Scalo S. Lorenzo 20-09-2008

 Riunione I.P.L. n. 85/2008 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.         La riunione è iniziata con lode, adorazione guidate dalla sorella Sangiorgi, e con la preghiera da parte del pastore della chiesa ospitante, Guido Sangiorgi. Si ringrazia il gruppo di lode per l’entusiasmo e la freschezza spirituale che hanno trasmetto a tutti i partecipanti attraverso i canti.

2.         .

3.         Guido Sangiorgi: Saluto di benvenuto a tutti i presenti. Quando siamo venuti in questo locale, nessuno del quartiere veniva in chiesa, anzi venivano per protestare perché, secondo loro, facevamo troppo rumore ma, grazie a Dio, dopo un di tempo, anche gli abitanti del quartiere hanno iniziato ad accettare Gesù. La cosa curiosa è che dicevano di passare davanti alla porta ma non vedevano la chiesa. Vi chiediamo quindi di pregare per noi affinché il Signore possa mandare un grande risveglio in questo quartiere. Sia ringraziato Dio che ci sono già 4 chiese (la nostra, MxG sulla Tiburtina, l’Esercito della Salvezza, le ADI in via dei Bruzi).

 

4.         Apertura dei lavori da parte del Presidente di turno Andrea Thomas: vi do il benvenuto come Presidente di turno, sottolineo “di turno” perché questa è l’ultima riunione che mi tocca, segnatelo nel diario, dovete eleggere qualcun altro. Voglio che qualcun altro abbia la “benedizione” di fare il Presidente.  Trasmessi i saluti dei pastori che non sono potuti essere presenti. Quando ci incontriamo insieme, ci vediamo, ci salutiamo, ci sorridiamo, ma molto spesso non sappiamo quello che è stato dall’ultima volta che ci siamo visti! Possiamo aver avuto belle esperienze ma possiamo anche aver sofferto delle difficoltà! Non so quanto preghiamo gli uni per gli altri! Sicuramente preghiamo per noi e per le nostre case, per le nostre chiese, ma non so quanto ci riesce pregare gli uni per gli altri. Bene o male siamo una famiglia e con alcuni ci conosciamo da anni, ci vogliamo bene, almeno credo! Volersi bene è un sentimento da dimostrare anche quando non ci vediamo. Ricordiamoci che quando ci incontriamo noi rappresentiamo delle persone che vogliono bene al Signore. Noi siamo parte della Chiesa di Dio nel Lazio, la Chiesa è presente in diversi posti, anche se non sempre abbiamo il privilegio e la possibilità di avere comunione con tutti. Lo Spirito Santo ci sta lavorando però credo che prima o poi dobbiamo avere comunione con tutti se vogliamo andare tutti allo stesso posto! E’ meglio che ci lavoriamo adesso!

 

5.         Pastori e anziani presenti per la prima volta in IPL: Vogliamo invitare avanti a presentarsi i pastori che sono stati accolti in IPL nell’ultima riunione dei pastori:

·         Giancarlo Mazzùferi: pace a tutti, sono qui con due delle tre figlie e mia moglie Tiziana. Veniamo da Ponza, una piccola isola del Lazio situata fra Napoli, Roma e la Sardegna. Vi invitiamo a venirci a trovare come ha fatto il fratello Galioto quest’estate. E’ una gioia meravigliosa di essere innanzi tutto un cristiano! Essere salvati è la più grande delle grazie che Dio ci ha concesso, ma è anche una gioia e un onore stare con i Figlioli di Dio.

Sono quattro anni che servo in un’opera nella comunità di Ponza, un’opera iniziata con un piccolo gruppetto di credenti. Abbiamo camminato per un tempo con le ADI, siamo stati salvati e benedetti attraverso le ADI, ma ad un certo punto qualcosa dentro di noi bruciava, volevamo di più. Sapevamo che c’era molto di più! Leggendo la Parola di Dio apprendevamo che c’era molto di più, un Dio straordinario, senza limiti e senza confini. Vedevamo tanti perduti, ma la chiesa, per anni, non ha superato mai il numero di 10-12 persone! Una si convertiva e un’altra se ne andava! Questa situazione produceva un tormento nella mia anima e un fuoco che bruciava. Ad un certo punto abbiamo iniziato con un piccolo gruppetto a pregare, 3-4 persone con la consapevolezza che la preghiera cambia tutto. Ma abbiamo sperimentato anche che la preghiera sconvolge i nostri progetti. Infatti non era nel mio progetto quello che si sarebbe presentato da lì a poco. Era mio desiderio servire il Signore, avevo per questo frequentato la scuola biblica delle ADI a Roma, ma non volevo fare il pastore a Ponza, non volevo uscire fuori dalle ADI anche perché mi era stato insegnato che fuori dalle ADI c’era “il lupo” (grazie a Dio no), c’erano cose strane. Non volevamo uscire dalle ADI né tantomeno che il gruppo si dividesse. Cominciammo a pregare perché volevamo solamente qualche cosa di più a Ponza. Più pregavamo e più le tempeste aumentavano, più pregavamo e più le persecuzioni (ma dalla fratellanza!) aumentavano. Finché è successo tutto quello che non volevo: il pastore un giorno mi ha chiesto di andarmene dalla comunità. Va bene così, ma per me è stata un’esperienza terribile! Un altro gruppetto della chiesa si è mosso, anche se io non volevo, e con questi abbiamo deciso di camminare da soli senza eleggere un pastore, solo con dei responsabili. Abbiamo camminato così per un periodo e ci sono state anche delle conversioni. Poi però si decise che ci fosse un responsabile a turno per un mese. In modo che non ci fossero egemonie. Quel gruppo di 7 persone scelse che per un tempo dovevo rappresentarli io. Ho avuto la gioia di ministrare il battesimo a una sorella, poi l’anno successivo ho avuto la gioia di battezzare 4 credenti e consideravo questo una vittoria perché da anni non si vedevano 4 battesimi in una volta a Ponza. Ma lo Spirito Santo è come se ci avesse buttato un secchio di acqua ghiacciata addosso quando mi ha detto: è vero, gli angeli fanno festa per una sola anima che viene strappata dall’inferno, ma il mio cuore piange per le migliaia di persone di Ponza che non sono ancora salvate!

Allora capii che non dovevamo cullarci sugli allori ma dovevamo impegnarci perché abbiamo una missione, e non è una carriera, è una missione per strappare anime dall’inferno! Grazie a Dio l’anno successivo abbiamo avuto la gioia di celebrare 10 battesimi. Il gruppo da 7 è arrivato, in tre anni, a quasi 50 persone. Lo ha fatto Dio, non è per le mie capacità o qualità, solo la preghiera, lo Spirito Santo e la verità hanno portato il risultato.

Io credo che Dio vuole fare una grande opera nella nostra Nazione! Poi ho scoperto questo mondo meraviglioso di una fratellanza che sto conoscendo, sono associato con la MIE, tanti cari fratelli, ho la gioia di conoscere diversi servitori di Dio ed oggi ho la gioia di conoscere voi. Ciò che mi attesta è l’unità di piccole cellule, l’unità di piccoli gruppi. Sento che dappertutto ormai si sta parlando di una sola cosa, che la Chiesa si può e si deve unire. Sono ancora giovane rispetto a molti di voi ma una cosa sento forte, che ci dobbiamo unire per portare questa Nazione alla conversione. Noi non predichiamo una religione, ma un solo messaggio: Cristo è la salvezza e dobbiamo portare questo messaggio con forza. La gente fa pellegrinaggi, vanno nei santuari perché cercano qualche cosa, ma il diavolo le inganna, le acceca!  A volte passano vicino alla verità, vicino alle comunità ma sono accecate da un velo. Ma io vi ricordo, e voi sapete, che noi abbiamo autorità. Questo nemico è sconfitto e noi lo dobbiamo mandare via da questa Nazione. Ho preso l’impegno che a Ponza non ci accontenteremo finché il Signore non avrà salvato più di 1000 credenti! Molti pastori quando mi sentono dire questo dicono: e lo so, anche io quando ero giovane la vedevo come te, etc.. Qualche anno fa dissi a uno dei responsabili della vecchia comunità: Dio mi ha promesso che in poco tempo saremo più di 50 su questa isola! Ma lui mi disse in modo sarcastico: per caso Dio ti ha detto anche l’anno e l’ora? Ci rimasi male, ma adesso a quel fratello gli ho detto: Dio è stato fedele! Dio è grande! Egli può ogni cosa! C’è un solo ostacolo, sapete qual è l’ostacolo per Dio? Siamo noi! La nostra incredulità, i nostri limiti. Ogni volta che Dio opera, dal mio punto di vista, opera nel soprannaturale ed io non capisco quello che Dio fa e lo accetto. Ma quando io pretendo di voler capire quello che Dio fa, Dio opera nel naturale! Allora io ho detto: Signore, io non voglio capire! Io voglio accettare quello che viene da te, perché quello che viene da te vivifica.

La Comunità mi ha incaricato di portarvi i saluti, sono onorato di conoscervi. Vi invito a Ponza e chissà, un giorno vi verrò a trovare nelle vostre comunità. Rappresentiamo sicuramente diverse migliaia di credenti, ognuno di noi, ed è una grande responsabilità non stare soli e isolati. Vi ringrazio di avermi accettato in IPL, sono felice. Ho sentito la prima volta di queste riunioni dal pastore Romano Rossi diversi anni fa, uno dei primi conosciuti fuori dalle ADI.

Dopo diversi anni anche i fratelli delle ADI si sono ricreduti e mi hanno fatto diverse proposte. Ma io ho rifiutato dicendo: se rimango qui, nella mia condizione, io posso avere comunione con tutti i fratelli, se rientro nel cerchio io sono legato e non posso avere comunione con altri, ma io voglio avere comunione. Dio Vi benedica.

 

Tiziana Mazzùferi: ringrazio il Signore di essere qui, lo ringrazio per quello che ha fatto nella mia vita, per quello che ha fatto nella mia famiglia e nella mia chiesa. Come il Signore ci ha benedetto in questi anni, come ha esaudito i nostri desideri, quello di vedere una chiesa crescere giorno dopo giorno. E lo voglio ringraziare per questo. Vi chiedo di continuare a pregare per noi e il Signore sia lodato!

 

6.       Thomas: chiedo troppo se vi chiedo di alzarvi e pregare per Ponza? Se avete una Parola Profetica, etc. Ricordatevi che la Parola Profetica va gestita, nel senso che va condivisa con la persona e non solo, ma anche con i testimoni perché la Parola è qualche cosa che deve essere pubblica per avere poi la “testimonianza”. (elevata preghiera per Ponza)

7.       Incontro di responsabili dei giovani lunedì 6 ottobre alle ore 19 a Tor Sapienza, viale Giorgio Morandi.

8.       La prossima riunione dei pastori, lunedì 20 ottobre alle ore 19 a Scalo S. Lorenzo, ci sarà il rinnovo delle cariche di Presidente, Segretario e Coordinatore dei Responsabili dei Giovani.

9.       Per la Tenda Cristo è la Risposta, Paul Schafer: Ci siamo trasferiti a Guidonia, che ha un territorio molto grande, il terzo del Lazio dopo Roma, Latina. E’ una grande estensione di territorio e una popolazione di circa 80-90 mila abitanti distesa su tutto quel territorio. Siamo all’inizio, sulla via Tiburtina dal Raccordo verso Tivoli a circa 8,2 Km, dopo il mobilificio “Il Pentagono”, subito dopo sulla destra c’è via Albuccione e dopo 200 mt ci siamo noi.

Questa zona nacque 38 anni fa con un tentativo di creare case popolari per mandarci tutti quelli che non erano ben voluti a Roma, hanno creato questa zona e quindi voi potete immaginare! Quindi ha una sua nomina da molti anni anche se forse le cose si sono un po’ calmate. E’ anche un luogo dove vanno Zigani, per cui abbiamo lì con noi decine di famiglie non convertiti di Zingari, Zigani, Rom e altri. A Ladispoli abbiamo avuto quelli convertiti, ora abbiamo quelli non convertiti per cui siamo fra il “fuoco” e “il fuoco”! Perché a Roma e in Italia in questo momento tutti ce l’hanno con gli Zingari e gli Extracomunitari. In ogni modo siamo li e abbiamo iniziato le riunioni anche se ancora non abbiamo sistemato tutto con l’amministrazione comunale anche perché la popolazione si è sollevata contro di noi, poi hanno fatto una riunione e si sono calmati in quanto erano convinti che eravamo un gruppo di Zingari. E hanno capito che non è esattamente così e anzi oggi sono venuti due consiglieri dicendo che hanno ritirato una denuncia penale contro il vice presidente del Consiglio Circoscrizionale, contro un capitano dei Vigili Urbani e contro di noi!

Abbiamo iniziato le riunioni alle ore 20 come al solito e svilupperemo il programma. Vi volevo dare solo un accenno di testimonianza: il 4 settembre stavo viaggiando con altri tre della missione verso Napoli quando siamo stati tamponati da una macchina ad alta velocità che non ci ha visto e non ha frenato distruggendo la nostra “Punto”. La macchina è già allo sfascio, non si poteva prendere niente. Per grazia di Dio noi 4 dalla nostra macchina siamo usciti illesi! Anche i due della macchina che ci ha colpito sono usciti illesi e anche 4 di una terza macchina che ha tamponato loro. Diversi di loro, secondo la prassi italiana, sono andati all’ospedale. Tutti quanti ci consigliavano di andare all’ospedale, ma perché, abbiamo detto noi, per prendere in giro l’assistenza sanitaria nazionale? Steve e suo figlio, che erano dietro nella macchina e che hanno ricevuto la parte peggiore dell’impatto, stanno bene. Siamo veramente contenti che il Signore ci ha liberati da questo pericolo e grazie a Dio non è rimasto nemmeno lo spavento. Gloria a Dio! Il Signore vi benedica.

Giuliana Schafer: quando la Bibbia parla di angeli sembra fantasia, ma sono veramente reali e presenti proprio nei momenti come quello che ha passato Paolo. Infatti, quando è successo l’incidente, un camionista è sceso, era come un angelo mandato dal Signore, ha posizionato i triangoli rossi e subito c’è stato un intervento molto veloce per uscire dalla macchina perché non riuscivano ad uscire in quanto la Punto era tutta contorta e schiacciata! Ha servito acqua fresca ed ha aiutato anche gli altri. Leggevo proprio questo versetto che gli angeli si accampano attorno a quelli che lo temono, e anche quello che dice in Ebrei 1: gli angeli sono spiriti al servizio del Signore per assistere coloro che arrivano alla salvezza. E questo è attraverso la prova che molte volte il Signore rassicura il nostro cuore che gli apparteniamo e che ha veramente cura di noi nonostante i grandi combattimenti che ci sono!

Andrea Thomas: è quasi tre anni che la Tenda è nei paraggi di Roma facendo un grande lavoro anche se non hanno visto tante conversioni in questi anni se le paragoniamo a quello che hanno visto in Campania, Sicilia, Calabria. Ma loro hanno seminato tanto, e la Bibbia dice che chi semina raccoglie, e un raccolto ci dovrà essere. Noi sappiamo che ci sono tante opposizioni e la cecità spirituale. Quella di Guidonia, che a quanto mi risulta, c’è pochissima testimonianza, forse solo una chiesa dei Fratelli e anche una chiesa delle ADI che sta collaborando con la Tenda. Penso sarebbe giusto se preghiamo anche per loro, ci servono molto, ci hanno servito come tenda per fare delle riunioni IPL, con l’evangelizzazione, ci servono tanto con la collaborazione, quindi adesso vogliamo alzarci in piedi e pregare anche per loro (elevata preghiera per i fratelli della Tenda Cristo è la Risposta).

Nel Basso Lazio ci sono chiese che fanno, o hanno fatto, parte di IPL ma che non riescono a frequentare le nostre riunioni per le distanze. Loro hanno formato un raggruppamento che chiamiamo CCC (Comunità Cristiane Ciociare) che non è in concorrenza, ma in collaborazione perché si incontrano fra loro. Vorrei chiamare il pastore Mario Basile per dirci qualche cosa di quello che sta succedendo.

Mario Basile: abbiamo già un miracolo davanti ai nostri occhi perché ci possiamo vedere e incontrare. La Ciociaria è una vasta zona che dovrebbe comprendere circa 100 comuni, e c’è tanto di Dio, ma si sapeva poco di comunione di pastori. Da 6-7 mesi, come servo della Chiesa Apostolica, mi è toccata anche questa responsabilità e ho sentito di muovermi in questo senso. Abbiamo fatto 4-5 incontri, e grazie a Dio c’è questo movimento che ama IPL, questa è la prima cosa che voglio dire, perché ho spiegato loro che non facciamo gli incontri per essere di impedimento a IPL, ma siamo qui perché vogliamo la comunione dei servi di Dio. C’è già un Presidente e un Vice che sono i pastori Aureli Abele e Iannì Luigi. Hanno già fatto 4 uscite evangelistiche. Io sono stato solamente lo stimolo perché loro si mettessero insieme ma io faccio parte di IPL, e mi sento onorato di far parte di questo incontro di pastori, perché per me è una crescita, una benedizione e uno stimolo, e aggiungo: è una protezione! Qui ci sono uomini di Dio che per umiltà nessuno li sente, ma per conoscenza e amore ce ne hanno da vendere e sono seduti qua. Per me stare in IPL è una garanzia, e poi siamo nati insieme spiritualmente con molti di voi e io non voglio “divorziare” con nessuno, a meno che qualcuno di voi non voglia “divorziare” da me, ma io farò del tutto perché questo “matrimonio” rimanga indissolubile! Quindi sono con noi ed ho loro detto che almeno una volta l’anno devono avere comunione con noi.

Noi abbiamo pensato questo per non per fare cambiare nome ai pastori, perché quelli di IPL il Signore deve portarli fino alla tomba come IPL, perché IPL è una benedizione, credetemi, io lo dico con tutto il cuore. Lo scopo è estendere la comunione dei pastori. Ci sono in questo gruppo dei pastori con cui siamo in comunione e fanno parte della Chiesa Apostolica (Sora e Frosinone), chiese che stanno prosperando nelle vie di Dio perché guidate da due pastori umili. “Stranamente” Dio riesce a lavorare con persone umili. Le chiese cristiane hanno bisogno di teologi, intellettuali, ma Gesù il Signore ha bisogno di gente “rotta”. Credo che la visione di Dio in questi ultimi tempi non è guardare alla politica, ma cercare di capire che in mezzo ai terremoti e alle grandi situazioni Dio regna e rimane Sovrano! Quello che diceva il fratello prima è importante! Qualcosa manca nelle nostre chiese, forse siamo cresciuti molto nella conoscenza (non mi riferisco a me), ma forse abbiamo trascurato un la preghiera, dovremmo tornare là, perché quando Dio parla qualsiasi persona che abbia potuto prendere una decisione, se Dio parla, uno è disposto anche a ritornare indietro. Credo che questo è un tempo bellissimo dove la chiesa si deve far sentire.

Thomas: credo che l’accordo è che questo gruppo partecipa alla riunione di Pentecoste e ci avvertono se essi ne fanno una annuale. Tutti questi tentativi, di mettere comunità assieme, credo che siano scritturali e da incoraggiare.

10.   Thomas, CLC: Il magazzino ai Due Leoni è stato chiuso e trasferito in Sicilia; a Roma è rimasto solo il negozio in via del Curtatone. Fra l’altro voglio informarvi, se non avete ricevuto la pubblicità, che la CLS sta stampando una Bibbia per fini evangelistici a un prezzo molto basso, un euro e saranno disponibili da dicembre; se pensate di ordinarne una certa quantità vi dovreste rivolgere alla CLC per prenotare.  La CLC ha il progetto di realizzare un altro punto vendita nel Sud Roma, e per questo chiede l’aiuto delle chiese o dei credenti per un impegno finanziario per tre anni con una quota che va dai 10 ai 50 euro in base al numero di chiese che si impegnano a collaborare al progetto. E’ già stata identificata una sede a Finocchio in via di Fontana Candida. Chi vuole partecipare al progetto o desidera ulteriori informazioni può telefonare ai seguenti numeri: Pietro 06-2030896, 349-1406050; Ivano 06-4940633.

11.   Thomas, adesso vorrei invitare Tiziano Carfora (percussionista che ha lavorato su diversi CD di musica cristiana e collabora anche con la Fionda di Davide) a parlarci di un progetto che potrebbe aiutare le nostre sale di culto, oppure le case dei responsabili sull’elettricità.

Tiziano Carfora: sto lavorando con un’azienda che si occupa del fotovoltaico e ho scoperto che c’è un decreto ministeriale, che è stato emesso a febbraio del 2006, che riconosce un incentivo per chiunque produrrà energia elettrica attraverso impianti alternativi con energia rinnovabile, quale solare, eolico, etc. Questa cosa permette di coprire, grazie all’incentivo, le spese dell’impianto. Per cui produrre energia significa non pagare più il consumo energetico elettrico e, come incentivo riconosciuto per 20 anni, avere pagata l’energia che uno produce a un prezzo che è il doppio di quello che noi paghiamo l’energia elettrica e che ci permette di coprire il costo dell’impianto. Chiaramente ci sono dei parametri in cui bisogna rientrare come esposizione, come fattibilità, tutto deve essere a norma dal momento che si ha a che fare con un Ente Governativo. E’ un’opportunità che in tutta Europa sta avendo molta espansione sia a livello individuale, che a livello di comunità e anche come Comuni. A Ladispoli il Comune installerà impianti su tutte le strutture comunali (scuole, uffici, etc) e tutti questi impianti saranno pagati dagli incentivi (gli incentivi vengono da un fondo ricavato dalle bollette che i contribuenti pagano). Ecco, sono qui per questo, c’è questa opportunità che ognuno potrebbe gestire da solo ma sono processi burocratici complessi, invece le aziende come la mia, si occupano di tutta la parte burocratica facendo un servizio completo. Oltre a questo, per chi non ha la possibilità di anticipare l’acquisto dell’impianto, ce la possibilità di appoggiarsi a banche che hanno instaurato un finanziamento sul fotovoltaico che permette di pagare le rate della finanziaria direttamente con le rate che vengono ricevute dal Governo fino all’estinzione del debito. Naturalmente con tutte le coperture assicurative sull’impianto, sul mancato pagamento della rata. Insomma ci sono tutte le garanzie create intorno al cliente per poter mettere a zero i rischi di dover gravare su se stesso economicamente.

Lascerò dei volantini nel caso foste interessati contattatemi e vi darò ulteriori chiarimenti. 069055033 (ore 21-23)

12.   Thomas, abbiamo altre persone intervenute per la prima volta:

a.       Stefano De Angelis: ringraziamo il Signore per l’opportunità che ci ha concesso questa sera di essere assieme a voi. Con alcuni già ci conosciamo. Quello che c’è nel mio cuore e che voglio condividere brevemente con voi è che il Signore è un Dio di fuoco! Quel fuoco che si accende dentro e che quando comincia a pulsare e a battere all’interno comincia a sconvolgere tutta la tua vita, tutta la tua esistenza. E’ un fuoco che brucia, che consuma tra alti e bassi finchè non impariamo a volare come le aquile. Credo che stiamo andando verso tempi molto diversi e prima o poi qualche cosa dovrà accadere. La Scrittura dice che il mondo geme e travaglia aspettando la manifestazione dei figli di Dio, la mia, la vostra, responsabili, pastori e tutti quanti. E’ questo fuoco che il Signore sta accendendo, un fuoco che deve divampare, che sta cominciando qua e là a muoversi e qualche cosa nell’aria fa sentire che i tempi si stanno abbreviando. Volevo condividere proprio questo aspetto, di prepararci nella nostra cameretta segreta, nel nostro silenzio davanti al Signore per poter far sì che quella fiaccola che c’è in ognuno di noi, quella fiaccola inestinguibile, possa incominciare a riardere. Quindi le nostre preghiere devono essere: Signore alimenta questo fuoco in ognuno di noi affinché il mondo possa vedere che i tuoi figli sono presenti nella potenza del Tuo Spirito Santo. Circa due anni fa il Signore mi ha Spinto verso Civita Castellana col desiderio di iniziare un’opera, era arrivato il momento di rimboccarsi le maniche. Vorrei lasciare a questo punto spazio all’anziano della chiesa.

b.        fratello Tewodros Andargiey, detto "Teddy": Sono anni che sono in Italia ma ancora ho difficoltà con la lingua italiana. Ero un anziano della Chiesa Etiopica di via  Anacapri e da quasi 7 anni siamo a Civita Castellana. Come ha detto il fratello Stefano ci sono stati tanti tentativi di iniziare un’opera e adesso il Signore ci ha fatto capire che è il momento in cui Egli sta operando e ci sta benedicendo. Il nostro compito è togliere la cenere intorno a noi per dare un sacrificio più pulito. Ci ha dato fratelli, ci ha dato sorelle e sta allargando questo gruppo di preghiera nella mia casa. Ci ha dato il fratello Andrea con la moglie e altri da Fabbrica di Roma. Vogliamo avere fiducia nelle nostre preghiere perché sappiamo che le preghiere dei santi sono efficaci. Noi abbiamo il Signore che è il più grande e dobbiamo chiamare Lui che può fare tutto!

c.       Fratello Andrea Carosi (a ottobre sarà consacrato pastore del gruppo di Fabbrica di Roma): è una grande gioia per me trovarmi qui in mezzo a voi, è la prima volta che vengo, veramente sento il mio cuore che batte forte quando sto insieme ai fratelli, ma soprattutto quando lo Spirito di Dio è vivo e presente e opera nei cuori. Si manifesta attraverso i suoi figlioli, vedere i frutti che lo Spirito di Dio in ognuno di noi ci dà la grazia di portare. Io ho sempre sostenuto che la vita cristiana è difficile, sono 5 anni che mi sono convertito e sin dall’inizio ho sempre affrontato dure lotte con me stesso, perché il Signore vuole rompere quello che è il mio io, affinché lo Spirito Santo possa manifestarsi pienamente e liberamente attraverso di noi. Noi siamo i suoi figli e Dio si usa di noi, siamo i suoi occhi, la sua bocca, le sue mani, le sue gambe e dobbiamo lasciare a Dio di guidarci liberamente e pienamente come Lui vuole, aprire il nostro orecchio interiore e ricercare quella sensibilità per come Dio parla a ognuno di noi, ai nostri cuori, per come ci vuole guidare. In questi 5 anni ho sempre avuto un grande desiderio, quello di servire il Signore, non ho mai chiesto niente al Signore, usami Signore, io sono qua, usami, manda me e quello che cerco di fare ogni giorno è ascoltare la Sua voce per quello che è la mia vita, per quelle opere che Egli ha già preparate per me ed io quelle voglio conoscere ogni giorno. Ringrazio il Signore perché nei momenti difficili, anche quando sono stato infedele, Lui è stato sempre fedele! E’ stato sempre accanto e mi ha rialzato su! E io gioisco ogni volta che mi sono ritrovato nella difficoltà e mi sono rialzato per la grazia e la misericordia di Dio, perché l’amore per il Signore è cresciuto ogni giorno di più e questo è bello. E’ bello vedere come Dio ci ama, come Dio ci esorta, e ci incoraggia ad andare avanti, guardare solo a Cristo Gesù in quanto compitore di ogni cosa e per i meriti di Cristo sulla croce oggi vi dico: vi benedico a tutti, benedico i miei fratelli con i quali siamo insieme ed è per me una grande gioia. E’ una grande gioia perché dove lo Spirito di Dio è uno, noi abbiamo lo stesso pensare, lo stesso parlare e la stessa visione. Andare avanti con un unico obiettivo: quello di essere strumenti nelle sue mani e chiedo al Signore di donarmi un cuore umile e mansueto affinché la gloria vada solo a Lui. Dio vi Benedica.

      Thomas: quindi per ora vi incontrate in una casa a Fabbrica di Roma, per cui dobbiamo pregare per una comunità nascente, vogliamo alzarci e pregare per loro. (elevata preghiera per la comunità nascente di Fabbrica di Roma)

d.       Paolo Tellini:   E’ la prima volta che siamo qua e abbiamo incontrato qualche tempo fa il pastore Maloyi il quale ci ha parlato di IPL. Qualche tempo fa abbiamo anche collaborato con Cristo è la Risposta nell’evangelizzazione dei campus universitari alla Sapienza e a Tor Vergata. Siamo una comunità nella zona dell’Arco di Travertino, in via Genzano e siamo lì da 4 anni. Abbiamo sentito, in questo periodo, che il Signore ci sta chiamando a cercare comunione con altri pastori e altre comunità in Roma, perché ho sentito, ed oggi è stato confermato, che c’è bisogno di unità nel corpo di Cristo. Proprio per quanto mi era arrivato all’orecchio per alcuni anni, non avevo sentito il bisogno di cercare comunione con altre comunità, Associazioni o gruppi perché questi, da quello che si diceva, continuavano a creare una frammentazione. Invece è stato bello oggi sentire da diverse Associazioni e da diversi gruppi parlare di comunione, di lavorare assieme. Devo dire che questo è stato incoraggiante per me perché questa è un po’ la risposta che il Signore metteva nel nostro cuore, perché sentire parlare di unione, di comunione, di lavorare assieme nel Signore è qualcosa di bello. E’ una cosa bella perché c’è bisogno dell’unità nel Corpo di Cristo. Oggi siamo qua per visitarvi, per capire come IPL opera, per conoscere quello che succede attorno a noi, per essere d’aiuto e dare supporto servendo il Signore in collaborazione con altri come il Egli ci chiama. Prima di trasferirci in via Genzano eravamo a Centocelle, dove viviamo, e abbiamo collaborato in Roma con altri gruppi e altre chiese. Questa sera siamo stati bene perché lo spirito dell’adorazione è stato qualche cosa di stupendo!

Sorella Tellini: volevo dirvi che la cosa più grande è stare qui in adorazione e quando abbiano iniziato ad adorare Dio è stato stupendo! Perché non c’è nessun altro che possiamo trovare come Lui, e quando adoriamo il Signore ci tira su con Lui. Scusate, sono emozionata, volevo ringraziarvi perché ho sentito proprio lo Spirito del Signore che ci porta vicino a Lui.

Thomas: è biblico che se noi creiamo un trono di lode per il Signore allora la Sua presenza può manifestarsi!

13.   Richiesta di aiuto: Ho un peso che vorrei condividere, ci sono due pastori in mezzo a noi che dal prossimo mese non potranno più guidare le riunioni della propria comunità nei locali in cui sono stati fino ad ora, e sono il pastore Maloyi e il pastore Degu. Hanno chiesto se c’è la possibilità che qualche altra comunità gli dia ospitalità. Quindi se avete una sala che viene usata metà della domenica, e l’altra metà rimane chiusa, allora vi vorrei suggerire di aiutare i nostri fratelli e il Signore vi benedirà e anche loro vi benediranno. Un altro bisogno è per una casa per il pastore Maloyi a un prezzo ragionevole, se qualcuno ha una casa che è vuota potrebbe affittarla al fratello, che in questo periodo stanno in difficoltà. Propongo in questo senso che l’offerta di questa sera possa andare al pastore Maloyi. Un’altra possibilità di aiutarli e cercando un lavoro per la moglie.

 

14.   .

15.   Predicazione affidata al Pastore Domenico Ricci:  sono pastore della comunità di Anzio che è stata curata per circa 35 anni dal pastore Silvano Lilli. Avevo 17 anni quando ho conosciuto il Signore ed ora ne ho 45. E’ bello essere qui insieme e condividere le proprie esperienze, vi voglio bene! In Isaia 33:14 “In Sion i peccatori sono presi da spavento, un tremore si è impadronito degli empi. Chi di noi potrà dimorare col fuoco divorante? Chi di noi potrà dimorare con le fiamme eterne? Colui che cammina giustamente e parla rettamente, che disprezza i guadagni distorti, che scuote le mani per non accettare regali ”. Molte persone a seguito delle cattive notizie che si sentono, vivono nell’ansia e nello spavento. Atti 20:28 “badate a voi stessi! E a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per pascere la chiesa di Dio che Egli ha acquistata col proprio sangue! Giov. 21:15 “dopo che ebbero mangiato Gesù disse a Simone: mi ami tu più di costoro? Signore tu lo sai che io ti amo! Pasci i miei agnelli.“ Io credo in un Dio misericordioso, e l’ho sperimentato personalmente. C’è stato un periodo che credevo che il Signore non mi volesse più finché non ho fatto una scoperta sensazionale: Dio mi amava anche quando mi aro allontanato dalla chiesa per 10 anni. La prima cosa che ci viene richiesta è di avere un rapporto di amore con Dio, dobbiamo avere una passione per il nostro Signore. Solo quando riusciremo ad amarlo saremo adatti per pascere i suoi agnelli!

Il Sinonimo di badare è sorvegliare, ci viene quindi chiesto di badare, sorvegliare noi stessi prima che al gregge. L’attenzione maggiore prima che andare alla chiesa di Dio deve andare a Colui che ce l’ha affidata! Cioè a Dio stesso, dobbiamo porre attenzione prima a Lui. Io so che molti di voi non desiderano predicare se prima non si sono inginocchiati alla Sua presenza! Se prima non hanno chiesto al Signore qual è la Parola per quella circostanza. La preghiera porta beneficio prima a noi e poi alla chiesa, quindi dobbiamo badare a noi stessi maggiormente.

Solo Dio può garantirci successo, scusate se uso questa parola, ma Dio ci vuole dare successo! Dobbiamo però capire che cosa è il successo nel ministerio che ci ha affidato se siamo fedeli a Lui. Convinti in noi stessi del ruolo o della “funzione” che siamo stati chiamati a svolgere nel corpo di Cristo. Dio non ci ha chiamati per occupare un posto, ma per funzionare nel Corpo di Cristo. Dobbiamo guardare al ruolo che il Signore ci ha affidato ed esserne convinti. Può succedere che questa convinzione nei momenti difficili può venire meno, ma noi dobbiamo sempre guardare a Colui che ci ha affidato questo compito.

Il termine “vescovo” significa “qualcuno che sorveglia ma anche esprime il senso di una preoccupazione attiva e responsabile per ciò che è oggetto di osservazione”. Noi siamo responsabili della Chiesa di Cristo, del compito e delle anime che il Signore ci ha affidato. L’attenzione del pastore per i fratelli deve essere finalizzata a portarli e a mantenerli sulla via della fede vigilando su tutti i membri della comunità. Pastore quindi del proprio “gregge” e non di quello altrui! Magari fratelli di altre chiese mi chiamano pastore, ma non sono il loro pastore. La mia funzione non è nel corpo della chiesa locale, ma nel corpo della mia chiesa locale. Sarò una funzione anche nel corpo della Chiesa Universale, ma Dio ha stabilito un’autorità che svolge la propria funzione e sorveglia la chiesa locale. Io ho stima per voi e non vorrei assolutamente cercare di pasturare il vostro gregge.

Il pastore è un ministro di Dio delegato per questa funzione e il fine di Dio per lui è che svolga bene il proprio impegno. L’apostolo dice: “avendo fede e buona coscienza”. Il ministerio è sacrificio! Una sorella quando sentiva parlare di sacrificio diceva subito: “no, il sacrificio è solo di Cristo”. Ma la Bibbia dice che noi dobbiamo offrire i nostri corpi in sacrificio vivente. Certo, è difficile essere credenti in questo mondo, così come è difficile essere pastori, anche se non siamo perseguitati come i paesi islamici, però il ministerio è sacrificio, è dedizione, voglio dire anche che non è un “giocattolo”, non è privilegio di una posizione ma in quanto dono esso è funzione del Corpo di Cristo!

In Efesini 4:12 leggiamo che i ministeri sono dei doni del Signore alla Chiesa per il perfezionamento dei santi. Io e voi, dobbiamo crederlo, siamo dei doni alla Chiesa! Persone che hanno una funzione e un ruolo importante nella Chiesa. A volte il ministerio pastorale viene vissuto da pseudo pastori come un giocattolo col quale fanno e disfanno a loro piacimento, ma questo non fa onore al Signore Gesù. Egli non ci ha mai trattato come giocattoli, non ha trattato i Dodici come giocattoli, ma li ha amati fino all’ultimo, anche quando non ne erano degni, Gesù li ha amati lo stesso!

Il ministerio pastorale richiede “costanza”, essere costanti nei principi, nella sana dottrina, nell’etica e laddove mancano i modelli etici il Popolo di Dio si smarrisce e vede i valori calpestati dai “venditori di fumo”! A volte le persone non vengono nelle chiese perché succedono le cose che non devono succedere!

Io ringrazio Dio perché in Italia c’è un Popolo e ci sono dei Pastori, dei Ministri di Dio che amano Dio e faremo si che questa Nazione sia nelle mani di Dio e non di satana. La Chiesa ha bisogno di pastori compassionevoli, (mi viene in mente quando Gesù vedeva Gerusalemme e piangeva su di essa), perché la compassione di Dio guarda i perduti, guarda le persone che hanno bisogno e i pastori compassionevoli piangono perché le persone non vengono a Cristo! Dio sta cercando questo tipo di pastori, “vedendo le folle ne ebbe compassione perché erano stanche e sfinite come pecore senza pastore”. Dio vuole che ci siano folle che trovino pastori! Attorno a noi ci sono folle che sono sfinite e stanche, hanno gli occhi sbarrati, un velo davanti. La messe è tanta ma mancano gli operai, veri operai.

Credo che noi ci dobbiamo rimboccare le maniche, credo che c’è un grande lavoro da fare, c’è un popolo che sta aspettando, io so che attorno ad Anzio c’è un popolo, io so che tutta quella religiosità di quel luogo crollerà davanti al nome di Gesù Cristo. Quanto c’è bisogno di pastori “funzionali” e non “nominali”, pastori “riconoscibili” anziché “riconosciuti”.

Il pastore Lilli non ha dovuto fare molta fatica per cercare un pastore ad Anzio, sapete perché? Perché ero l’unico disponibile! Voi dite che forse questa cosa è strana! Io so che il Signore mi ha chiamato e credo che il cuore di un pastore, che ha ricevuto la chiamata, è che si deve rendere disponibile, io mi sono sempre speso per ogni cosa nella chiesa e ringrazio Dio che ho fatto qualunque cosa, sapete perché? Era facile, quando ami il Signore Gesù tu faresti qualunque cosa per Lui! Io non avrei mai pensato che il Signore mi chiamasse a questo, ma tutta la nostra forza viene dal Signore, viene dal suo Spirito, noi dobbiamo essere solo fedeli.

I pastori trovano persone fedeli, persone affidabili, disponibili, e quando ci sono persone così non dobbiamo pensare di essere “riconosciuti” dagli uomini ma abbiamo bisogno di essere riconosciuti da Dio. Gesù non aveva bisogno di accaparrarsi il favore degli uomini, perché il suo ministerio dipendeva da Dio, aveva l’approvazione del Padre, che bello quel verso che dice: “Questo è il mio diletto Figliolo in cui mi sono compiaciuto!” A volte anche a me succede che quando sono consapevole di dare del mio meglio facendo l’opera sua, sento lo Spirito del Signore che si compiace di me, non tanto di me come persona, quanto dell’unzione che ha messo in me, “bene hai fatto mio fedele servitore” e quanti vorrebbero sentirsi dire queste parole? Ma a volte davanti alle difficoltà quasi pensiamo di mollare, diciamo a noi stessi “ma chi me l’ha fatto fare!” Ma grazie a Dio c’è qualcuno che ha creduto in noi e quello è il Signore per primo e poi anche per i padri spirituali che hanno creduto in noi, io personalmente ringrazio il pastore Silvano per aver creduto in me. L’approvazione del Padre per Gesù era riconoscibile e lo era in mezzo a tanti pseudo pastori. Tutti vedevano che Gesù non era uno venuto così, che si era fatto da solo, ma Egli diceva che non poteva fare le cose che faceva se il Padre non era con lui. Nessuno parlava come Lui perché aveva autorità e i soldati, che conoscevano l’autorità, rimanevano stupiti in quanto riconoscevano un’autorità superiore! Le folle correvano a Lui per ascoltare la sua parola e le pecore riconoscono la voce del pastore. Qui parla di pecore, non di agnelli! Le pecore che riconoscono il pastore devono aiutare gli agnelli a riconoscere la voce del pastore! A volte invece succede che le pecore prendono gli agnelli e se li portano via..

“Badare a se stessi ed esaminare attentamente l’ordine nella scala delle proprie priorità”, che cos’è prioritario per il pastore? Io credo che l’abbiamo già detto, è il Signore! Ma è prioritario che noi per primi ci mettiamo di fronte al trono della grazia, perché noi abbiamo bisogno della grazia di Dio. Ma devo anche concludere con “badate al gregge” perché prima dobbiamo badare a noi stessi ma poi al gregge. Ma in questo caso non sto parlando di badare al gregge nel senso di istruzione, di insegnamento, anche quello, ma in un altro senso. Non possiamo non notare che nelle chiese, oltre a pastori, eticamente corretti, c’è bisogno del supporto di uomini e donne fedeli, capaci di trasmettere ciò che gli viene affidato. Quando parlo di supporto non mi riferisco alla moglie, in quanto lei fa già parte del ministerio del pastore, in quanto il peso che porta il pastore lo porta anche la moglie ma a volte è lei che supporta e “sopporta” il marito (diciamo grazie alle mogli che il Signore ci ha messo accanto, amen?), ma di fratelli che coprono più o meno lo stesso ruolo anche se in situazioni diverse. Questi uomini devono essere fedeli più di ogni altra cosa e capaci di trasmetterle anche ad altri. A volte si fa fatica a trovare degli “Stefano”, dei “Filippo” e dei “Barnaba”! Uomini che gareggiavano non per avere un posto fra gli Apostoli, ma per compiacere Dio, per servire Gesù Cristo e la sua chiesa.

Io molte volte quando parlo ai fratelli e alle sorelle della “mia chiesa” cito Atti 6, nel senso che questi fratelli che erano di buona testimonianza, ripieni di Spirito Santo e di sapienza, erano stati chiamati per servire alle mense!

Dio sta cercando uomini così! Ma noi vediamo questi uomini sono rimasti fedeli ai principi, a ciò che gli apostoli avevano detto, non si sono allontanati da essi, e dopo questi uomini sono diventati evangelisti, segni prodigi e miracoli fatti per mezzo di loro, uomini potenti in Dio. Non solo uomini ma anche donne che hanno servito la Chiesa in modo potente.

Io non vengo da una famiglia di credenti quindi mi mancano delle esperienze storiche per quello che riguarda ad esempio il consiglio degli anziani. Troppi pastori vivono alla mercé del “Consiglio degli anziani”! E in questi casi non parla la saggezza del tempo, ma la tradizione evangelica. Io non ho tradizione evangelica e in questo caso forse mi sono salvato! Ma con persone che vengono da quella realtà può succedere che i pastori fanno fatica specialmente dove ci sono consigli nominali. In questi casi non parla la saggezza del tempo ma la “tradizione evangelica”, quindi le cose si sono fatte così, vanno fatte così, bisogna fare così! Ma tutto ciò è cultura di uomini e non di Dio e quindi non porta vitalità nel Corpo di Cristo. Queste persone sono anche modelli del gregge, perché se sono anziani sono modelli e portano danno ai giovani che presto abbandonano le chiese e questo non va bene. Mi sono trovato a visitare una chiesa dove c’erano 4 anziane, ma non per disprezzare gli anziani, ma a causa della cultura evangelica vivevano in un mortorio. Ma Dio è vivente, si o no? E non sto parlando di cantici nuovi, non sto parlando di queste cose ma di una realtà vivente, Dio è vivente, le cose vecchie sono passate, tutto diventa nuovo! Dio sta facendo cose nuove, non sto dicendo che sta facendo cose moderne, non parlo di quello, ma Dio porta vitalità in ogni generazione. Anche le generazioni che sono più avanti, quando vedono persone che sono accese, si accendono pure loro! Ma se non sono accesi i pastori, come si faranno ad accendere gli altri?  Se non sono accesi gli anziani nella chiesa il pastore ha problemi! Quando un pastore non ha autorità è un problema! E i giovani sono smarriti perché si guardano attorno e allora pensano che tutto sia peccato, come si muovono, come respirano è tutto peccato e così si allontanano dalla chiesa. Poi la colpa è dei giovani perché sono del mondo, non è così, dobbiamo parlare prima a noi stessi e anche a chi supporta ai pastori. Voglio dire una cosa che forse tutti i pastori sanno, ma forse non dicono per eleganza verso i collaboratori: il pastore non è il servo della chiesa! Ho letto in un libro che agli inizi il pastore è come un bottegaio, nel senso che fa tutto il pastore. Non un servo della chiesa, ma un servo di Gesù Cristo, uno schiavo di Gesù Cristo! Il pastore è il dono di Dio alla comunità locale, è parte della funzione del Corpo di Cristo, non il servo della chiesa. Sapete, a volte c’è questo atteggiamento, che il pastore deve fare tutto. Ma può essere un dono alla comunità locale solo se è riconosciuto tale! Perché se i membri della chiesa, specialmente quelli che sono gli anziani, non ti riconoscono come pastore, come un dono alla chiesa, allora sono problemi! Io posso essere un dono per la mia comunità se loro riconoscono che io sono un dono! Fratelli, qui c’è una cultura che bisogna abbattere nelle chiese. Dio ultimamente mi ha messo nel cuore questa convinzione: io ti ho chiamato per pasturare la chiesa in Anzio, tu sei il pastore. A volte non si riesce nemmeno a capire chi è il pastore nella chiesa. Poi Dio metterà dei supporti, metterà delle persone accanto, altri pastori, che sono con te e ti aiutano, questo è buono ma tu sei il pastore! Le persone devono riconoscere chi è l’autorità della chiesa locale perché altrimenti non riconoscerà la sua funzione. Nella mia chiesa, forse per un fatto generazionale, in maniera confidenziale mi chiamavano Domenico, ma io gli ho detto: io lo dico per voi, affinché la mia funzione possa funzionare nella vostra vita, come pastore, non mi chiamate Domenico, ma “pastore”, non per la mia posizione, ma per la funzione io sono il pastore di Anzio. Non faccio così solo per me, ma anche per gli altri ministeri e per i miei collaboratori, possono essere strumenti efficaci se ne riconosceranno la loro funzione. Nella chiesa si devono riconoscere chi sono gli altri ministeri. Apostoli: una volta un ragazzo mi ha detto: “in Italia non ci sono apostoli”, ma io gli ho risposto: “mi dispiace ma non li stai riconoscendo tu!” Io li conosco, io so chi sono gli apostoli.

Troppo facile fare gli spirituali con gli altri, io riconosco in voi la vostra funzione come pastori, io lo vedo, e mi piace chiamarvi “pastori”. Anche se c’è confidenza, ma il fratello Silvano lo chiamo “pastore Silvano”, non per il fatto di età ma perché lui è il mio pastore e ringrazio Dio per il pastore che ho! Ma questo dicasi anche degli altri ministeri, dicasi anche per i doni motivazionali che Dio ha messo nel Corpo di Cristo. Ci sono delle persone che hanno delle capacità che Dio ha messo in loro, ma noi li dobbiamo riconoscere nel Corpo di Cristo! Per quanto mi riguarda sto imparando a delegare, perché la nomina deve essere riconosciuta da tutti. I fratelli e le sorelle che hanno degli incarichi nella chiesa, monitrici della scuola domenicale, uscieri, etc, devono essere riconosciuti per la funzione che hanno. Essi hanno una delega e riconoscendo loro riconosceranno chi li ha delegati! A domande del tipo: “perché dobbiamo fare così?” potranno rispondere: “così mi ha detto il pastore e così dobbiamo fare!”

Questo non è autoritarismo, non è padroneggiare i fratelli, anzi è motivarli! Provate a delegare e a motivare le persone che sono accanto a voi affinché ognuno sappia qual è il suo ruolo nel Corpo. Poi io credo che Dio è un Dio di ordine e non di caos. Questo stesso principio lo troviamo in Atti 6, mi piace vedere che gli Apostoli avevano un problema, dovevano servire alle mense delle vedove e di coloro che avevano bisogno e lo facevano gli Apostoli, ma non gli bastava il tempo, perché era più necessario che loro si dedicassero all’evangelizzazione, alla Parola e ai perduti. Hanno cercato quindi fra loro delle persone che ritenevano adatte allo scopo e poi li hanno presentati agli Apostoli affinché li confermassero, e questi, imposte loro le mani, li hanno incaricati.

Io prego per me, che il Signore mi faccia essere come il modello che ho presentato, prego Dio che mi faccia rimanere fedele alla sua Parola, alla sana dottrina, ai sani principi. Voglio essere un uomo eticamente corretto, voglio essere corretto col mio pastore, con i miei fratelli, con IPL, ma prima di ogni altra cosa io amo Dio e voglio amare Dio. Il Signore vi benedica grandemente.

 

16.   Thomas: ci sono due annunci dal pastore Franco Greco, 27-28 settembre e il 20  ottobre a un seminario, “chiesa e sesso” che sarebbe anche interessante come tema e trattato dal pastore Luca Adamo ma è la stessa serata in cui abbiamo l’incontro dei pastori e mogli IPL. Quindi fratello Franco, per favore, per il futuro cerca di metterti d’accordo con Carlo in modo che sfalsiamo i vari appuntamenti.

 

17.   Scelta del prossimo predicatore nella riunione del 15 novembre a Serpentara: fra coloro che non hanno predicato e che sono presenti: Roberto Lani. Discutere alla prossima riunione dei pastori se cambiare il metodo della scelta dei predicatori.

 

18.   Illustrato il programma degli incontri IPL per il 2008:

 

Data

Tipo Incontro

Località

Lunedì 20 ott 08

Incontro Pastori

Ore 19 a Scalo S. Lorenzo

Sabato 15 nov 08

Riunione IPL

Ore 16 a  Serpentara

 

19.   Il prossimo incontro dei Pastori: lunedì 20 ottobre alle ore 19 a Scalo S. Lorenzo.

20.   Prossima riunione IPL sabato 15 novembre 2008 alle ore 16 a Serpentara

 

21.   Fatta una preghiera di benedizione per la chiesa che ci ha ospitato.

 

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Andrea Thomas

368-3862906

athomas.ehc@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@tin.it