Portonaccio 15/11/2014

 Riunione I.P.L. n. 111/2014 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

La riunione è iniziata col benvenuto del Pastore ospitante, Enrico D’Eusebi e con un bel tempo di adorazione guidato dal talento del Pastore Enrico.

-         Parola profetica durante l’adorazione (Andrea Thomas): il Signore sta parlando a qualcuno in particolare qua, e questa è la ParolaIo vedo il tuo scoraggiamento, il fatto che tu lavori da solo, lavori senza frutto e ti sembra di lavorare in una stagione dove il ghiaccio ha bloccato la crescita nella terra. Ma la mia Parola è questa: io sono il donatore di frutto, sono colui che fa crescere e ti chiedo di guardare alla tua vita, guardare alle tue relazioni, metti a posto le tue relazioni in tutto ciò che c’è di contrario agli altri. Aggiusta le relazioni che hai con altre persone e tu vedrai il disgelo nel terreno perchè io sono comunque l’Iddio che fa crescere, ma faccio crescere quando il tuo cuore è ben disposto a vivere nell’unità e vivere nell’amore con coloro con cui hai interrotto le tue relazioni

 

1.       Presidente Mario Basile: voglio ringraziare Enrico, che questa mattina ci ha portato veramente nella presenza del Signore, prima che io passi ai ringraziamenti per la fiducia concessami, voglio rimanere sulla Parola che abbiamo ascoltato dall’uomo di Dio di forte esperienza e di grande responsabilità. Quello che vorrei sottolineare fratelli, il Popolo contrario a Dio può avere il gigante, pensate un attimo al grande filisteo, invece il Popolo di Dio non ha giganti, ma ha semplici uomini perché proprio nella semplicità dove Dio si esprime, ma non persone senza carisma. La Parola profetica ha parlato a qualcuno in particolare, ma io credo che questa mattina il Signore ha voluto parlare a ciascuno di noi di ripristinare nuovamente i rapporti perché una delle cose che allontana la guida perfetta, non la semplice guida, quella guida che ti dice esattamente dove è il problema, quella guida che ti dice quale è la soluzione, e questa non è una debolezza della rivelazione della Chiesa dello Spirito Santo di Gesù Cristo, ma una mancanza di fiducia l’uno verso l’altro. Ognuno di voi si può giustificare dicendo: ma io ho la mia chiesa, la mia responsabilità, i miei problemi; ma secondo l’occhio di Dio non c’è la “tua” chiesa, c’è la “SUAChiesa. Poi non esiste la chiesa dove uno si autonomina, ma esiste la Chiesa dove lo Spirito Santo mette in luce, allora per cercare di aiutarci, proprio come IPL, se noi riusciamo ad aiutarci, chi ha un po’ di più dia a chi ha un po’ di meno e quello che ha di meno non se la prenda a male perché serviamo uno stesso Dio, siamo stati salvati da uno stesso Signore, da uno stesso sacrificio, una stessa morte, una stessa risurrezione! Sapete, fino a qualche anno fa io dicevo di essere un pentecostale puro, ma poi strada facendo mi sono accorto che la parola “pentecostale” si realizza quando è lo Spirito Santo a governare la nostra vita non quando siamo noi. E dove c’è lo Spirito Santo non solo si spezzano le catene della gente, dove c’è lo Spirito Santo ognuno di noi direbbe: “è giusto che Lui cresca e io diminuisca” perché fratelli abbiamo bisogno gli uni degli altri. Questa mattina quindi leviamo quel Pastore, quell’Anziano che può essere stato centrato da Dio e mettiamoci tutti in quella parola anche perché questo non metterebbe in disagio qualcuno di noi, ma se dobbiamo entrare nel disagio entriamoci tutti insieme e diciamo al Signore: “Signore, tutti noi abbiamo bisogno di aggiustare le nostre vite”, e ora lasciatemi fare il servo di Dio perché in IPL non posso cambiare la mia ministerialità.

Fra  un attimo vi inviterò ad alzarvi e tra servi di Dio e preghiamo gli uni per gli altri, e se deve uscire qualche lacrima per l’opera di Dio ben venga. La Bibbia non si può conoscere, si deve vivere altrimenti chi la studia dalla mattina alla sera ne dovrebbe sapere molto più di noi, la Bibbia è il “rema” di Dio, quindi se esce qualche lacrima il Signore dice che raccoglie le lacrime dei santi e se li mette nella Sua “libreria come profumo”. Ieri mi faceva sentire questo il Signore per questa mattina, ben vengano le nostre scelte ma Dio fa la Sua scelta e vi metto davanti Davide, ignorato, non considerato ma il corno pieno di olio profumato sul suo capo il Signore lo ha fatto versare.

Che questa mattina la tua mano, o il tuo braccio sia la vitamina e la salute per il fratello per cui preghi quindi lasciamoci indirizzare dallo Spirito Santo: Padre, che la salute entri in questa comunione nel nome di Gesù Cristo il Signore.

2.        E’ seguito un tempo di preghiere e benedizione gli uni per gli altri.

3.        Mario Basile: tra le cose che vi chiedo umilmente, io mi chiamo Mario, fra servi di Dio per favore chiamatemi Mario. Sono qui insieme a Carlo a servirVi come ha fatto Riccardo e per cercare di trovare più unità possibile, perché nell’unità, come dice il salmo 133, non era tanto lo Spirito Santo, non è Gesù, ma è il Padre che ha stabilito e poi di conseguenza chi deve fare il suo dovere. Grazie per la fiducia che mi avete dato.

4.       Carlo Galioto: Saluto dai Pastori che si scusano per non essere potuti essere presenti: …si scusano di  non essere presenti e salutano tutti. Ringraziamo i molti presenti che hanno partecipato a quest’incontro.

5.        Responsabili dei Giovani (Giancarlo Galassi, Enrico Scaringi): siamo qua io ed Enrico per comunicarVi quanto è stato deciso nell’ultimo incontro dei Responsabili dei Giovani fatto il giorno 8 novembre alla Magliana. (Letta la relazione la cui copia è stata inviata via e-mail a tutti i Pastori). Il tema dell’incontro sarà “100%”, per risparmiare si è deciso di pubblicizzare l’evento sui Social Network e sarà alle ore 17 del 10 gennaio 2015. Dopo l’evento si continuerà a stare insieme condividendo cibi e bevande portati dalle varie chiese per abbassare costi e stress per chi ospita. Per noi è importantissimo il dopo evento affinchè ci sia scambio.

a.       Sono state proposte due sedi: Fiumicino o Castagnetta e si deve scegliere in questa sede dove farlo.

b.      Il Pastore Stefano Rinna di Castagnetta si è ritirato considerando che la struttura non è sufficientemente grande per ospitare l’evento. Quindi rimane candidata solo la sede di Fiumicino che viene quindi scelta.

c.       Proposta …. Approvato.

6.        Concessione di contributi alla Associazioni Religiose - Mario Basile: mi ha scritto il Comune di Roma perché ogni comune è obbligato a detrarre dagli oneri concessionari l’8% per destinarlo alle opere religiose “Disposizione per la concessione di contributi alle confessioni religiose ai sensi dell’art. 7 della Legge Regionale 27 del 9 marzo 1990”. Piuttosto che leggerla penso che sia più opportuno farla scannerizzare e inviarla via e-mail. La domanda possono farla le associazioni che hanno personalità giuridica perché altrimenti le cestinano. Se avete fiducia vi potete fare appoggiare da chi ha personalità giuridica. Noi a Fiumicino ogni anno riusciamo a prendere sempre qualche cosa.

7.        Presentazione Pastori accettati in IPL, Carlo Galioto: Nell’ultimo incontro dei Pastori abbiamo accettato in IPL il Pastore Garcia Andres Agustin Lorenzo e vogliamo invitarlo a dire qualcosa in modo che tutti possiate conoscerlo.

-         Garcia Andres Agustin Lorenzo: in primo luogo ringrazio Dio perché posso stare in mezzo a voi, e la Scrittura dice che dove due o tre sono radunati nel Suo Nome, Lui è il mezzo a loro. Il Corpo di Cristo è la Chiesa e il Corpo di Cristo fa un’opera sociale, ma ci sono poche chiesa che fanno un’opera sociale, e se ce l’hanno sono in Africa ma in Europa poche! Io mi presento come un aiutante,  una persona che quando può dare una mano con le persone che hanno problemi di droga, alcool è presente. Vi posso aiutare nel senso che quando arrivano persone con problemi o senzatetto, noi non discriminiamo a nessuno. Ci consideriamo come il buon samaritano, il quale ha pagato e non ha chiesto. Vi voglio solo informare che se qualcuno di voi ha una situazione, una persona che non potete gestire vi potete rivolgere a me, non ho nessun problema. Siamo in Italia, siamo in Europa, significa che possiamo mandare fuori dall’Italia perché è preferibile, per una terapia di successo, che la persona venga allontanata dalla città di provenienza. Io vi parlo così perché 20 anni fa io ero un tossico, qualcuno che mi vede oggi può dire: non può essere. Così se il Signore ha cambiato la mia vita, può cambiare la vita di chiunque. Se vi posso essere di aiuto, sono a disposizione, amen? Il Pastore Enzo Lucania ci conosce, ha portato un ragazzo e adesso sta bene e spero che cominci a camminare con il Signore. Fisicamente e mentalmente sta bene, siamo riusciti ad aiutarlo, questo non significa che si è convertito, perché l’opera di Dio la fa Lui, ma l’importante che ha invocato il nome di Gesù. Adesso il lavoro ce l’ha lo Spirito Santo perché noi non possiamo convertire a nessuno perché non ne abbiamo l’autorità, questa autorità ce l’ha lo Spirito Santo. Noi siamo soltanto degli strumenti di benedizione. La comunità si recupero si trova a Cesano, la chiesa che curiamo e la sede sono a Ostia.

8.       Mario Basile: nei tempi in cui stiamo vivendo di queste necessità ce ne servono! Vi racconto una piccola esperienza: risolto il problema della persona “malata”, poi abbiamo “preso” tutta la famiglia perché anche questo è un mezzo che Gesù ci ricorda: “sono i malati che hanno bisogno del medico e il medico è il Vangelo, il quale guarisce sempre quindi grazie Pastore Agustin, te ne manderemo a valanga perché ce ne sono a valanga”. Faremo uno specchietto più preciso del Pastore e quindi potete interagire:

Pastore Agustin: tel. 366-8735275 – e-mail: remarroma@hotmail.it

9.       Pastori presenti per la prima volta in IPL:

-        Aldo Erazo (anziano della chiesa di via Canova collaboratore del Pastore Enrico D’Eusebi): c’è un versetto che mi ha colpito questa mattina pregando, quando Cristo tornerà troverà una chiesa unita o dispersa? Grazie per essere qui uniti in questo posto perché state portando tanta gioia. Vengo dall’Equador e sono in Italia dal 1990, sono nato in una famiglia Anglicana e mio padre era un prete protestante, così sono cresciuto in un ambito religioso girando dappertutto dove mio padre era inviato. In Europa l’ho seguito uguale e ho fatto i miei studi, diploma, università finchè poi papà è andato via e mi hanno dato un incarico nella Chiesa Anglicana che sta in via Nazionale a Roma, ordinato sacerdote nella Chiesa S. Paolo dentro le mura e sono rimasto lì per cinque anni.

In quei cinque anni il Signore ha fatto qualche cosa di meraviglioso, pregavo sempre perché non mi trovavo molto bene, avevo le idee confuse e fuori della chiesa c’era un fratello che evangelizzava distribuendo opuscoli sul marciapiedi. Lì passano molti turisti e lui aveva opuscoli in diverse lingue e li dava ai passanti. Io portavo il colletto da prete e mi sentivo molto grande e mi dava fastidio il fratello che stava fuori. Non occupava spazi privati della mia chiesa, perché stava sul marciapiedi ma a me dava molto fastidio. Tutte le volte che sono andato da lui dicendo: senti, devi andare via da qua, mi da fastidio che tu stai qua! Lui mi guardava ma non mi diceva niente. Finchè un giorno mi sono stancato perché quando c’erano matrimoni di giapponesi tutti eleganti mi dava fastidio questa persona davanti alla chiesa non elegante e mi importava di più dell’apparenza che del resto, così finita la messa, con tutti i paramenti sono andato fuori e gli ho detto: “io voglio parlare col tuo superiore!” Dato che io come prete avevo dei superiori così pensavo che anche lui avesse dei superiori. Allora lui è entrato in chiesa, è andato verso l’altare e si è inginocchiato, dopo un po’ mi ha chiamato perché io intanto stavo congedando gli invitati, così ho pensato che stava col cellulare e avesse chiamato il suo superiore. Mi avvicino e gli dico: “dov’è, stai al cellulare col tuo superiore?” e lui risponde: “inginocchiati che c’è il mio superiore e parla con Lui!” Non mi dimenticherò mai di questo fatto perché quando mi sono inginocchiato ho accettato il Signore Gesù nella mia vita, il fratello mi ha fatto fare la preghiera di accettazione, e questo è successo nel 2005.

Ho dovuto fare delle scelte, non è stato facile perché ho dovuto rinunciare a tante cose, ho dovuto capire che la Chiesa non era mia, che non erano gli studi, non erano le cose professionali ma Cristo Gesù. Per questo ringrazio Dio, sono un Anziano della Chiesa Apostolica, il Signore mi ha portato in questo luogo, appena siamo entrati in quella porta abbiamo sentito che il Signore aveva un piano per noi, pregate per noi affinchè il Signore ci guidi e ci parli. Ho 5 figli, l’ultimo è nato 3 mesi fa, c’è tanto da lavorare e come diceva un fratello: tu hai una chiesa in casa! Dio vi benedica e grazie. Quel fratello si chiama Enzo Maci.

-        Giuseppe Presta (Pastore che verrà in rappresentanza della Chiesa di Fiumicino): ringrazio voi tutti che sono qui, è un piacere, sono stato molto benedetto questa mattina. Mi trovo a collaborare con Fiumicino e per me è una gioia essere nell’opera di Dio. In questi anni ho riflettuto molto e io voglio essere un dono, nelle mani di Dio, per la Sua opera, non solo in una struttura, quindi sono qui. Nella mia possibilità (quando non ho già impegni), se vi posso essere utile, ci sono.

(Andrea Thomas): Giuseppe è uno chef, ha lavorato per tanti anni all’Alitalia e quando volava l’aereo del Papa, lui era il cuoco del Papa, lui e un altro che era testimone di Geova! Per scelta l’Alitalia affidava la preparazione del cibo del Papa a un evangelico e a un testimone di Geova, pensateci. Lui non lavora più in Alitalia ma è stato di benedizione in diversi nostri matrimoni.

(Mario Basile): la cosa bella quel’è? Che in mezzo a noi ci sono dei talenti seduti che rivestono la carica di Pastori! Ma non vuol dire che devono dimenticare quell’altra, tutto quello che contribuisce alla crescita, al benessere, a tutto ben venga.

-        Giuseppe Fiano (): molti anni fa partecipavo alle riunioni IPL, ero più conosciuto come “Pino Fiano” ma dopo 10 anni in Brasile sono stato ribattezzato col mio nome ufficiale perché con “pino” in brasile chiamano il tappo del pneumatico, o la sicura della macchina quindi non era molto conveniente essere conosciuto così quindi ho adottato il mio nome reale che è Giuseppe, quindi sono un po’ disabituato ad essere chiamato Pino anche se alcuni, specie in famiglia, hanno mantenuto questa abitudine. E’ un piacere essere qui, sono con mia moglie Daniela. Nel 2004 sono andato in Brasile ed ho fatto tante cose lì nell’opera di Dio e dopo che la vita si era avviata su una strada di continuità di permanenza lì, incredibilmente il Signore mi ha richiamato qui ed è stata una cosa non per necessità, inizialmente nemmeno per una passione, ma è stata una cosa che è venuta dall’alto e dopo il cuore si è adeguato a questa realtà. Siamo arrivati a dicembre del 2013, abbiamo inaugurato un’opera a febbraio 2014, abbiamo già battezzato 4 persone dopo 9 mesi e mi pare una bella cosa. Stiamo qui avendo anche il piacere di voler condividere il significato gli uni con gli altri di avere comunione. In Brasile se ci sono tante opere che prosperano è perché esiste molta comunione fra le chiese, ho visto che c’è molta più facilità e sono tante realtà simili a quella dell’IPL, a volte anche parallele e si accavallano gli impegni però vedo che c’è un grande sforzo di stare insieme e credo che sia una bella cosa da parte nostra anche tornare ad avere comunione qui con voi. Grazie per l’ospitalità. Attualmente facciamo i culti principalmente nelle case e la domenica mattina alle ore 10:30 affittiamo la sala di un hotel vicino la metro Laurentina, American Palace Hotel, via Laurentina 554.

 

10.    ...

11.    Predicazione (Rogerio Dos Santos): pace a tutti, Dio vi benedica in questa mattina e per me è una gioia essere con voi perché il Signore è in mezzo a noi. Abbiamo ascoltato questa testimonianza molto forte questa mattina e siamo pieni dello Spirito Santo. Anche a me è successo qualcosa di meraviglioso nella mia vita, sono cresciuto in un orfanotrofio in Brasile gestito da un missionario svedese, mi hanno preso dalla strada e mi hanno portato in questo orfanotrofio ed è stato molto bello perché lì ho conosciuto Gesù. Sentivo spesso parlare dell’Europa e della Svezia e così l’Europa è entrata nel mio cuore, tutta la mia vita ho sentito parlare su voi e così per me oggi essere missionario in Italia, in Rieti, è un onore!

Io e Nivea stiamo lavorando a Rieti, abbiamo due figli che sono più italiani che brasiliani, infatti Sila, il piccolo, aveva 8 mesi quando siamo venuti in Italia. Se qualche volta proponiamo di andare in Brasile loro dicono di no. Ma il Signore è buono e questa mattina sono molto contento anche di aver portato con me il fratello Pietro di Rieti e Dio ha fatto una cosa molto bella nella sua vita e l’anno scorso si è battezzato. La sua famiglia non è ancora credente ma stiamo pregando che il Signore possa fare l’opera. Abbiamo anche portato con noi un fratello nigeriano il cui nome God Power significa “Dio Potente”, non parla italiano ma lo sta imparando, lui è pieno dello Spirito Santo di Dio.

E’ un po’ difficile predicare a Pastori, ho pregato per questo e Dio mi ha dato una parola dal Vangelo di Matteo 8: 5-10, una parola molto semplice che tutti noi conosciamo: “Quando Gesú fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo, 6  e dicendo: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre grandemente». 7  E Gesú gli disse: «Io verrò e lo guarirò». 8  Il centurione, rispondendo, disse: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di' soltanto una parola, e il mio servo sarà guarito. 9  Perché io sono un uomo sotto l'autorità di altri e ho sotto di me dei soldati; e se dico all'uno: "Va'" egli va; e se dico all'altro: "Vieni" egli viene; e se dico al mio servo: "Fa' questo" egli lo fa».” In questa parola io vedo due cose molto importanti, in questo uomo, 1) lui aveva fede in Dio, aveva fede in Gesù, sapeva che Gesù era pieno di autorità, sapeva che Gesù aveva una autorità assoluta e in Matteo 7:29 infatti leggiamo: “perché egli le ammaestrava, come, uno che ha autorità e non come gli scribi”, Gesù quando parlava lo faceva con autorità e questa autorità veniva da Dio, era una cosa tremenda. Quando noi parliamo con l’autorità che viene da Dio è diverso. Questo centurione era un uomo importante, parlava con le persone con autorità, questo ufficiale romano che era al comando di 100 soldati conosceva Gesù e sapeva che Egli aveva autorità su tutto, probabilmente aveva ascoltato Gesù predicare con molta autorità.

Ma nel versetto 8 sembra che il centurione ha visto un problema, perché lui ha detto a Gesù: “Signore io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto”, perché lui ha detto questo? Secondo la legge ebraica colui che fosse entrato nella casa di un giudeo sarebbe stato considerato spiritualmente impuro, il centurione che senza dubbio conosceva questa legge si vergognava del fatto che Gesù dovesse portare a causa sua una situazione tanto sconveniente però il centurione sapeva allo stesso tempo che se aveva fede conosceva il principio dell’autorità e per questo che lui ha detto a Gesù: “dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito!”

Quando noi leggiamo l’ultimo capitolo di Matteo 28:18 “Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra.”, Gesù stava parlando che ogni potere, ogni autorità è stata data a Lui, però adesso Gesù sta parlando con i suoi discepoli “19  Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Gesù parlò a loro affermando di avere ogni potere in cielo e sulla terra, Gesù sempre parlava con autorità e questa autorità, questo potere ufficiale è stata data a Gesù dal Padre e sta ordinando ai suoi discepoli di andare proprio sulla base di tale autorità. Questa autorità il Signore ha dato ad ognuno di noi, può darsi che qualche volta dimentichiamo che abbiamo questa autorità data a ognuno di noi dal cielo, dal Signore Gesù.

Quando noi ricordiamo l’apostolo Paolo, che parlando a Timoteo nella Prima Epistola inizia dicendo: “ Timoteo, mio figlio nella fede, grazie, misericordia, pace da Dio nostro Signore ”,  poi al capitolo 4:6 Paolo ricorda qualcosa forte nella vita di Timoteo: “Proponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon ministro di Gesú Cristo, nutrito nelle parole della fede e della buona dottrina, che hai seguito da vicino”,  e poi al 4:14 “Non trascurare il dono che è in te che ti è stato dato per profezia, con l'imposizione delle mani da parte del collegio degli anziani”, io penso che qualche volta Timoteo dimenticava che gli anziani avevano pregato per lui e gli avevano detto: “tu hai l’autorità nella tua vita che tu hai ricevuto quando abbiamo pregato per te, non dimenticare questo!”

Cari Pastori, Fratelli, noi abbiamo un’autorità molto forte da parte di Dio perché è Gesù che ha detto: “andate per tutto il mondo”, oggi il mio mondo è una piccola città di 48.000 abitanti che si chiama Rieti, e nel Vangelo di Marco al capitolo 16:15 è Gesù che sta parlando: “15 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; 16  chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. 17  E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; 18  prenderanno in mano dei serpenti anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno».”

Rieti è una città molto chiusa, è difficile starci, però molte volte io devo prendere questa autorità che Dio mi ha dato, una domenica sono andato in ospedale per pregare per qualcuno, è difficile credetemi andare senza riferimenti e senza essere stati invitati, quindi pregavo Signore guida la mia vita adesso, questo pomeriggio vorrei pregare per qualcuno e mentre pregavo così era finito il corridoio, c’era una porta a sinistra, era una stanza piccola, sono entrato, permesso? Una signora mi ha guardato, piangeva tantissimo, sono entrato con la mia Bibbia, mi avranno scambiato per un sacerdote, c’era un uomo alto, era un romano che stava facendo una passeggiata al Terminillo quando si è sentito male ed è andato all’ospedale, sono entrato lì, li preso la Bibbia ed ho detto: “Signora, io sono un pastore”, mi ha guardato, “la Bibbia parla che se noi chiediamo qualunque cosa nel nome di Gesù, Lui la farà, la Bibbia dice che c’è soltanto un mediatore fra Dio e gli uomini e questo è Gesù Cristo, quindi non dobbiamo pregare i santi ma pregare a Dio nel nome di Gesù, la mia domanda è questa, se lei crede il Signore può guarirlo”. Lei piangeva e mi ha detto: “si, io credo, può pregare”. Così abbiamo pregato e dopo ho detto: “domani tornerò”. L’indomani sono tornato all’ospedale e la signora era lì sorridente e ha detto al marito: “guarda, questo è il signore che ieri è venuto a pregare per te”. E quell’uomo, che si chiamava Renato, mi ha detto così: “mentre tu pregavi io sentivo tutto e so che il Signore mi ha guarito”. Quella è stata l’ultima volta che ho visto quell’uomo però abbiamo seminato una parola di autorità.

Fratelli, Dio ha dato a ognuno di noi autorità e noi non dobbiamo dimenticare questa autorità che Dio ci ha dato, dobbiamo parlare con forza e autorità perché abbiamo questa autorità da Dio. In Giovanni 3:27 è scritto: “L'uomo non può ricevere nulla, se non gli è dato dal cielo”, l’apostolo Paolo diceva “perché io ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso”, e in Romani 11:29 “perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento”, perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili, quindi l’autorità che ci ha data non se la prende indietro. Quando ritornerai alla tua chiesa parla con l’autorità che Dio ci ha dato, è Lui che ha posto questa autorità in noi.

Oggi, quando è iniziato il culto, il fratello ha dato una parola e magari qualcuno potrebbe essere sgomentato, ma io vorrei completare questa parola ricordando che quando Mosè è morto, Dio ha parlato a Giosuè come riportato nel libro di Giosuè 1:9 “Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non aver paura e non sgomentarti, perché l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu vada”, dovunque, dobbiamo credere la Parola che Dio ci ha data, questa parola è potente e che la nostra preghiera questa mattina sia: “Signore adesso io devo prendere questa autorità che tu ci hai data”, prendiamo questo nel nome di Gesù e parliamo con l’autorità nel nome di Gesù e Lui opererà perché la Parola non è morta, ma è la Sua Parola. Quando noi parliamo non siamo noi, ma è Dio che parla tramite la nostra vita, che Dio vi benedica. Chiedo al Presidente di pregare.

Mario Basile: Signore ti vogliamo benedire perché questa mattina hai aperto l’altare non per i perduti ma per i santi, perché la parola scritta “venite a me voi tutti che siete stanchi, aggravati e travagliati” prende il perduto ma chiama anche i santi e la tua parola questa mattina parla di autorità e senza di te, Signore, non possiamo fare nulla. Se questa mattina, proprio perché quest’incontro è stato così glorioso, c’è un fratello, una sorella, un anziano, un pastore, una chiesa che magari ha detto: “Signore, non ce la faccio più!”, questa mattina vogliamo pregare non per te, non per voi ma CON voi, e la prima cosa che si verificherà che quando tu condividi il dolore, il 50% passa a colui che ti ascolta, quindi iniziamo a dare gloria a Dio e quando si ritornerà nelle proprie chiese si vedrà la differenza fra colui che serve Dio e colui che non lo serve, e noi siamo servitori di Dio! Rompiamo quei pensieri che alcune volte ci fanno solo soffrire, liberiamoci, alleluia, e noi pregheremo nel nome di Gesù Cristo perché la Parola predicata possa penetrare e dimorare, perché mentre noi dormiamo, dice la Parola, il Signore fa germogliare la Sua Parola.

Servi di Dio, una delle cose di cui noi abbiamo chiesto aiuto a Dio era proprio che in mezzo ai servitori di Dio, che serviamo insieme il Signore, che non ce ne siano alcuni che stanno soffrendo e che si separano, si allontanano, non chiedono aiuto. IPL deve essere una comunione, è titolata così, una comunione che si edifica.

12.   Distribuita la lettera di Ringraziamento e Incoraggiamento del nuovo Presidente e del riconfermato Segretario inviata per e-mail  il 30 ottobre 2014.

13.   Servizio alla Chiesa attraverso la preghiera (Emanuele Di Martino): mi permetto di parlare oggi nel clima che si è creato, non mi piace molto pubblicizzare le cose che si fanno perché è lo Spirito Santo a muoverle, ma si è creato un clima particolare. Io credo veramente nell’unità e in quello che lo Spirito Santo sta facendo qua. Noi abbiamo iniziato quasi per caso a fare questa cosa di girare per le chiese per l’incontro settimanale di preghiera, perché inizialmente volevamo affittare dei locali, e devo dire che sono stato molto incoraggiato dalla disponibilità che ad oggi 14 chiese ci hanno dato per svolgere la preghiera ogni sabato alle ore 16 per due ore. Questo pomeriggio andremo nella comunità del Pastore Greco e vi dico che si sta creando un meraviglioso clima di unione, e il mio sogno è di visitare tutte le chiese di Roma e mi sembra che questo sta dando un piccolo contributo all’unione. Ve lo dico col cuore, se cercate di  riuscire a partecipare a qualcuna di questi incontri sarà veramente una gioia condividere con voi questa preghiera. Come IPL non ci vedremo fino a gennaio ma questi incontri di preghiera ci permettono di vederci ancora.

 

14.    Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. sabato 17 gennaio 2015 ore 10 a Casal Bernocchi (Acilia).

 

15.    Il prossimo incontro IPL dei soli Pastori e Mogli lunedì 16 febbraio in Via Galvani alle ore 19.

 

16.     Predicatore per la prossima riunione IPL (fra quelli che hanno predicato molto tempo fa, quasi 15 anni):  Romano Rossi (Terracina)

 

17.     Segnalazione del Pastore Alfredo Giannini sul blocco del traffico dalle 7:30-12:30 e 16:30-20:30: domani e per una domenica al mese ci sarà a Roma il blocco del traffico, ma per i Pastori che sono riconosciuti come Ministri di Culto c’è l’esenzione dal blocco del traffico, quindi possono viaggiare per espletare il proprio ministerio, devono portarsi dietro il Decreto Ministeriale. Sarà inviata mail per conoscenza con la Circolare del Comune di Roma.

 

18.     Aldo Erazo: per noi è un piacere invitarvi a trattenervi per pranzare assieme con quello che è stato preparato.

 

19.     Preghiera di chiusura e di intercessione contro tutte le malattie dei Fratelli da parte del Pastore Guido Sangiorgi

 

20.    Carlo Galioto: il programma annuale degli incontri IPL e di altri eventi segnalati per il 2015:

Data

Tipo Incontro

Ora e Località

Sabato 10 gen 15

Incontro Speciale Giovani 4GOD dal Tema: 100 %

Ore 17 a  Fiumicino

Sabato 17 gen 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Casal Bernocchi (Thomas)

Lunedì 16 feb 15

Incontro Pastori

Ore 19 a via Galvani (Rosi)

Sabato 21 mar 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a  Spinaceto (Greco)

Lunedì 20 apr 15

Incontro Pastori

Ore 19 a Acilia Torretta (Reale)

Sabato 23 mag 15

Celebrazione Pentecostale

Ore 17 a ?? (da decidere)

Sabato 20 giu 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Rieti (Rogerio)

Sabato 19 set 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Laurentino (Zarazaga-Panotto)

Lunedì 19 ott 15

Incontro Pastori

Ore 19 a Rebibbia (Vitalii)

Sabato 21 nov 15

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Grottarossa (Adriani)

 

      

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Mario Basile

347-3067323

ps.mariobasile@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@tin.it