Via Cassia 15/03/2014

 Riunione I.P.L. n. 108/2014 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.        La riunione è iniziata col benvenuto del Pastore ospitante, Kilea KY: Cari Servi e Serve di Cristo, Vi saluto nel nome del nostro Signore Gesù Cristo. Vi porto il saluto anche di tutti i fratelli e le sorelle del CIE MIT, e del nostro padre spirituale dott. Mamadou Philippe Karambiri, fondatore del CIE MIA

Grazie di aver scelto per questo incontro la nostra modesta chiesa sede del CIE MIT. Siamo nella gioia del Signore perché vediamo in questo la manifestazione del Vostro amor fraterno per noi. Ringraziamo Dio nostro Padre per avervi scelti e stabiliti per essere luce in Cristo Gesù per Roma e per la regione Lazio.

Dalla nostra ammissione in IPL ho potuto constatare che siete dei fedeli servi e serve consacrati, timorosi di Dio e lavorando con tutte le vostre forze per l’espansione del Regno di Dio in Roma, in Italia e in tutta Europa.

So che il nostro Dio è fedele e che Egli compirà per voi e per i vostri servi e serve, che state seguendo nella formazione spirituale, un risveglio potente secondo le sue grandi promesse.

Vorrei, con il Vostro permesso, sollecitare che l’IPL organizzi una visita missionaria nel nostro Paese, il Burkina Faso, in occasione della Conferenza delle Donne CIE MIA che avrà luogo dal 28 ottobre al 2 novembre 2014. Il Pastore Lidia Alicino è stata già a quella del 2012.

Questa visita mi sembra una cosa buona da fare per più apertura, pensiamo al fatto di essere in Italia e avere due italiani (Umberto e Lisa Trapi) in Burkina Faso. Non è un caso fortuito ma una volontà divina per una collaborazione fruttuosa fra i nostri due Paesi. Che il Signore Vi benedica abbondantemente.

- Riccardo Alicino: il Pastore Kilea lavora all’Ambasciata del Burkina Faso, e vorrebbe lasciare il lavoro secolare per lavorare a pieno tempo nella Missione. E’ un passo di fede, non è facile lasciare lo stipendio, la sicurezza, la protezione ma il problema maggiore diventerebbe poi il permesso di soggiorno in Italia. C’è qualcuno che ha una indicazione di come fare per avere il permesso di soggiorno?

2.       Carlo Galioto: Saluto dai Pastori che non sono potuti venire: A. E., F. G. (che ha un problema alla spalla),  F. I., R. L., C. R., G. S. (è in Brasile), P. T., F. T., S. Z. (in Spagna) si scusano di  non essere presenti e salutano tutti. Ringraziamo i tanti presenti che hanno partecipato a quest’incontro.

3.       Inaugurazione Chiesa di Fiumicino: Sabato 29 marzo alle ore 18:30, come è già stato annunciato, ci sarà l’inaugurazione della chiesa di Fiumicino. Siete pregati di darmi conferma della Vostra partecipazione entro la prossima settimana.

4.       Responsabili dei Giovani: (Giancarlo Galassi) confermata la data del 28 giugno per una uscita all’aperto con tutti i giovani. Sabato 5 aprile alle ore 10 presso la chiesa della Magliana, che gentilmente ci viene messa a disposizione, ci sarà un incontro di comunione e programmazione fra i responsabili dei giovani per mettere a punto i vari aspetti organizzativi dell’incontro del 28 giugno.

5.       Riccardo Alicino: questa mattina doveva venire un fratello dell’Argentina il cui nonno, che ha 104 anni, aveva conosciuto Francescon quando andò lì per evangelizzare. Quindi tutta la famiglia sono stati pionieri dell’evangelismo in Argentina. Purtroppo è rientrato questa notte e mi ha telefonato che non riusciva a venire.

-        Ma abbiamo un fratello che viene da Milano che ci presenterà un lavoro di evangelizzazione

6.       Remo Blasio: sono uno dei responsabili di REM (Rete Evangelistica in Missione), una missione abbastanza giovane avendo 4 anni di vita. Nasce con lo scopo di unire le chiese con sana dottrina e cerco di riassumere il lavoro di REM in 4 punti:

1)      organizzando delle marce nella città per far si che in Italia si comprenda chi sono i cristiani evangelici, perché molte volte sono scambiati per testimoni di Geova. Quest’evento ha permesso anche di portare i giovani fuori dalle chiese perché prima della marcia si evangelizza per le strade e le piazze.

2)      Nel 2012 abbiamo organizzato un evento chiamato “L’Italia s’è desta” partendo da Civitavecchia per Barcellona e abbiamo avuto la possibilità di parlare ai giovani e riconsacrare tanti giovani. Lo rifaremo quest’anno dal 13 al 16 settembre.

3)      Fuori dalle mura: portare le persone in chiesa è abbastanza difficile e allora facciamo all’opposto, andiamo noi in mezzo alla gente come Gesù ci ha insegnato e abbiamo visto che funziona, facciamo i culti nelle piazze, le persone si avvicinano e poi riusciamo a portarle anche nelle comunità.

4)      Missione Mobile: è un progetto che si è realizzato attraverso l’acquisto di un autobus lungo 13 metri che va in giro per le città offrendo un servizio di evangelizzazione attraverso una libreria e un coffe-bar installati nell’autobus. In questo modo le persone possono avere letteratura cristiana (volantini, opuscoli, etc..), poi con un proiettore e un telone si proiettano dei cortometraggi di 6-8 minuti col messaggio evangelico.

Sono tutti sistemi che vogliamo usare per evangelizzare e mettere a disposizione delle chiese per fare un calendario degli eventi. In maggio saremo col pullman in Sicilia, e faremo anche alcune marce. Siamo a disposizione per qualsiasi tipo di informazione di cui avete bisogno o che volete darci. Sarei molto felice di organizzare una marcia a Roma, così come la sto proponendo a Napoli per creare un risveglio in questa nazione. Ho nel cuore che ci sia comunione fra le varie chiese e noi siamo disponibili per collaborare con voi. Una cosa che potete fare e che vi chiediamo è pregare per noi e per questi progetti.

Remo Blasio cell: 329-1313108  mail: info@missionerem.org  sito:www.missionerem.org

7.       Riccardo Alicino: un pensiero che volevo condividere con voi è riflettendo a quello che Gesù ha fatto quando ha iniziato il suo ministerio: cerca di costruire una squadra. Non soltanto li ha chiamati, li ha messi insieme e non era facile con i caratteri diversi che avevano, li ha insegnati per far loro portare l’Evangelo in tutto il mondo, proclamare il Regno di Dio ed è quello che poi hanno fatto. Questa è una lezione anche per noi, se vogliamo essere vincenti dobbiamo essere una squadra, perché da soli non possiamo fare niente. Per noi è importante avere la visione di essere una squadra: sia in chiesa, così come a livello di Città, di Regione. Il Signore ci ha messo insieme per essere una bella squadra. Nella squadra non sono tutti uguali ma ognuno ha il suo ruolo. Nell’unità non significa che dobbiamo essere tutti uguali perché siamo diversi l’uno dall’altro ma con un unico obiettivo (come una squadra di calcio dove ci sono 11 ruoli diversi ma con l’obiettivo comune di fare gol), quello di proclamare il Regno di Dio e la sua giustizia. Quando nella squadra c’è armonia arrivano anche i risultati, ma se c’è discordia si fa fatica ad andare avanti. Se l’IPL può essere una bella squadra per dare un impatto a questa Nazione, ben venga.

8.        Predicazione (Lidia Alicino): per me è un onore ritrovarmi qui in questa chiesa curata da persone che ammiriamo per il loro lavoro e per come servono Dio in maniera umile. Il tema che Dio ha messo nel mio cuore è questo: “buoni amministratori della svariata grazia di Dio”.

Se siamo buoni amministratori di quello che Dio ci dà, saremo anche una buona squadra. Leggiamo da (I Pietro 4:10-11) “come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno secondo il carisma che ha ricevuto, lo metta al servizio degli altri. Se uno parla lo faccia come se annunzia gli oracoli di Dio, se uno compie un servizio lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli”. Siamo buoni amministratori e io so che qui davanti a me ce ne sono tanti. Per entrare in questo soggetto vorrei farvi conoscere due persone che sono state buoni amministratori dei doni che Dio aveva loro dato.

La prima è una donna del Sud che ha trascorso la maggior parte della sua vita a Roma e l’altra una donna del Nord che ha vissuto la maggior parte della sua vita viaggiando come missionaria. Tutte e due avevano in comune diverse cose: la bellezza, il sorriso, l’umiltà, la fedeltà, l’amore e la grazia divina nella gestione di ciò che Dio aveva dato loro. Queste due donne hanno servito Dio in modo diverso, una a Roma è stata fedele fino alla fine nella chiesa, servendo la chiesa e pulendo praticamente la chiesa ogni venerdì pomeriggio fino a che il Signore non l’ha chiamata. L’ha fatto con una gioia e con una fedeltà meravigliosa, era come se si trovasse davanti alla sala del trono e aveva potenza nella voce in preghiera.

L’altro donna è stata missionaria, ha girato molte parti del mondo, ha viaggiato tantissimo, ha conosciuto tantissime persone, era canterina e aveva un altro dono: qualunque cosa lei toccasse diventava bella. Le case che le prestavano durante i viaggi, i luoghi di culto così improvvisati, una sala, un fiorellino, diventava tutto meraviglioso, risplendeva, perché la grazia e la gentilezza di Dio erano in lei. Era anche un’evangelista, aveva il dono della consolazione e sapeva abbracciare e comprendere chiunque si avvicinava a lei.

I funerali di queste due donne sono stati due servizi evangelistici in pieno, non pensati e non organizzati. Sono stati alla presenza di Dio fino all’ultimo anche andando nel riposo nella terra: erano la sorella Sabina Servarolo (mia suocera) e l’altra era la sorella Gianna DAddeo (mia mamma). Hanno lasciato il segno perché hanno saputo gestire e valorizzare ciò che Dio aveva dato loro. Certamente non erano perfette, ma non importa.

Questo ci può far capire che è possibile gestire, volendo, ciò che Dio ci dà, una cosa buona pensare che qualcuno prima di noi ce l’ha fatta, non solo loro ma altri e altri. Mettiamo il carisma al servizio di Dio, è la grazia divina, è l’autorità, è un ascendente, può essere prestigio, può essere influenza, fascino, qualcuno dice addirittura charme, un’attrattiva! Ebbene, usiamo questa attrattiva secondo la volontà di Dio altrimenti potremmo, invece di edificare, distruggere. In base a questo ci sono davanti a me due gruppi di credenti, quello che sa di avere le qualità, sa di essere stato toccato da Dio, sa che può muoversi in quello che ha ricevuto e lo fa, come e quando vuole, che sbagli o no; l’altro gruppo invece è composto da quelle persone che non vedono le doti che Dio ha dato loro, dicono di non avere niente, agli altri si e a me no. Ma Pietro in questo caso fa un’esortazione: “tu guarda dentro di te perché per certo qualche cosa ti è stato dato!” Anche alla persona che si sente più piccola sicuramente qualche cosa è stato dato, bisogna semplicemente scovarlo, vederlo dentro di noi.

Quindi voglio dare un incoraggiamento, c’è per certo qualche cosa in ognuno di noi, cerchiamo di vederlo, forse dobbiamo andare in fondo, se siamo persone chiuse o rigide o timide o complessate è più difficile scoprire ciò che Dio ha dato a noi, ci vuole un po’ di coraggio. E Pietro qui ci incoraggia: su forza, vediamo, c’è qualche cosa, prendilo e una volta che lo hai visto, una dote o una qualità, quello che è lo saprai tu e il Signore, fallo fruttare.

Pietro continua e dice che tutti i talenti, le capacità, i ministeri che Dio ha dato alla Chiesa dovrebbero essere usati per il bene comune, e qui ritorna in ballo la squadra. Se uso tutto per me mi gonfierò, diventerò obeso, invece usando per il bene comune cerchiamo di mantenerci “in linea” spiritualmente, perché lì, nella comunione, Dio ha posto la Sua benedizione, altrimenti non avrebbe detto di stare nella fratellanza, di essere un corpo, di stare uniti. Chi sta solo cerchi di aprire la sua mente, incoraggiamo altri che vediamo essere soli, anche dotati da Dio, capaci, incoraggiamoli ad abbracciare la comunione fraterna e noi stessi abbracciamo lui o lei.

Quindi Dio ci ha chiamati a lavorare, ad attuare e ognuno di noi sa che cosa ha ricevuto personalmente. Io posso vedere qualche cosa su alcuni di voi, un po’ ci conosciamo, posso aspettarmi qualche cosa da voi, ma ognuno di noi non può conoscere gli altri così bene, ma solo noi sappiamo quello che c’è dentro. Usiamolo e così incoraggiamo, dentro e fuori, in e out, dentro la comunità, per la comunità, per la comunione fraterna e anche fuori, per l’edificazione della comunione fraterna, per la crescita, ma anche fuori dalla chiesa perché i carismi che Dio ci ha dato servono per essere luce del mondo, sale della terra (per il mantenimento di ciò che è buono su questa terra, in questa Nazione, in questa città). Questa capacità divine non possono essere nascoste, devono essere messe in luce ma senza orgoglio, senza presunzione, ma devono essere messe in luce. Non valutiamoci però più di quello che Dio possa valutare noi, perché quello che abbiamo ricevuto da Dio non siamo solo noi ad averlo ricevuto, ma a fianco a noi, davanti e dietro ci sono anche altri che hanno ricevuto uguale, meno o più di noi . Quindi coscienti delle capacità e dell’unzione di Dio in noi ma senza presunzione, orgoglio, pregiudizio perché queste qualità non sono da Dio.

Può capitare anche il contrario, che qualcuno non si pavoneggia ma addirittura si nasconde davanti a queste responsabilità in quanto Dio ci chiama a ministrare quello che ci ha dato, come nella parabola dei talenti dove qualcuno li ha fatti fruttare, uno ha nascosto quello che aveva ricevuto per paura che fosse rubato. Ci si può nascondere per paura di essere plagiati, di non essere ben valutati dagli altri: “che importa, qualunque cosa faccio non è vista, non è apprezzata, non è valutata!” Questo può capitare soprattutto se vicino a questo tipo di persone c’è l’altro tipo che si pavoneggia. L’altra paura che può frenare il mettere in atto i talenti è quella di non riuscire, di non essere capaci per timidezza, per aver ricevuto traumi, cose che possono essere vere ma Dio anche da questo tipo di persone può trarre delle “perle”, proprio dalla cenere Lui risorge qualcosa di glorioso, di inaspettato.

Quindi io credo che bisogna chiedere liberazione e guarigione divina, la comprensione che nonostante tutto io mi metta in movimento e questa sarà una bellissima vittoria per la chiesa e per l’individuo, afferrare nella svariata grazia di Dio le qualità che Lui mi ha dato. L’esperienza ministeriale ci insegna che usciranno perle se guidati, incoraggiati, controllati, aiutati, stimolati, spinti (anche se qualcuno bisogna frenarlo) per contrastare le bugie che vengono dal padre della menzogna, quindi lasceremo lo spazio alla guarigione e alla liberazione e la timidezza o la presunzione potranno fuggire da noi: “resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi”.

Spesso una cattiva amministrazione dei beni spirituali ha prodotto fallimenti nell’opera di Dio, opere, missioni, iniziate e poi lasciate incompiute perché si è sottovalutato la grazia di Dio che ci permette di amministrare i suoi carismi: la grazia è un dono gratuito che a noi costerà fedeltà, ubbidienza, umiltà, servizio, attività, ma quello che abbiamo ricevuto è in dono e a volte anche senza averlo chiesto in quanto Lui dà a chi vuole.

Quando non compiamo le opere di Dio cercheremo di dare la colpa ad altri e il più delle volte ci fa mormorare, brontolare, criticare, giudicare, accusare gli altri.

Due personaggi di cui ci parla la Bibbia avrebbero avuto tutto il diritto di lamentarsi: Giuseppe che è finito dalle stelle alla stalla, dall’agiatezza alla schiavitù ma Dio aveva iniziato a lavorare in Giuseppe da quando aveva 17 anni, a formare un vaso per la sua gloria e questo ha prodotto tanta sofferenza in Giuseppe ma poi, come ci riporta Genesi 41:55, il faraone disse a tutti gli egiziani: “andate da Giuseppe e fate quello che lui vi dirà”, che scalata! Il dimenticato è stato elevato perché è stato fedele alla grazia di Dio, lui sapeva in chi aveva creduto e aveva continuato nell’onestà e nel timore anche in quelle grandi difficoltà che noi conosciamo. Non solo ma arrivò per lui anche il momento della rivalsa, della vendetta verso i suoi fratelli, ne aveva tutto il diritto e il potere, qualche momento di combattimento interiore ma poi disse ai suoi fratelli terrorizzati (Gen. 50:20): “voi avevate pensato del male contro di me ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere ciò che oggi avviene, cioè conservare in vita un popolo numeroso”. Dio lo aveva usato, lo aveva dotato di intelligenza, sapienza, intuizione, capacità pratiche e intellettuali per la salvezza del Suo popolo. Giuseppe anche se molte volte incompreso ha saputo far fruttare in maniera eccellente quello che Dio gli aveva dato, sano e buon amministratore dei carismi dati secondo la svariata grazia di Dio.

L’altro personaggio è Mardocheo, tutore di Adassa che diventerà poi la regina Ester. Anche lui ha avuto una vita difficile, è stato deportato a Susa. Quando c’è stato il decreto che significava la distruzione di tutti i giudei nell’impero Babilonese, Mardocheo, con la grazia ricevuta, amministrò quello che lui poteva fare. Come figura dello Spirito Santo, guidò ed educò e mostrò alla regina Ester quello che era meglio fare e così il malvagio e diabolico Haman viene svergognato e impiccato al posto che era stato preparato per Mardocheo. Ma aveva rischiato la morte perché si era presentato vestito di sacco alla porta del re. Quindi noi abbiamo il diritto di difenderci, di difendere la nostra vita spirituale, la vita dei nostri fratelli, siamo stati chiamati anche a questo. “chi sono io, forse il guardiano di mio fratello?” In un certo senso sì, se io amo, si; non il possessore, ma l’amico, il vicino per incoraggiare, consolare, guidare, facciamo questo piuttosto che quell’altro. Questo è anche spirituale, abbiamo tutto il diritto di difenderci con lo scudo della fede e attaccare con la spada della verità. Quindi Mardocheo è stato un grande amministratore, uomo saggio che amava il suo popolo e sapeva cosa volesse dire la comunione fraterna. E così è nata la festa del Purim, che sarà tramandata di anno in anno, per ricordare che Dio salva, libera, che ha la Sua mano sul Suo Popolo, se ovviamente il Popolo lo vuole.

Quindi sia Giuseppe che Mardocheo hanno amministrato quanto hanno ricevuto da Dio secondo la Sua svariata grazia in modo eccellente per conservare il Popolo in vita. Dobbiamo essere coscienti di questo, dobbiamo combattere per tenere in vita il popolo numeroso, per la salvezza stessa del popolo. Gesù amò i suoi fino alla fine. Noi amiamo i suoi in sincerità, in grazia, amo i miei fratelli (quelli che nemmeno conosco)?

Mettiamo al servizio noi stessi, “Signore sono così, così come sono, so fare qualche cosa, altro non so fare, però per l’altro c’è il mio fratello, c’è la mia sorella che lo sa fare molto meglio di me”. Ecco la comprensione di ciò che è comunione, con grazia. La grazia solitamente ci fa pensare al femminile, finisce con la “a”, ma non è veramente così, uomo e donna ne hanno bisogno altrimenti non ci sarebbero questi versi biblici che parlano all’uomo come alla donna che hanno bisogno di grazia. Mi chiedevo in questi giorni: quanti uomini sono senza grazia? Cioè dis-graziati, senza grazia che quindi non possono essere amministratori della svariata grazia di Dio perché non ce l’hanno, perché la rifiutano, perché non la vogliono, perché non ne hanno bisogno. E questi uomini non sono buoni amministratori di loro stessi, della famiglia, dei figli, del lavoro, etc.. e tutto questo poi ricade sulla società e anche nell’attività ecclesiale. Pensando a questo ho pensato anche a un brano biblico che vorrei parafrasare che di solito siamo abituati a usare per la figura femminile, un brano che indirizzato alla figura femminile ma anche all’essere chiesa, la perfezione: “i suoi figli si alzano e lo proclamano beato, sua moglie lo loda dicendo: la grazia è ingannevole, la bellezza è cosa vana, ma l’uomo che teme il Signore è quello che sarà lodato. Dategli il frutto delle sue mani e le opere sue lo lodino alle porte della città. Molti uomini si sono comportati da virtuosi ma tu li superi tutti” (Prov. 31). Un uomo così è la gloria di Dio, la presenza di Dio, è la benedizione di Dio.

E qui ci sono uomini che temono Dio, non perdiamo la Sua grazia, non accantoniamola, la diamo per scontata pensando alla salvezza, al sangue di Gesù sparso per noi, pensando al sacrificio, alla croce, tutta questa magnifica storia d’amore. Ma il più delle volte la lasciamo lì, no, la grazia lì è soltanto iniziata per continuare nel nostro percorso. Facciamo fruttare la grazia di Dio attraverso i doni che Lui ci ha dato e che ci siano sempre più mogli in grado di dire questo al marito, perché questo sarà la gloria di Dio, la presenza di Dio, la crescita della chiesa nella città, nella Nazione, perché Dio è onorato attraverso i suoi amministratori

 

9.       Riccardo Alicino: abbiamo bisogno di amministratori, se le cose non vanno bene nel nostro Paese è perché ci sono degli amministratori corrotti, se le famiglie non vanno bene è perché i capi famiglia si sono persi. Quando un manager ha saggezza e grazia tutto va bene, le società che sono in perdita acquistano valore e io credo in questa mattina che ognuno di noi sia un amministratore della svariata grazia di Dio. Chiesta una preghiera: “Signore noi abbiamo bisogno della tua grazia, non solo le mogli, ma noi che siamo in autorità e in responsabilità abbiamo molto più bisogno della tua grazia, quindi ti ringraziamo per questo messaggio e ti chiediamo facci uomini di grazia, portatori di grazia, persone che non siano litigiose, che non siano disgraziate come il mondo, ma noi dobbiamo essere uomini di grazia, portare il perdono, parole di grazie, canali della tua meravigliosa grazia. Grazie Signore per la grazia che hai avuto verso di noi per darci una salvezza e un ruolo e facci portatori” (Andrea Thomas). “Grazie Signore perché la tua grazia non perde di efficacia, non va fuori corso, non è fuori moda per noi e noi vogliamo chiederti che questa tua grazia sia abbondante attraverso di noi, fa che non rinunciamo alla tua grazia perché è l’unica moneta di scambio che abbiamo, la tua grazia perfetta in noi” (Rosina Rosi)

 

10.    ..

 

11.    R.E:M (Rete Evangelistica in Missione): proiettato un video sulle attività della REM illustrato dal fratello Remo Blasio che ha parlato anche di Missione Mobile. Abbiamo ricevuto per grazia di Dio un pullman di 13 metri del prezzo di 16 mila euro al prezzo di 10 mila. La burocrazia per quanto riguarda l’omologazione è superata, manca ancora un piccolo lavoro di rivestimento moquette. Abbiamo anche un palco che il Signore ci ha donato a un prezzo stracciato così che quando l’auto si ferma mettiamo il palco. Gli strumenti ci sono, bisogna solo usarli. Sul libretto queste cose sono nostre ma è come se fossero vostre perché sono al servizio delle chiese, a vostra disposizione. Se desiderate una collaborazione potremmo farlo girare a Roma per evangelizzare. La marcia per Gesù è nata a Milano da 4 Pastori, qui siete molto di più e quindi si possono fare grandi cose. Io voglio essere degno del Regno dei Cieli e la Parola ci dice come essere degni: non voltarsi indietro davanti all’aratro ma andare avanti.

 

12.    Conferenza “Un Popolo di Sacerdoti” Emanuele Di Martino (Casa di Preghiera): in questo momento siamo in una situazione in cui abbiamo il mandato di Dio che ci ha detto “agite!” ma vogliamo anche aspettare la “nuvola” che si alza e ci guida per muoverci nel momento giusto e nel modo giusto. Questa conferenza a cui volevo invitarvi ci è piovuta dal cielo, perché all’inizio di febbraio Michele Montecchi, responsabile della Casa di preghiera di Milano, mi ha chiamato per dirmi che per due volte ha visto in sogno che aiutava la Casa di Preghiera di Roma a nascere e avendo organizzato una conferenza con Kirk Bennet, leader della Casa di Preghiera di Kansas City, desiderava condurlo anche a Roma quindi mi ha chiesto se ero disponibile a organizzare una conferenza. Gli ho risposto: come faccio a dire di no? E’ proprio questo che abbiamo nel cuore, è proprio il momento giusto in cui stiamo andando, quindi… mi sembra che sia il caso in cui la “nuvola” si è mossa prima di noi. Il tema “un Popolo di Sacerdoti” fa capire che è una conferenza in cui si parlerà di adorazione, intercessione, preghiera. L’oratore, Kirk Bennet, è un uomo che dedica tante ore della sua giornata a intercedere e a pregare e che ha la visione di incentivare, benedire nuove case di preghiera in tutto il mondo, quindi un uomo che parla da una vita vissuta. Ho sperimentato ultimamente partecipando a una preghiera in un bar del Campidoglio che come crea unione spirituale l’intercessione comune e la preghiera comune, poche altre cose possono creare unione nello stesso modo.

La nostra ottica, come casa di preghiera è di essere un possibile strumento che porta unione, ci proponiamo come terreno neutro per le chiese per poter pregare insieme, intercedere insieme, per essere insieme un fuoco che arde verso Dio. La Conferenza si terrà venerdì sera 11  e tutto il sabato 12 aprile con 4 sessioni. Stiamo cercando 4 gruppi musicali per introdurre alle sessioni, due li abbiamo e mi piacerebbe trovarne altri due qui fra di noi. Vi invito a prendere dei volantini e delle locandine quante ne volete perché per un miracolo di Dio ne abbiamo stampate abbastanza. Abbiamo una sala dove ci possono stare più di 300 persone che paghiamo al costo di quella più piccola presso l’hotel Capital Inn in via Carlo Santarelli 96 (Giardinetti – Roma). Siete tutti invitati, le vostre chiese sono invitate, vi prego: createci il problema che non c’entriamo!

 

13.    Il prossimo incontro IPL dei soli Pastori e Mogli sarà lunedì 28 aprile sempre a via Cassia 925 alle ore 19.

 

14.    Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. sabato 10 maggio ore 10 in Via Indipendenza 67 - Casoria (Napoli) . Prendere una decisione per prenotarsi per la prossima riunione e poter prendere un pullman.

 

15.     Preghiera per i Pastori Riccardo e Lidia Alicino in partenza per il Sudafrica per andare a trovare i figli Timoteo e Sara, la nuora Manda e i nipotini.

 

16.     Conferenza “Unzione per la Famiglia” oggi e domani nella Chiesa CEIZS Roma in via di Tor Cervara 34.

 

17.     Questa sera alle ore 19:30 concerto a via Chiovenda con la corale La Rugiada ed il gruppo musicale I Diaspri saranno in concerto con ROMA LIVE.

 

18.     Presentazione dei collaboratori del Pastore Kilea nella Chiesa locale CIE-MIT.

19.     Predicatore per la prossima riunione IPL:  Stefano Rinna

 

20.    Carlo Galioto: il programma annuale degli incontri IPL per il 2014 che è il seguente:

 

Data

Tipo Incontro

Ora e Località

Lunedì 28 apr 14

Incontro Pastori

Ore 19 in via Cassia (KY)

Sabato 17 mag 14

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Napoli (Adamo)

Sabato 7 giu 14

Celebrazione Pentecostale

Ore 17 a Fiumicino

Sabato 28 giu 14

Incontro Giovani 4GOD ??

Da definire

Sabato 20 set 14

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Via Chiovenda (Lilli)

Lunedì 20 ott 14

Incontro Pastori

Ore 19 a via Chiovenda

Sabato 15 nov 14

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Pomezia (Agostinelli)

      

 

21.   Tabella riepilogativa delle date:

data

ore

tipo riunione

luogo

10-11 apr 2014

 

Conferenza “Un Popolo di Sacerdoti”

Hotel Capital Inn

17 apr 2014

19:30

Riunione Speciale con Nicky Cruz

Chiesa CEIZS Roma

28 apr 2014

19

Incontro Pastori

Via Cassia

10 mag 2014

10

Riunione IPL allargata

Napoli

16-18 mag 2014

 

Convegno “DONNE in Cammino”

Hotel Selene -Pomezia

7 giu 2014

17

Celebrazione Pentecoste

Fiumicino

28 giu 2014

??

Incontro Speciale Giovani 4GOD ??

Da definire

20 set 2014

10

Riunione IPL allargata

Via Chiovenda

20 ott 2014

19

Incontro Pastori

Via Chiovenda

15 nov 2014

10

Riunione IPL allargata

Pomezia

 

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Riccardo Alicino

 331-2429997

AlicinoRiccardo@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

 339-1260778

 c.galioto@tin.it