Finocchio 14/09/2013

 Riunione I.P.L. n. 105/2013 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.        La riunione è iniziata con una breve riflessione del Pastore ospitante, Emanuele Di Martino: “una parola portavamo avanti l’altro anno è stata responsabilità, tante volte noi credenti tendiamo, anche senza accorgercene, a scaricare la responsabilità su Dio anziché prendercela noi. Dio ha già fatto tutto quello che doveva fare, è pronto ad esserci vicino in ogni momento della nostra vita, ma è pur vero che siamo noi a decidere che cosa farne, come portarla avanti, come raggiungere quello che Dio ha messo in ognuno di noi. Ad inizio anno cercavamo con Mario una parola per quest’anno e Dio ci ha dato: <responsabilità verso l’unità del Corpo>. Un versetto in particolare mi ha colpito e che troviamo in Efesi 4:15 < ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.16  Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l'edificazione di se stesso nell'amore> e la frase che mi ha colpito <secondo il vigore di ogni singola parte>”. Non possiamo mai pensare e dire che la nostra parte sia poco importante, che la parte del fratello sia poco importante perché il corpo cresce solo nella misura del vigore di ogni singola parte. Così io non posso essere responsabile solo di me stesso ma devo essere responsabile anche della salute del mio fratello, della chiesa vicino a me, dell’altra parte del corpo di Cristo. Se la vediamo così è molto più facile amarci, pregare gli uni per gli altri, sentire il peso del corpo di Cristo.

E’ seguito un bel tempo di lode e adorazione con il gruppo musicale della chiesa locale guidato da Andrea Auciello.

2.       Benvenuto del Presidente Riccardo Alicino: Diamo un benvenuto a tutti. La cosa più bella è che vogliamo coltivare questa armonia che c’è in mezzo di noi, vogliamo “accordare” il nostri strumenti questa mattina, perché se c’è armonia c’è la benedizione di Dio e vogliamo che il fiume di Dio che sorge dalla soglia della casa del Signore possa scendere nel mezzo di noi per portarci guarigione e poter guarire questa società. L’armonia si coltiva anche valutando positivamente il lavoro degli altri, pregiando gli altri più che noi stessi

Voglio condividere un passaggio della Scrittura che parla delle acque che possono portare guarigione, e io credo che in una società così malata sono estremamente necessarie, Ez. 47:1 “Egli mi condusse nuovamente all'ingresso del tempio, ed ecco delle acque uscivano da sotto la soglia del tempio verso est, 2  Poi mi condusse fuori attraverso la porta nord e mi fece girare di fuori fino alla porta esterna, che guarda a est, ed ecco, le acque sgorgavano dal lato destro. 8  Quindi mi disse: «Queste acque si dirigono verso la regione est, scendono nell'Arabah, e sboccheranno nel mare; entrate nel mare, le sue acque saranno risanate. 9  E avverrà che ogni essere vivente che si muove, dovunque il fiume arriverà, vivrà; ci sarà grande abbondanza di pesce, perche vi giungono queste acque e risanano le altre; ovunque arriverà il fiume tutto vivrà”, e noi vogliamo dire: Signore tu ci dai grazia di essere fiumi di acqua viva e fai che questo fiume possa portare veramente guarigione e vogliamo benedire la nostra città, la nostra regione e anche la nostra nazione

3.       Carlo Galioto: Saluto dai Pastori che non sono potuti venire: si scusano di  non essere presenti e salutano tutti. Ringraziamo i tantissimi presenti che hanno partecipato a quest’incontro.

4.        Pastori e rappresentanti di Pastori presenti per la prima volta:

-         Enrico D’Eusebi:  grazie dell’accoglienza, sono un anziano della Chiesa Apostolica e da circa un anno e mezzo abbiamo iniziato un’opera all’inizio della Tiburtina, al Portonaccio. Il Signore mi ha messo vicino un collaboratore che invito qui avanti, Aldo Erazzo, che ha una bellissima testimonianza. Era un prete della Chiesa Anglicana di via Nazionale a Roma e il Signore ce lo ha dato ed è una vera “roccia” non soltanto dal punto di vista fisico. Ha una notevole conoscenza accademica, ha 4 figli e insieme stiamo cercando di portare avanti l’opera che il Signore ci ha affidata. Vi ringrazio ancora per l’accoglienza, ringrazio il Presidente e il Segretario per questo spazio e che il Signore ci benedica grandemente. Da diversi anni collaboro pure con Porte Aperte che si occupa di aiutare i fratelli perseguitati nel mondo. Quest’impegno mi ha permesso di visitare e conoscere tante denominazioni e sentire che il Pastore Riccardo Alicino metteva in evidenza che siamo un corpo mi ha toccato profondamente perché io ci credo fermamente. A volte ci dimentichiamo della chiesa o del fratello che sta poco distante da noi non curando le relazioni. Molte volte vediamo il frutto di queste preghiere quando c’è unità perché il Signore ci dà una forza e un’unzione che non ha eguali. Se qualcuno di voi vuole ricevere una visita per parlare della chiesa perseguitata fatemelo sapere e ci scambieremo numeri e contatti. Noi diamo per scontato che possiamo riunirci assieme e lodare Dio con la luce accesa ma purtroppo ci sono diverse nazioni dove questo non è possibile, è proprio vietato dai governi. Al di là di quello che sta succedendo in Siria e in Egitto. Siamo un corpo anche con i fratelli che stanno dall’altra parte del mondo e che sono perseguitati.

-         Giordano Thomas: sono il figlio del Pastore Andrea Thomas collaboro con il Pastore Alfredo Giannini che non è potuto venire per impegni di segreteria interna. Sta portando avanti un lavoro molto fruttuoso con le scuole domenicali della Chiesa Apostolica e con il gruppo nazionale di adolescenti e stanno iniziando a programmare le attività della nuova stagione. E’ un piacere essere in mezzo a voi e un onore trovarci insieme per lavorare per l’unità e sanare questa società in cui viviamo. Molti di voi forse si ricordano di me con i capelli lunghi da rocchettaro ma il Signore ci chiama a non essere soltanto un musicista, una persona che cerca di toccare attraverso la tua esperienza musicale, professionale o qualunque altro talento che il Signore ci ha dato, ma ci chiama anche a prendere delle responsabilità in mano ed essere pronti ad alzarci come uomini e donne di Dio per combattere per questa società, per esserne un punto di riferimento. Vi porto i saluti del Pastore Alfredo e il Signore ci benedica.

-         Collaboratore Pastore Ferrante: è la prima volta che sono nel vostro mezzo, sono felice di stare qua. In questo periodo nella chiesa di Palmarola stiamo attraversando un periodo di transizione, vogliamo essere una chiesa di quartiere, cioè presente nel quartiere anche al servizio della comunità esterna alla chiesa e per questo abbiamo dei progetti per i quali siamo sicuri che Dio benedirà. Considerando le mura di Gerico meditavo dell’importanza dell’unità per far cadere le mura, un popolo unito che manda un grido unico e io credo che insieme possiamo fare la differenza in questa società. Il Signore Vi benedica.

-         Sebastian Zarazaga: pace a tutti, sono figlio di missionari, alcuni di voi conoscono la mia famiglia, abbiamo servito il Signore a Salerno, poi a Roma. Adesso già da 4 anni assieme a mia moglie e a due figlie serviamo il Signore e dia ci sta benedicendo. Due anni fa siamo stati ordinati al ministerio dal gruppo di chiese di cui facciamo parte “Centro Cristiano Speranza”, nato in Argentina e nel tempo si è sparso anche in Europa. Lavoriamo al Laurentino anche con l’altra coppia pastorale, i quali vi salutano. Siamo sotto “i ponti” perché come voi sapete in via Ignazio Sileo ci sono i famosi “ponti” e noi con la nostra chiesa abbiamo pregato perché sia lì! Avevamo il desiderio di trovarci in quel posto, in quell’angolo di città perché lo Spirito Santo ci ha parlato in prima persona dicendo che quella era la parte di città in cui dovevamo servire Roma. E’ stato un piacere poterlo fare e vediamo la mano del Signore. Le nostre radici storiche sono nella Chiesa Battista ma per loro abbiamo un neo: siamo stati battezzati nello Spirito Santo, crediamo nella pienezza dello Spirito Santo e vediamo che Dio continua a benedire le persone attraverso il nome di Gesù. Vediamo le persone liberate e chi lavora nelle periferie conosce le difficoltà delle famiglie, nel tessuto famigliare. Ci troviamo spesso ad affrontare problemi di omosessualità, droghe, prostituzione anche perché è stato un quartiere dormitorio. La storia ci dice che le persone sono state spostate dal centro al laurentino e prima non si poteva entrare nel quartiere. Grazie a Dio la situazione culturale è migliorata ma sicuramente manca la Parola del Signore e lavoriamo lì perché il nome del Signore possa essere innalzato e vediamo che vale la pena predicare, dire che Gesù Cristo vive, perché Lui continua a salvare, continua a guarire, continua a liberare. Dopo due anni di servizio pastorale avevamo bisogno di appartenere a un gruppo di Pastori ed essere in amicizia con loro. Iddio vi benedica.

o          Riccardo Alicino: anche io sono stato invitato dal Pastore Edoardo a pregare per Sebastian quando  c’è stata la consacrazione ed ero presente pregando per lui.

5.        Evangelizzazione con Nicky Cruz, Carlo Galioto: la volta scorsa abbiamo parlato di una eventuale evangelizzazione con Nicky Cruz a Roma e c’era la possibilità che si svolgesse in autunno, ma in questi giorni il Pastore Paul Shafer ha inviato una mail con il seguente messaggio: “gli organizzatori di Nicky Cruz hanno deciso di posticipare l’evento a Roma e a Napoli nel 2014, forse marzo-aprile”. Nel momento in cui ci sarà comunicato il giorno affronteremo il progetto in maniera più specifica.

6.        Carlo Agostinelli (invitato a dare un saluto): il Signore è grande e Lui ci dice “resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi”. Potete immaginare quante idee il diavolo ci ha messo in testa ma è importante sottomettersi a Dio e ciò che Dio ha detto. Non basta credere in Dio per resistere al diavolo ma è importante credere a ciò che Lui ha detto. Gesù ha detto “ogni cosa è possibile a chi crede”, è chiaro che non è facile, non è un gioco ma è possibile se noi crediamo in Lui con tutte le nostre forze. Io ringrazio Dio per questa parola che ci ha sostenuto e ci sosterrà sempre.

7.       Responsabili dei Giovani, Giancarlo Galassi ed Enrico Scaringi: l’ultima volta che ci siamo incontrati Enrico stava aspettando il suo bimbo Luca. (Enrico) ringraziamo Dio per questa benedizione, siamo ultrafelici. Lo ringrazio perché anche mia moglie oggi è potuta venire. (Giancarlo) per chi non mi conosce lavoro in stretta collaborazione col Pastore Mario Basile che oggi non è potuto essere presente. Io ed Enrico rappresentiamo 4GOD (i giovani IPL). Ho portato una relazione che lascerò al segretario per l’incontro che abbiamo avuto ad aprile con gli altri Responsabili dei Giovani, presso la chiesa della Magliana curata dal Pastore Ieva, che è stato un incontro di relazione e programmazione e desideriamo che ce ne siamo altri proprio per mantenere l’unità e la collaborazione. Abbiamo avuto un buon momento, siamo stati ospitati in maniera eccellente con un bel tempo di adorazione, preghiera e ci siamo relazionati. Era aprile e abbiamo verificato che da lì all’estate le chiesa erano abbastanza impegnate così abbiamo rimandato il prossimo incontro ad ottobre per non aggravare di impegni i Responsabili dei Giovani. Avremmo pianificato di incontrarci di nuovo sabato 12 di ottobre alle ore 10 sempre alla Magliana per relazione e programmazione in vista dell’evento 4GOD che vorremmo avere sabato 11 gennaio 2014 perché questo incontro nel passato ha avuto tanto riscontro e benedizione. Abbiamo già la vostra direttiva su come mandare avanti gli incontri. Avremmo scelto questa data considerando gli impegni delle varie chiese nel periodo natalizio. Proponiamo due chiese dove poter fare l’evento (avendo escluse quelle chiese che hanno già ospitato l’evento) e sono la Chiesa Apostolica di Fiumicino curata dal Pastore Mario Basile e la Chiesa CEIZS Roma di Tor Cervara curata dal Pastore Fernando De Franca.. La linea guida che ci avete dato l’ultima volta è stata quella di far portare l’adorazione alla chiesa che ci ospita per evitare problemi di logistica, il tema sarà trattato da 3-4 giovani segnalati da voi in 10 minuti per uno e il resto sarà gestito dai ministeri presenti in IPL. Vi ringrazio per il tempo e fateci sapere presto.

8.       Riccardo Alicino: questa mattina abbiamo il privilegio di ascoltare la Parola da una sorella, la Pastora Rosanna Lilli che insieme al marito Silvano da anni conducono la Chiesa di via Chiovenda. E’ una gioia e un privilegio perché la sorella Rosanna da tanti anni serve il Signore e vogliamo benedirLo per questo.

9.       Predicazione (Rosanna Lilli): uno spirito meraviglioso, uno spirito di adorazione e questo ci porta a chiedere unità nella presenza del Signore come Suo corpo e come Sua chiesa. Non è così scontato, non sempre è così. Ringraziamo Dio perché in questa mattina sentiamo il Suo favore sopra di noi, non c’è contrasto, non c’è disturbo, c’è la presenza del Signore meravigliosa e sicuramente i nostri cuori sono pronti per ricevere la Parola di Dio questa mattina.

Innanzi tutto ben ritrovati a tutti quanti, grazie ai pastori che ci stanno ospitando in questo bel locale, ero rimasta a quello piccolino, e sono contenta che vi trovo in una situazione di benedizione. Dio continui a benedirvi e questo luogo diventi di nuovo piccolo per voi, lasciamo tutto nella mani del Signore ed Egli opererà.

La parola che ho sentito nel mio cuore forte è proprio legata al fatto di essere “Pentecostali”, sappiamo che c’è qualche cosa che ci caratterizza: non siamo solo cristiani, evangelici, ma anche Pentecostali e in IPL è qualche cosa che ci identifica. Allora qual è la caratteristica dell’essere Pentecostali rispetto ad essere solo cristiani evangelici? L’esperienza del battesimo con lo Spirito Santo, è questo quello che ci distingue, non è soltanto il nome, c’è un’esperienza dietro, c’è qualcosa che noi abbiamo realizzato nella nostra vita, siamo stati riempiti dello Spirito Santo, abbiamo ricevuto i carismi di Dio.

E’ importante che noi lo realizziamo perché avere il nome ma senza fare questo tipo di esperienza rimane soltanto un nome svuotato dalla potenza di Dio perché noi sappiamo che la potenza è propria dello Spirito Santo. E’ scritto in Atti 1:8 “ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi” ma non per farci essere credenti, per distinguerci da altre denominazioni, c’è uno scopo perché noi riceviamo il battesimo nello Spirito Santo, e lo scopo quello di essere ”testimoni”.

Non ce lo dobbiamo dimenticare, non è che Dio in qualche modo ci vuol fare sentire superiori agli altri perché abbiamo il battesimo dello Spirito Santo e quindi vantarci di questo e guardare gli altri con un senso di sufficienza, di superiorità: “noi abbiamo una cosa che voi non avete”!

Vi dirò un segreto, molti pensano che noi siamo pazzi, quindi non ci invidiano, anzi la Scrittura ci dice che saremo odiati, non è quello il punto ma che il battesimo dello Spirito Santo ci è stato dato, ci è dato e ci sarà dato per ricevere potenza affinché noi possiamo essere testimoni di Gesù, testimoni del Suo Evangelo, testimoni della Sua opera e dice “mi sarete testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea, in Samaria e fino alle estremità della terra”.

Noi ringraziamo Dio per tutti i sistemi tecnologici che ci sono oggi, che ci aiutano e ci facilitano tante cose ma non potremo mai, anzi dobbiamo stare attenti a non sostituire mai l’opera dello Spirito Santo. Non mettiamo la tecnologia avanti a quella che è l’opera dello Spirito Santo perché la potenza scende da Dio, non viene dai mezzi, i mezzi sono strumenti che noi abbiamo, grazie a Dio per questi strumenti, ma guai a noi chiesa se mettiamo da parte la potenza che possiamo ricevere dallo Spirito Santo, dal battesimo dello Spirito Santo, per privilegiare magari altri sistemi e trascuriamo il battesimo dello Spirito Santo, trascuriamo la ricerca dell’esperienza dello Spirito Santo e diventiamo Pentecostali formali, nominali ma noi sappiamo che non è il metodo che dà forza, non è quello che rende testimonianza, quello che rende testimonianza è una chiesa piena, infuocata dallo Spirito Santo e dal fuoco.

Perché noi abbiamo questa necessità ed è l’unico fuoco perché noi potremmo tirare fuori altri fuochi, possiamo tirare fuori altre situazioni per esempio anche questi nuovi media, potremmo utilizzarli per evangelizzare, o dentro le nostre chiese, addirittura la musica potremmo utilizzare per riempire le chiese, e in molte parti del mondo sta succedendo questo, si attirano  le persone  attraverso la musica, attraverso il canto, attraverso il sentimento cioè quello che smuove le nostre emozioni e non c’è la potenza dello Spirito Santo, non c’è una vera esperienza, non ci sono vere conversioni e le persone come vengono vanno via, non rimangono, non sono radicate perché non sono portate a fare un’esperienza di conversione e di battesimo nello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo è l’unico fuoco che scende dall’alto, Dio ha sempre odiato, ha sempre avvertito Israele di stare attenti ai fuochi strani, stranieri. Attenzione a quello che non è la genuinità di ciò che scende dal cielo. Quindi noi come pentecostali dobbiamo continuamente portare le nostre comunità, portare le nostre chiese, portare i credenti a fare esperienze, esperienze reali, esperienze trascendentali in cui loro non potranno mai dubitare. Magari li potremo deludere noi come pastori, come persone, ma se loro hanno fatto esperienze forti nel Signore rimangono fermi perché si sono convertiti a Dio, non si sono convertiti a noi, non si sono convertiti alla nostra denominazione, non si sono convertiti ai nostri (sistemi??), né al nostro essere sociale, né al nostro stare assieme anche dal punto di vista sociale perché a volte le persone vengono anche attratte da questo nostro stare insieme. Però noi (gridiamo ??) che dobbiamo stare attenti alla prima garanzia: essa è il tocco di Dio, la garanzia è l’incontro con Gesù, la garanzia è la pienezza dello Spirito Santo, ALLORA, dice Gesù, allora mi sarete testimoni, solo allora mi sarete testimoni. Se fate tante cose sarete testimoni di qualche altra cosa, non miei testimoni, sarete dedicati a una chiesa ma non la mia chiesa, amen?

Gesù ha detto: “io edificherò la mia Chiesa”, quindi i sistemi li detta Lui non li dettiamo noi quindi dobbiamo continuamente fare verifiche della nostra chiesa, controllare quello che stiamo facendo, come ci stiamo muovendo. Se le nostre strategie che Dio suggerisce anche nel nostro cuore, non stiamo trascurando le cose che sono essenziali: incontro con Gesù e battesimo con lo Spirito Santo sono cose importanti per ogni credente.

La testimonianza è stata sempre importante, lo scopo di Dio è stato fin dall’inizio, dall’Antico Testamento, rendere il Suo Popolo testimone di quello che Lui era. Dovevano raccontare agli altri popoli, attraverso le meraviglie che l’Eterno faceva, chi era Dio! Egli era diverso dagli altri dei. Quindi loro come popolo era chiamati ad essere testimoni. Non solo, ma anche l’Arca del patto veniva chiamata l’Arca della Testimonianza. Tutto quello che riguarda Dio ha a che vedere con la testimonianza che Dio vuole dare al mondo per dire: “chi è Dio?” e di salvare.

Lo scopo di Dio è di salvare “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figliolo affinchè chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna”. Quindi noi dobbiamo continuamente fare una verifica come guide spirituali, sia i Pastori che i Collaboratori, ecco perché la Parola di Dio arriva in modo specifico in questo modo, per farci in qualche modo scuotere e fare una verifica dentro di noi.

Testimone è che avendo conoscenza diretta, non per sentito dire, del fatto, dell’avvenimento di cui sta rendendo testimonianza, di cui sta parlando, che sta comunicando. Quindi noi dobbiamo portare le persone, se veramente vogliamo fare crescere le nostre chiese, ad avere un’esperienza diretta, non un’esperienza di seconda mano, per sentito dire! Ma un’esperienza personale diretta, fra loro e Gesù, fra loro e lo Spirito Santo, fra loro e Dio, ognuno di loro.

Allora avremo una chiesa forte fatta di testimoni. La testimonianza era importante nel Vecchio Testamento ma ancora di più nel Nuovo, infatti Luca nel cap. 1:2 descrive gli apostoli come “coloro che da principio ne furono i testimoni oculari” e che divennero ministri della Parola perché loro avevano fatto un’esperienza reale, avevano avuto una chiamata genuina da parte di Gesù, avevano seguito Gesù, avevano visto tutte le vicissitudini dalla morte fino alla resurrezione e all’ascensione in cielo. Avevano seguito, sono stati discepoli del Signore anche con le loro intemperanze, non sto dicendo che per essere testimoni bisogna essere perfetti, basta vedere la storia degli Atti degli Apostoli e comprenderete che non è così, quindi c’è speranza pure per noi!

Quindi il loro pulpito era esattamente quello che era descritto in Atti 1:8 e addirittura era così importante che ci fossero dei testimoni oculari che quando si doveva decidere di sostituire Giuda, il sostituto doveva essere stato testimone oculare di tutto il ministerio di Gesù, dal battesimo fino all’ascensione per “diventare con noi testimoni della Sua resurrezione”.

Testimone, il cui significato originale è martire, non vuol dire semplicemente raccontare un fatto ma rischiare la vita pur di non rinnegare o rinunciare a raccontare quello che avevano visto e di cui rendevano testimonianza. Quindi essere testimoni è anche una grande responsabilità nell’essere testimoni soprattutto per i tempi in cui stiamo vivendo, quante insidie, quanti rischi, vedi legge sull’omofobia, quanti sono pronti a rimanere fermi su quello che dice la Parola di Dio? Quanti sono pronti ad andare in carcere pur di rimanere fermi su quello che dice la Parola di Dio? Sia nel Vecchio T. che nel Nuovo molti si sono assunti la responsabilità di essere testimoni di chi è Dio rischiando la propria vita. Quindi oggi è una sfida anche per noi, non sappiamo quello che succederà, c’è un vento di laicismo, laicità esasperata, in nome del rispetto degli altri, l’amore esasperato per gli altri che diventa l’amore al di sopra di Dio! Ma io dico sempre: “Dio è amore, ma l’amore non è Dio!” Attenzione perché queste sono armi insidiose con cui stanno cercando di attaccare la Chiesa: in nome dell’amore dobbiamo accettare tutto, abbracciare tutto, ma non è vero! Noi dobbiamo essere fedeli testimoni di quello che è la Parola di Dio, la potenza della Parola, dobbiamo dire quello che Dio ha detto! E dobbiamo cercare di fare quello che Gesù ha fatto come suoi imitatori.

Allora siccome qui stiamo dicendo di essere testimoni oculari, una si domanda: ma io non ho vissuto al tempo di Gesù! Come può essere la mia testimonianza efficace come quella degli Apostoli che hanno vissuto 3 anni con Gesù? Che lo hanno visto in croce, resuscitato, ascendere al cielo? Siamo noi esclusi? E’ la nostra testimonianza meno efficace? No, perché come abbiamo detto è lo Spirito Santo quello che ci dà il potere di essere testimoni, ma non solo, infatti Gesù ha anche contemplato quello che sarebbe accaduto dopo, quando Lui non sarebbe più stato sulla terra in carne ed ossa, infatti in Giovanni 17:21 dice: “or io non prego solo per questi ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola” quindi della testimonianza che attraverso il Vangelo è arrivata a noi e adesso siamo stati chiamati noi testimoni per questo tempo nei posti dove Dio ci ha messo.

Quindi dall’ascensione in poi Cristo non si può più conoscere secondo la carne perché siede alla destra del Padre e sta intercedendo per noi e la cosa meravigliosa e che abbiamo due intercessori, uno in cielo e in terra lo Spirito Santo, due avvocati! Quindi non lo possiamo più conoscere secondo la carne ma è rivelato ai soli credenti per Spirito Santo e questo avviene in tutti coloro che fanno l’esperienza della nuova nascita ricevendo la rivelazione personale del Cristo risorto, non soltanto del Cristo morto ma anche del Cristo risorto, amen?  Il Vangelo non fatto solo della morte di Gesù ma anche dell’annuncio della risurrezione e del ritorno di Gesù e la nostra speranza è il cielo, se Lui è risorto anche noi risorgeremo. Quindi non dobbiamo trascurare il messaggio della risurrezione e del ritorno di Gesù.

L’apostolo Paolo ci dice come poter essere testimoni di Cristo senza averlo conosciuto in carne ed ossa, Gesù gli si è rivelato in maniera meravigliosa sulla via di Damasco. L’essenza della via di Damasco è importante per ognuno di noi perché rappresenta il momento in cui personalmente abbiamo incontrato Gesù, dove ci ha fatto comprendere chi era Lui e ci eravamo noi, come è successo all’apostolo Paolo, il quale nel momento in cui è stato accecato ha visto nello spirito, chi era Dio, chi era Gesù e chi era lui. E’ importante quindi portare le persone a fare un’esperienza così cruciale, comprendere chi è Dio e chi è lui, per comprendere la distanza che c’è e che solo Gesù ha potuto essere da ponte. La testimonianza di Paolo è fortemente legata all’esperienza fatta sulla via di Damasco e dopo ha ricevuto anche il battesimo nello Spirito Santo. Non è stato lasciato soltanto alla conversione iniziale, ma ha ricevuto potenza perché doveva essere l’apostolo per i gentili. Ognuno di noi, se siamo pastori e collaboratori, sicuramente abbiamo fatto l’esperienza della via di Damasco ma il mio incoraggiamento e la mia esortazione questa mattina è che portiamo le persone a fare questa esperienza. Portiamo il Vangelo e non un suo surrogato, portiamo l’esperienza della Parola di Dio perché soltanto quella è garanzia di infallibilità delle persone e nella vita nelle nostre chiese.

Sapete io sono coinvolta nel discorso della musica, del canto, dell’arte da tantissimi anni, ma reputo queste cose come accessorie ma quello che deve rimanere, quello che è basilare nella vita della chiesa è la Parola di Dio e la pienezza dello Spirito Santo. Le cose accessorie se svuotate dalla potenza del Vangelo e dalla pienezza dello Spirito Santo smuoveranno solo le emozioni delle persone ma niente a che fare con la potenza del Vangelo che è la salvezza di Dio per chiunque crede. La potenza non è nella musica, né nelle nostre idee ma nella Parola e nello Spirito Santo.

Nell’esperienza personale si incomincia a credere ai sensi spirituali, a una vista e un udito spirituale, come dice la Parola nei Corinzi: “cose che orecchio non ha udito, occhio non ha visto che Dio ha preparato per quelli che lo amano”, ci sono cose che appartengono al mondo dello spirito. I credenti possono avere quella sicurezza, quella grinta e quella struttura dentro di loro solo se hanno fatto esperienze personali forti nello spirito e realizzato che Dio è per loro, e non soltanto perché glielo dicono, ma perché loro lo sanno attraverso la testimonianza dello Spirito Santo in loro in ogni momento della vita al di là di quello che stanno passando perché dentro hanno questo fuoco così forte che attesta per sempre la presenza del Signore.

Paolo inizia il suo cammino dopo l’esperienza sulla via di Damasco per arrivare al traguardo così come accade ad ognuno di noi, sono anni che stiamo camminando, chi più velocemente, chi più lentamente, chi in un modo, chi nell’altro. Può anche succedere come discepoli e testimoni quello che è successo ai due discepoli sulla via di Emmaus i quali ormai hanno perso le speranze, vivono come sconfitti, come feriti, tutto quello in cui loro hanno riposto ogni loro pensiero, il loro futuro, il loro progetto di vita, si sentono svuotati di tutto quello che aveva riempito la loro vita fino a quel momento. Gesù è morto, qualcuno dice che è risorto, però non sono molto sicuri, infatti noi vediamo la loro delusione quando parlano con Gesù. Si trovano confusi, persi, abbandonati, soli, senza futuro, disillusi, scoraggiati infatti dicono: “speravamo… invece”. Quante volte anche noi lungo in cammino abbiamo detto queste parole: “speravamo… invece” però riguardiamo a quello che ha detto il Pastore Agostinelli, dobbiamo avere fede sulla Parola di Dio e il diavolo fugge da noi.

Vediamo che Gesù non si offende perché viene riconosciuto all’ultimo momento da loro anzi si rivela a loro in un altro modo, perché dal sembiante non l’avevano riconosciuto perché non era più possibile riconoscerlo se non per la rivelazione dello Spirito Santo, attraverso la rivelazione della Parola di Dio perché noi vediamo che quando Gesù ha iniziato a predicare a loro, la verità si è dischiusa davanti a loro e hanno veramente realizzato chi Lui fosse. E loro avevano realizzato Cristo risorto dentro di loro in modo forte, vivente, anche se non lo vedevano più perché era sparito, però ormai avevano questa convinzione netta dentro di loro, avevano preso forza, avevano questo spirito di resurrezione che li avrebbe aiutati ad affrontare qualsiasi cosa. A volte nei momenti si sofferenza non è facile riconoscere subito Gesù che ci sta accanto, presi dalla nostra sofferenza ci sentiamo soli, lo scoraggiamento, la delusione, Gesù ci sta accanto ma non lo vediamo. Gesù è risorto, è presente, è risorto da sempre, l’abbiamo predicato, udito, annunciato però in quei momento non lo vediamo, non lo sentiamo, magari c’è la morte dentro di noi, o la morte di un nostro caro, quando magari le nostre aspettative erano altre. Quando c’è la sofferenza abbiamo difficoltà a riconoscere Gesù risorto. Maria Maddalena lo scambia per l’ortolano, gli apostoli lo prendono per un fantasma, i discepoli di Emmaus lo scambiano per un forestiero perché erano presi dalle loro ansie, dalle loro paure.

Il Signore non ci ha mai lasciato, il nostro amato Gesù, il nostro prezioso e ineguagliabile Gesù. Non si offende se non lo riconosciamo nel momento della prova ma è sempre disponibile per chi va a Lui perché è il capo e il compitore della nostra fede. Maria lo ha riconosciuto nel momento in cui l’ha chiamata per nome, solo in quel momento hanno comunicato per lo spirito, non l’ha riconosciuto per la voce, perché ci aveva parlato prima, ecco perché niente può sostituire le nostre esperienze col Signore, che poi sono quelle che ci danno la forza.

Una piccola esperienza personale che voglio condividere con voi, avevo accennato sulla mia tesi di laurea in teologia (guarda caso sulla donna e lo Spirito Santo) che ero stata invitata a portare la Parola nella riunione IPL di settembre senza specificare l’anno perché era il settembre successivo, ma quando poi per motivi di salute ho dovuto rinunciare mi doleva che nella tesi fosse scritta una cosa che poi non si era verificata, invece Dio nella sua bontà e fedeltà a fatto si che fossi invitata sempre a settembre (anche se l’anno successivo) e di questo sono grata al Signore perché ha fatto si che nel mese di settembre predicassi in IPL come era scritto nella tesi.

Voglio concludere gridando insieme a Paolo: “o morte dov’è il tuo dardo? O inferno dov’è la tua vittoria? 58 Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.” I Cor. 15:55 Il Signore ci benedica.

 

10.    Riccardo Alicino: quando la testimonianza è debole, la chiesa è debole, quando la testimonianza è forte, la chiesa diventa forte. La testimonianza è come il sale, se diventa insipido non serve, così della testimonianza che si corrompe. Vogliamo pregare il Signore affinchè la nostra testimonianza sia forte, sia luce. A volte passiamo periodi belli o meno belli, periodi di vittorie ma anche di sconfitte, può succedere che per tanti anni portiamo la testimonianza ma non vediamo frutti e così siamo scoraggiati ma questa mattina il Signore è qui per incoraggiarci, come abbiamo sentito attraverso la Parola, e per darci un futuro e una speranza che possiamo avere solo in Lui, e vogliamo essere testimoni di quello che abbiamo visto, udito e che le nostre mani hanno toccato.

 

11.    Saluto dei Pastori Sabina e Mario Auciello

 

12.    Il prossimo incontro IPL dei soli Pastori e Mogli sarà lunedì 21 ottobre alle ore 19 a Centocelle.

 

13.    Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. sabato 16 novembre ore 10 in via delle Azalee 108 Roma.

 

14.     Predicatore per la prossima riunione IPL:  sarà scelto a ottobre

 

15.    Carlo Galioto: il programma annuale degli incontri IPL per il 2013 che è il seguente:

 

Data

Tipo Incontro

Ora e Località

Lunedì 21 ott 13

Incontro Pastori

Ore 19 a Centocelle (Lucania)

Sabato 16 nov 13

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Centocelle (Lucania)

      

16.    Riccardo Alicino: vi comunichiamo che c’è una scuola di canto e musica in Sudafrica con Timoteo e Sara Alicino.

       Vogliamo ringraziare i Pastori Auciello e Di Martino per l’ospitalità e vogliamo pregare per questo ministerio.

 

17.    ..

 

18.   Tabella riepilogativa delle date:

data

ore

tipo riunione

luogo

12 ott 2013

10

Incontro Responsabili dei Giovani 4GOD

Magliana

21 ott 2013

19

Incontro solo Pastori IPL

Centocelle

25-27 ott 2013

 

Ritiro Spirituale della Chiesa CCMI (Sangiorgi)

Frascati

8-9 nov 2013

 19

Incontro con Benny Hinn

Tenda a Strisce -Roma

16 nov 2013

10

Riunione IPL allargata

Centocelle

 

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Riccardo Alicino

331-2429997

AlicinoRiccardo@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@tin.it