Giardinetti 20-11-2010

 Riunione I.P.L. n. 92/2010 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.        La riunione è iniziata con una preghiera del Pastore della Chiesa ospitante, Giuseppe Basile ed è proseguita con lode, adorazione guidata da Sara e Stefania Alicino che si sono gentilmente impegnate per sostituire la corale della chiesa ospitante che ha avuto un contrattempo. Si ringraziano le cugine Sara e Stefania sia per l’impegno e la professionalità che soprattutto per il bel tempo di adorazione nel quale hanno guidato la riunione.

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3.        Apertura dei lavori da parte del Presidente di turno Riccardo Alicino: voglio ringraziarvi per la fiducia che mi avete dato per presiedere gli incontri IPL nei prossimi due anni e vi chiedo di pregare per me affinché il Signore mi dia saggezza e umiltà. Desidero dare una introduzione a questo lavoro che Dio ci darà grazia di fare insieme. Come avete notato su questo tavolo c'è un bel cesto con delle melagrane, ed è un bellissimo frutto. Mi piace questa parola: "coltivando". Che cosa vogliamo coltivare? Una buona armonia che si sviluppa quando si apprezza il lavoro degli altri. A volte valutiamo ed apprezziamo soltanto il nostro lavoro ma facciamo più fatica ad apprezzare il lavoro degli altri. Che il Signore ci dia grazia di crescere nell’apprezzamento verso gli altri.

Le unioni fatte da noi durano poco, ma quelle fatte dallo Spirito del Signore durano e vogliamo chiedere al Signore di farci grazia, in questo tempo, di essere legati uno con l’altro. Qualche settimana fa, dopo aver visto un campo bellissimo di melagrane non so se in sogno o in visione, mi sono alzato con un sentimento particolare ed ho iniziato a considerare questo frutto che contiene circa 700 semi. Questa è una delle figure della chiesa stretta nell'unità, compatta nello stesso involucro e qui vedo il piano di Dio che ci vuole uno nonostante le nostre diversità. Vediamo le caratteristiche di questo frutto:

• Sin dall’antico Egitto il melograno era ritenuto una pianta medicinale per le sue proprietà terapeutiche e ancora oggi lo è per le sue proprietà terapeutiche.

• Ai tempi degli antichi Romani, le spose usavano adornarsi i capelli con rametti di melograno, come simbolo di ricchezza e di fertilità.

• II frutto, è ricco di vitamine A e C. Si dovrebbe vendere in farmacia.

• All'interno del frutto sono contenuti moltissimi semi rossi uniti l'uno all'altro da una membrana compatta.

• II bellissimo fiore rosso-arancio, lascia il posto al frutto.

Vediamo che cosa ci dice la Bibbia del melograno:

• E' uno dei frutti portati dai dodici esploratori a Mosè, quando li aveva inviati ad esplorare la Terra di Canaan. Numeri 13:23 Giunsero quindi fino alla valle di Eshkol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga; e presero anche delle melagrane e dei fichi.

• E' il quinto tra i sette prodotti agricoli della Terra Promessa. È infatti nominato in Deuteronomio 8:8 un paese di frumento e di orzo, di vigne, di fichi e di melograni, un paese di ulivi da olio e di miele; Così l'antico popolo di Dio cominciò ad apprezzare questo frutto.

• E' motivo ornamentale: 1. Nel vestiario del sommo sacerdote, Esodo 28:33-34 intorno all'orlo del mantello farai delle melagrane di color violaceo, e in mezzo ad esse tutt'intorno, campanelli d'oro: un campanello d'oro e una melagrana. 2. Nelle due colonne del tempio di Salomone, 1Re 7:20 Inoltre sui capitelli in cima ad entrambe le colonne, c'erano duecento melagrane poste in fila tutt'intorno. Questo ornamento, era un importante simbolo della vita spirituale dell'antico Israele.

• E' alimento simbolico (abbondanza}. Nel cerimoniale ebraico, in occasione della festa di Rosh ha-shanah (Capodanno), si prevede il consumo di alcuni alimenti sui quali vengono recitate particolari preghiere di benedizioni per il nuovo anno. Tra questi, spicca la melagrana su cui la benedizione recita: «...le nostre virtù siano numerose come i semi del melograno».

• E' simbolo di festa e di buon auspicio. Usanza ebraica: davanti alla sposa, veniva gettata a terra e quindi spaccata una melagrana. I semini rossi sparsi ovunque, auspicavano figli e il progredire della nuova famiglia.

 

Il melograno è presente anche nel Cantico dei cantici, tra i numerosi simboli che l'autore di questo libro applica all'amata, appare anche il melograno: Cantico 4:3 Le tue labbra sono come un filo di scarlatto, e la tua bocca è graziosa; le tue tempio dietro al tuo velo sono come uno spicchio di melagrana. Cantico 4:13 I tuoi germogli sono un giardino di melograni con frutti squisiti. Il giardino, metafora dell'agognato amore, è un fiorire di melograni.

La melagrana per i credenti è il simbolo dell'unità del corpo di Cristo. Unità non significa "ammucchiata", perché ripeto, si può stare insieme, ma essere divisi ed infelici. Ma la vera unione è nella comunione, nel rapporto, nella condivisione. La vera unità è esclusiva opera dello Spirito Santo, che piano piano, collega un osso a l'altro osso e forma il corpo di Cristo, la chiesa dell'Iddio Vivente.

Coltiviamo questa unione in equilibrio per la crescita e lo sviluppo del legame fraterno. L’unione va curata così come la fiducia, se io do fiducia, gli altri mi daranno fiducia. In un tempo come questo, dove i valori morali e spirituali sono compromessi dal secolarismo, la nostra generazione ha bisogno di una chiesa forte nella sua vera unità e nella sua diversità.

Lavoriamo nelle realtà che ci uniscono: la Parola, l'Adorazione, la Salvezza delle anime nella Grazia e il desiderio di vedere il Regno di Dio crescere e migliorarsi. Mettiamo da parte quello che ci divide: i modelli di chiesa, i pregiudizi del passato, le sante usanze pentecostali... La mia è verità, la tua no... Ma come dice l’apostolo Paolo Fil 3:13 “dimentico le cose passate e mi protendo verso quelle che stanno davanti” e penso che abbiamo un futuro meraviglioso. La Chiesa di Cristo è l’unica Istituzione mondiale che ha un futuro meraviglioso! E questo deve essere il nostro obiettivo, un futuro meraviglioso nella grazia di Dio. Quindi lavoriamo insieme rispettandoci l’un l’altro. Se io semino unità, riceverò unità; se semino comunione, riceverò comunione e prendiamo esempio dalle melagrane e Dio ci benedica.

4.        Presentazione Organizzazione dei Ministeri di Guarigione (AIMG) da parte dei pastori dalla Svizzera:

(Nese Emanuele): sono stato Pastore a Bracciano per circa 5 anni e purtroppo da un anno siamo dovuti ritornare in Svizzera; faccio parte di AIMG e accompagno il Pastore che si presenterà per spiegare perché siamo qua oggi, per presentare AIMG e collaborare insieme nell’unità, come abbiamo sentito dal Pastore Alicino. Non lavoriamo in un ministero dove diciamo: venite a fare quello che noi facciamo, ma lavoriamo insieme per il Regno di Dio.

(Werner Lehmann): sono molto contento questa mattina di essere con voi e mi voglio presentare prima di entrare nella presentazione. Sono una persona molto semplice, sono parte di una famiglia di 9 persone, i miei genitori erano agricoltori e sono l’ultimo figlio di questa grande famiglia. Sono diventato agricoltore per delle circostanze, non per una scelta personale, ma nel mio cuore avevo il desiderio di servire il Signore.

Quando avevo 14 anni ho perso la madre, per qualche tempo sono rimasto con mio padre nel lutto finchè 11 anni dopo è morto anche mio padre. Così mi sono occupato della fattoria della famiglia. Mi piace sviluppare cose nuove, così ho comprato un’altra fattoria e dei terreni. Ma nel mio cuore c’era sempre il desiderio di servire il Signore.

Da molto giovane ho incominciato a servire nella chiesa, ma Dio mi chiamava al ministerio. Mi dicevo: non posso lasciare la fattoria e tutto quello che sto facendo per servirti! Ho curato la fattoria per 19 anni, ma all’età di 45 anni (nel 1996) ho lasciato tutto e sono andato nel ministerio al 100% per il Signore. Per 11 anni sono stato anziano in una piccola chiesa in Svizzera dove c’erano 30-40 persone. Vivo in un piccolo villaggio di 1500 abitanti a 20 km da Losanna. La chiesa è cresciuta da 40 a 700 membri. Per tanti anni avevamo il locale più grande del posto e la gente ci chiedeva di noleggiarlo per eventi speciali (concerti, attività del Comune). E’ proprio un’opera di Dio fatta in quella chiesa. Adesso sono il Pastore principale di questa chiesa e per un tempo c’è stato un consiglio di anziani prima di avere il Pastore principale.

Sono sposato ed ho 4 figli e 10 nipoti.

L’anno dopo che ho iniziato nel ministerio sono partito per l’India, perché 5 giovani volevano evangelizzare l’India, è la finestra 10 40 dove c’è tanto da fare per l’evangelizzazione nella regione del mondo dove ci sono meno cristiani. Questi 5 giovani mi hanno invitato per andare a predicare il Vangelo in India, ne ho parlato con gli anziani e anche loro erano d’accordo. Due settimane prima della partenza stavo nella mia camera pregando e dicevo: Signore perché ho accettato, sono così stupido, che cosa vado a fare lì? E questa è la domanda, mi ha detto il Signore: “ma che cosa vai a fare lì?” Signore, ti ho fatto prima io la domanda! E il Signore mi ha detto: ma tu rispondi alla mia domanda! Avevo solo l’intenzione di accompagnare questi 5 giovani. Ma che cosa vai a fare là? Risposi: “Voglio vedere 50 persone guarite, 50 persone salvate e 50 liberate da spiriti!” Era molto facile, io stavo nella mia camera e pregavo in questo modo! Ma due settimane dopo quando sono arrivato in India ho avuto uno shock culturale! Avevo bisogno di due interpreti per parlare a una persona ed ho iniziato a lavorare con 4 missionari da nord a sud. I giovani facevano animazioni in mezzo alla strada, mimiche, canti e la gente si fermava e chiedeva: “che succede qua?” I pastori locali hanno predicato il Vangelo, mi sono seduto vicino a un muretto da solo e mi sono detto: “Signore, ma che cosa faccio qua?” Avevo questo sentimento di essere vuoto! Non sentivo niente della presenza di Dio! E Dio mi ha risposto: “ma ti ricordi, che cosa mi hai detto nella tua camera?” Ma Signore, nella mia camera era molto semplice chiederti le cose! Signore che devo fare qua? E il Signore mi ha risposto: “prega per le persone che hanno dei problemi con le orecchie e con gli occhi”. Ho preso il microfono e ho detto: “voglio pregare per le persone che hanno problemi con gli occhi e con le orecchie”. Ma tutti sono andati via e nessuno ha chiesto la preghiera! Mi sono detto è meglio così perché questa mattina non sono proprio in forma! Abbiamo messo tutto il materiale e lo abbiamo caricato nel furgoncino e stavamo per andare via quando è arrivato il più anziano del villaggio sostenuto da due persone e lui era cieco. Ho pensato dentro di me: “Signore, che devo fare con quest’uomo, è troppo complicato! Dovevi mandarmi qualcuno che aveva meno problemi”. Ma quella persona era là e dovevo pregare per lui. Ho messo la mia mano su di lui, i suoi occhi erano grigi, penso che avesse una cataratta molto forte e dopo la preghiera la cataratta si è ritirata dai suoi occhi ed ha cominciato a vedere. Lui è rimasto scioccato, ma anch’io lo sono rimasto! Poi sono venuti altri con un giovane sordo ed io metto la mia mano su di lui per pregare e lui sente! E’ rimasto scioccato, ma anche io! Queste sono le prime esperienze della guarigione divina. Dopo quei momenti siamo partiti per un villaggio più grande e i giovani hanno fatto di nuovo le animazioni, tanta gente era presente, circa 200 persone, i pastori hanno predicato il Vangelo e poi con i giovani abbiamo iniziato a pregare per le guarigioni, a due a due ed abbiamo visto delle cose straordinarie!

E’ stato dato forza e incoraggiamento ai pastori delle chiese locali. Dopo questo che è successo, una missione è iniziata in India, non è la mia missione, ogni tanto la vado a visitare. Un indiano e con un giovane della mia chiesa faremo qualche cosa in quella parte del mondo. Abbiamo iniziato un centro di formazione, dopo 12 anni e mezzo sono state fondate 6000 chiese, 7 centri di formazione. Abbiamo delle liste di attesa e i giovani non possono entrare nei centri di formazione se non hanno iniziato una chiesa e la maggior parte di queste chiese hanno iniziato nel miracoloso.

Un giovane di 19 anni è venuto alla salvezza, è entrato in un centro di formazione e a 20 anni è uscito per andare a impiantare una chiesa. Ma non puoi prendere dei cristiani per fare una chiesa, non ci sono cristiani! Andava a bussate alle porte dicendo: “sono un pastore cristiano e voglio creare una chiesa qua! Se avete un problema, venite ed io pregherò per voi”. Nessuno è andato, ma lui ha continuato a pregare aspettando un intervento di Dio. Dopo tre mesi una donna è venuta a casa sua e gli ha detto: “una volta siete venuto dicendo che se avevamo un problema dovevamo venire qua, mio figlio di 12 anni è appena morto!”. Questo pastore di 20 anni è andato con questa madre, ha pregato per il ragazzo e questo è tornato in vita! La domenica successiva tutto il villaggio era in chiesa. Di storie simili a questa ce ne sono una quantità, Dio sta facendo cose meravigliose.

Ho viaggiato in varie parti del mondo ed ho visto che ci sono più cristiani dal 1980 ad oggi che fino al 1980, è molto difficile a credere, in 30 anni ci sono state più conversioni di quante ce n’erano prima. Questo è quello che succede in Asia e in Cina, Dio sta facendo cose straordinarie.

Questa generazione in cui Dio ci ha chiamato deve sapere che c’è un Dio vivente, questa generazione ha il diritto di sapere tre cose:

1)     come si entra nel Regno di Dio, nel Regno di Dio non nella tua chiesa! Dopo la chiesa si farà da sola!

2)     ha bisogno di vedere delle persona trasformate dal Vangelo, non delle persone perfette. Siamo perfetti a causa di Cristo, ma nella nostra umanità non siamo perfetti. Il mondo deve vedere che c’è la differenza.

3)     deve vedere che il Vangelo è accompagnato con segni, miracoli e guarigioni

Sono stato molto incoraggiato dal tuo messaggio, Pastore Alicino, Dio ha messo in ognuno di noi un potenziale, in questo seme di melograno, che di per se sembra niente, c’è un potenziale enorme perché potrebbe diventare un albero di melograno, posso fare una cultura di melograno. Giov. 15:8 “In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto”. Penso che ognuno di noi vuole portare tanto frutto!

Sono il Presidente dell’Associazione Internazionale di Guarigione (AIMG) il cui obiettivo è creare questo movimento internazionale di guarigione, non di fare nuove chiese ma di dare forza alle chiese che ci sono già. L’associazione esiste da 9 anni e in questo tempo abbiamo fatto delle conferenza in tutto il mondo. Ho la convinzione che Dio vuole visitare l’Europa e spero che ognuno di voi possa essere partecipe con quello che Dio vuole fare qua in Italia. Vogliamo accettare questa sfida per il Regno di Dio, è facile? No, non è facile perché non siamo arrivati al livello che noi vogliamo. Abbiamo visto in tanti anni che siamo cresciuti nel ministerio della guarigione. La guarigione è così importante? No, l’importante è che la gente conosca Cristo e sia salvata ma la maggior parte intorno a noi non sanno neanche che sono persi! Ma quando c’è un problema nel loro corpo sono pronti ad attraversare il mondo intero per trovare una soluzione e noi dobbiamo portare una soluzione attraverso il Vangelo.

Ho detto: “Signore tu devi aumentare la mia fede” e anche i discepoli hanno detto a Gesù: “aumenta la nostra fede”, come se fosse un bottone che si preme per aumentare la fede. Ho imparato che Dio ha dato fede a ognuno di noi, e più utilizzo la fede e più essa cresce. Si fanno tante discussioni intorno alla fede ma l’unico sistema è che il Signore possa mostrare la Sua potenza.

Il nostro desiderio, attraverso l’associazione, non è di venire qua e creare altre chiese, ma aiutare le chiese locali a diventare sempre più forti. Vogliamo lavorare insieme, con tutti quelli che sono aperti, per far crescere il Regno di Dio. Ci ha sorpreso quello che succede in Francia in questo periodo, abbiamo incontrato preti cattolici nati di nuovo e anche lì, come in Italia, che molto tradizionalismo cattolico. Nell’ultima conferenza c’erano più di 10000 persone.

Vi abbiamo portato del materiale che parla della nostra Associazione e lo distribuiremo alla fine. Grazie di essere stati con voi, il Signore vi benedica.

 

5.        Pastori e Collaboratori presenti per la prima volta, Stefo (Pastore Rom): noi non abbiamo problema di parlare al popolo Rom, perché abbiamo tutti la stessa lingua! E' un vero miracolo che oggi due zigano è in mezzo a voi! Ci sono centinaia di Rom a Roma che hanno accettato Gesù come loro personale Salvatore. Sono felice di essere qui con voi e abbiamo faticato un pochino per esserci, perché abbiamo viaggiato tutta la notte da Bergamo,  per essere qui con voi per presentare l'opera del Signore nostro Salvatore fra il Popolo Rom.

Cinquanta anni fa nessun Rom conosceva Dio e Gesù non poteva tornare prima che il Vangelo fosse predicato anche al Popolo Rom, questo è il mio pensiero. Nel mondo ci sono 65 milioni di Rom e molti di essi non conoscono il Signore. Dio ama tutto il mondo e nel mondo ci sono anche i Rom, gli Zigani e sappiamo che Dio non fa distinzione di persone o di razza. Il mondo fa la distinzione di colore, ma Dio ama tutti! Anche se il mondo non ci guarda con un occhio benevolo, Dio ci guarda come sue creature da salvare.

Cinquanta anni fa ognuno seguiva la sua propria via, ma Dio ha un piano per tutti. Il Popolo Rom è molto legato alle tradizioni ed alle superstizioni ed è molto difficile per i Rom accettare la Parola del Signore, però il Signore è buono. Così un predicatore, in un piccolo paese della Francia, portava degli opuscoli per le vie e c'era una donna zigana che aveva il proprio figlio gravemente ammalato e i dottori le avevano detto che aveva i giorni contati. Questa donna essendo povera non aveva come nutrire e aiutare il suo figlio, l'unica risorsa era chiedere l'elemosina. Così incontra questo predicatore il quale le da l'opuscolo, ma lei non sapeva leggere quindi glielo legge il predicatore. Si trattava di una riunione nella Chiesa Evangelica dove ci sarebbero stati canti, predicazione, e alla fine la preghiera per gli ammalati. Questa donna si aggrappa a questa speranza per aiutare il figlio e decide di andare in questa sala. Quando entra pensava di trovare un altare, dei candelabri, delle statue ma niente di tutto questo, così ha pensato che aveva sbagliato luogo, ma il predicatore riconosciutala la invita a entrare. Lei ha ascoltato tutto e alla fine hanno pregato per il suo piccolo. Finita la riunione lei torna a casa, che cosa ha ricevuto? Il miracolo! Il bambino era stato guarito totalmente! Lei è andata a testimoniare di quello che il Signore aveva fatto per il suo bambino e così il Vangelo si è sparso fra il Popolo Rom per mezzo di una donna e di un giovane predicatore (Clément Le Cossec.).

Attualmente ci sono in Italia 22 Pastori che portano la Parola del Signore, migliaia di credenti che il Signore ha trasformato, in quale modo? Dove prima c’erano delle persone, basta dire Rom o Zingaro, per dire tutto! Ma oggi sotto tutti chiamati figli di Dio! Una volta ci chiamavano “figli del vento” perché ci spostavamo qua e là, oggi siamo chiamati “figli di Dio” e di questo dobbiamo dire grazie a Lui che ci ha amati e ci ha chiamati affinché anche noi, insieme a voi saremo tutti nel Regno di Dio dove staremo bene col Signore.

Il Signore sta operando meravigliosamente in mezzo al Popolo Rom dove abbiamo visto dei miracoli che il Signore sta facendo. A volte pensiamo che la Sua opera si sta fermando, ma invece continua. Circa due anni fa abbiamo iniziato una chiesa qui a Roma con una piccola tenda, ma ogni sabato arrivava un vento fastidioso che portava via la tenda e col freddo, ogni mattina bisognava montare la tenda. Ma il Signore ha provveduto, abbiamo fatto una raccolta di soldi, abbiamo comprato dei travi di legno e installato una meravigliosa chiesa (metri 11x6) in via Schiavonetti a Tor Vergata, gloria a Dio.

Molti Zigani non sanno leggere, perché non vanno a scuola, quindi l’opera in mezzo al Popolo Rom è cresciuta solamente per la potenza dello Spirito Santo. Un giorno che sono arrivati dei Pastori Rom dalla Francia, per portare la Parola di Dio in mezzo al Popolo Rom in Italia, hanno messo una tenda, hanno messo delle sedie e poi il pastore ha detto: “stasera si accenderà un grande fuoco!”. Tutti si sono spaventati! Se si accende un fuoco sotto la tenda brucia tutto! E quella sera è sceso veramente il fuoco, ma il fuoco dello Spirito Santo! Alleluia. Oltre cento persone in una sola serata sono stati battezzati con lo Spirito Santo ed hanno cominciato a parlare in altre lingue. Sapete, tutte quelle persone con le loro tradizioni, con le loro usanze, sentendo questo parlare in lingue, tanti sono scappati fuori! Che è qui?  Ma il Signore è buono, l’indomani tutte queste persone battezzate nello Spirito Santo parlano del Signore, vedendoli tutti gioiosi e contenti si è manifestato l’amore di Dio in mezzo al Popolo Rom. Questo è successo in mezzo a noi 30 anni fa. E da 30 anni che il Signore sta operando meravigliosamente in mezzo al Popolo Rom in Italia, e l’opera cresce. Quando mai si pensava che un Rom venisse a parlare a voi del Signore? Magari non l’avete mai conosciuto un Rom! Adesso è qui in mezzo a voi e questi sono miracoli!

A Roma ci sono 7150 Rom e sapete cosa fanno di lavoro? Se noi andiamo a portargli la Parola del Signore e loro si convertono, non rubano più! Sapete, molte donne zigane leggono la mano e se gli portiamo la Parola del Signore possono essere liberati anche questi 7000 che sono a Roma.

Qualche tempo fa il Signore ha messo nel cuore del Pastore Riccardo di andare a trovare il Popolo Rom e da allora sta ammaestrando e portando la Parola del Signore ai Rom e il Signore si sta usando di Lui. Voglio incoraggiare anche voi, se incontrate un Rom o una Zigano per strada dategli qualche opuscolo. Da un piccolo opuscolo cosa è cresciuto! Oggi ci sono chiese Rom in tutto il mondo dove il Signore sta trasformando le persone dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce, dal ladro all’onesto, Dio può fare queste cose e sono i miracoli che sta facendo!

Se volete venirci a trovare a in via Schiavonetti ci fa piacere e venite tranquillamente. Sapete perché vi dico così? I nostri vecchi, prima di conoscere il Signore, ci hanno insegnato: “non toccate niente ai Zigani, ma se trovate un sedentario portategli via anche l’occhio, che tanto gli crescerà l’altro!” Questo era l’amore per il prossimo che ci hanno insegnato! Una volta, quando un sedentario veniva in mezzo a noi, lo si “mangiava crudo, tutti a sbranarlo”, ma adesso che ci siamo modernizzati, prima di mangiare un sedentario lo “cuciniamo”! A parte gli scherzi, oggi quando incontriamo un sedentario il nostro desiderio è di annunciargli la Parola di Dio.

Un giorno mentre che eravamo accampati passa una donna e mia moglie la chiama: “vieni qui, vieni qui”. Una volta le chiamavano per la lettura della mano, per la fortuna, etc, oggi le chiamano per parlarle del Signore! Mia moglie poi ha pregato per lei e questa donna ha ricevuto un miracolo! Dio è buono, amen? E Lui è qui in mezzo a noi perché siamo radunati nel Suo nome. Sono felice, gioioso e contento di essere in mezzo di voi anche se abbiamo guidato di notte, coi fari che disturbavano gli occhi, anche se abbiamo rimandato un impegno a Bergamo ma avevamo desiderio di arrivare qui in mezzo a voi e presentarvi l’opera che il Signore sta facendo col Popolo Zigano.

Ci trovavamo a Bergamo perché c’era un grande incontro evangelico dove sono arrivati dalla Francia, dalla Svezia, dalla Norvegia. Mi accompagna il fratello Tuchanev (??) (che beveva 40-45 birre al giorno e fumava 3 pacchetti di sigarette). che ha preso un grande impegno di servire il Signore, è uno studente per la Parola del Signore e che Lui lo possa benedire grandemente, affinché possa ammaestrare, insegnare al Popolo Rom.

Riccardo Alicino: se volete visitare il campo è una benedizione e il Sindaco Alemanno è rimasto meravigliato per la pulizia e per ogni cosa quando ha visitato il campo.

 

6.      Predicazione del Pastore Charles Adoo: credo che Dio sia qui questa mattina e possiamo aspettarci miracoli questa mattina. Voglio ringraziarvi per l’opportunità che mi avete dato per presentarvi la Parola di Dio. Voglio ringraziare il Presidente, il Segretario per l’occasione.

Io considero oggi un giorno speciale e voglio chiedervi di dire al vostro vicino: “aspettati un miracolo!” La gente dice che le chiese italiane sono troppo fredde, però abbiamo il Signore. Vogliamo vedere che cosa ci dice la Parola questa mattina, credo che il Signore ci voglia parlare profeticamente attraverso la Parola questa mattina e possiamo dire che Dio non ha finito con noi, Dio non ha finito di lavorare a Roma e credo che in questa città, e in tutta l’Italia, il meglio dell’opera di Dio si deve ancora vedere. Nell’ambasciata dove lavoro quando entra l’ambasciatore ci dobbiamo alzare in piedi per onorarlo, credo che la Parola di Dio meriti ancora più onore dei nostri capi quindi vi invito ad alzarvi in piedi per leggere in Geremia 29:10-1410  «Così dice l'Eterno: Quando saranno compiuti settant'anni per Babilonia, io vi visiterò e manderò ad effetto per voi la mia buona parola, facendovi ritornare in questo luogo. 11  Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. 12  Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò. 13  Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. 14  Io mi farò trovare da voi», dice l'Eterno, «e vi farò tornare dalla vostra cattività; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho dispersi», dice l'Eterno; «e vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatto condurre in cattività.Vogliamo pregare: Padre Celeste, grazie per la tua Parola, grazie perché abbiamo scoperto che possiamo radunarci a festeggiare la Tua Parola! Grazie per le orecchie che sentono e per un cuore che gradisce, Padre sia glorificato il tuo nome nel nostro mezzo. Ti voglio ringraziare, Signore, per la tua guarigione, per la tua liberazione e ti prego che tu mi possa usare come non hai mai fatto prima, quindi Padre, vieni a ministrare al tuo Popolo, te lo preghiamo nel nome di Gesù, amen!

A parte il fatto che io predichi come pastore, e credo che questa sia la vera chiamata che io ho per la mia vita, lavoro nell’ambasciata del Ghana, quindi per chi vuole visitare il Ghana, vi posso aiutare per il visto.

Ci sono delle cose che non puoi condividere con gli altri quando sei in chiesa, per questo ritengo che questo incontro fra responsabili sia molto prezioso, perché in quest’insieme possiamo aprire il nostro cuore. Come Pastori e Leader, a volte non possiamo dire alla chiesa di avere il cuore ferito, ma quando ti raduni con gli altri leader puoi essere aperto e trasparente. Il titolo che ho dato a questo messaggio è la solita vecchia parola: “c’è speranza per il tuo futuro!”.

C’è speranza per il tuo futuro personale, credo che ci sia speranza per i nostri ministeri, c’è speranza per Roma, per l’Italia, gloria a Dio!

Non so quanti di voi siete venuti all’incontro dei giovani sabato scorso a via Galvani ma sono stato molto toccato, Dio mi ha confermato che non ha finito con la Sua Chiesa e quello che dobbiamo fare con i nostri giovani è appoggiarli e incoraggiarli. Perché, se riuscite a far prendere una posizione ai giovani per i Signore, allora ci sarà un futuro per questa Nazione! So senza dubbio che Dio ha a cuore l’Italia e Roma in quest’ultimi giorni.

Il testo che abbiamo letto dice questo: “io verrò e risponderò a tutte le promesse che vi ho fatto”. Dio ha promesso delle cose a noi. Vedete, finché non abbiamo qualche cosa non possiamo dare niente, e quindi credo che noi come persone singole, se ci sarà un risveglio in questa Nazione, dovremo noi avere un risveglio personale. Un risveglio sulla nostra vita personale ha un effetto sulla nostra famiglia, passerà alle nostre chiese, poi toccherà alle nostre città e in tutta la Nazione.

Credo che le nostre chiese a volte sono deboli perché le nostre famiglie sono deboli, io sono giovane ma credo che Dio può usare chiunque per adempiere le sue promesse. Abbiamo sentito delle testimonianze oggi, nostro fratello che beveva tanto, adesso è liberato e lavora per il Signore, è un bel miracolo! C’è qualche cosa di difficile per Dio?  E allora, Dio non potrebbe convertire Roma? Non potrebbe salvare l’Italia?Credo che questo sia il tempo in cui Dio farà un miracolo su questa terra! Dio dice: “io so i progetti che ho per te” perché dice il versetto 11 “io ho dei pensieri per te”. Quindi Dio ha dei progetti per ognuno dei nostri ministeri, Dio ha dei progetti per questa Nazione e ovviamente sono per il bene e non per il male, progetti che Dio vorrà portare avanti fino a conclusione! Dio ha un piano in mente per l’Italia, non è per forza né per potenza,  ma per lo Spirito dell’Iddio vivente, perché il nostro Dio è vivo ed ha il potere per farlo. Dobbiamo capire che Dio ha dei buoni progetti per i nostri ministeri ed ha anche il potere di farli succedere. Ha il potere di darci speranza e un futuro. Così ci sarà speranza per questa Nazione. Roma ha un futuro, Dio non ha finito con questa terra! Grazie al Nome dell’Iddio Vivente!

Il versetto 12 dice:” Mi invocherete e mi pregherete, e io vi esaudirò”, Dio sa benissimo che noi abbiamo bisogno di qualche cosa, Dio sa che siamo alla porta e dice: “bussate!”, “chiedete!”, “cercate!” e se lo fate Dio di certo ti ascolterà e risponderà!

Io sono veramente credente nella preghiera, credo nella preghiera e nel combattimento in preghiera. Prima di concludere questo culto voglio che preghiamo per questa Nazione e ci aspettiamo l’opera miracolosa di Dio.

Nel versetto 13 dice: “se tu cerchi il Signore con tutto il tuo cuore”, non “metà-metà”, non i modo superficiale, infatti i Ebrei 11:6 dice che i Signore è un rimuneratore per quelli che lo cercano, quelli che lo cercano diligentemente, in altre parole dice “io ti premierò se tu mi cerchi”. Quando tu cerchi Dio, Egli ti premierà! Quando tu preghi Dio, Egli ti ascolterà e manderà le Sue risposte! La maggior parte delle volte che Dio non risponde in modi misteriosi. In seconda Re leggiamo di Giosafat che aveva un problema, un grande esercito nemico ed egli non sapeva che cosa fare ed ha alzati gli occhi al cielo e ha detto: “Dio, noi non sappiamo cosa fare con questo grande esercito che ci viene contro, ma i nostri occhi sono su te”. Colleghi e lavoratori insieme a me nell’opera del Signore, l’opposizione ai nostri ministeri è talmente grange che noi non abbiamo i mezzi per combatterla! L’unica cosa che noi possiamo dire è: “Dio i nostri occhi sono su Te”. Vedete, non combattiamo contro carne e sangue, combattiamo contro principati e non ce la faremo da soli tranne che con l’aiuto di Dio. Voi conoscete la storia di Giosafat, Dio parlò attraverso i profeti e gli disse: “non disperare, non aver paura, non essere sconvolto, stai tranquillo e vedrai la vittoria di Dio, vedrai che Dio combatte per te!

Anche Mosè disse la stessa cosa quando uscirono dall’Egitto e il Mar Rosso era davanti a loro, questa è una cosa che io chiamo “salvezza pericolosa”, Dio ha liberato gli ebrei in modo miracoloso, e lo stesso Dio che ha fatto i miracoli allora, li fa anche oggi e dice la Scrittura che ne farà ancora di più negli ultimi tempi! Quindi ci dobbiamo preparare. Mosè disse al Popolo: “i nemici che vedete oggi non li vedrete più! State tranquilli e vedrete la salvezza del vostro Dio”, le stesse parola che poi Dio ha usato per Giosafat, stai tranquillo e Dio combatterà per te. Vedete, la questione non è noi, non è il nostro ministerio, è tutto opera di Dio! E se Dio è con noi, chi sarà contro?

Io sono qui per incoraggiarci, perché ogni cosa è possibile, se permettiamo a Dio di essere il Signore del nostro ministerio, della nostra vita, vedremo il Signore che combatte per noi! Vedete. Io penso che noi tante volte ci portiamo dietro il nostro passato, ma noi siamo stati chiamati a vivere oltre il nostro passato, siamo stati chiamati a vivere oltre i nostri fallimenti.

Sicuramente vi ricordate la storia di Giuseppe, egli era l’undicesimo figlio di Giacobbe e primogenito di Rachele ed era tanto amato da suo padre Giacobbe e per quell’amore che il padre aveva per lui che gli fece quel bellissimo vestito e voi sapete bene che il favoritismo attira la gelosia, attira l’odio. Una volta che tu hai il favore di Dio, il diavolo sarà geloso di te, ti attaccherà; automaticamente diventi nemico del diavolo. Nel giardino dell’Eden, quando il diavolo venne per attaccare, non venne per attaccare qualche cosa che era nel giardino, venne per attaccare l’oggetto dell’amore di Dio e da allora ha sempre attaccato l’uomo e la donna. Perché in voi c’è una speranza, avete un futuro, per quello il diavolo cercherà sempre di mettervi il bastone fra le ruote ma noi abbiamo DIO! Le chiese di Roma hanno Dio, l’Italia ha Dio! Giuseppe ebbe due sogni collegati l’uno con l’altro, voi sapete che la parola di due testimoni è resa stabile e quel ragazzo sapeva che i due sogni erano da Dio. Fino all’età di sedici, diciassette anni la Bibbia è molto silenziosa su Giuseppe, similmente a quanto avvenuto per Gesù, e Giuseppe condivise i suoi sogni con i fratelli, e questi non erano per niente contenti, diventarono gelosi, rabbiosi. Lui pensava che stava aprendo il cuore con i suoi pari (i suoi fratelli) e così quando il padre lo mandò a portare il cibo ai fratelli, loro decisero di togliergli la vita. Ma vedete, fin quando abbiamo un destino sulla nostra vita, il diavolo verrà contro tale destino e lo fa costantemente, vuole distruggere la buona opera che state portando avanti nei vari ministeri. Decisero di buttarlo in un pozzo, poi videro dei commercianti dall’Egitto e lo vendettero a loro. E questo era un uomo che aveva sognato che sarebbe stata una persona importante! Avete voi avuto mai un sogno, una rivelazione, una parola che vi ha fatto capire che voi sarete importanti per Dio? Io sono qui per confermarvi che è la verità e quella visione non è mai finita! Dio non se la dimentica di certo! Dio non si è mai dimenticato di voi! E sicuramente la sua promessa avverrà!

I commercianti portarono Giuseppe in Egitto, fu venduto a Potifar e finì a lavorare in casa sua. La signora Potifar cominciò a fare delle avance a Giuseppe, ma questi si conosceva ed era deciso a non macchiarsi perché sapeva che Dio aveva un piano per la sua vita e si comportò bene. Ma per essersi comportato bene andò a finire in prigione. Avete mai provato a fare la cosa giusta e siete andati a finire nei guai? Per quello credo che  Parola di Dio sia molto attuale, è il best seller di tutti i tempi! Perché va bene per qualsiasi età. Giuseppe finì in prigione, ma una cosa di cui mi sono reso conto sulla vita di Giuseppe è che egli non smise mai di funzionare nel suo ministero  , anche dentro la prigione. Vedete, a volte noi pensiamo: “è difficile fare la cosa giusta adesso che sono nei guai” ma dobbiamo imparare da Giuseppe, egli ha continuato a funzionare nel suo ministero. Due persone, lavoranti di Faraone, fecero un sogno nella prigione e Giuseppe interpretò i loro sogni, che tutti e due, il fornaio e il coppiere, sarebbero usciti dalla prigione. Il fornaio uscì e fu giustiziato, il coppiere fu riabilitato al suo ufficio proprio come Giuseppe gli aveva detto! E quando Giuseppe venne portato davanti a Faraone, questi disse a Giuseppe: ho saputo che tu interpreti i sogni, vieni a dirci il significato del mio sogno! Ma Giuseppe rispose: non siamo venuti qui per i sogni, è Dio, non siamo noi, è Dio. Giuseppe dà la corretta interpretazione del sogno.

Tutto questo tempo sono sicuro che Giuseppe era in confusione, doveva guardare indietro sulla sua vita e si sarà domandato, come anche noi avremmo fatto, sono nella volontà di Dio? Sono nel posto giusto per Dio? E sono sicuro che c’è gente qui che si fa domande del tipo: “è Dio che mi ha chiamato nel ministerio che sto facendo? Perché le maniere non sono le nostre, i pensieri non sono i nostri e abbiamo letto nel testo che Dio ha progetti per portarci al termine. E così Dio aveva i suoi progetti per Giuseppe e portarlo dove voleva e lo stesso Dio ha i suoi progetti per ognuno di noi e ci porterà dove vuole Lui! Quando i due compagni di prigione stavano per uscire, Giuseppe gli disse: ricordatevi di me quando sarete fuori; ma la Bibbia ci dice che si dimenticarono! Giuseppe era dimenticato da loro, ma non da Dio. Nel momento giusto, nel momento preciso, Dio si farà vivo anche nella vostra vita, nel vostro ministerio.

Infine vediamo che Giuseppe (il cui significato del nome significa “Dio aggiungerà alla tua vita) ebbe due figli: uno chiamato Manasse che significa “Dio mi ha aiutato a dimenticare il passato e i dolori che ho passato” e Dio vuole che noi ci dimentichiamo il nostro passato. Dio ci sta chiedendo di dare alla luce, di far nascere il nostro “Manasse”, perché vedete, finché ci ricordiamo del passato non possiamo andare avanti. Anche Paolo dice questo: “dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti”. Quando leggete Efesini capitolo 6 che parla dell’armatura di Dio, descrive tutto quello che copre il davanti, ma non c’è niente che copre dietro! Quindi è pericoloso voltarsi e andare indietro, non è possibile. Devi andare avanti, su quello che sta davanti, ancora non ci sei arrivato ma devi spingerti avanti. Il secondo figlio di Giuseppe fu chiamato Efraim che significa “Dio mi farà fruttifero nella mia sofferenza, nel mio dolore”. Dio vuole che noi sappiamo che Lui ci farà fruttiferi nella nostra sofferenza e nel nostro dolore.

Dio ha la sua speranza per noi, Dio ha un futuro per questa Nazione ed Egli ci farà portatori di frutto. Alcuni di noi stanno lottando e combattendo nel nostro ministerio, e in alcuni periodi non è stato facile per tanti di noi ma il Dio che serviamo ci sta dicendo qui che ci darà frutto nel nostro dolore, nella nostra sofferenza. Dio ci farà portare frutto nonostante i nostri pesi. L’ha detto e lo farà, non c’è niente di troppo difficile per Lui! La Bibbia dice che Dio non è un uomo che mentisca. Qualunque parola ha detto ha anche il potere di adempierla! La stessa parola che bloccò il sole e non si è mosso nel suo arco, la stessa parola è quella che Dio ha per noi. Dio ti farà portare frutto nella terra della tua sofferenza, nella terra del tuo dolore, nel tuo ministerio che porta tanti pesi. Dio non ci mentirà. Lui ha detto non ti lascerò, non ti abbandonerò mai. Non abbandonerà mai Roma e nemmeno l’Italia. Noi vogliamo l’Italia per il Signore.

C’è speranza per il tuo futuro, c’è speranza per Roma, c’è un futuro per l’Italia, Dio ama l’Italia, dio ama il mondo dove è inclusa anche l’Italia. Dio ha creato le città, inclusa Roma e so che Dio ha grandi progetti per Roma, perché vediamo che Roma ha un ruolo importante negli ultimi tempi. Dio ci ha chiamati per un tempo come questo e quando siamo uniti come una forza sola e abbiamo una sola lingua, abbiamo un solo scopo, e finché non abbiamo questa unità non possiamo confrontarci con i nemici. Amos 3:3 dice “due non saranno uniti se non si accordano”. Finché non siamo uniti, e questo non c’entra niente con il mio o il tuo ministerio, bisogna avere una chiesa sola e quando avremo insieme una comunità sarà internazionale! Quindi non sarà il nome della chiesa dove io sono pastore, non importa il nome della chiesa dove tu vai la domenica, ma è la chiesa che rappresenta il cielo. Se due si accordano, e qui siamo più di due, nel Vecchio Testamento dice, uno ne inseguirà mille e due ne inseguiranno diecimila (questa è la matematica divina), se una chiesa mette in rotta mille, due pensiamo due mila, ma Dio dice: due diecimila. Quello è l’Iddio che serviamo. Questa mattina, prima di scendere da qua voglio chiedervi di fare una cosa. Non so cosa vi aspettate voi da Dio, però una cosa che credo Dio vi vuole dire è questa: Lui non ha finito nella tua vita, c’è speranza e un futuro per te, c’è speranza per il tuo ministero, c’è speranza per la nostra città, speranza per questa Nazione e Iddio ci ha portati insieme per questo tempo! Non è una coincidenza che siete qui. Io credo che se noi ci possiamo accordare, alzare gli occhi a Dio e gli diciamo: Dio, ci sono tanti nemici contro di noi, nelle nostre vite, nelle nostre case,  nel nostro ministerio e noi non possiamo fare niente! Ma i nostri occhi sono su Te e vedremo la salvezza del Signore.

A volte noi leader non riusciamo ad essere credenti, abbiamo difficoltà di condividere se abbiamo problemi di famiglia ma Dio vuole portarci al punto che possiamo essere trasparenti davanti a Lui, e se fate questo passo riceverete la benedizione che Dio ha per voi. Credo che Dio sia pronto ad ascoltare le vostre voci. Vorrei che preghiamo insieme, siamo chiamati ad essere un esercito, siamo soldati e siamo chiamati a fare guerra. Quindi se tu ti metti sulla breccia e chiedi a Dio: usa me come tuo strumento, anche come stiamo adesso in piedi, per la gloria del Suo Nome: salva, libera la mia casa, restaura la mia vita, Dio è ancora un restauratore di vite, è ancora un Dio che ricostruisce la famiglie, e Dio ancora restaura il nostro ministerio, e vorrà restaurare le nostre città e Nazioni se solo alziamo la voce a Lui. Se il mio Popolo chiamato per il mio nome si umilia e prega, Dio sentirà dal cielo, manderà la Sue risposte a noi. So che siete alla porta e avete bussato, so che state cercando la risposta, so che avete bisogno di una cosa ma continuate a cercarla, Vogliamo parlare col Signore assieme adesso, dire al Signore che non possiamo fare a meno di Lui, perché Lui è la vera vite e noi i rami e senza di Lui la vita è senza senso, senza di Lui il nostro ministerio è senza senso. Chiediamo che possa prendere il controllo delle nostre vite, delle nostre chiese. Padre nostro noi vogliamo innalzare il tuo Nome sopra ogni altro nome, ci hai parlato oggi e ci hai espresso i tuoi piani per noi, non hai finito con noi e c’è speranza per noi e te lo chiediamo con tutto il cuore, pronti per ricevere il tuo miracolo. Ti ringraziamo in anticipo per tutto ciò che farai e ti chiediamo questo nel Nome al di sopra di ogni altro nome, Gesù Cristo il Figlio del Dio Vivente. Amen.

7.       .

8.       E’ stato deciso a maggioranza di avere il prossimo incontro IPL per Pastori e Collaboratori alle ore 10. nella riunione di febbraio sarà ancora valutato l’impatto di avere la riunione di mattina piuttosto che di pomeriggio.

9.       Predicazione al prossimo incontro IPL del 15 gennaio: è stata affidata al Pastore Vitalii Jizdan.

10.    Responsabili dei Giovani: Speciale evento Giovani 4God l’8 gennaio alle ore 17 presso l’Hotel Capannelle, via Siderno 37 – Roma. Diretta con Radio Zoe www.radiozoe.org Fosco Ieva: mandate i giovani a partecipare al prossimo incontro dell’8 gennaio e che siano rappresentate tutte le Chiese. Roberto (chiesa Grottarossa): per noi giovani è importante lodare il Signore assieme.

11.  Programma degli incontri IPL per il 2010:

 

Data

Tipo Incontro

Località

Sabato 8 gen 11

Speciale evento Giovani 4God

Ore 17 presso hotel Capannelle

Sabato 15 gen 11

Riunione IPL

Ore 10 a Grottarossa

Lunedì 21 feb 11

Incontro Pastori

Ore 19 a Grottarossa

Sabato 19 mar 11

Riunione IPL

Ore ?? a Spinaceto

Lunedì 18 apr 11

Incontro Pastori

Ore 19 a Spinaceto

Sabato 21 mag 11

Riunione IPL

Ore 16 a Fiumicino

Sabato 11 giu 11

Celebrazione Pentecostale

Ore 17 a ?? (da decidere)

Sabato 10 set 11

Riunione IPL

Ore ?? a Fiumicino

Lunedì 17 ott 11

Incontro Pastori

Ore 19 a Acilia (Giannini)

Sabato 19 nov 11

Riunione IPL

Ore ?? a Acilia (Giannini)

 

12.  Prossimo incontro per i Pastori Responsabili lunedì 21 febbraio ore 19 a Grottarossa.

13.   4 dicembre: Rossella Agostinelli, meeting “Donne in fede 2010” alle ore 19:30 a Pomezia

14.  8 dicembre: Basile Giuseppe, Conferenza “Tempo di salvezza e miracoli” dalle ore 9:30 c/o hotel Capital Inn.

15.  12 dicembre: Charles Adoo, riunione di ringraziamento a Piazza S. Angelo dalle ore 15.

16.  13 dicembre: Franco Greco, Conferenza a Spinaceto alle ore 19 dal tema “C’è speranza in tempi di corruzione

17.   6 gennaio: Enzo Lucania, giornata di Celebrazione, Adorazione ed Evangelizzazione dalle ore 10 c/o hotel Eurostar

 

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Riccardo Alicino

331-2429997

AlicinoRiccardo@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@tin.it