La riunione è iniziata col benvenuto del
Pastore ospitante, Enrico D’Eusebi e
con un bel tempo di adorazione guidato
dal talento del Pastore Enrico.
-
Parola
profetica durante l’adorazione (
1.
Presidente
Fra un attimo vi inviterò
ad alzarvi e tra servi di Dio e preghiamo gli uni per gli altri, e se deve
uscire qualche lacrima per l’opera di Dio ben venga. La Bibbia non si può
conoscere, si deve vivere altrimenti chi la studia dalla mattina alla sera ne
dovrebbe sapere molto più di noi, la Bibbia è il “rema” di Dio, quindi se esce
qualche lacrima il Signore dice che raccoglie le
lacrime dei santi e se li mette nella Sua “libreria come profumo”. Ieri mi
faceva sentire questo il Signore per questa mattina, ben vengano le nostre scelte ma Dio fa la Sua scelta e vi metto davanti Davide,
ignorato, non considerato ma il corno pieno di olio profumato sul suo capo il
Signore lo ha fatto versare.
Che questa mattina la
tua mano, o il tuo braccio sia la vitamina e la salute per il fratello per cui
preghi quindi lasciamoci indirizzare dallo Spirito Santo: Padre, che la salute entri in questa comunione nel nome di Gesù Cristo il
Signore.
2.
E’ seguito un tempo di
preghiere e benedizione gli uni per gli altri.
3.
4.
5.
Responsabili dei Giovani
(Giancarlo Galassi,
a.
Sono state proposte due sedi: Fiumicino o Castagnetta e si
deve scegliere in questa sede dove farlo.
b.
Il
c.
Proposta …. Approvato.
6.
Concessione di
contributi alla Associazioni Religiose -
7.
Presentazione Pastori
accettati in IPL,
-
8.
Pastore Agustin: tel. 366-8735275 – e-mail:
remarroma@hotmail.it
9.
Pastori presenti per la
prima volta in IPL:
-
Aldo Erazo
(anziano
della chiesa di via Canova collaboratore del Pastore
Enrico D’Eusebi): c’è un versetto
che mi ha colpito questa mattina pregando, quando Cristo tornerà
troverà una chiesa unita o dispersa? Grazie per essere qui
uniti in questo posto perché state portando tanta gioia. Vengo dall’Equador e sono in Italia dal 1990, sono nato in una
famiglia Anglicana e mio padre era un prete protestante, così sono cresciuto in
un ambito religioso girando dappertutto dove mio padre era inviato. In Europa
l’ho seguito uguale e ho fatto i miei studi, diploma, università finchè poi papà è andato via e mi hanno dato
un incarico nella Chiesa Anglicana che sta in via Nazionale a Roma, ordinato
sacerdote nella Chiesa S. Paolo dentro le mura e sono rimasto lì per cinque
anni.
In quei cinque anni il Signore
ha fatto qualche cosa di meraviglioso, pregavo sempre perché non mi trovavo
molto bene, avevo le idee confuse e fuori della chiesa c’era un fratello che
evangelizzava distribuendo opuscoli sul marciapiedi.
Lì passano molti turisti e lui aveva opuscoli in diverse lingue e li dava ai
passanti. Io portavo il colletto da prete e mi sentivo molto grande e mi dava
fastidio il fratello che stava fuori. Non occupava spazi privati della mia
chiesa, perché stava sul marciapiedi ma a me dava
molto fastidio. Tutte le volte che sono andato da lui dicendo: senti, devi
andare via da qua, mi da fastidio che tu stai qua! Lui
mi guardava ma non mi diceva niente. Finchè un giorno
mi sono stancato perché quando c’erano matrimoni di giapponesi
tutti eleganti mi dava fastidio questa persona davanti alla chiesa non elegante
e mi importava di più dell’apparenza che del resto, così finita la messa, con
tutti i paramenti sono andato fuori e gli ho detto: “io voglio parlare col tuo
superiore!” Dato che io come prete avevo dei superiori così pensavo che anche
lui avesse dei superiori. Allora lui è entrato in chiesa, è andato verso
l’altare e si è inginocchiato, dopo un po’ mi ha chiamato perché io intanto
stavo congedando gli invitati, così ho pensato che stava col cellulare e avesse
chiamato il suo superiore. Mi avvicino e gli dico: “dov’è,
stai al cellulare col tuo superiore?” e lui risponde: “inginocchiati che c’è il
mio superiore e parla con Lui!” Non mi dimenticherò mai di questo fatto perché
quando mi sono inginocchiato ho accettato il Signore Gesù nella mia vita, il
fratello mi ha fatto fare la preghiera di accettazione, e questo è successo nel
2005.
Ho dovuto fare delle
scelte, non è stato facile perché ho dovuto rinunciare a tante cose, ho dovuto capire che la Chiesa non era mia, che non erano gli
studi, non erano le cose professionali ma Cristo Gesù. Per questo ringrazio
Dio, sono un Anziano della Chiesa Apostolica, il Signore mi ha portato in
questo luogo, appena siamo entrati in quella porta
abbiamo sentito che il Signore aveva un piano per noi, pregate per noi affinchè il Signore ci guidi e ci parli. Ho 5 figli, l’ultimo è nato 3 mesi fa, c’è tanto da lavorare e
come diceva un fratello: tu hai una chiesa in casa! Dio vi benedica e grazie. Quel
fratello si chiama Enzo Maci.
-
Giuseppe Presta (Pastore che verrà in
rappresentanza della Chiesa di Fiumicino):
ringrazio voi tutti che sono qui, è un piacere, sono stato molto benedetto
questa mattina. Mi trovo a collaborare con Fiumicino e per me è una gioia
essere nell’opera di Dio. In questi anni ho riflettuto molto e
io voglio essere un dono, nelle mani di Dio, per la Sua opera, non solo in una
struttura, quindi sono qui. Nella mia possibilità (quando non ho già impegni),
se vi posso essere utile, ci sono.
(
(
-
10. ...
11. Predicazione (Rogerio Dos Santos): pace a tutti, Dio vi
benedica in questa mattina e per me è una gioia essere con voi perché il
Signore è in mezzo a noi. Abbiamo ascoltato questa testimonianza molto forte
questa mattina e siamo pieni dello Spirito Santo. Anche a me è successo
qualcosa di meraviglioso nella mia vita, sono cresciuto in un orfanotrofio in
Brasile gestito da un missionario svedese, mi hanno preso dalla strada e mi
hanno portato in questo orfanotrofio ed è stato molto
bello perché lì ho conosciuto Gesù. Sentivo spesso parlare dell’Europa e della
Svezia e così l’Europa è entrata nel mio cuore, tutta la mia vita ho sentito
parlare su voi e così per me oggi essere missionario in Italia, in Rieti, è un
onore!
Io e Nivea stiamo
lavorando a Rieti, abbiamo due figli che sono più italiani che brasiliani, infatti Sila, il piccolo, aveva 8 mesi quando siamo venuti
in Italia. Se qualche volta proponiamo di andare in Brasile loro dicono di no. Ma il Signore è buono e questa mattina sono molto contento
anche di aver portato con me il fratello Pietro di Rieti e Dio ha fatto una
cosa molto bella nella sua vita e l’anno scorso si è battezzato. La sua
famiglia non è ancora credente ma stiamo pregando che il Signore possa fare
l’opera. Abbiamo anche portato con noi un fratello nigeriano il cui nome God Power significa “Dio
Potente”, non parla italiano ma lo sta imparando, lui è pieno dello Spirito
Santo di Dio.
E’ un po’ difficile
predicare a Pastori, ho pregato per questo e Dio mi ha dato una parola dal Vangelo di Matteo 8: 5-10, una parola molto semplice che
tutti noi conosciamo: “Quando Gesú fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo, 6 e dicendo: «Signore, il mio servo giace in
casa paralizzato e soffre grandemente». 7 E Gesú gli
disse: «Io verrò e lo guarirò». 8 Il centurione, rispondendo, disse:
«Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di' soltanto una
parola, e il mio servo sarà guarito. 9 Perché io sono un
uomo sotto l'autorità di altri e ho sotto di me dei soldati; e se dico all'uno:
"Va'" egli va; e se dico all'altro: "Vieni" egli viene; e
se dico al mio servo: "Fa' questo" egli lo fa».” In questa parola io
vedo due cose molto importanti, in questo uomo, 1) lui
aveva fede in Dio, aveva fede in Gesù, sapeva che Gesù era pieno di autorità,
sapeva che Gesù aveva una autorità assoluta e in Matteo 7:29 infatti leggiamo:
“perché egli le ammaestrava, come, uno
che ha autorità e non come gli scribi”, Gesù quando parlava lo faceva con
autorità e questa autorità veniva da Dio, era una cosa tremenda. Quando noi
parliamo con l’autorità che viene da Dio è diverso.
Questo centurione era un uomo importante, parlava con le persone con autorità, questo ufficiale romano che era al comando di 100 soldati
conosceva Gesù e sapeva che Egli aveva autorità su tutto, probabilmente aveva
ascoltato Gesù predicare con molta autorità.
Ma nel versetto 8 sembra che il centurione ha visto un problema, perché lui ha
detto a Gesù: “Signore io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto”,
perché lui ha detto questo? Secondo la legge ebraica colui
che fosse entrato nella casa di un giudeo sarebbe stato considerato
spiritualmente impuro, il centurione che senza dubbio conosceva questa legge si
vergognava del fatto che Gesù dovesse portare a causa sua una situazione tanto
sconveniente però il centurione sapeva allo stesso tempo che se aveva fede
conosceva il principio dell’autorità e per questo che lui ha detto a Gesù: “dì
soltanto una parola e il mio servo sarà guarito!”
Quando noi leggiamo
l’ultimo capitolo di Matteo 28:18 “Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è
stata data in cielo e sulla terra.”, Gesù stava parlando che ogni potere, ogni
autorità è stata data a Lui, però adesso Gesù sta parlando con i suoi discepoli
“19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i
popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Gesù parlò a loro
affermando di avere ogni potere in cielo e sulla terra, Gesù sempre parlava con
autorità e questa autorità, questo potere ufficiale è
stata data a Gesù dal Padre e sta ordinando ai suoi discepoli di andare proprio
sulla base di tale autorità. Questa autorità il
Signore ha dato ad ognuno di noi, può darsi che qualche volta dimentichiamo che
abbiamo questa autorità data a ognuno di noi dal cielo, dal Signore Gesù.
Quando noi ricordiamo
l’apostolo Paolo, che parlando a Timoteo nella Prima Epistola inizia dicendo: “
Timoteo, mio figlio nella fede, grazie,
misericordia, pace da Dio nostro Signore ”, poi al capitolo 4:6 Paolo ricorda
qualcosa forte nella vita di Timoteo: “Proponendo
queste cose ai fratelli, tu sarai un buon ministro di Gesú
Cristo, nutrito nelle parole della fede e della buona dottrina, che hai seguito
da vicino”, e poi al 4:14 “Non trascurare il dono che è in te che ti è
stato dato per profezia, con l'imposizione delle mani da parte del collegio
degli anziani”, io penso che qualche volta Timoteo dimenticava che gli
anziani avevano pregato per lui e gli avevano detto: “tu hai l’autorità nella
tua vita che tu hai ricevuto quando abbiamo pregato per te, non dimenticare
questo!”
Cari Pastori, Fratelli,
noi abbiamo un’autorità molto forte da parte di Dio perché è Gesù che ha detto:
“andate per tutto il mondo”, oggi il mio mondo è una
piccola città di 48.000 abitanti che si chiama Rieti, e nel Vangelo di Marco al
capitolo 16:15 è Gesù che sta parlando: “15 Poi disse loro: «Andate per tutto il
mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; 16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà
salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. 17 E questi sono i segni che
accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni,
parleranno nuove lingue; 18 prenderanno in mano dei serpenti anche se
berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli
infermi, e questi guariranno».”
Rieti è una città molto
chiusa, è difficile starci, però molte volte io devo prendere questa autorità che Dio mi ha dato, una domenica sono andato
in ospedale per pregare per qualcuno, è difficile credetemi andare senza riferimenti
e senza essere stati invitati, quindi pregavo Signore guida la mia vita adesso,
questo pomeriggio vorrei pregare per qualcuno e mentre pregavo così era finito
il corridoio, c’era una porta a sinistra, era una stanza piccola, sono entrato,
permesso? Una signora mi ha guardato, piangeva tantissimo, sono entrato con
Fratelli, Dio ha dato a
ognuno di noi autorità e noi non dobbiamo dimenticare questa
autorità che Dio ci ha dato, dobbiamo parlare con forza e autorità perché
abbiamo questa autorità da Dio. In Giovanni 3:27 è scritto: “L'uomo non può ricevere nulla, se non gli è
dato dal cielo”, l’apostolo Paolo diceva “perché io ho ricevuto dal Signore
quello che vi ho anche trasmesso”, e in Romani 11:29 “perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento”, perché
i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili, quindi l’autorità che ci ha data non se la prende indietro. Quando ritornerai alla tua chiesa parla con l’autorità che Dio ci ha dato, è Lui che ha
posto questa autorità in noi.
Oggi, quando è iniziato
il culto, il fratello ha dato una parola e magari qualcuno potrebbe essere
sgomentato, ma io vorrei completare questa parola ricordando che quando Mosè è
morto, Dio ha parlato a Giosuè come riportato nel libro di Giosuè 1:9 “Non te l'ho io
comandato? Sii forte e coraggioso; non aver paura e non sgomentarti, perché
l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu vada”, dovunque, dobbiamo
credere la Parola che Dio ci ha data, questa parola è
potente e che la nostra preghiera questa mattina sia: “Signore adesso io devo
prendere questa autorità che tu ci hai data”, prendiamo questo nel nome di Gesù
e parliamo con l’autorità nel nome di Gesù e Lui opererà perché la Parola non è
morta, ma è
Servi di Dio, una delle
cose di cui noi abbiamo chiesto aiuto a Dio era
proprio che in mezzo ai servitori di Dio, che serviamo insieme il Signore, che
non ce ne siano alcuni che stanno soffrendo e che si separano, si allontanano,
non chiedono aiuto. IPL deve essere una comunione, è titolata così, una comunione che si edifica.
12.
Distribuita la lettera
di Ringraziamento e Incoraggiamento del
nuovo Presidente e del riconfermato Segretario inviata per e-mail il 30 ottobre 2014.
13.
Servizio alla Chiesa
attraverso la preghiera (Emanuele Di Martino): mi permetto di parlare oggi nel clima che si è
creato, non mi piace molto pubblicizzare le cose che si fanno perché è lo
Spirito Santo a muoverle, ma si è creato un clima particolare. Io credo
veramente nell’unità e in quello che lo Spirito Santo sta facendo qua. Noi
abbiamo iniziato quasi per caso a fare questa cosa di girare per le chiese per
l’incontro settimanale di preghiera, perché inizialmente volevamo affittare dei
locali, e devo dire che sono stato molto incoraggiato dalla disponibilità che ad oggi 14 chiese ci hanno dato per svolgere la preghiera
ogni sabato alle ore 16 per due ore. Questo pomeriggio andremo nella comunità
del
14. Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. sabato 17 gennaio
2015 ore
15. Il prossimo incontro IPL dei soli Pastori e
Mogli lunedì 16 febbraio in Via Galvani alle
ore 19.
16. Predicatore per la prossima riunione IPL (fra quelli che hanno predicato molto tempo fa, quasi 15 anni):
17. Segnalazione del
18. Aldo Erazo: per noi è un piacere
invitarvi a trattenervi per pranzare assieme con
quello che è stato preparato.
19. Preghiera di chiusura e di intercessione
contro
tutte le malattie dei Fratelli da parte del
20.
Data |
Tipo
Incontro |
Ora
e Località |
Sabato 10 gen
15 |
Incontro Speciale Giovani 4GOD dal Tema: 100 % |
Ore |
Sabato 17 gen 15 |
Riunione IPL allargata a Collab. |
Ore |
Lunedì 16 feb 15 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 21 mar 15 |
Riunione IPL allargata a Collab. |
Ore |
Lunedì 20 apr 15 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 23 mag
15 |
Celebrazione Pentecostale |
Ore |
Sabato 20 giu 15 |
Riunione IPL allargata a Collab. |
Ore |
Sabato 19 set 15 |
Riunione IPL allargata a Collab. |
Ore |
Lunedì 19 ott 15 |
Incontro Pastori |
Ore |
Sabato 21 nov 15 |
Riunione IPL allargata a Collab. |
Ore |
|
Il Segretario |
|
Carlo Galioto |
- Presidente di turno |
|
347-3067323 |
ps.mariobasile@libero.it |
- Segretario di turno |
fr. Carlo Galioto |
339-1260778 |
c.galioto@tin.it |