1.
La
riunione è iniziata con lode, adorazione guidate dalla sorella Sangiorgi, e con
la preghiera da parte del pastore della chiesa ospitante, Guido Sangiorgi. Si
ringrazia il gruppo di lode per l’entusiasmo e la freschezza spirituale che
hanno trasmetto a tutti i partecipanti attraverso i canti.
2.
.
3.
4.
Apertura
dei lavori da parte del Presidente di turno
5.
Pastori e
anziani presenti per la prima volta in IPL: Vogliamo invitare avanti a presentarsi
i pastori che sono stati accolti in IPL nell’ultima riunione dei pastori:
·
Giancarlo Mazzùferi: pace a tutti, sono qui
con due delle tre figlie e mia moglie Tiziana. Veniamo da Ponza, una piccola
isola del Lazio situata fra Napoli, Roma e
Sono quattro anni che
servo in un’opera nella comunità di Ponza, un’opera iniziata con un piccolo
gruppetto di credenti. Abbiamo camminato per un tempo con le ADI, siamo stati
salvati e benedetti attraverso le ADI, ma ad un certo punto qualcosa dentro di
noi bruciava, volevamo di più. Sapevamo che c’era molto di più! Leggendo la
Parola di Dio apprendevamo che c’era molto di più, un Dio straordinario, senza
limiti e senza confini. Vedevamo tanti perduti, ma la chiesa, per anni, non ha
superato mai il numero di 10-12 persone! Una si convertiva e un’altra se ne
andava! Questa situazione produceva un tormento nella mia anima e un fuoco che
bruciava. Ad un certo punto abbiamo iniziato con un piccolo gruppetto a
pregare, 3-4 persone con la consapevolezza che la preghiera cambia tutto. Ma
abbiamo sperimentato anche che la preghiera sconvolge i nostri progetti. Infatti non era nel mio progetto quello che si sarebbe
presentato da lì a poco. Era mio desiderio servire il Signore, avevo per questo
frequentato la scuola biblica delle ADI a Roma, ma non volevo fare il pastore a
Ponza, non volevo uscire fuori dalle ADI anche perché mi era stato insegnato
che fuori dalle ADI c’era “il lupo” (grazie a Dio no), c’erano cose strane. Non
volevamo uscire dalle ADI né tantomeno che il gruppo si dividesse. Cominciammo
a pregare perché volevamo solamente qualche cosa di più a Ponza. Più pregavamo
e più le tempeste aumentavano, più pregavamo e più le persecuzioni (ma dalla
fratellanza!) aumentavano. Finché è successo tutto quello che non volevo: il
pastore un giorno mi ha chiesto di andarmene dalla comunità. Va bene così, ma
per me è stata un’esperienza terribile! Un altro gruppetto della chiesa si è
mosso, anche se io non volevo, e con questi abbiamo deciso di camminare da soli
senza eleggere un pastore, solo con dei responsabili. Abbiamo camminato così per
un periodo e ci sono state anche delle conversioni. Poi però si decise che ci
fosse un responsabile a turno per un mese. In modo che non ci fossero egemonie.
Quel gruppo di 7 persone scelse che per un tempo dovevo rappresentarli io. Ho
avuto la gioia di ministrare il battesimo a una sorella, poi l’anno successivo
ho avuto la gioia di battezzare 4 credenti e consideravo questo una vittoria
perché da anni non si vedevano 4 battesimi in una volta a Ponza. Ma lo Spirito
Santo è come se ci avesse buttato un secchio di acqua ghiacciata addosso quando
mi ha detto: è vero, gli angeli fanno festa per una sola anima che viene
strappata dall’inferno, ma il mio cuore piange per le migliaia di persone di Ponza
che non sono ancora salvate!
Allora capii che non
dovevamo cullarci sugli allori ma dovevamo impegnarci perché abbiamo una
missione, e non è una carriera, è una missione per strappare anime
dall’inferno! Grazie a Dio l’anno successivo abbiamo avuto la gioia di
celebrare 10 battesimi. Il gruppo da 7 è arrivato, in tre anni, a quasi 50
persone. Lo ha fatto Dio, non è per le mie capacità o qualità, solo la
preghiera, lo Spirito Santo e la verità hanno portato il risultato.
Io credo che Dio vuole fare una grande opera nella nostra Nazione! Poi ho
scoperto questo mondo meraviglioso di una fratellanza che sto conoscendo, sono
associato con la MIE, tanti cari fratelli, ho la gioia di conoscere diversi
servitori di Dio ed oggi ho la gioia di conoscere voi. Ciò che mi attesta è l’unità
di piccole cellule, l’unità di piccoli gruppi. Sento che dappertutto ormai si
sta parlando di una sola cosa, che la Chiesa si può e si deve unire. Sono
ancora giovane rispetto a molti di voi ma una cosa sento forte, che ci dobbiamo
unire per portare questa Nazione alla conversione. Noi non predichiamo una
religione, ma un solo messaggio: Cristo è la salvezza e dobbiamo portare questo
messaggio con forza. La gente fa pellegrinaggi, vanno nei santuari perché cercano
qualche cosa, ma il diavolo le inganna, le acceca! A volte passano vicino alla verità, vicino
alle comunità ma sono accecate da un velo. Ma io vi ricordo, e voi sapete, che
noi abbiamo autorità. Questo nemico è sconfitto e noi lo dobbiamo mandare via
da questa Nazione. Ho preso l’impegno che a Ponza non ci accontenteremo finché
il Signore non avrà salvato più di 1000 credenti! Molti pastori quando mi
sentono dire questo dicono: e lo so, anche io quando
ero giovane la vedevo come te, etc.. Qualche anno fa
dissi a uno dei responsabili della vecchia comunità: Dio mi ha promesso che in
poco tempo saremo più di 50 su questa isola! Ma lui mi disse in modo
sarcastico: per caso Dio ti ha detto anche l’anno e l’ora? Ci rimasi male, ma
adesso a quel fratello gli ho detto: Dio è stato fedele! Dio è grande! Egli può
ogni cosa! C’è un solo ostacolo, sapete qual è l’ostacolo per Dio? Siamo noi!
La nostra incredulità, i nostri limiti. Ogni volta che Dio opera, dal mio punto
di vista, opera nel soprannaturale ed io non capisco quello che Dio fa e lo
accetto. Ma quando io pretendo di voler capire quello che Dio fa, Dio opera nel
naturale! Allora io ho detto: Signore, io non voglio capire! Io voglio
accettare quello che viene da te, perché quello che viene da te vivifica.
La Comunità mi ha
incaricato di portarvi i saluti, sono onorato di conoscervi. Vi invito a Ponza
e chissà, un giorno vi verrò a trovare nelle vostre comunità. Rappresentiamo
sicuramente diverse migliaia di credenti, ognuno di noi, ed è una grande
responsabilità non stare soli e isolati. Vi ringrazio di avermi accettato in
IPL, sono felice. Ho sentito la prima volta di queste riunioni dal pastore
Dopo diversi anni anche
i fratelli delle ADI si sono ricreduti e mi hanno fatto diverse proposte. Ma io
ho rifiutato dicendo: se rimango qui, nella mia condizione, io posso avere
comunione con tutti i fratelli, se rientro nel cerchio io sono legato e non
posso avere comunione con altri, ma io voglio avere comunione. Dio Vi benedica.
Tiziana Mazzùferi: ringrazio il Signore di essere qui, lo ringrazio per quello
che ha fatto nella mia vita, per quello che ha fatto nella mia famiglia e nella
mia chiesa. Come il Signore ci ha benedetto in questi anni, come ha esaudito i
nostri desideri, quello di vedere una chiesa crescere giorno dopo giorno. E lo
voglio ringraziare per questo. Vi chiedo di continuare a pregare per noi e il
Signore sia lodato!
6.
Thomas:
chiedo troppo se vi chiedo di alzarvi e pregare per Ponza? Se avete una Parola
Profetica, etc. Ricordatevi che
7.
Incontro
di responsabili dei giovani lunedì 6 ottobre alle ore
8.
La prossima riunione dei pastori, lunedì 20 ottobre
alle ore
9.
Per
Questa zona nacque 38 anni fa con un tentativo di creare case popolari
per mandarci tutti quelli che non erano ben voluti a Roma, hanno creato questa
zona e quindi voi potete immaginare! Quindi ha una sua nomina da molti anni anche se forse le cose si sono un po’ calmate. E’ anche
un luogo dove vanno Zigani, per cui abbiamo lì con noi decine di famiglie non
convertiti di Zingari, Zigani, Rom e altri. A Ladispoli abbiamo avuto quelli
convertiti, ora abbiamo quelli non convertiti per cui siamo fra il “fuoco” e
“il fuoco”! Perché a Roma e in Italia in questo momento tutti ce l’hanno con
gli Zingari e gli Extracomunitari. In ogni modo siamo li
e abbiamo iniziato le riunioni anche se ancora non abbiamo sistemato tutto con
l’amministrazione comunale anche perché la popolazione si è sollevata contro di
noi, poi hanno fatto una riunione e si sono calmati in quanto erano convinti
che eravamo un gruppo di Zingari. E hanno capito che non è esattamente così e
anzi oggi sono venuti due consiglieri dicendo che hanno ritirato una denuncia
penale contro il vice presidente del Consiglio Circoscrizionale, contro un
capitano dei Vigili Urbani e contro di noi!
Abbiamo iniziato le riunioni alle ore 20 come al solito e svilupperemo il
programma. Vi volevo dare solo un accenno di testimonianza: il 4 settembre
stavo viaggiando con altri tre della missione verso Napoli quando siamo stati
tamponati da una macchina ad alta velocità che non ci ha visto e non ha frenato
distruggendo la nostra “Punto”. La macchina è già allo sfascio, non si poteva
prendere niente. Per grazia di Dio noi 4 dalla nostra macchina siamo usciti
illesi! Anche i due della macchina che ci ha colpito sono usciti illesi e anche
4 di una terza macchina che ha tamponato loro. Diversi di loro, secondo la
prassi italiana, sono andati all’ospedale. Tutti quanti ci consigliavano di
andare all’ospedale, ma perché, abbiamo detto noi, per prendere in giro
l’assistenza sanitaria nazionale? Steve e suo figlio, che erano dietro nella
macchina e che hanno ricevuto la parte peggiore dell’impatto, stanno bene.
Siamo veramente contenti che il Signore ci ha liberati
da questo pericolo e grazie a Dio non è rimasto nemmeno lo spavento. Gloria a
Dio! Il Signore vi benedica.
Giuliana Schafer: quando la Bibbia parla di angeli sembra fantasia, ma sono veramente
reali e presenti proprio nei momenti come quello che ha passato Paolo. Infatti,
quando è successo l’incidente, un camionista è sceso, era come un angelo
mandato dal Signore, ha posizionato i triangoli rossi
e subito c’è stato un intervento molto veloce per uscire dalla macchina perché
non riuscivano ad uscire in quanto la Punto era tutta contorta e schiacciata!
Ha servito acqua fresca ed ha aiutato anche gli altri. Leggevo proprio questo
versetto che gli angeli si accampano attorno a quelli che lo temono, e anche
quello che dice in Ebrei 1: gli angeli sono spiriti al
servizio del Signore per assistere coloro che arrivano alla salvezza. E questo
è attraverso la prova che molte volte il Signore rassicura il nostro cuore che
gli apparteniamo e che ha veramente cura di noi nonostante i grandi
combattimenti che ci sono!
Nel Basso Lazio ci sono chiese che fanno, o hanno fatto, parte di IPL
ma che non riescono a frequentare le nostre riunioni per le distanze. Loro
hanno formato un raggruppamento che chiamiamo CCC (Comunità Cristiane Ciociare)
che non è in concorrenza, ma in collaborazione perché si incontrano fra loro.
Vorrei chiamare il pastore
Noi abbiamo pensato
questo per non per fare cambiare nome ai pastori, perché quelli di IPL il
Signore deve portarli fino alla tomba come IPL, perché IPL è una benedizione,
credetemi, io lo dico con tutto il cuore. Lo scopo è estendere la comunione dei
pastori. Ci sono in questo gruppo dei pastori con cui siamo in comunione e
fanno parte della Chiesa Apostolica (Sora e Frosinone), chiese che stanno
prosperando nelle vie di Dio perché guidate da due pastori umili. “Stranamente”
Dio riesce a lavorare con persone umili. Le chiese cristiane hanno bisogno di
teologi, intellettuali, ma Gesù il Signore ha bisogno
di gente “rotta”. Credo che la visione di Dio in questi ultimi tempi non è guardare alla politica, ma cercare di capire che in
mezzo ai terremoti e alle grandi situazioni Dio regna e rimane Sovrano! Quello
che diceva il fratello prima è importante! Qualcosa manca nelle nostre chiese,
forse siamo cresciuti molto nella conoscenza (non mi riferisco a me), ma forse
abbiamo trascurato un pò la preghiera, dovremmo
tornare là, perché quando Dio parla qualsiasi persona che abbia potuto prendere
una decisione, se Dio parla, uno è disposto anche a ritornare indietro. Credo
che questo è un tempo bellissimo dove la chiesa si
deve far sentire.
Thomas: credo che l’accordo è che questo gruppo partecipa alla
riunione di Pentecoste e ci avvertono se essi ne fanno una annuale.
Tutti questi tentativi, di mettere comunità assieme, credo che siano
scritturali e da incoraggiare.
10. Thomas, CLC: Il magazzino ai Due Leoni è stato chiuso e
trasferito in Sicilia; a Roma è rimasto solo il negozio in
via del Curtatone. Fra l’altro voglio
informarvi, se non avete ricevuto la pubblicità, che la CLS sta stampando una
Bibbia per fini evangelistici a un prezzo molto
basso, un euro e saranno disponibili da dicembre; se pensate di ordinarne una
certa quantità vi dovreste rivolgere alla CLC per prenotare. La
CLC ha il progetto di realizzare un altro punto vendita nel Sud Roma, e per
questo chiede l’aiuto delle chiese o dei credenti per un impegno finanziario
per tre anni con una quota che va dai 10 ai 50 euro in base al numero di chiese
che si impegnano a collaborare al progetto. E’ già stata identificata una sede
a Finocchio in via di Fontana Candida. Chi vuole partecipare al progetto o
desidera ulteriori informazioni può telefonare ai seguenti numeri: Pietro
06-2030896, 349-1406050; Ivano 06-4940633.
11. Thomas, adesso vorrei
invitare Tiziano Carfora (percussionista che ha lavorato su diversi CD di musica cristiana e collabora anche con la
Tiziano Carfora: sto lavorando con un’azienda che si occupa del
fotovoltaico e ho scoperto che c’è un decreto ministeriale, che è stato emesso
a febbraio del 2006, che riconosce un incentivo per chiunque
produrrà energia elettrica attraverso impianti alternativi con energia rinnovabile,
quale solare, eolico, etc. Questa cosa permette di coprire, grazie
all’incentivo, le spese dell’impianto. Per cui produrre energia significa non
pagare più il consumo energetico elettrico e, come incentivo riconosciuto per
20 anni, avere pagata l’energia che uno produce a un prezzo che è il doppio di
quello che noi paghiamo l’energia elettrica e che ci permette di coprire il
costo dell’impianto. Chiaramente ci sono dei parametri in cui bisogna rientrare
come esposizione, come fattibilità, tutto deve essere a norma dal momento che si
ha a che fare con un Ente Governativo. E’ un’opportunità che in tutta Europa
sta avendo molta espansione sia a livello individuale, che a livello di
comunità e anche come Comuni. A Ladispoli il Comune installerà impianti su
tutte le strutture comunali (scuole, uffici, etc) e
tutti questi impianti saranno pagati dagli incentivi (gli incentivi vengono da
un fondo ricavato dalle bollette che i contribuenti pagano).
Ecco, sono qui per questo, c’è questa opportunità che ognuno potrebbe gestire
da solo ma sono processi burocratici complessi, invece le aziende come la mia,
si occupano di tutta la parte burocratica facendo un servizio completo. Oltre a
questo, per chi non ha la possibilità di anticipare l’acquisto dell’impianto,
ce la possibilità di appoggiarsi a banche che hanno instaurato un finanziamento
sul fotovoltaico che permette di pagare le rate della finanziaria direttamente
con le rate che vengono ricevute dal Governo fino all’estinzione del debito.
Naturalmente con tutte le coperture assicurative sull’impianto, sul mancato
pagamento della rata. Insomma ci sono tutte le garanzie create intorno al
cliente per poter mettere a zero i rischi di dover gravare su se stesso
economicamente.
Lascerò dei volantini
nel caso foste interessati contattatemi e vi darò ulteriori chiarimenti. 069055033
(ore 21-23)
12. Thomas, abbiamo altre
persone intervenute per la prima volta:
a.
b.
fratello Tewodros Andargiey, detto "Teddy": Sono anni che sono in Italia ma ancora ho
difficoltà con la lingua italiana. Ero un anziano della Chiesa Etiopica di
via Anacapri e da quasi 7 anni siamo a Civita Castellana. Come ha detto il fratello Stefano ci
sono stati tanti tentativi di iniziare un’opera e adesso il Signore ci ha fatto
capire che è il momento in cui Egli sta operando e ci sta benedicendo. Il
nostro compito è togliere la cenere intorno a noi per dare un sacrificio più
pulito. Ci ha dato fratelli, ci ha dato sorelle e sta allargando questo gruppo
di preghiera nella mia casa. Ci ha dato il fratello Andrea con la moglie e
altri da Fabbrica di Roma. Vogliamo avere fiducia nelle nostre preghiere perché
sappiamo che le preghiere dei santi sono efficaci. Noi abbiamo il Signore che è
il più grande e dobbiamo chiamare Lui che può fare tutto!
c.
Fratello
Andrea Carosi (a
ottobre sarà consacrato pastore del gruppo di Fabbrica di Roma): è una grande
gioia per me trovarmi qui in mezzo a voi, è la prima volta che vengo, veramente
sento il mio cuore che batte forte quando sto insieme ai fratelli, ma
soprattutto quando lo Spirito di Dio è vivo e presente e opera nei cuori. Si
manifesta attraverso i suoi figlioli, vedere i frutti che lo Spirito di Dio in
ognuno di noi ci dà la grazia di portare. Io ho sempre sostenuto che la vita
cristiana è difficile, sono 5 anni che mi sono convertito e sin dall’inizio ho
sempre affrontato dure lotte con me stesso, perché il Signore vuole rompere
quello che è il mio io, affinché lo Spirito Santo possa manifestarsi pienamente
e liberamente attraverso di noi. Noi siamo i suoi figli e Dio si usa di noi,
siamo i suoi occhi, la sua bocca, le sue mani, le sue gambe e dobbiamo lasciare
a Dio di guidarci liberamente e pienamente come Lui vuole, aprire il nostro
orecchio interiore e ricercare quella sensibilità per come Dio parla a ognuno
di noi, ai nostri cuori, per come ci vuole guidare. In questi 5 anni ho sempre
avuto un grande desiderio, quello di servire il Signore, non ho mai chiesto
niente al Signore, usami Signore, io sono qua, usami, manda me e quello che
cerco di fare ogni giorno è ascoltare la Sua voce per quello che è la mia vita,
per quelle opere che Egli ha già preparate per me ed io quelle voglio conoscere
ogni giorno. Ringrazio il Signore perché nei momenti difficili, anche quando
sono stato infedele, Lui è stato sempre fedele! E’ stato sempre accanto e mi ha
rialzato su! E io gioisco ogni volta che mi sono ritrovato nella difficoltà e
mi sono rialzato per la grazia e la misericordia di Dio, perché l’amore per il
Signore è cresciuto ogni giorno di più e questo è bello. E’ bello vedere come
Dio ci ama, come Dio ci esorta, e ci incoraggia ad andare avanti, guardare solo
a Cristo Gesù in quanto compitore di ogni cosa e per
i meriti di Cristo sulla croce oggi vi dico: vi benedico a tutti, benedico i
miei fratelli con i quali siamo insieme ed è per me una grande gioia. E’ una
grande gioia perché dove lo Spirito di Dio è uno, noi
abbiamo lo stesso pensare, lo stesso parlare e la stessa visione. Andare avanti
con un unico obiettivo: quello di essere strumenti nelle sue mani e chiedo al
Signore di donarmi un cuore umile e mansueto affinché la gloria vada solo a
Lui. Dio vi Benedica.
Thomas: quindi per ora vi incontrate in una casa a Fabbrica di
Roma, per cui dobbiamo pregare per una comunità nascente, vogliamo alzarci e
pregare per loro. (elevata preghiera per la comunità nascente di Fabbrica di
Roma)
d.
Paolo Tellini: E’ la prima volta che siamo qua e abbiamo
incontrato qualche tempo fa il pastore Maloyi il quale ci ha parlato di IPL.
Qualche tempo fa abbiamo anche collaborato con Cristo è la Risposta
nell’evangelizzazione dei campus universitari alla Sapienza e a Tor Vergata.
Siamo una comunità nella zona dell’Arco di Travertino, in via Genzano e siamo lì da 4 anni. Abbiamo sentito, in questo
periodo, che il Signore ci sta chiamando a cercare comunione con altri pastori
e altre comunità in Roma, perché ho sentito, ed oggi è stato confermato, che
c’è bisogno di unità nel corpo di Cristo. Proprio per quanto mi era arrivato
all’orecchio per alcuni anni, non avevo sentito il bisogno di cercare comunione
con altre comunità, Associazioni o gruppi perché questi, da quello che si
diceva, continuavano a creare una frammentazione. Invece è stato bello oggi
sentire da diverse Associazioni e da diversi gruppi parlare di comunione, di
lavorare assieme. Devo dire che questo è stato incoraggiante per me perché
questa è un po’ la risposta che il Signore metteva nel nostro cuore, perché
sentire parlare di unione, di comunione, di lavorare assieme nel Signore è
qualcosa di bello. E’ una cosa bella perché c’è bisogno dell’unità nel Corpo di
Cristo. Oggi siamo qua per visitarvi, per capire come
IPL opera, per conoscere quello che succede attorno a noi, per essere d’aiuto e
dare supporto servendo il Signore in collaborazione con altri come il Egli ci
chiama. Prima di trasferirci in via Genzano eravamo a
Centocelle, dove viviamo, e abbiamo collaborato in
Roma con altri gruppi e altre chiese. Questa sera siamo stati bene perché lo
spirito dell’adorazione è stato qualche cosa di stupendo!
Sorella Tellini: volevo dirvi che la cosa più grande è stare
qui in adorazione e quando abbiano iniziato ad adorare Dio è stato stupendo!
Perché non c’è nessun altro che possiamo trovare come Lui, e quando adoriamo il
Signore ci tira su con Lui. Scusate, sono emozionata, volevo ringraziarvi
perché ho sentito proprio lo Spirito del Signore che ci porta vicino a Lui.
Thomas: è biblico che se noi creiamo un trono di lode per il Signore
allora la Sua presenza può manifestarsi!
13. Richiesta di aiuto: Ho un peso che vorrei
condividere, ci sono due pastori in mezzo a noi che dal prossimo mese non
potranno più guidare le riunioni della propria comunità nei locali in cui sono
stati fino ad ora, e sono il pastore Maloyi e il pastore Degu. Hanno chiesto se c’è la possibilità che qualche
altra comunità gli dia ospitalità. Quindi se avete una sala che viene usata
metà della domenica, e l’altra metà rimane chiusa, allora vi vorrei suggerire
di aiutare i nostri fratelli e il Signore vi benedirà e anche loro vi
benediranno. Un altro bisogno è per una casa per il pastore Maloyi a un prezzo
ragionevole, se qualcuno ha una casa che è vuota potrebbe affittarla al
fratello, che in questo periodo stanno in difficoltà. Propongo in questo senso
che l’offerta di questa sera possa andare al pastore Maloyi. Un’altra
possibilità di aiutarli e cercando un lavoro per la moglie.
14. .
15. Predicazione affidata al
Pastore Domenico Ricci: sono pastore della
comunità di Anzio che è stata curata per circa 35 anni dal pastore Silvano
Lilli. Avevo 17 anni quando ho conosciuto il Signore ed ora ne ho 45. E’ bello
essere qui insieme e condividere le proprie esperienze, vi voglio bene! In
Isaia 33:14 “In Sion i peccatori sono presi da
spavento, un tremore si è impadronito degli empi. Chi di noi potrà dimorare col
fuoco divorante? Chi di noi potrà dimorare con le fiamme eterne? Colui che cammina giustamente e parla rettamente, che
disprezza i guadagni distorti, che scuote le mani per non accettare regali ”.
Molte persone a seguito delle cattive notizie che si sentono, vivono nell’ansia
e nello spavento. Atti 20:28 “badate a voi stessi! E a
tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per
pascere la chiesa di Dio che Egli ha acquistata col proprio sangue! Giov. 21:15
“dopo che ebbero mangiato Gesù disse a Simone: mi ami
tu più di costoro? Signore tu lo sai che io ti amo! Pasci i miei agnelli.“ Io
credo in un Dio misericordioso, e l’ho sperimentato personalmente. C’è stato un
periodo che credevo che il Signore non mi volesse più finché non ho fatto una
scoperta sensazionale: Dio mi amava anche quando mi aro allontanato dalla
chiesa per 10 anni. La prima cosa che ci viene richiesta è di avere un rapporto
di amore con Dio, dobbiamo avere una passione per il nostro Signore. Solo
quando riusciremo ad amarlo saremo adatti per pascere i suoi agnelli!
Il Sinonimo di badare è sorvegliare, ci viene quindi chiesto di badare,
sorvegliare noi stessi prima che al gregge. L’attenzione maggiore prima che
andare alla chiesa di Dio deve andare a Colui che ce l’ha affidata! Cioè a Dio
stesso, dobbiamo porre attenzione prima a Lui. Io so che molti di voi non desiderano
predicare se prima non si sono inginocchiati alla Sua presenza! Se prima non
hanno chiesto al Signore qual è la Parola per quella circostanza. La preghiera
porta beneficio prima a noi e poi alla chiesa, quindi dobbiamo badare a noi
stessi maggiormente.
Solo Dio può garantirci successo, scusate se uso questa parola, ma Dio ci vuole dare successo! Dobbiamo però capire
che cosa è il successo nel ministerio che ci ha affidato se siamo fedeli a Lui.
Convinti in noi stessi del ruolo o della “funzione” che siamo stati chiamati a
svolgere nel corpo di Cristo. Dio non ci ha chiamati per occupare un posto, ma
per funzionare nel Corpo di Cristo. Dobbiamo guardare al ruolo che il Signore
ci ha affidato ed esserne convinti. Può succedere che questa convinzione nei
momenti difficili può venire meno, ma noi dobbiamo sempre guardare a Colui che
ci ha affidato questo compito.
Il termine “vescovo” significa “qualcuno che sorveglia ma anche esprime
il senso di una preoccupazione attiva e responsabile per ciò che è oggetto di
osservazione”. Noi siamo responsabili della Chiesa di Cristo, del compito e
delle anime che il Signore ci ha affidato. L’attenzione del pastore per i
fratelli deve essere finalizzata a portarli e a mantenerli sulla via della fede
vigilando su tutti i membri della comunità. Pastore quindi del proprio “gregge”
e non di quello altrui! Magari fratelli di altre chiese mi chiamano pastore, ma
non sono il loro pastore. La mia funzione non è nel corpo della chiesa locale,
ma nel corpo della mia chiesa locale. Sarò una funzione anche nel corpo della
Chiesa Universale, ma Dio ha stabilito un’autorità che
svolge la propria funzione e sorveglia la chiesa locale. Io ho stima per voi e
non vorrei assolutamente cercare di pasturare il vostro gregge.
Il pastore è un ministro di Dio delegato per questa funzione e il fine di
Dio per lui è che svolga bene il proprio impegno. L’apostolo dice: “avendo fede e buona coscienza”. Il ministerio è sacrificio!
Una sorella quando sentiva parlare di sacrificio diceva subito: “no, il sacrificio è solo di Cristo”. Ma la Bibbia dice che
noi dobbiamo offrire i nostri corpi in sacrificio vivente. Certo, è difficile
essere credenti in questo mondo, così come è difficile essere pastori, anche se
non siamo perseguitati come i paesi islamici, però il ministerio è sacrificio,
è dedizione, voglio dire anche che non è un “giocattolo”, non è privilegio di
una posizione ma in quanto dono esso è funzione del Corpo di Cristo!
In Efesini 4:12 leggiamo che i ministeri sono dei doni del Signore alla
Chiesa per il perfezionamento dei santi. Io e voi, dobbiamo crederlo, siamo dei
doni alla Chiesa! Persone che hanno una funzione e un ruolo importante nella
Chiesa. A volte il ministerio pastorale viene vissuto da pseudo pastori come un
giocattolo col quale fanno e disfanno a loro piacimento, ma questo non fa onore
al Signore Gesù. Egli non ci ha mai trattato come giocattoli, non ha trattato i
Dodici come giocattoli, ma li ha amati fino all’ultimo, anche quando non ne
erano degni, Gesù li ha amati lo stesso!
Il ministerio pastorale richiede “costanza”, essere costanti nei principi,
nella sana dottrina, nell’etica e laddove mancano i modelli etici il Popolo di
Dio si smarrisce e vede i valori calpestati dai “venditori di fumo”! A volte le
persone non vengono nelle chiese perché succedono le cose che non devono
succedere!
Io ringrazio Dio perché in Italia c’è un Popolo e ci sono dei Pastori,
dei Ministri di Dio che amano Dio e faremo si che questa Nazione sia nelle mani
di Dio e non di satana. La Chiesa ha bisogno di pastori compassionevoli, (mi
viene in mente quando Gesù vedeva Gerusalemme e piangeva su di essa), perché la
compassione di Dio guarda i perduti, guarda le persone che hanno bisogno e i
pastori compassionevoli piangono perché le persone non vengono a Cristo! Dio
sta cercando questo tipo di pastori, “vedendo le folle ne ebbe compassione
perché erano stanche e sfinite come pecore senza pastore”. Dio vuole che ci
siano folle che trovino pastori! Attorno a noi ci sono
folle che sono sfinite e stanche, hanno gli occhi sbarrati, un velo davanti. La
messe è tanta ma mancano gli operai, veri operai.
Credo che noi ci dobbiamo rimboccare le maniche, credo che c’è un grande
lavoro da fare, c’è un popolo che sta aspettando, io so che attorno ad Anzio
c’è un popolo, io so che tutta quella religiosità di quel luogo crollerà
davanti al nome di Gesù Cristo. Quanto c’è bisogno di pastori “funzionali” e
non “nominali”, pastori “riconoscibili” anziché “riconosciuti”.
Il pastore Lilli non ha dovuto fare molta fatica per cercare un pastore
ad Anzio, sapete perché? Perché ero l’unico disponibile! Voi dite che forse
questa cosa è strana! Io so che il Signore mi ha chiamato e credo che il cuore
di un pastore, che ha ricevuto la chiamata, è che si
deve rendere disponibile, io mi sono sempre speso per ogni cosa nella chiesa e
ringrazio Dio che ho fatto qualunque cosa, sapete perché? Era facile, quando
ami il Signore Gesù tu faresti qualunque cosa per Lui! Io non avrei mai pensato
che il Signore mi chiamasse a questo, ma tutta la
nostra forza viene dal Signore, viene dal suo Spirito, noi dobbiamo essere solo
fedeli.
I pastori trovano persone fedeli, persone affidabili, disponibili, e
quando ci sono persone così non dobbiamo pensare di essere “riconosciuti” dagli
uomini ma abbiamo bisogno di essere riconosciuti da Dio. Gesù non aveva bisogno
di accaparrarsi il favore degli uomini, perché il suo ministerio dipendeva da
Dio, aveva l’approvazione del Padre, che bello quel verso che dice: “Questo è
il mio diletto Figliolo in cui mi sono compiaciuto!” A volte anche a me succede
che quando sono consapevole di dare del mio meglio facendo l’opera sua, sento
lo Spirito del Signore che si compiace di me, non tanto di me come persona,
quanto dell’unzione che ha messo in me, “bene hai fatto mio fedele servitore” e
quanti vorrebbero sentirsi dire queste parole? Ma a volte davanti alle
difficoltà quasi pensiamo di mollare, diciamo a noi stessi “ma chi me l’ha
fatto fare!” Ma grazie a Dio c’è qualcuno che ha creduto in noi e quello è il
Signore per primo e poi anche per i padri spirituali che hanno creduto in noi,
io personalmente ringrazio il pastore Silvano per aver creduto in me.
L’approvazione del Padre per Gesù era riconoscibile e lo era in mezzo a tanti
pseudo pastori. Tutti vedevano che Gesù non era uno
venuto così, che si era fatto da solo, ma Egli diceva che non poteva fare le
cose che faceva se il Padre non era con lui. Nessuno parlava come Lui perché
aveva autorità e i soldati, che conoscevano l’autorità, rimanevano stupiti in
quanto riconoscevano un’autorità superiore! Le folle correvano a Lui per
ascoltare la sua parola e le pecore riconoscono la voce del pastore. Qui parla
di pecore, non di agnelli! Le pecore che riconoscono il pastore devono aiutare
gli agnelli a riconoscere la voce del pastore! A volte invece succede che le
pecore prendono gli agnelli e se li portano via..
“Badare a se stessi ed esaminare attentamente l’ordine nella scala delle
proprie priorità”, che cos’è prioritario per il pastore? Io credo che l’abbiamo già detto, è il Signore! Ma è prioritario che noi
per primi ci mettiamo di fronte al trono della grazia, perché noi abbiamo
bisogno della grazia di Dio. Ma devo anche concludere con “badate al gregge”
perché prima dobbiamo badare a noi stessi ma poi al gregge. Ma in questo caso
non sto parlando di badare al gregge nel senso di istruzione, di insegnamento,
anche quello, ma in un altro senso. Non possiamo non notare che nelle chiese,
oltre a pastori, eticamente corretti, c’è bisogno del supporto di uomini e
donne fedeli, capaci di trasmettere ciò che gli viene affidato. Quando parlo di
supporto non mi riferisco alla moglie, in quanto lei fa già parte del
ministerio del pastore, in quanto il peso che porta il pastore lo porta anche
la moglie ma a volte è lei che supporta e “sopporta” il marito (diciamo grazie
alle mogli che il Signore ci ha messo accanto, amen?), ma di fratelli che
coprono più o meno lo stesso ruolo anche se in situazioni diverse. Questi
uomini devono essere fedeli più di ogni altra cosa e capaci di trasmetterle
anche ad altri. A volte si fa fatica a trovare degli “Stefano”,
dei “Filippo” e dei “Barnaba”! Uomini che
gareggiavano non per avere un posto fra gli Apostoli, ma per compiacere Dio,
per servire Gesù Cristo e la sua chiesa.
Io molte volte quando parlo ai fratelli e alle sorelle della “mia chiesa”
cito Atti 6, nel senso che questi fratelli che erano di buona testimonianza,
ripieni di Spirito Santo e di sapienza, erano stati chiamati per servire alle
mense!
Dio sta cercando uomini così! Ma noi vediamo questi uomini sono rimasti
fedeli ai principi, a ciò che gli apostoli avevano detto, non si sono
allontanati da essi, e dopo questi uomini sono diventati evangelisti, segni
prodigi e miracoli fatti per mezzo di loro, uomini potenti in Dio. Non solo
uomini ma anche donne che hanno servito la Chiesa in modo potente.
Io non vengo da una famiglia di credenti quindi mi mancano delle
esperienze storiche per quello che riguarda ad esempio il consiglio degli
anziani. Troppi pastori vivono alla mercé del “Consiglio degli anziani”! E in
questi casi non parla la saggezza del tempo, ma la tradizione evangelica. Io
non ho tradizione evangelica e in questo caso forse mi sono salvato! Ma con
persone che vengono da quella realtà può succedere che i pastori fanno fatica
specialmente dove ci sono consigli nominali. In questi casi non parla la
saggezza del tempo ma la “tradizione evangelica”, quindi le cose si sono fatte
così, vanno fatte così, bisogna fare così! Ma tutto ciò è cultura di uomini e
non di Dio e quindi non porta vitalità nel Corpo di Cristo. Queste persone sono
anche modelli del gregge, perché se sono anziani sono modelli e portano danno
ai giovani che presto abbandonano le chiese e questo non va bene. Mi sono
trovato a visitare una chiesa dove c’erano 4 anziane, ma non per disprezzare
gli anziani, ma a causa della cultura evangelica vivevano in un mortorio. Ma
Dio è vivente, si o no? E non sto parlando di cantici
nuovi, non sto parlando di queste cose ma di una realtà vivente, Dio è vivente,
le cose vecchie sono passate, tutto diventa nuovo! Dio sta facendo cose nuove,
non sto dicendo che sta facendo cose moderne, non parlo di quello, ma Dio porta
vitalità in ogni generazione. Anche le generazioni che sono più avanti, quando
vedono persone che sono accese, si accendono pure loro! Ma se non sono accesi i
pastori, come si faranno ad accendere gli altri? Se non sono accesi gli anziani nella chiesa
il pastore ha problemi! Quando un pastore non ha autorità è un problema! E i
giovani sono smarriti perché si guardano attorno e allora pensano che tutto sia
peccato, come si muovono, come respirano è tutto peccato e così si allontanano
dalla chiesa. Poi la colpa è dei giovani perché sono del mondo, non è così,
dobbiamo parlare prima a noi stessi e anche a chi supporta ai pastori. Voglio
dire una cosa che forse tutti i pastori sanno, ma forse non dicono per eleganza
verso i collaboratori: il pastore non è il servo della chiesa! Ho letto in un
libro che agli inizi il pastore è come un bottegaio, nel senso che fa tutto il
pastore. Non un servo della chiesa, ma un servo di Gesù Cristo, uno schiavo di
Gesù Cristo! Il pastore è il dono di Dio alla comunità locale, è parte della
funzione del Corpo di Cristo, non il servo della chiesa. Sapete, a volte c’è
questo atteggiamento, che il pastore deve fare tutto. Ma può essere un dono
alla comunità locale solo se è riconosciuto tale! Perché se i membri della
chiesa, specialmente quelli che sono gli anziani, non ti riconoscono come
pastore, come un dono alla chiesa, allora sono problemi! Io posso essere un
dono per la mia comunità se loro riconoscono che io sono un dono! Fratelli, qui
c’è una cultura che bisogna abbattere nelle chiese. Dio ultimamente mi ha messo
nel cuore questa convinzione: io ti ho chiamato per pasturare la chiesa in
Anzio, tu sei il pastore. A volte non si riesce nemmeno a capire chi è il
pastore nella chiesa. Poi Dio metterà dei supporti, metterà delle persone
accanto, altri pastori, che sono con te e ti aiutano, questo è buono ma tu sei
il pastore! Le persone devono riconoscere chi è l’autorità della chiesa locale
perché altrimenti non riconoscerà la sua funzione. Nella mia chiesa, forse per
un fatto generazionale, in maniera confidenziale mi chiamavano Domenico, ma io
gli ho detto: io lo dico per voi, affinché la mia funzione possa funzionare
nella vostra vita, come pastore, non mi chiamate Domenico, ma
“pastore”, non per la mia posizione, ma per la funzione io sono il pastore di
Anzio. Non faccio così solo per me, ma anche per gli altri ministeri e per i
miei collaboratori, possono essere strumenti efficaci se ne riconosceranno la
loro funzione. Nella chiesa si devono riconoscere chi sono gli altri ministeri.
Apostoli: una volta un ragazzo mi ha detto: “in Italia
non ci sono apostoli”, ma io gli ho risposto: “mi dispiace ma non li stai
riconoscendo tu!” Io li conosco, io so chi sono gli apostoli.
Troppo facile fare gli spirituali con gli altri, io riconosco in voi la
vostra funzione come pastori, io lo vedo, e mi piace chiamarvi “pastori”. Anche
se c’è confidenza, ma il fratello Silvano lo chiamo “pastore Silvano”, non per
il fatto di età ma perché lui è il mio pastore e ringrazio Dio per il pastore
che ho! Ma questo dicasi anche degli altri ministeri,
dicasi anche per i doni motivazionali che Dio ha messo nel Corpo di Cristo. Ci
sono delle persone che hanno delle capacità che Dio ha messo in loro, ma noi li
dobbiamo riconoscere nel Corpo di Cristo! Per quanto mi riguarda
sto imparando a delegare, perché la nomina deve essere riconosciuta da tutti. I
fratelli e le sorelle che hanno degli incarichi nella chiesa, monitrici della
scuola domenicale, uscieri, etc, devono essere
riconosciuti per la funzione che hanno. Essi hanno una delega e riconoscendo
loro riconosceranno chi li ha delegati! A domande del tipo: “perché
dobbiamo fare così?” potranno rispondere: “così mi ha detto il pastore e così
dobbiamo fare!”
Questo non è autoritarismo, non è padroneggiare i fratelli, anzi è
motivarli! Provate a delegare e a motivare le persone che sono accanto a voi affinché
ognuno sappia qual è il suo ruolo nel Corpo. Poi io credo che Dio è un Dio di ordine e non di caos. Questo stesso principio lo
troviamo in Atti
Io prego per me, che il Signore mi faccia essere come il modello che ho
presentato, prego Dio che mi faccia rimanere fedele alla sua Parola, alla sana
dottrina, ai sani principi. Voglio essere un uomo eticamente corretto, voglio
essere corretto col mio pastore, con i miei fratelli, con IPL, ma prima di ogni
altra cosa io amo Dio e voglio amare Dio. Il Signore vi benedica grandemente.
16. Thomas: ci sono due
annunci dal pastore Franco Greco, 27-28 settembre e il 20 ottobre a un seminario, “chiesa e sesso” che
sarebbe anche interessante come tema e trattato dal pastore
17. Scelta del prossimo
predicatore nella riunione del 15 novembre a Serpentara: fra coloro
che non hanno predicato e che sono presenti: Roberto Lani. Discutere alla prossima riunione dei pastori se
cambiare il metodo della scelta dei predicatori.
18. Illustrato il programma
degli incontri IPL per il 2008:
Data |
Tipo Incontro |
Località |
Lunedì 20 ott
08 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 15 nov 08 |
Riunione IPL |
Ore |
19. Il prossimo incontro dei
Pastori:
lunedì 20 ottobre alle ore
20. Prossima riunione IPL sabato
15 novembre 2008 alle ore
21. Fatta una preghiera di
benedizione per la chiesa che ci ha ospitato.
|
Il Segretario |
|
Carlo Galioto |
- Presidente di turno |
Past. Andrea Thomas |
368-3862906 |
athomas.ehc@libero.it |
- Segretario di turno |
fr. Carlo Galioto |
339-1260778 |
c.galioto@tin.it |