Laurentino 26/09/2015

 Riunione I.P.L. n. 115/2015 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.       Presidente Mario Basile: voglio dare un caro benvenuto a tutti e benedire il Signore prima di iniziare la riunione. (preghiera) Signore, tu sei Colui che regna in eterno, sulle nostre vite, sulle nostre case, sulla tua chiesa e preservi la vocazione che hai messo nei nostri cuori. Signore, credo che quest’anno tu hai messo qualche cosa più forte nei nostri cuori. Vogliamo tornare a recuperare quello che la tempesta ha portato via. Ti vogliamo benedire per la moglie che hai messo a fianco a noi e ti chiediamo che sia parte integrante della chiamata che hai messo nella nostra vita. Ti vogliamo benedire perché sei speciale, a Te siano onore e gloria nel nome di Gesù Cristo, amen!

a.       (Giuseppe Presta, messaggio in lingue interpretato) … voi avete varie sfaccettature, ma il mio Spirito unisce, voi vedrete la mia gloria attraverso il mio Spirito per portare libertà ai prigionieri, per liberare, per sciogliere perché il tempo è maturo e il mio “corpo” si deve muovere, deve fare alleanza.

b.      (Francesco Greco, messaggio in lingue interpretato) … è vero che l’empietà avanza, ma non temete perchè io sono con voi in ogni tempo e voi siete i miei eletti, nessun arma fabbricata contro di voi prevarrà. Non abbiate paura e non vi spaventate di ciò che vedrete in appresso, perché i tempi si fanno difficili ma voi siete scolpiti nella mia mano. Vi raccomando, siate muniti, affinchè io possa operare attraverso di voi, e il mio nome sia glorificato per mezzo di voi. Ascoltate la mia parola e mettetela in pratica e sarete più che vincitori perché voi avete Colui che ha vinto il mondo. Lo Spirito mio vi guiderà in ogni tempo, in ogni luogo e situazione.

2.       Lode e adorazione: c’è stato un bel tempo di lode e adorazione guidata dal gruppo musicale della Chiesa ospitante.

3.       Mario Basile: credo che una cosa che l’uomo e la donna di Dio debbono fare è mettere in risalto quando si vede la mano di Dio su un messaggio, su una profezia, o su una meditazione biblica, perché il Signore dice che quello che ricevete nella stanza interna deve essere divulgato sui tetti. Il concetto che Gesù stia tornando ormai è diventato di moda, io vi dico che Gesù non sta tornando! La Bibbia parla di segni e io credo che se Gesù dovesse tornare in questi anni neanche la chiesa, nella totalità, sia pronta. Ci sono figli di ministri che ancora non sono convertiti, interi patriarcati, perché quando il Signore disse “sarai salvato tu e la tua casa”, lì c’è un errore, è più corretto “tu e la tua stirpe”, cioè dal primo all’ultimo. Quello che sto cercando di dirvi questa mattina, il Signore può tornare anche oggi pomeriggio, io non lo so, però qualcuno dice che i tempi che ci sono davanti sono ancora più tristi, io non credo questo piuttosto che sono splendidi perché quando il peccato abbonda vuol dire che la grazia sovrabbonda, allora spengiamo questi fuochi di negatività.

Le chiese non crescono perché noi non usciamo più a “pescare”! dobbiamo tornare a buttare le reti, ha detto il Signore questa mattina! Bisogna tornare ad evangelizzare, perché quando in una chiesa cominciano ad entrare anime fresche piene di peccato e di problemi, lo Spirito Santo non rinnova solo loro ma accende anche la chiesa. La chiesa è pronta per andare a pescare persone malate. Sapete che cosa mi ha detto il Signore? Vuoi riempire la chiesa? Incomincia ad andare negli ospedali ed invita malati terminali e gente sulle sedie a rotelle, e poi se hai coraggio incomincia a profetizzare su di loro. Fratelli, ci siamo spaventati ma la Bibbia dice che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno!

Il problema perché Dio non si muove in mezzo a noi è perché non c’è unità, non c’è sostegno, durante la preghiera il Signore mi ha messo nel cuore la figura del profeta Samuele al quale Dio gli ha detto: “prendi il corno e vai alla casa di Isai”, non gli ha detto Davide. In 2Cor. 2:14 leggiamo che noi siamo quel profumo, quell’unzione che Dio vuole dare alle persone. Noi non siamo uno scherzo ma degli uomini autorizzati da Dio.

Credo che questo sia un tempo di incoraggiamento fra noi ministri, c’è troppa separazione, io vi incoraggio invece ad aprire le vostre porte e dire: “Signore, tu eri, sei e rimarrai il Signore della chiesa”.

Una chiesa che può avere edifici splendidi non è lo scopo di Dio, ma piuttosto che tutto il mondo giunga a ravvedersi e riconosca che Gesù Cristo è il Signore!

Noi dobbiamo avere comunione stretta con lo Spirito Santo per poter ungere la persona giusta al servizio, perché i peccatori li possiamo ungere tutti nel nome di Gesù Cristo al ravvedimento, a un pentimento; ma l’uomo o la donna di Dio devono essere mirati non dalle nostre scelte, che alcune volte potrebbero essere un po’ appannate, ma guidate dal Signore. Noi siamo le persone che possono portare la soluzione a questo mondo, e quando dico “noi” mi riferisco a tutti quelli che si riconoscono in Cristo Gesù.

Vi esorto ancora una volta a invitarvi gli uni gli altri per arricchirvi dei ministeri gli uni degli altri.

La solitudine uccide, l’unità rafforza, e se la Chiesa di Cristo non è unita, pur avendo la verità rimane nascosta ed emergono invece altre chiese che non hanno la verità. Quando c’è qualche evangelizzazione in qualche chiesa, invitate tutte le altre chiese, perché vogliamo esserci tutti! Quando invece si parla di convegni o conferenze ognuno fa la scelta che vuole, ma per evangelizzare dovremmo esserci tutti.

-        (Sebastian Zarazaga, preghiera) Signore grazie per questa mattina perché si sono rinnovate le tue misericordie su di noi, sulla chiesa di Roma. Noi vogliamo alzare le nostre mani e dire: venga il tuo regno, si faccia la tua volontà. Vogliamo raccogliere questa sfida di essere sale e luce ancora di più in questa città dove ci sono tante anime che tu vuoi salvare. Nel nome di Gesù alza i tuoi servi, alza la tua chiesa, grazie perché ci hai dato l’autorità come tuoi ministri e il potere per poter camminare sopra serpenti e scorpioni, su tutta la potenza del nemico, perché abbiamo la promessa che nulla ci farà del male. Vogliamo uscire con un cuore rinnovato questa mattina ad evangelizzare, ad avere nuove iniziative, nuove inventive, ad avere passione per quelli che si stanno perdendo. Dacci la forza per la lotta, di invogliare i fratelli a non perdere questa grazia di essere pescatori di uomini, amen.

4.       Carlo Galioto: Saluto dai Pastori che si scusano per non essere potuti essere presenti: un caloroso benvenuto a tutti. Alcuni Pastori hanno avvisato che non potevano essere presenti: ... Ringraziamo i tanti presenti che hanno partecipato a quest’incontro.

5.       Presentazione Ministerio locale al Laurentino – Sebastian Zarazaga e Ariel Panotto: per noi è un grande onore avervi qui. Circa 2 anni fa abbiamo chiesto di far parte dell’IPL perché non ci faceva piacere essere da soli a Roma! Quando Giovanni nell’Apocalisse vedeva l’angelo della città mi faceva pensare che Dio vede le chiese della città come un'unica chiesa. Conoscete bene mio padre Edoardo, che adesso sta a Milano, ed è stato lui che ha iniziato questa testimonianza in questo quartiere, poi nel 2011 io e Ariel siamo stati ordinati pastori insieme alle nostre mogli Fabiola e Marina, quindi ci hanno lasciato in questa comunità con alcune persone, e non è stato facile portare la comunità fino ad adesso ma vediamo come il Signore ci sta dando gli attrezzi necessari perché la luce di Cristo possa risplendere al Laurentino 38! Dio ci aveva dato anche delle visioni su questo luogo, in questa zona, e Dio ci ha messo un amore per questa zona che non viene da noi ma dal Signore. Sappiamo quindi che Lui ha tante anime qui per la Sua gloria. Preghiamo che Lui continui a salvare anime con la sua passione per i perduti. Nelle grandi città c’è molta solitudine ma vediamo la sua gloria perché Lui continua a salvare, a guarire, a liberare perché questi sono i segni che accompagnano coloro che hanno creduto che Gesù Cristo è il Signore (Matteo 16). E noi con questa passione lo stiamo facendo. La settimana scorsa abbiamo ricevuto una profezia che questo luogo è e sarà un luogo di adorazione per tutto il quartiere. Che sia una vasca battesimale nello spirito dove ognuno che entra non esca uguale a come entrato. Organizziamo evangelizzazioni e l’ultima ha visto la partecipazione di circa 400 persone fra mamme e bambini, ci hanno accompagnati anche l’assessore del municipio in questa manifestazione. Operiamo anche col Banco Alimentare per la distribuzione di generi alimentari alle famiglie indigenti.

Un’altra attività che ci mette in contatto con diverse famiglie è la scuola domenicale con tre anni di teologia sistematica, lo studio biblico per la chiesa affinchè possano apprendere la Parola di Dio in maniera più approfondita.

Crediamo che col 2015 sia arrivato il tempo degli evangelisti riformatori, cioè riformare le nostre abitudini religiose per essere luce e sale anche fuori della chiesa dove a volte abbiamo degli atteggiamenti miti per non disturbare nessuno, ma Gesù non è stato mite in certe occasioni e ha disturbato qualcuno, si o no? Gesù non era accomodante e nemmeno l’Apostolo Paolo. Quindi che possiamo prendere posizione contro filosofie come il gender. In questi giorni sono andato a parlare, assieme a mia moglie Fabiola, con una maestra responsabile della scuola delle mie figlie e con grazia che viene dal Signore abbiamo esposto le nostre ragioni. Alla fine lei ci ha detto: “per questo che ci dite, adesso farò una riunione con tutti i genitori della classe e parlerò di questo che voi state dicendo”. Il mondo ci aspetta, e il Signore ci ha dato l’autorità facendoci re e sacerdoti affinchè la luce di Cristo sia ovunque. Ogni luogo della società deve essere occupato dalla chiesa viva e risvegliata del Signore, amen? A Dio sia la gloria!

6.       Presentazione Pastore Ariel Panotto e la moglie Marina Zarazaga: (Marina) come ha detto mio fratello sono figlia del Pastore Edoardo, siamo argentini ma da quasi 11 anni viviamo in Italia, abbiamo tre figli e per questo ci sentiamo particolarmente benedetti da parte del Signore. Con Ariel ci siamo conosciuti quando eravamo ragazzini prima ancora di fidanzarci, il Signore ci ha formati crescendo insieme nella Parola di Dio. Pur essendo nata in una famiglia cristiana c’è stato un momento in cui Dio mi ha parlato personalmente ed ho avuto un incontro particolare quando avevo circa 14 anni, in un ritiro di ragazzi, quando Dio mi parlò sulle missioni, non sapevo che cosa fossero ma ho detto: se tu mi vuoi, io ci sono! Il Signore prende sul serio le nostre parole, quindi ci ha chiamato, ci ha portati fin qua ed ha messo in noi un amore per questo posto, un amore che tanti non comprendono e ci chiedono: “che fate qua?” Al punto che se dovessimo cambiare preferirei tornare in Argentina, un amore per questa gente e noi stiamo pregando che Dio salva, guarisce e libera.

(Ariel) Per noi è un onore avere la Vostra presenza e questa mattina avere anche la possibilità di presentarmi perché nei primi incontri a cui ha partecipato il Pastore Sebastian io non c’ero. Per il fatto di avere due Pastori in chiesa il Signore mi ha corretto e mi ha detto: se tu vuoi vedere la mia gloria in tutto quello che ho messo nel tuo cuore devi cercare per forza l’unità! Ho già avuto la conferma perché il Signore mi ha detto di cercare l’unità e di predicarla.

Anche io sono nato in una famiglia cristiana dove ho sempre respirato un’aria pioneristica. Già mio nonno era pastore ed ha sentito di spostarsi in una città più piccola dell’Argentina (Santa Fè), ed è stato pioniere in una città vicina a dove viveva facendo tanti viaggi aventi e indietro e abbiamo visto come il Signore li ha accompagnati e fino ad oggi quella chiesa ancora cresce perché vi è una testimonianza reale. Anche mio padre e mia madre hanno deciso di iniziare un incontro di preghiera, quando io avevo 5 anni, con i vicini perché la chiesa più vicina distava 30 km. Così Dio ha iniziato a fare miracoli a casa mia sotto i miei occhi e la particolarità era che questo paesino era conosciuto come uno dei più importanti centri della stregoneria e dell’occultismo dell’Argentina. Per questo i miei erano parecchio combattuti ma andavano avanti nella testimonianza. Come famiglia ha subito tantissimi attacchi, diverse volte ha trovato dei feticci davanti a casa, ha subito tanti incidenti dai quali però gli è stata risparmiata la vita in modo molto miracoloso (incidenti col treno, con l’aereo, etc). Anche a casa ci sono stati attentati e una sera il Signore rivelò a mia madre che dovevamo partire quella stessa notte, mio padre all’inizio non ci credeva ma poi ha ubbidito a quella parola di rivelazione ricevuta. Siamo partiti e quella notte è esplosa una bomba davanti alla mia stanza. Mio fratello più piccolo è stato ritrovato per terra e non sappiamo cosa gli sia successo, la sua vita è stata salvata ma per le conseguenze è su una sedia a rotelle. I miei davanti a queste cose non si sono ribellati, anzi hanno rafforzato la loro passione per il Signore tanto che le persone che venivano in casa mia erano diventate così numerose, 40-50 persone che hanno fondato una chiesa e da questa ne sono nate altre due.

Poi ci siamo trasferiti nella città di Santa Fè dove ho conosciuto la mia bella moglie, siamo cresciuti assieme e il Signore ci ha messo una passione per l’evangelizzazione anche se l’avversario ha cercato di ostacolarmi facendomi credere che non era in grado di fare niente di buono per condividere quello che Dio aveva fatto nella mia vita e nella mia famiglia. Così mi erano venuti dei complessi di inferiorità, finchè mi sono inginocchiato davanti a Lui e ho detto: Signore salvami. Quel giorno il signore mi guarì e mi diede una parola: “se tu credi in me, io ti farò superare queste barriere che non sono mie e io ti porterò per condividere il messaggio di salvezza a quelli che conosci e a quelli che non conosci”. Per me è stata una bella esperienza, ma anche una sfida così inizia a fare tutto quello che il mio carattere tendeva a non fare, ho iniziato a evangelizzare con tutti i metodi conosciuti (opuscoli, musica, concerti, con lo sport).

In quel tempo ci siamo sentiti molto usati dal Signore ma poi abbiamo visto che a poco a poco le porte si stavano chiudendo e la mia soddisfazione nel servizio stava calando. Così ho chiesto al Signore: “cosa vuoi dirmi? Ho capito che in questa comoda città, in questo comodo ministerio tu non ci vuoi più, dove dobbiamo andare?” L’indomani ho ricevuto una telefonata da una persona che non sapeva niente di quello che stavo passando e mi ha chiesto se volevo venire in Italia per evangelizzare i giovani tramite lo sport. Allora ho ricevuto la risposta dal Signore, anche mia moglie l’aveva già avuta.

Devo dire che il Signore ha fatto grandi cose qui in questo quartiere e siamo molto entusiasti, e finisco con questo, il Signore mi ha dato un entusiasmo molto grande sia per l’adorazione e sia per l’evangelizzazione di tutte le persone di Roma e d’Italia, e anche che la Chiesa abbia consapevolezza che siamo re e sacerdoti, siamo noi ad avere l’autorità e il governo spirituale della nostra città. Abbiamo avuto la possibilità di parlare anche col Presidente del Consiglio di questo Municipio, attraverso un amico in comune, condividendo la Parola di Dio, un calendario, pregando e lui è stato toccato e ci ha dato anche il patrocinio nell’evento di evangelizzazione che abbiamo fatto. Abbiamo anche avuto la possibilità di portare una parola forte all’attuale Papa Francesco, con il Pastore Rodriguez dell’Argentina, nella sua residenza di Santa Marta, una parola di esortazione, per tornare ai valori della Bibbia, al pentirsi da tante cose sbagliate che lui sta condividendo e portando questo spirito di confusione. Credo che lo Spirito Santo ha toccato il suo cuore perché non è stata una parola accomodante, ma una parola molto dura e ci ha detto di tornarci. Siamo tornati dopo qualche mese accompagnando il Pastore Rodriguez e abbiamo avuto la possibilità di portare una parola di governo da parte del Signore.

Perciò quello che abbiamo vissuto questa mattina io lo sentivo nello spirito, se noi non siamo uniti non concluderemo nulla. Dobbiamo esserlo per governare spiritualmente e per diventare re e sacerdoti di questa Nazione, amen?

7.        Responsabili dei Giovani (Evangelista Giancarlo Galassi): vi ricordo i due appuntamenti che vogliamo portare avanti, gennaio e giugno. Abbiamo deciso di fare poche cose ma farle bene con l’aiuto di tutti. C’è tanta aspettativa e tanto desiderio di fare con i giovani, sicuramente dovremo fare un incontro a novembre per pianificare l’evento di gennaio, perciò dovrò trovare una data di novembre per incontrare tutti i responsabili dei giovani e decidere con loro sull’evento di gennaio.

8.        Pastori presenti:

-       Giuseppe Maliziola: sono molto onorato di stare in mezzo a voi, negli anni scorsi ho partecipato già a qualche incontro IPL, poi per motivi un po’ legati al lavoro mi sono dovuto un attimo defilare. Credo che sia importante il tema di questa mattina sull’unità. Venendo da Frosinone ci vediamo come la parte estrema dell’opera di Dio rispetto a Roma ed è quello che a volte abbiamo provato, ma il Signore mi ha ricordato una cosa, davanti a Lui non esistono quelli che sono ai margini, davanti a Lui ci sono solo servi e serve che sono all’avanguardia. Quindi anche se sto a Frosinone, nella periferia, ma in realtà sto nell’avanguardia, come tutti quanti noi. Vi saluto e spero di stare molto più spesso insieme a voi. A Frosinone il Signore ci sta benedicendo, le difficoltà non mancano mai ma grazie a Dio non mancano le Sue provvidenze e le Sue risposte. Io e mia moglie, assieme ai fratelli che ci aiutano siamo molto contenti e noi crediamo che il Signore sta preparando dei tempi che la nostra mente nemmeno può concepire, ci aspettiamo da un momento all’altro una esplosione di Spirito Santo che ci lascerà a tutti con la bocca aperta e ad allargare i nostri locali di culto perché il Signore manderà una marea di gente, perché ci sarà bisogno di pregare, di incoraggiare. Per noi è molto importante farci trovare preparati.

-       la scorsa settimana c’è stata la dedicazione di un nuovo locale a Isernia, quindi abbiamo un rappresentante anche in Molise, non solo in Lazio e Campania, il Pastore Giancarlo Mazzufèri: confesso che la saletta à piccolina, 70 mq ma è qualche cosa che ci ha concesso Dio e Lui è meraviglioso. L’opera è di Dio, ma a volte noi oumini di Dio ci troviamo in situazioni particolari dove veramente ci si sente soli. Ho passato un periodo nel mio ministerio, da quando Dio mi ha spostato da Ponza e mi ha mandato nel Molise, in cui inizialmente le cose sembravano fiorire, poi c’è stato un periodo di stasi, direi di deserto assoluto, e mi sono trovato solo, senza vedere un credente, senza vedere la comunità crescere. Sono stato onorato perchè mi è stata concessa la possibilità di rimanere Pastore IPL anche se in quel periodo non avevo una comunità, è importante avere amicizia. L’anno scorso, avendo fame anche di amicizia ministeriale, e così quasi tutte le domeniche andavamo in chiesa a Frosinone (un’ora e venti per andare e lo stesso per tornare), dal Pastore Maliziola dove ho trovato un’amicizia, un ministerio amico. Voi siete fra di voi vicini, vi consiglio, sfruttate questa opportunità! Non parlo di predicatori, ma di amicizia fra pastori, spesso i Pastori sono i più soli. Io sono onorato di essere un pastore IPL, ma purtroppo non ho avuto un grande beneficio dovuto sempre alle distanze, prima Ponza, ora Isernia dove è difficile venirci. Io benedico Dio perché in questi ultimi 4 mesi a Isernia si sta vivendo un micro risveglio, nel senso che Dio ci ha aggiunto 20-30 anime nuove in pochissimo. Il tutto facendo amicizia, i credenti vengono benedetti perché in chiesa succedono miracoli, perché siamo pentecostali, e un credente che vede un miracolo porta qualche anima nuova e Dio continua a fare miracoli. Io credo che veramente Dio ha per noi un tempo di raccolta, credo che il raccolto è sempre stato pronto ma a volte la chiesa non è appassionata per le anime, a volte si riposa. Io non mi voglio riposare, sono stato nel deserto mi sono riposato per 4 anni in Molise, quindi mi sono ricaricato. Vorrei che lo Spirito Santo prendesse veramente il comando della nostra vita, siamo pentecostali vuol dire che noi crediamo nello Spirito Santo, l’Iddio onnipotente che è dentro di noi e può fare molto di più. A volte limitiamo Dio facendo i calcoli, i ragionamenti. Progettando di aprire un nuovo locale un uomo di Dio mi disse: “quante anime siete? Quanti soldi avete? Quanto raccogliete di offerta?” io risposi: ma la domanda più importante non me l’hai ancora fatta: “ma Dio te lo ha detto?” Perché se Dio ci dice una cosa ma non hai ancora il seguito e non hai il denaro, non è un problema, perché quando è Dio a dirti qualche cosa, Egli è l’onnipotente, Lui vuole questi passi di fede. Io vorrei che noi incominciassimo a credere di più perché l’Italia ha bisogno di una chiesa pentecostale di fatto, non euforica, non parlo di emotività, parlo di una chiesa guidata dallo Spirito Santo come governatore della chiesa.

-       Preghiera di benedizione sul Pastore Giancarlo Mazzufèri

-       Dopo tanto tempo c’è in mezzo a noi anche il Pastore Brunetti: ringrazio Dio che io sono qui, ma purtroppo molte persone che stavano all’ospedale con me adesso non ci sono più. Il Signore con me è stato buono

9.        Preghiera IPL: la volta scorsa c’è stata la proposta del Pastore Mario Basile per una preghiera lunedì 5 ottobre alle ore 19 a Fiumicino. L’invito è allargato anche ai credenti e non solo ai Pastori e ai Collaboratori. Una cosa che deve crescere è l’unità nella preghiera. Uno degli obiettivi principali di questa preghiera è per fermare questa ondata che vuole portare spazzatura nell’insegnamento scolastico. Stanno aumentando le convivenze, non è una benedizione di Dio. Potremmo pregare per l’unità. Stiamo organizzando un evento evangelistico a Fiumicino partendo dalla donazione del sangue in cui sono coinvolte anche le istituzioni. Pensate a un pronto soccorso in chiesa, per attirare persone che hanno bisogno.

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11.    Emanuele Di Martino (Casa di Preghiera): condivido al 100% tutto quello che è stato detto sull’unità, sentiamo sempre più forte questa necessità e credo che noi ci sia niente come la preghiera che può unirci, perché quando preghiamo insieme guardando verso Cristo tutto ciò che ci può dividere scompare e rimane Lui. Quindi Vi invito a partecipare alle preghiere che organizziamo, è una benedizione per noi, è una benedizione pregare insieme come lo sarà il 5 ottobre.

Mi sento in famiglia quindi voglio condividere con voi degli sviluppi che stanno accadendo: abbiamo sentito forte e abbiamo avuto tante conferme da parte di Dio che, dopo un periodo in cui siamo partiti con questa preghiera itinerante, era giunto il momento di stabilire una casa di preghiera, un luogo. Stiamo cercandolo in zona San Giovanni perché centrale e raggiungibile con la metro A e C. Vorremmo aprirlo al più presto anzi vi chiediamo di aiutarci a pregare per questo. Abbiamo sentito che il tempo di girare le chiese era stato buono, però c’era qualcosa di nuovo che Dio voleva fare. Una preghiera che ha toccato il mio cuore, da parte del Pastore Carlo Reale, è stata: “Signore dagli una casa  di preghiera, anzi dacci una casa di preghiera!” Il nostro è un servizio per la chiesa di Roma, non sarà il nostro ministerio, non sarà la nostra casa di preghiera, ma che vuole servire le comunità di Roma, che ognuno possa sentire la sua casa, un posto dove pregare e intercedere insieme, ministrare a Dio nella piena unità.

 

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13.    Predicazione Euripedes Sangiorgi: Siamo contenti con Gesù perché abbiamo passato una mattina meravigliosa, io penso che potremmo anche andare a casa perché già pieni della grazia di Dio. Grazie a Dio perché qualsiasi persona si mette nella Sua presenza, Egli si fa presente, sta lì dove siamo ed è motivo di gioia. Ringrazio Dio e voi per l’opportunità che mi date di condividere con voi la Parola.

Dio aveva messo nel mio cuore quasi tutto di quello che è già stato fatto e detto qui questa mattina, il messaggio che abbiamo ricevuto dal Signore, di presentare al mondo Gesù, la fonte dell’acqua viva e il pane della vita.

Ho pregato per tutta questa estate per ricevere una parola dal Signore e so che questo è il messaggio più potente che noi abbiamo ricevuto dal Signore, Gesù si presenta dicendo in Giovanni 7:37-39: “se alcuno ha sete, venga a me e beva, che crede in me, come ha detto la Scrittura, dal suo seno sgorgheranno fiumi di acqua viva, ora Egli disse questo dello Spirito che dovevano ricevere coloro che avrebbero creduto in lui, lo Spirito Santo infatti non er ancora stato dato perché Gesù non era stato ancora glorificato”.

Noi sappiamo che per la nostra sopravvivenza le due cose più importanti sono il cibo e l’acqua! E più del cibo lo è l’acqua, una persona può passare un po’ di tempo senza mangiare ma non può passare molto tempo senza bere acqua, perché quando uno sta senza bere acqua per molto tempo comincia ad avere allucinazioni.

Uno che sta in un deserto ha voglia di acqua, non cerca cibo, cerca acqua e comincia ad avere allucinazioni e vede delle oasi, corre e si butta, raccoglie tutte le forze che ha perché pensa di aver trovato l’acqua e quando arriva lì si trova con un pugno di sabbia in mano! Così è la nostra vita spirituale, tutti noi abbiamo bisogno dell’acqua viva, che ci rinnova, che fa un’opera gloriosa dentro ognuno di noi. Perché anche il credente se non ha acqua viva comincia ad avere allucinazioni spirituali, comincia a cercare e vedere cose che non ci sono.

Abbiamo ascoltato qua delle parole che la gente ha sete e non sa dove cercare, e senza Gesù Cristo che è la fonte dell’acqua viva, comincia ad avere allucinazioni e cercare acqua per dissetare la loro anima, perché una persona che ha sete è vuota, vive una vita arida senza vita, senza forza, senza niente! Sono persone che si dicono cristiane ma devono cercare sempre di questa acqua in quanto niente riempie il cuore di questa gente.

Ma anche col Popolo di Dio succedeva la stessa cosa, infatti dice in Geremia 2:13 “il mio popolo ha commesso due mali, ha abbandonato me che sono la sorgente di acqua viva e ha scavato delle cisterne rotte che non trattengono acqua”. Ma non è quello che succede nelle nostre nazioni? La gente che va di santuari in santuari a scavare cisterne, che va da un santo all’altro per cercare di riempire la vita vuota, e dal momento che chi conduce non ha una parola di vita, la gente comincia a vivere nell’illusione! Vanno in un santuario, sembra che tutto è ok, ma dopo qualche giorno vanno in un altro santuario, ma solo Gesù Cristo possiede l’acqua viva per dissetare l’anima della gente.

Questo è un messaggio che noi abbiamo ricevuto dal Signore, non è buonismo, non è una bella cosa sociale, non sono belle regole religiose, noi dobbiamo presentare Gesù Cristo fonte di acqua viva, perché quando uno riceve l’acqua viva dal Signore la sua vita è cambiata, trasformata dice la Parola di Dio, alleluia!

Gesù si presenta come portatore di questi due elementi principali della sopravvivenza, dice in Giovanni 6:35 “io sono il vero pane della vita”, che mangia di questo pane non avrà mai più fame e chi beve dell’acqua che io do non avrà mai più sete! Si presenta poi al capitolo 7 e dice: “qualcuno ha sete, venga a me”, ha aspettato l’ultimo giorno della festa, dopo che la gente ha praticato tutta la tradizione, dopo che hanno festeggiato per 7 giorni Lui si alza in piedi e dice: “avete fatto tutto questo? Adesso ho un messaggio nuovo per voi, c’è qualcosa di più profondo per voi adesso. C’è qualcuno che sta qua ed è stanco della tradizione, di quello che si è fatto sempre ma non risolvi le tue situazioni. Eccomi, io sono qua! E se qualcuno ha sete venga a me e beva!” Non deve andare al papa, non deve andare a un santuario, o una chiesa, o a questo o all’altro, ma venga a me perché l’uomo non può soddisfare il desiderio dell’anima di un altro uomo! Noi possiamo consigliare, possiamo parlare, possiamo stare vicino ma chi fa l’opera gloriosa è Dio attraverso lo Spirito Santo nella nostra vita.

La parola di Dio, in Isaia 55:6 dice così: “cercate l’Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino”, la gente non conosce Dio, lo stesso male che il Popolo di Dio aveva commesso nel Vecchio Testamento continua oggi nella cristianità, la gente continua oggi abbandonando l’Iddio vivo per cercare le scorciatoie per ricevere e riempire l’anima vuota perché una persona che non ha Gesù Cristo nel cuore è vuota, è secca, non c’è vita, non produce, non c’è niente! E quanta gente sta in queste condizioni nella nostra Nazione? I nostri vicini, i vicini nella chiesa, nella nostra zona, nella nostra città, troviamo sempre persone con desiderio che non sa che cosa fare per acquistare la benedizione. Gesù dice “venite a me, solo a me” perché in Lui noi troviamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Ma la gente non cerca Gesù perché è ignorante e non vengono istruiti ad andare a Gesù perché vogliono che la gente rimanga nell’ignoranza, perché se uno è ignorante delle cose di Dio non sa dove cercare. Gesù ha detto alla donna samaritana in Giov 4:10 “donna, se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti ha chiesto dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto e Lui ti avrebbe dato l’acqua viva!” Un’acqua viva non quella che puoi prendere nel pozzo, un’acqua diversa, che soddisfa l’anima, non il corpo ma l’anima! La vita è dura per chi non conosce Gesù, perché quando noi passiamo dei problemi, delle difficoltà sappiamo dove andare, ma coloro che non conoscono il dono di Dio non sa dove andare, non sa cosa fare. Dopo che era finita la festa, in cui le persone avevano cercato di riempire il proprio vuoto, chi con la gioia, chi col piacere, qualcuno nelle tradizioni religiose, ma tutte queste cose non servono a niente, così che persone si suicidano perché non trovano nessun senso alla propria vita. Non è come per noi credenti che possiamo andare direttamente al Signore, il donatore della vita.

Io ho avuto una vita molto travagliata nell’adolescenza, arida, vuota, come tanti, venuta su da una famiglia distrutta, tante scenate che non facevano piacere, mio padre che ci ha abbandonato per formare un’altra famiglia, perciò io so che cosa significa essere figlia di una donna abbandonata, ed è successo proprio nell’adolescenza quando noi abbiamo più bisogno di essere coccolati, orientati, guidati e così sono entrata in depressione perché nella mia vita non c’era nessun significato. Ho passato anni bui fra 13 e 14 anni nei quali non avevo voglia nemmeno di uscire di casa ed era una cosa terribile! Quando guardo un’adolescente,  per i quali Dio mi ha dato una sensibilità particolare, e mi rivela se stanno passando situazioni di buio e che hanno bisogno dell’acqua della vita. In quelle situazioni non c’è piacere, non c’era niente che poteva soddisfare la mia anima, perché era distrutta dentro e satana se ne è approfittato e io sono andata sempre più giù, non guardavo verso su verso il cielo, ma sempre giù. Tenevo una giacca addosso e non la toglievo mai qualsiasi fosse la condizione del tempo, era la giacca dell’oppressione del nemico e avevo anche un ombrello che portavo sempre con me. La mia vita era arida! Mia madre ha fatto tante cose, religione, spiritismo, ma gloria a Dio che avevo un nonno che era credente e un giorno ci ha portato nella casa dell’Eterno e quando ho ascoltato la parola di Cristo, ho scoperto che Lui poteva cambiare la situazione, ho scoperto che anche se mio padre mi aveva abbandonato, c’era un Padre Celeste che non abbandona nessuno e per la prima volta ho sentito l’amore di Dio. Avevo la giacca addosso e l’ombrello vicino a me in chiesa, ma quando sono uscita e avevo bevuto l’acqua della vita ho distrutto quella giacca e ho buttato quell’ombrello, ho guardato in alto e ho visto le stelle e ho potuto glorificare e benedire il nome dell’Eterno. Questa è l’acqua viva che Gesù ha per donare ai nostri cuori e questo è il messaggio che Gesù ci ha dato per predicarlo agli altri, non un santuario, non una religione, non una tradizione, ma cercare Gesù donatore di vita!

Gesù ha detto, quando si è alzato in piedi, io sono la soluzione dei vostri problemi, sono qui perché in me si sono adempiute le profezie, Dio aveva promesso in Isaia 44:3 “Poiché io spanderò acqua sull'assetato e ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio Spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi discendenti”, questa è la promessa, alleluia, è la missione del figlio di Dio, dar cibo e acqua fresca. Anche noi credenti solo in Gesù possiamo dissetare la nostra anima, anche noi passiamo momenti in cui abbiamo bisogno di stare sotto la fonte per bere dal Signore.

Al versetto 38 dice “chi crede in me”, quindi vediamo che serve la fede, la salvezza è offerta a tutte le persone, infatti dice “quando sarò innalzato attirerò tutti a me”, però quando uno arriva a Gesù Cristo per bere di questa acqua è necessario che creda in Lui, ma non un credere superficiale, ma credere in un Gesù che trasforma, che agisce, che risolve i problemi, non un Gesù morto che non può fare niente, che deve essere portato dalla gente, ma un Gesù che può entrare nel cuore e fare cose gloriose.

Abbiamo avuto esperienza di persone che sono venute in chiesa, hanno bevuto dell’acqua della vita, hanno detto “che bello, che benedizioni, quanto siete carini, quanto siete belli” ma dopo un mese, due mesi spariti! E’ passata la sete, non hanno creduto come vuole la Scrittura. E’ importante che uno che beve l’acqua crede nel Signore Gesù e nell’opera sua. Ci sono persone che vogliono Gesù ma non vogliono abbandonare i loro idoli, le loro tradizioni. Se uno crede in un Gesù potente che può cambiare, dice la Parola di Dio che dal suo seno sgorgheranno fiumi di acqua viva che zampilla in vita eterna! Chi crede riceve la presenza di Dio, diventa il tempio dello Spirito Santo, non appartiene più a se stesso ma a Dio. Prima eravamo il tempio di satana e faceva di noi quello che voleva ma adesso siamo diventati il tempio di Dio. E quando crediamo così ogni credente diventa un contenitore, un vaso che contiene la grazia di Dio e la sua vita ripiena dallo Spirito Santo. E c’è una promessa in Isaia 41:18 “Farò scaturire fiumi sulle colline brulle, e fonti in mezzo alle valli; farò del deserto un lago d'acqua e della terra arida sorgenti d'acqua” e io ringrazio il Signore perché ha fatto proprio quello nella mia vita, mi ha dato uno spirito di gioia, tutta la tristezza che c’era nella mia vita è stata mandata via, piangevo spesso per l’amarezza che c’era in me. Adesso piango ma per la gioia del Signore, oppure piango per le anime perdute affinchè possano trovare quello che ho trovato io nella presenza del Signore. Sempre in Giov. 7:38 Egli dice “fiumi d’acqua viva”, parla al plurale e questo ci parla della sovrabbondanza della grazia di Dio nella nostra vita, della potenza dello Spirito Santo. L’Apostolo Paolo scrive “che ha copiosamente versato su di voi”, l’abbondanza della presenza di Dio.

Che cos’è un fiume? E’ sempre in movimento, sempre rinnovato, corre veloce, pieno, così è colui che crede in Cristo, che ha scelto l’acqua viva di Cristo, non può star fermo, sta sempre in movimento e sta sempre in crescita. E’ questo che dobbiamo insegnare alle chiese, a cercare sempre di crescere, a cercare il Signore sempre di più, a non stare fermi, perché il nostro Dio è molto al di là di quello che noi pensiamo e crediamo. Lui è grande e onnipotente. Come un fiume in piena trascina tante cose con sé, così è una persona ripiena dello Spirito Santo che trascina il male,  tutte le cose negative e anche gli altri nella presenza del Signore. La Parola di Dio ci chiama ad essere sempre rinnovati.

Ringrazio Dio di aver conosciuto voi che siete pionieri in questa Nazione, che siete uomini di Dio, che non vi siete scoraggiati fino ad ora. Noi siamo arrivati molto tempo dopo, ma il prezzo lo avete pagato voi ma con la grazia del Signore, sempre rinnovati siamo arrivati fin qua. Gloria a Dio per voi e per gli altri che arriveranno, perché una persona ripiena della grazia di Dio diventa di benedizione per se stesso e per coloro che gli sono vicino.

Il versetto 39 riporta che “Lui diceva questo dello Spirito Santo che non era ancora arrivato”, lo Spirito Santo è colui che ci dà capacità per essere di benedizione, il movimento dentro di noi è per la Sua opera, Gesù lavora tramite lo Spirito Santo che è dentro di noi e che ci aiuta e ci dà forza. Un giorno che Gesù stava con i discepoli, prima di essere assunto in cielo, i quali gli dissero: “Signore, ma questo è il tempo che tu devi redimere Israele e di governare tu”,  ma Egli rispose: “non sta a voi conoscere i tempi, né date né epoche, che il Padre ha riservato per la sua esclusiva autorità, ma voi riceverete la potenza dello Spirito Santo, dopo di che potrete essere miei testimoni”. Quell’acqua viva che è dentro di noi, che ci spinge, la testimonianza è efficace se c’è l’unzione dello Spirito Santo.

Paolo dice che noi dobbiamo essere ripieni di tutta la pienezza di Dio, e anche quando passiamo momenti di tribolazione, di lutti, allora andiamo nella presenza di Dio, qualche volta senza tanta voglia fisicamente, ma quando arriviamo nella Sue presenza e cominciamo a cercare la Sua acqua, ecco che siamo pieni, sembra che abbiamo partecipato a un banchetto meraviglioso. E’ opera dello Spirito Santo nella nostra vita, siamo pentecostali e non possiamo vivere senza lo Spirito Santo, lo dobbiamo cercare e insegnarlo a cercare anche al nostro popolo, non è solo la salvezza ma c’è anche di più di esperienza gloriosa, c’è un fuoco che viene dentro di noi e ci fa muovere nella presenza di Dio. Siamo stati sigillati con lo Spirito Santo perché apparteniamo a Dio Padre.

Vediamo la differenza in Pietro, che prima di ricevere lo Spirito Santo era una personale normale, paurosa, tanto che ha rinnegato di essere un seguace di Gesù, non aveva forza di testimonianza, come dice Matteo 26:74 “allora cominciò a maledire e a giurare dicendo: non conosco quell’uomo!”, pochi giorni prima lo stesso Pietro aveva confessato che Gesù era “il Figlio dell’Iddio vivente”, come mai adesso nega di conoscere Gesù e addirittura di maledire? Mancava la forza dentro perché vedeva la morte davanti a se, nel momento della prova se uno non ha la grazia di Dio e la potenza dello Spirito Santo viene lo scoraggiamento. Certo la Scrittura dice di “resistere al diavolo ed egli fuggirà via da voi” ma molto spesso solo con le nostre forze non resistiamo se non abbiamo la potenza dello Spirito Santo. Ma quando Pietro è stato restaurato e riempito con lo Spirito Santo, si è trovato di nuovo davanti al Sinedrio e quando gli hanno intimato di non insegnare più nel nome di Gesù egli ha risposto: “ma che cosa state dicendo, dobbiamo ascoltare voi piuttosto che a Dio? Quanto a noi non possiamo smettere di parlare di ciò che abbiamo visto e udito”. La forza te la dà solo lo Spirito Santo. L’unità fra le chiese è bella ma ci sono dei momenti che siamo da soli nelle nostre lacrime, nella sofferenza, nelle nostre decisioni e in queste situazioni solo lo Spirito Santo di Dio ci dà la forza e sovviene alle nostre debolezze e intercede per noi con sospiri ineffabili.

Il conclusione il messaggio potente che noi abbiamo è di insegnare alle persone ad andare a Gesù Cristo per ricevere la vita spirituale. Gesù ha detto a Nicodemo: “con tutta la tua sapienza, con tutto che sei un principe in Israele, ma chi non nasce di nuovo non può vedere il Regno di Dio”, la gente è cieca, sono vuote e in ricerca di salvezza e di acqua per soddisfare la loro sete e noi abbiamo questo messaggio. Gesù ha detto: “venite a me voi che siete travagliati e io vi darò riposo”, è in Gesù che si può trovare questa forza e questa potenza e l’acqua che toglie la sete. Chi va in pellegrinaggi, nei santuari, nelle novene, dietro ai santi, chi fa penitenze ritorneranno ad avere sete ma chi beve dell’acqua che dà Gesù non avrà mai più sete.

Noi abbiamo due intercessori, Gesù Cristo alla destra del Padre che intercede per noi e lo Spirito santo che intercede e ci sostiene. Noi abbiamo la chiave della vittoria nelle nostre mani, con lotte e con lacrime, o con gioia e col sorriso portiamo avanti questo messaggio perché esso salverà la nostra Italia, non saranno le autorità politiche o religiose, nessuno, solo Gesù tramite questo messaggio poderoso e potente può scuotere la nostra Nazione per farla diventare più sana e piena di vita spirituale e lodiamo il Signore perché noi facciamo parte di questo esercito. Che Dio possa benedire la nostra vita e fare di noi degli strumenti pieni e traboccanti, perché finchè noi non trabocchiamo non contagiamo gli altri in quanto ne abbiamo appena a sufficienza per noi ma quando comincia a traboccare da noi allora comincia a contagiare tutti quelli che stanno intorno a noi. Dio vi benedica.

 

14.     ...

 

15.    Il prossimo incontro IPL dei soli Pastori e Mogli lunedì 19 ottobre in Via di Rebibbia 38 alle ore 19 (Pastore Vitalii Jizdan)

 

16.    Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. sabato 21 novembre ore 10 (da decidere il luogo)

 

17.     Predicatore per la prossima riunione IPL (fra quelli che hanno predicato molto tempo fa, quasi 15 anni)Pastore Riccardo Alicino

 

18.     Guido Sangiorgi (per chiesa Rieti): voi sapete che il Pastore Rogerio si è trasferito da Rieti a Forlì, preghiamo per loro perché per adesso non ha una chiesa, fa incontri nelle case. A Rieti ci sono due fratelli che stanno curando quella comunità, Milton e Pietro, hanno chiesto loro di associarsi alla nostra missione per un’antica amicizia (fra l’altro Pietro è un mio figlio in fede) e noi siamo supervisori, vado a Rieti ogni 15 giorni cercando di vedere che quella comunità non chiuda. Grazie a Dio non sta diminuendo il numero dei credenti, anzi alcuni che non venivano più stanno tornando. Pregate per Pietro e per Milton che quell’opera possa andare avanti.

 

19.    Carlo Galioto: il programma annuale degli incontri IPL e di altri eventi segnalati per il 2015:

Data

Tipo Incontro

Ora e Località

Domenica 11 ottobre

Culto Profetico Speciale

Ore 18 CEIZS Roma

Lunedì 19 ott 15

Incontro Pastori

Ore 19 a Rebibbia (Jizdan)

Sabato 21 nov 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Scalo San Lorenzo (Sangiorgi)

 

      

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Mario Basile

347-3067323

ps.mariobasile@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@virgilio.it