Rieti 20/06/2015

 Riunione I.P.L. n. 114/2015 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.       Presidente Mario Basile: un caro benvenuto a tutti voi e al Pastore Bruno Crociani e alla moglie Claudia, se volete dare un saluto:

-        Bruno Crociani: è stata una bella accoglienza, grazie a Dio. Sono mancato per 6-7 anni a questa riunione dei Pastori, siamo stati fra i primi in IPL, purtroppo poi c’è stata qualche cosa che non ha funzionato. Quando in una corda si fa un nodo non bisogna tagliare, ma avere pazienza e sciogliere il nodo, e dopo tutti questi anni sono pienamente convinto che è buono, anzi buonissimo stare assieme nell’unità.

-        Claudia Crociani: veramente sono commossa perché è un desiderio che non mi ha mai lasciato in questi anni e ho continuato a pregare perché la comunione mi mancava. Il Signore ha messo nel nostro cuore il peso per la Chiesa, sia a livello locale che nazionale e questo peso continua ancora perché aspettiamo un grande risveglio dal Signore. Sono convintissima che siamo agli ultimi tempi e che Gesù sta tornando. Abbiamo visto dei cambiamenti enormi in tutto il mondo e credo che quando Gesù ha detto “questa generazione non passerà” si riferiva alla generazione che vede i segni degli ultimi tempi. Credo che Roma è strategica nel piano del risveglio di Dio e noi abbiamo questo potenziale per poter accendere i fuoco che si propagherà in tutto il mondo. Una parola profetica diceva che il risveglio deve partire da Roma dove si sono conclusi gli atti. Se ci mettiamo tutti assieme uniti a ricercare il Signore con tutto il cuore, credo che vedremo “la pioggia” dell’ultima stagione che scenderà sulla chiesa. E’ un piacere vedervi tutti e che il Signore ci benedica.

2.        Un pensiero dal Presidente Mario Basile: ci sono delle cose a cui il Signore non ci deve tornare più volte, ad esempio il perdono dei nostri peccati, quindi un credente non deve pregare per ricevere ancora il perdono ma piuttosto per essere più forte e non peccare in quanto, una volta salvati siamo usciti da un padrone e ci siamo messi sotto un altro. In Esodo 33:8-9 “Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava, e ognuno se ne stava ritto allo ingresso della propria tenda e seguiva con lo sguardo Mosè, finché egli fosse entrato nella tenda   Come Mosè entra-va nella tenda, la colonna di nuvola scendeva e si fermava all'ingresso della tenda, e l'Eterno parlava con Mosè.” Noi pastori dovremmo tornare ad essere l’esempio del popolo, dobbiamo ritornare al tabernacolo, cioè ad una maggiore relazione con Dio. L’uomo di Dio deve attirare il popolo ad una maggiore relazione con Dio altrimenti quello che predichiamo non solo non tocca la gente ma l’allontana perché la fratellanza si aspetta che la soluzione venga dal Signore. Dalla Genesi vediamo che le persone sono chiamate ad ubbidire alla rivelazione che viene dall’alto e non alla imposizione che viene dal basso. Esodo 34:33-34 “Come Mosè ebbe finito di parlare con loro, mise un velo sul suo volto. 34  Quando però Mosè entrava davanti all'Eterno per parlare con lui, si toglieva il velo finché usciva fuori; uscendo fuori, diceva ai figli d'Israele ciò che gli era stato comandato. ” io credo che l’uomo di Dio deve essere ripieno di verità davanti a Dio e il velo può rappresentare l’ostinazione a non voler lasciare qualche cosa, e quando decidiamo di entrare veramente alla presenza di Dio il velo va tolto. Questo porterà un maggior valore alla chiesa e alle famiglie. Io vorrei che nessuno di noi si misurasse con il numero che pastura perché anche questa è un’arma potente nelle mani del diavolo, “non sei considerato perché la tua chiesa è piccola…” Cari, non non dovremmo cercare l’approvazione umana Galati 1:10 “Infatti, cerco io ora di cattivarmi l'approvazione degli uomini o quella di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Infatti, se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo”, dobbiamo distinguere che Colui che è con noi è l’unico vero Dio che esiste, il Capo della Chiesa ed è l’unico Signore che merita di essere il capo e Colui che si è impegnato con noi è lo Spirito Santo.

      Quindi se noi facciamo parte di quella rivelazione che Mosè ebbe di costituire capi, decine, cinquantine e tutti dipendevano da Dio e da Mosè e ognuno portava avanti la visione. Ognuno di noi ha bisogno del rispetto, della stima, dell’incoraggiamento e anche della conoscenza degli altri, perché con tutto il bene che ci vogliamo abbiamo quello che abbiamo in quella misura che Dio ci ha assegnato. Ma nell’insieme noi riusciamo a fare dei passi di giganti.

3.       Saluto dai Pastori che si scusano per non essere potuti essere presenti: Ringraziamo i tanti presenti che hanno partecipato a quest’incontro.

4.       Presentazione di Pastori accettati in IPL:

-        Vincenzo Galàti: grazie e pace a tutti quanti. Siamo a Ostia da 15 anni e Dio ci sta benedicendo grandemente, viviamo circondati dal Suo amore. Anche negli ultimi tempi la Chiesa di Dio è circondata dal Suo amore, immeritato ma fino all’ultimo giorno prima che Gesù ritorna la Chiesa è circondata dal Suo amore! Piuttosto che parlare delle catastrofi preferiamo parlare del favore di Dio.

-        Rossana Galàti: grazie a voi tutti che ci avete accolti e per l’affetto e la stima che ci avete dimostrato. Voglio lasciarvi con le parole con cui saluto sempre i fratelli della chiesa, “grazia e pace grandemente amati dal Signore”, vi esorto a sentirvi grandemente amati dal Signore, abbiamo il favore immeritato di Dio e questo è per sempre come ha detto prima l’Apostolo Mario. Non è un momento si e un altro no, quando abbiamo sbagliato non siamo più perdonati, ma siamo perdonati una volta per sempre, questo non lo dimentichiamo perché è facile che qualcuno di noi cada in qualche disubbidienza al Signore però se ci sentiamo grandemente amati da Dio andremo avanti sempre con nuova forza, nuovo vigore. Siamo orgogliosi di avere un Padre così generoso e maestoso come il nostro Signore Gesù.

-        Bertrand Bassono (collaboratore del Pastore Kilea): ci dispiace non essere stati sempre presenti perché viviamo fuori e abbiamo difficoltà per venire ma è una bella cosa essere insieme. Ricevete i saluti dal Pastore Kilea. Io sono responsabile della Missione in Italia e curo la chiesa di Marcigliano (RM) che sta crescendo piano piano con la grazia di Dio.

-        Boro Gosso (collaboratore del Pastore Kilea via Cassia 925): vi ringraziamo di essere qua, sono stato incaricato di condurre la chiesa finchè il Pastore Kilea ritorna.

-        Riccardo Alicino: abbiamo preso l’impegno di curare una volta a settimana la loro chiesa in via Cassia.

5.       Carlo Galioto: una nota di merito per i fratelli Bertrand e Boro che sono venuti fin qui con i mezzi pubblici!

6.        Responsabili dei Giovani (Evangelista Giancarlo Galassi): l’ultimo incontro che abbiamo avuto è stato un buon tempo, nel nostro cuore c’è il desiderio di essere utili, di servire ed essere non una realtà a parte, come movimento giovanile, ma essere continuamente a disposizione. Abbiamo mandato la relazione al segretario, penso che l’abbia girata a tutti voi. La cosa che rovina i rapporti è l’indifferenza, che in parte può essere dovuta al molto lavoro che facciamo, però io sono collegato con tutti i vostri responsabili con i vari strumenti di rete, desidererei quindi che quando un responsabile dei Giovani non può venire o non riesce per impegni nel ministerio, che possa almeno comunicarlo. Questo porterebbe il gruppo a sentirsi sempre più unito, quindi vi chiedo di spronare i vostri Responsabili ad essere più presenti o se non è possibile a comunicarlo.

Una proposta che vorremmo fare è la seguente: oltre all’evento che facciamo i primi di gennaio avere anche un incontro alla fine di giugno all’aperto, così diventa d’impatto per i nostri giovani e per gli altri.

7.       Presidente Mario Basile: una delle cose che io sento forte nel mio cuore è di non scoraggiare mai iniziative verso la comunione fra i santi nell’evangelizzazione per i perduti. Non mi sono mai tirato indietro quando si parla di evangelizzazione oppure di aggregazione quindi adesso non possiamo decidere nulla però siamo gli stessi pastori che incoraggiamo questi giovani che grazie a Dio stanno crescendo in una maniera straordinaria.

8.       Segretario Galioto: c’è la richiesta del Presidente si spostare la riunione IPL prevista per il 19 settembre, è possibile? Approvato lo spostamento per il sabato successivo, 26 settembre.

9.       Presidente Mario Basile: avete ascoltato tutti quando riproposi la serata della preghiera perché credo che l’unica arma per contrastare all’avversità demoniaca è la preghiera. Non è neanche la conoscenza biblica! La mia proposta è per una serata di preghiera a Fiumicino il 5 ottobre e se me lo permettete non vorrei invitare solo IPL perché dal momento che siamo una comunione, perché non estenderlo anche agli altri? Che ne dite? Vorrei coinvolgere tutti quei Pastori che conosco e chiedo anche a voi di fare lo stesso. Per attirarvi vi offro anche la cena, un primo. Vi prego di invitare anche i membri di chiesa e non solo i collaboratori. Per quella sera vorrei fare un’offerta in beneficenza che daremo a gente veramente povera su segnalazione dei Pastori IPL. Che ne dite se invece di muoverci per conferenze incominciamo a muoverci per 3-4 ore di preghiera? Dove invitare dei profeti affermati, dei padri spirituali con i quali può nascere un dialogo spirituale, un’amicizia, uno scambio, che ne dite?

Noi possiamo parlare e protestare quanto ci pare poi all’atto pratico la legge, i governi, sono loro che stabiliscono cosa devono mangiare i nostri figli a scuola, etc.. la preghiera, io vi incoraggio a tornare alla preghiera e all’evangelizzazione, questo da buoni pentecostali lo abbiamo sempre fare.

Approvata preghiera con tutte le chiese lunedì 5 ottobre ore 19 a Fiumicino.

-        Domanda: l’offerta per i bisognosi si riferisce solo ai credenti o anche fuori dalla chiesa?

-        Risposta: sono i Pastori che fanno richiesta che decideranno a chi dare l’offerta.

10.   Progetto per i singol (Carlo Galioto): il Pastore Galàti porta avanti un progetto nella propria chiesa e desidera che fosse applicato anche nell’ambito IPL, si tratta di evitare che i singol non trovando un/una compagno/a nella propria chiesa vanno a cercare nel mondo e questo può creare problemi sia a loro che alla chiesa. Quindi la proposta è: perché non fare in IPL un incontro con tutti i singol delle chiese per fasce di età? Con due obiettivi: insegnare loro a vivere nel modo giusto la propria condizione e dare la possibilità di conoscere credenti di altre chiese.

-        Vincenzo Galàti: io non penso che questo sia un problema che abbiamo soltanto noi, ultimamente stanno arrivando in chiesa tantissimi singol, specialmente donne, anche straniere, con figli, con matrimoni distrutti, e molte hanno il desiderio di riformarsi una famiglia perché sono state vittime di situazioni tragiche nel loro matrimonio andato a rotoli. L’obiettivo degli incontri è quello di insegnare come Dio desidera che deve essere la vita del singol, che non è diversa dalla nostra, hanno bisogno di essere guidati, perché restando da soli cercano compagnia e i problemi delle compagnie che non vengono dal Signore vengono fuori nelle nostre chiese! Quindi farli conoscere, insegnargli la Parola del Signore e, perché no, fargli formare delle famiglie sante che servono il Signore e che frequentino la chiesa dove Dio li ha chiamati. Io preferisco che una persona della mia chiesa vada a servire come coppia in un’altra chiesa piuttosto che avere un singol che cerca quello che non è nella volontà di Dio. Questo è il mio intento, creare famiglie da persone singol che hanno bisogno di restaurare non soltanto la loro vita ma anche i loro affetti personali. Questo è il mio desiderio, quello che ho proposto a voi.

 

11.    Emanuele Di Martino (Casa di Preghiera): l’incontro di preghiera questa settimana è qui a Rieti, nel pomeriggio e mi farebbe molto piacere che possiate rimanere tutti ma capisco che ci sono tanti impegni. L’abbiamo incastrata qui sia perché siamo già qui per IPL sia per intercedere per Rieti, in particolare sapete della manifestazione che c’è oggi pomeriggio a Roma, e da una parte mi dispiaceva non essere lì ma dall’altra, come diceva il Pastore Mario prima, qui il problema è spirituale. Il diavolo sta cercando di attaccare la nostra Nazione, le Famiglie e i bambini, ora è importantissimo stare nella piazza e manifestare contro certe leggi ma credo che la preghiera può fare la differenza! Pensavo quindi di concentrare la preghiera di questo pomeriggio su questo argomento e ovviamente, come dico sempre, la differenza la facciamo insieme, non la fa una comunità da sola, o persone da sole, ma il fatto di lavorare insieme, metterci uno a fianco all’altro, fa la differenza. Mi piace questo spirito che si sta diffondendo fra di noi, non c’è la mia chiesa ma c’è la CHIESA soprattutto nell’intercessione l’unità fa veramente la differenza. Quindi se riuscite ad esserci nella preghiera del pomeriggio siete veramente apprezzati e preziosi!

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13.    Predicazione (Enzo Lucania): sono 25 anni che predico ma c’è sempre un po’ di emozione quando si predica a Pastori ma confido nella potenza di Dio per una Parola affinché siate benedetti. Il Signore mi ha messo nel cuore un insegnamento del Pastore Lirio Porrello che voglio condividere con voi: il Nuovo Patto e su che base è stata donata la grazia di Dio. La grazia di Dio è stata donata dal patto che, di sua spontanea volontà, Egli ha fatto con Abramo.

Nel cap. 17 della Genesi è descritto il patto di sangue e d’amicizia che Dio ha fatto con Abramo e attraverso le Scritture possiamo vedere che questo patto è stato fatto in Cristo. Infatti la sua morte sulla croce è legata a due patti del Vecchio Testamento: il patto con Abramo e la Legge di Mosè. Galati 3:17  “Or io dico questo: la legge, venuta dopo quattrocentotrent'anni, non annulla il patto ratificato prima da Dio in Cristo, in modo da annullare la promessa”, la promessa è la benedizione delle generazioni future e fu aggiunta la Legge a seguito delle trasgressioni affinchè il Popolo d’Israele facesse ciò che piaceva a Dio.

Dio promise ad Abramo prosperità, guarigione, benessere nella famiglia e in questo patto sono incluse circa 60 benedizioni come dice l’Apostolo Paolo in Efesi 1:3 “Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesú Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo”, le cose materiali sono prima create nello spirito, quando Dio ha dato le misure del tabernacolo ha detto: “fai ogni cosa secondo il modello che ti ho mostrato”. Anche le benedizioni di Dio già sono state stabilite nei luoghi celesti in Cristo e noi riceviamo questa grazia di essere persone benedette attraverso una preziosa fede, fede soprannaturale che ci fa incontrare il nostro Dio e con il quale possiamo avere una relazione personale. Alcune benedizioni sono già nelle nostre vite, altre dobbiamo ancora riceverle. Come dice Pietro: più conosciamo il nostro Dio e più riceviamo: forza, entusiasmo, fedeltà!

Nei nostri cuori c’è la Parola del Signore che ci dà forza, timore, autocontrollo per non peccare.

Gesù è venuto sulla terra sotto la Legge di Mosè e sotto il Patto di Abramo, è stato circonciso l’ottavo giorno, è stato presentato al tempio il 40° giorno, andava nelle feste ebraiche, ha adempiuto la Legge alla perfezione.

In Luca 13:16 la Scrittura ci narra un episodio che ci insegna qualche cosa, Gesù guarisce una donna curva chiamandola “figlia di Abramo” volendoci far capire che la benedizione di Abramo era su di lei ma nessuno ne esercitava il diritto tranne Gesù che conosceva la volontà del Padre e il patto che aveva fatto in Cristo.

Gli ebrei capivano bene il sacrificio degli animali per riscattare le persone ma non hanno capito che il sacrificio di Cristo completava il patto di sangue che era stato fatto da Dio con Abramo in Cristo. Perché in Cristo? Perché la discendenza di Abramo versava il sangue attraverso la circoncisione dei maschi, ma Dio per 2000 anni non ha versato il suo sangue essendo Spirito. Ma attraverso il sacrificio di Cristo Egli ha versato il Suo sangue completando il patto di sangue con Abramo. Una caratteristica del patto di sangue è che non si estingue ma dura di generazione in generazione. Noi siamo entrati in quel patto attraverso Cristo Gesù facendo di due popoli, Gentili ed Ebrei che erano separati, un solo popolo: la Chiesa!

Quindi noi abbiamo ereditato l’adempimento della promessa di grazia fatta da Dio ad Abramo attraverso la fede nel sacrificio di Cristo Gesù. Quando Dio ha fatto la promessa ad Abramo, questi era ancora incirconciso, quindi il patto di Dio era un patto di grazia, per cui possiamo dire che Abramo era il padre degli incirconcisi ma noi siamo circoncisi nello spirito senza l’intervento di mano d’uomo.

Abramo nel Vecchio Testamento è l’unica persona che è chiamato “amico di Dio” e noi veniamo chiamati amici da Gesù perché siamo entrati in quel patto di sangue. La grazia che noi abbiamo oggi in Cristo Gesù attraverso la fede ha una storia di circa 4 mila anni fatta al nostro padre Abramo attraverso la fede perché egli credette in Dio e ciò gli fu messo in conto di giustizia. In Colossesi 2:14 leggiamo “Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce” e quel documento era pieno di tutte le nostre malefatte ed è stato annullato per cui siamo dei peccatori salvati per grazia e siamo diventati figli nei quali abita la presenza di Dio e la Sua unzione. Noi serviamo Dio perché siamo appassionati di Lui e dobbiamo trasmettere questa passione ai credenti affinchè bramano la presenza di Dio e non vengono in chiesa solo per abitudine. Per ottenere questo dobbiamo pregare! Camminare con Dio è una condizione spirituale che deve essere replicata dentro di noi!

Gesù ha fatto sei cose per abolire la Legge di Mosè:

1)     ha demolito il muro di separazione con il Popolo di Israele ma anche con Dio perché separati da Lui per il nostro peccato

2)     ha abolito l’inimicizia

3)     ha ucciso l’inimicizia

4)     ha annientato il documento

5)     ha tolto di mezzo il documento

6)     lo ha inchiodato sulla croce assieme a tutto quello che ci accusava.

Se viene il nostro nemico e ci accusa di tutto quello che abbiamo fatto possiamo rispondere che il sangue di Gesù Cristo ci ha liberato da tutti i peccati e non ha niente di cui accusarci perché Gesù ci giustifica. Siamo la giustizia di Dio (2Cor. 5:21), così la morte di Gesù è legata a questi due grandi patti: ha abolito la Legge di Mosè e ha ratificato il Patto Abramico. Galati 3:14 “affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesú, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede”, io credo che quando parla della “promessa dello Spirito” si riferisce allo Spirito di Cristo che viene dentro di noi ed è Lui che ci sostiene, ci guida e ci conduce. Cristo viene nel momento in cui si nasce di nuovo, da quel momento in poi si è impregnati dello Spirito di Cristo e vuoi servirlo. Perciò noi abbiamo ricevuto lo Spirito di Cristo mediante la fede preziosa che viene dalla conoscenza di Dio e di Gesù Cristo. Versetto 15 “Fratelli, io parlo alla maniera degli uomini: se un patto è ratificato, benché sia patto d'uomo, nessuno l'annulla o vi aggiunge qualche cosa. 16  Ora le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua discendenza. La Scrittura non dice: «E alle discendenze» come se si trattasse di molte, ma come di una sola: «E alla tua discendenza», cioè Cristo 17  Or io dico questo: la legge, venuta dopo quattrocentotrent'anni, non annulla il patto ratificato prima da Dio in Cristo, in modo da annullare la promessa.” Dio ha fatto il patto con Abramo ma in effetti l’ha fatto a Cristo, con Cristo, quindi Egli ha omologato il patto fatto con Abramo 2000 anni fa e attraverso la fede il Lui anche noi entriamo in quel patto.

In I Cor. 11:25 leggiamo “Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me».” La parola greca usata per “nuovo” non è “néos” = significa che prima non esisteva ma “caines”= esisteva ma è diventato nuovo nel suo genere, per cui quando dice “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue” sta dicendo che il nuovo è qualcosa che prima esisteva (il patto fra Dio e Abramo) ora io lo faccio nuovo, cioè che non è mai esistito ma è nuovo nel suo genere!

Quando Giovanni al cap. 3 ci parla di “nuova nascita” non usa il termine “caines” ma “gennèthÿ” perché la nuova nascita se non è alimentata dalla preghiera, dalla parola e dalla presenza di Dio si può raffreddare, ma invece il nuovo patto di Gesù, una nuova alleanza nel Suo sangue, è qualcosa di straordinario che non è mai esistito, è buono nella qualità, più straordinario, più potente, più duraturo, un patto che dura per tutta l’eternità e non ci sarà più bisogno di offrire dei sostituti (es. gli animali).

Quando celebriamo la cena del Signore, abbiamo i sostituti del corpo (il pane) e del sangue (il vino) di Cristo come profetizzato da Isaia 53:5 “Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti.” e quindi la mia fede mi porta a ricevere guarigione nel momento in cui prendo il sostituto del corpo di Cristo. Se non funziona sempre così dobbiamo tenere presente che Abramo non si è mai ammalato, è morto sazio di giorni, perché è dipeso dalla promessa e ciò gli fu imputato in conto di giustizia. Ma quando noi ci accostiamo alla cena, crediamo alla Parola, perché la Parola non si può cancellare, e diciamo: io prendo il sostituto del corpo flagellato di Gesù e per le Sue lividure ho ricevuto guarigione! Se ho la mia fede viva che è nella conoscenza di Dio, se ho questa certezza nel cuore, mi accosto alla santa cena, prendo il pane e vengo guarito. Perché Gesù ha adempiuto, ha omologato, ha ratificato un patto di sangue e di amicizia che Dio aveva fatto con Abramo 4000 anni fa e questi benefici li riceviamo noi oggi perché crediamo in Cristo Gesù attraverso la fede. Il Signore ci benedica.

 

14.    Il prossimo incontro IPL dei soli Pastori e Mogli lunedì 19 ottobre a Rebibbia alle ore 19 (Pastore Vitalii Jizdan)

 

15.    Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. sabato 26 settembre ore 10 al Laurentino.

 

16.     Predicatore per la prossima riunione IPLMissionaria Euripedes Sangiorgi

 

17.     Conferenza con Miguel Diaz (Fondatore della REMAR) Agustin Garcia: Diaz 28 anni fa ha iniziato a lavorare con le donne e gli uomini di strada, li evangelizzava e poi li portava a casa ma c’era un problema perché quando porti un tossico a casa la prima cosa che fa è rubarti quello che hai! A lui gli è successo questo ma a quel punto ne portava di più a casa perché non c’era più niente da rubare. L’unica cosa che non gli hanno rubato è stata la Bibbia. Io sono uno di quei ragazzi! Volevo uscire dal problema della droga, ma non mi sono convertito subito ma solo dopo 3 anni che mi sono convinto e mi sono battezzato. Oggi sono un Pastore. Abbiamo una conferenza al Laurentino, nella chiesa curata dal Pastore Sebastian il 23 giugno alle ore 20, siete tutti invitati

 

18.     Ringraziamo il Pastore Rogerio per l’ospitalità e voi che questa mattina siete qui per onorarlo. Lui è stato uno dei più fedeli alle riunioni per essendo parecchio lontano da Roma. Prossimamente si sposterà a Forlì per la scuola del figlio e per iniziare lì un’altra opera. Fatta una preghiera di intercessione per tutta la famiglia Dos Santos.

 

19.    Carlo Galioto: il programma annuale degli incontri IPL e di altri eventi segnalati per il 2015:

Data

Tipo Incontro

Ora e Località

Sabato 19 set 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Laurentino (Zarazaga-Panotto)

Lunedì 19 ott 15

Incontro Pastori

Ore 19 a Rebibbia (Vitalii)

Sabato 21 nov 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Scalo S. Lorenzo (Sangiorgi)

 

      

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Mario Basile

347-3067323

ps.mariobasile@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

 339-1260778

 c.galioto@virgilio.it