamo negativamente. Quello che c’è nel nostro cuore si manifesta tramite la nostra bocca. Quindi dobbiamo stare nella presenza di Dio, guardare le cose e rivedere.

3)     Elemento numero tre: dichiarare ciò che vediamo. Far si che questo fiume scorre. Anche alla persona che non è salvata e che tu desideri salvare, tu gli puoi dire: guarda, io ho visto così, io credo così. Se siamo in chiesa nel nostro ministerio, dobbiamo dichiarare: noi crediamo così, noi crediamo che i giovani servono il Signore, noi crediamo questo perché non sono parole vuote ma hanno la base della presenza di Dio e della visione che Egli ci ha dato e noi lo proclamiamo. A volte invece proclamiamo tutt’altro perché non crediamo, invece dobbiamo dichiarare ciò che Dio parla al nostro cuore. Il nostro destino a volte ce lo creiamo con le nostre parole, io mi creo il mio ambiente con quello che dichiaro. Devo dichiarare ciò che Dio vuole che sia e non come ci “parlano” le situazioni. Queste situazioni possono essere diverse nelle comunità, nelle famiglie, nelle città. Se le tenebre sono grandi la luce è ancora più grande, perché Gesù è la nostra luce e noi abbiamo la Sua Parola e dobbiamo dichiararla.

4)     Elemento numero quattro: agire. L’agire può essere paragonato alle ruote di una macchina, anche se c’è tutto ma non ci sono le ruote, la macchina non cammina; così la fede di Dio, se non è seguita dall’azione è ferma. Le nostre parole devono essere accompagnate dalle azioni. Naturalmente l’azione basata su quanto abbiamo dichiarato, su quanto abbiamo immaginato e su quanto abbiamo ricevuto dalla presenza di Dio. Il Signore non reagisce solo alle nostre parole, Egli ascolta le nostre parole ma reagisce alle nostre azioni. Io l’immagino così: Dio sta sul trono e vede i cristiani che dicono “io credo” e Dio dice “va bene” ma poi c’è qualcuno che si alza e va e fa ciò che dice, allora Dio non rimane fermo, Lui si alza e lo segue e compie ciò che questo credente proclama e fa. Se noi ci limitiamo a proclamare stando sul posto, la nostra fede non diverrà perfetta, completa, simile a uno che ha creduto in Dio ma non fa il battesimo, non va indietro ma nemmeno avanti!

Così anche la fede, se noi solo proclamiamo, profetizziamo ma non facciamo un passo avanti e non andiamo, non verrà compiuta! Dobbiamo avere le azioni. Come di dice Marco cap. 16:15 “Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura. … 20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano “, notate una cosa, essi andarono e il Signore li accompagnava. Se loro non fossero andati il Signore non avrebbe potuto manifestarsi, se noi non agiamo Dio non può agire, anzi la sua Azione attirerà altre persone che agiscono. Un altro caso ci presenta la Scrittura quando portarono un paralitico a Gesù, ed Egli vedendo la loro fede agì guarendo il paralitico. Essi hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità e Gesù ha detto: “guarda che fede che hanno, non posso restare così, adesso devo fare io quello che loro non possono”. Quindi Dio entra in azione quanto noi abbiamo fatto tutto ciò che è nelle nostre possibilità, poi viene Dio e completa lopera.

Alla tomba di Lazzaro Gesù chiese che fosse rotolata la pietra (quello che potevano fare) e poi intervenne Lui per resuscitare Lazzaro. Da parte nostra dobbiamo fare tutto quello che è possibile affinchè Dio può operare e glorificare il Suo nome. Questa è la fede di Dio. Il “quinto punto” è riposati e vai a prendere un caffè. Se abbiamo fatto tutto quello che Dio ci ha detto, se abbiamo fatto tutto quello che è nelle nostre possibilità, siamo stati nella presenza di Dio, abbiamo visto, abbiamo dichiarato, abbiamo agito! Allora rilassati, vai a prendere un caffè perché Dio farà tutto, Egli completerà l’opera.

Per concludere vorrei fare una preghiera insolita: chiudere i nostri occhi e immaginare questo risveglio nella città di Roma, e se non sappiamo come pregare per il risveglio perché siamo limitati nelle parole, preghiamo nello Spirito affinchè Dio fa ciò che decide di fare e in questo caso si usa di noi come strumenti e lo Spirito di Dio che è in noi parla con Dio e comunica. Quando noi immaginiamo un risveglio e parliamo nello Spirito, Dio fa ciò che ha deciso di fare. Immaginiamo questa città e questa Nazione che dona il suo cuore a Gesù.

6.       Franco Alicino: verrei aggiungere una testimonianza sul soggetto del risveglio, ho fatto un sogno nel quale mi trovano all’inizio di Via della Conciliazione e in fondo vedevo la copula si S. Pietro e si montava un palco da questa parte e vedevo dei fratelli che si davano da fare per montare questo palco molto grande. Io mi trovavo sopra quel palco e ho sentito un voce che mi ha detto: “guarda!” Ho guardato e vedevo S. Pietro con le porte chiuse. Ad un tratto le porte si aprirono e venivano fuori schiere, come quando si fanno le sfilate degli eserciti, tutte organizzate e ordinate e tutte uguali. Venivano fuori e si mettevano da parte, poi un’altra schiera e si metteva da parte, e così venivano fuori. Io dicevo: “ma che è sta cosa?” E Dio mi disse: “questo è il mio Popolo!” Io dissi: “Ma sono troppi! Chi prenderà cura di tutta questa gente?” E mi disse: “guarda bene!” Ed io ho guardato e poi mi disse: “da mezzo a loro io susciterò ministri” e vedevo uomini con le bibbie in mano che insegnavano agli altri. Io credo che forse un giorno questa cosa accadrà.

7.       Andrea Thomas: vorrei dire qualche cosa sul nostro fratello Vitalii, ha fatto una bella predica ma egli ha anche fatto tanto, non è solo parola. Molti di voi hanno visto la sala di Rebibbia e quando loro l’hanno presa non era bella come è ora. Non c’era pavimento, non c’era il palco ma c’era l’affitto alto però l’ha presa. Penso ci vedeva qualche cosa dentro. Adesso quella sala ospita tre comunità, quindi hanno dato aiuto a delle comunità e hanno trovato modo di pagare l’affitto e stavano pensando anche di comprarla. Vitalii, da quanti anni stai a Roma? “Dal 1998 e la chiesa fondata nel 2002. In dodici anni il Signore gli ha dato la visione e anche la possibilità di vederla realizzata e penso che questo è un insegnamento per tutti noi ed anche predicare in italiano è una bella manifestazione di fede. Grazie a Dio per uomini come lui!

8.       Rosanna Lilli: so che quello che sto per dire potrebbe essere frainteso perché è una donna che lo dice, ma davanti a Dio non c’è né maschio né femmina! Quello che sento forte da parte di Dio, ultimamente si è parlato di questa nuova stagione che si sta proponendo sempre di più, è che anche per IPL a livello di predicazione e di esortazione che sia tempo di aprire anche la porta al ministerio delle donne ed non di dico per me perché io già ce ne ho abbastanza, ma lo dico perché la chiesa e l’IPL si priva anche di questa benedizione e di questi doni che Dio ha. Io credo che sia opportuno di tanto in tanto che ci sia nei vari interventi, questo lo sento proprio da parte di Dio, è una stagione nuova e se non si apre questa possibilità credo che si impedisce veramente il flusso dello Spirito Santo nella nostra città per poterla vedere  evangelizzata. C’è bisogno anche di questo contributo, quindi IPL apritevi al ministerio delle donne.

9.       Lidia Alicino: voglio farvi partecipi di qualche cosa che sentivo prima, mentre eravamo in preghiera. Ieri sera abbiamo avuto noi una veglia di preghiera nella nostra comunità ed io ho avuto una esperienza penso indimenticabile per me, mentre eravamo in preghiera, ancora adesso ne sono commossa, ho visto proprio vicinissimo a me mentre avevo gli occhi chiusi, erano davanti a me due occhi meravigliosi, la parte alta di un viso, ma questi occhi mi guardavano intensamente ma di una profondità particolare, ecco perché indimenticabile, non mi davano paura, non mi facevano sentire vergogna, non mi davano sensazioni che mi facessero tremare internamente, no, stavo bene con questi occhi davanti a me e mi guardavano intensamente, vicinissimi, proprio sembrava che stessero penetrando in me e mi davano serenità. Poi, questi occhi, questo viso, hanno incominciato a muoversi, e noi stavamo in cerchio uno vicino all’altro, e hanno cominciato a guardare uno per uno tutte le persone che stavano lì. E proprio poco fa ho capito, mi sono potuta riconnettere a un verso con il quale è stata aperta la riunione di preghiera giovedì mattina, “un paese del quale l'Eterno, il tuo DIO, ha cura e sul quale stanno del continuo gli occhi dell'Eterno, il tuo DIO, dall'inizio dell'anno fino alla fine(deut 11:12)”. Pian piano questa visione che ho avuta mi si sta allargando e sto comprendendo qualche cosa di più al riguardo stando in preghiera, stando in comunione con Lui, perché ieri non capivo li per lì, cosa fosse, così inconsueto. Volevo con questo incoraggiare tutti quanti noi proprio per dire che non è solo una parola, non è solo un verso, son sono solo frasi fatte che noi conosciamo a memoria, versi biblici che magari diciamo per determinate situazioni, circostanze adatte per l’inizio dell’anno, ma non è quello, è la realtà: “lo sguardo del Signore è proprio sopra di noi, è davanti a noi, è intorno a noi, sopra ognuno di noi, personalmente, proprio sopra ognuno di noi. Nessuno è di più, nessuno è di meno. Con quello sguardo io ho sentito dentro di me che Egli voleva fare spazio togliendo quello che non è atto a Lui, per fare spazio a Lui, per fare spazio a ciò che è da parte sua, quindi la visione, tutto quello che ha detto il fratello Vitalii e l’intenzione del Signore è prendere il meglio, con quello sguardo vedere il meglio che c’è in noi. Senza che noi ci dobbiamo sentire andicappati o più piccoli o più grandi, ma vuole vedere il meglio. Non è uno sguardo accusatorio che vuole colpevolizzare, ma Egli vuole vedere il meglio in noi, vuole tirare fuori il meglio. Volevo incoraggiare: c’è lo sguardo del Signore sopra di noi pronto non a colpevolizzarci ma ad incoraggiarci e a portarci avanti con il meglio di noi.

10.   Prossima riunione IPL: sabato 19 marzo a Spinaceto. L’orario sarà deciso nell’incontro dei Pastori a febbraio.

11.   Prossimo incontro dei Pastori: lunedì 21 febbraio alle ore 19 a Grottarossa. Si ricorda che si dovrà iniziare a pianificare la Celebrazione di Pentecoste, quindi chi ha proposte da fare è il momento giusto.

12.   Guido Sangiorgi: quella testimonianza della sorella mi ha incoraggiato a dire qualche cosa. Due anni fa avevo una stanchezza fisica e pensavo che erano gli anni che aumentavano. La mattina mi alzavo stanco. Mi sono fatto visitare e i dottori mi hanno detto che avevo dei noduli nella tiroide e mi ha mandato dal chirurgo per aspirarli. Vi voglio dire che avevo una grande paura della chirurgia, e principalmente dell’anestesia, proprio una fobia e mai ero passato sotto i ferri! Quella sera che dovevo ricoverarmi mentre pregavo prima di dormire ho detto:Signore, ancora per questa notte sono nel mio letto, domani non so che cosa sarà! Subito una voce tremenda, ma tremenda che mi ha detto: tu sei al centro della mia volontà!” Ho aperto gli occhi e mi sono girato verso l’uscita della camera, dicendo: “chi è entrato qua?” Non c’era nessuno, ho detto: “Signore, Signore, domani vado con questa forza e con questa parola” ed ho pianto. Sapete perché ho pianto? Come diceva la sorella, abbiamo sempre il senso di essere inadeguati, di non essere nella posizione giusta davanti a Dio, sempre qualcosa manca! Dio non ci vede così! Come quegli occhi belli, Dio non ci vede così, anche con i nostri falli Egli ci vede al centro della Sua volontà! Sono andato, ho fatto la chirurgia e dopo che sono uscito dalla camera operatoria ho avuto un crollo (non so se il calcio o la pressione sono scesi troppo) e c’era mia moglie in camera, non avevo forze per parlare ma ho detto a mia moglie: “prega!” con un filo di voce. In quel momento ho scoperto anche come si muore, e il Signore mi ha detto: “vedi come si muore? Perché hai paura della morte?” Noi non diciamo di aver paura della morte, però diciamo la verità, no? … Anche quella ho superato, ho superato la paura della chirurgia, non ho paura di morire, perché sono sicuro che quella parola ancora rimbalza nel mio cuore “tu sei al centro della mia volontà” e ognuno di voi siete al centro della volontà del Signore. Quando hanno asportato quei noduli c’era uno simile a un’oliva nera e il dottore mi ha detto a prima vista: “un malaccio!”. Dopo tutti gli esami che hanno fatto su quel nodulo mi hanno chiamato e mi hanno detto: “non le farò la terapia radioattiva, perché credo che lei è scampato per un filo, questa roba è molto vecchia, ha più di 20-30 anni ”. Io ringrazio il Signore, sono già passati due anni e non ci sono novità e ho acquisito nuove forze che uso con l’aiuto del Signore.

13.   Riccardo Alicino: per concludere voglio parlarvi dell’esperienza che abbiamo fatto in Corea del Sud qualche mese fa, e veramente siamo stati toccati, pensate un po’, le chiese sono migliaia e tutte piene di migliaia di persone. Vedi croci dappertutto, nei grattacieli. Le chiese pentecostali, ogni venerdì dalle 22 alle 4 del mattino, di comune accordo, pregano per tre cose: 1) Signore benedici la nostra Nazione; 2) Venga il Tuo Regno; 3) Proteggi la nostra Nazione! Io credo che anche noi abbiamo bisogno di questo, vogliamo pregare per l’Italia perché è a pezzi. Concludiamo questa riunione di inizio anno con la benedizione che leggiamo nella Scrittura: “Num. 6:22 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: 23  «parla ad Aaronne e ai suoi figli, dicendo: Voi benedirete così i figli d'Israele; direte loro: 24  "L'Eterno ti benedica e ti custodisca! 25  L'Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! 26  L'Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace!".  27  Così metteranno il mio nome sui figli d'Israele e io li benedirò».” Vogliamo proclamare il nome di Dio su questa Nazione perché Dio possa benedirla!

14.   .

15.   Predicazione al prossimo incontro IPL del 19 marzo: sarà deciso nell’incontro dei Pastori di febbraio.

16.  Programma degli incontri IPL per il 2010:

 

Data

Tipo Incontro

Località

Lunedì 21 feb 11

Incontro Pastori

Ore 19 a Grottarossa

Sabato 19 mar 11

Riunione IPL

Ore ?? a Spinaceto

Lunedì 18 apr 11

Incontro Pastori

Ore 19 a Spinaceto

Sabato 21 mag 11

Riunione IPL

Ore 16 a Fiumicino

Sabato 11 giu 11

Celebrazione Pentecostale

Ore 17 a ?? (da decidere)

Sabato 10 set 11

Riunione IPL

Ore ?? a Fiumicino

Lunedì 17 ott 11

Incontro Pastori

Ore 19 a Acilia (Giannini)

Sabato 19 nov 11

Riunione IPL

Ore ?? a Acilia (Giannini)

 

 

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Riccardo Alicino

331-2429997

AlicinoRiccardo@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@tin.it