Tor Sapienza 17-11-2012

 Riunione I.P.L. n. 101/2012 di chiese pentecostali di Roma e Lazio.

 

1.        La riunione è iniziata con l’introduzione da parte del Pastore della Chiesa ospitante, Fabrizio Terregna, dei cambiamenti che ci sono stati nella comunità: nel nome “Chiesa Cristiana CristoDinamica” (prima si chiamava Chiesa Cristiana Pentecostale) ma non nei contenuti. Poi con la lettura della Scrittura Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi” Efesi 5:1, ci presentiamo questa mattina per lodare e adorare liberi da ogni tensione come figli. Questo è il momento di liberarci da ogni rivestimento e presentarci davanti a Dio con vesti di lino puro e semplice. Questa mattina lo imitiamo in questo: vogliamo mettere il nostro cuore, la nostra passione, il nostro amore e tutta la nostra volontà nel vedere la bellezza del nostro amato Gesù. Nell’adorarlo non con titoli ma come figli. Prima di essere Pastori siamo stati figli e siamo figli.

Invitato il Pastore Franco Alicino a presentare la riunione in preghiera (si riporta qualche passaggio): Signore, sappiamo che è difficile fare la tua volontà pienamente, ma ti preghiamo che tu ci dai la forza, l’aiuto, la conoscenza e la sapienza perché vogliamo fare pienamente la tua volontà. La tua chiesa, Signore, si muove nell’unità, perché è l’unità che fa scendere l’unzione, è l’unità che fa crescere la tua chiesa. Per questo ti benediciamo che questa mattina possiamo stare insieme.

Quindi la riunione è proseguita con un tempo di lode e adorazione guidato dalla sorella Stefania Terregna che si ringrazia per l’impegno e il cuore messo in tale servizio.

 

2.       Benvenuto del Presidente Riccardo Alicino: pensavo, mentre cantavamo, della bellezza e della ricchezza che possiamo vedere questa mattina in questo luogo, in mezzo a noi c’è un pezzo della storia della Chiesa in Italia: con via Chiovenda, con la Chiesa Apostolica, la Chiesa di Palmiro Togliatti, Terracina ed altre. E questi Pastori sono insieme a lodare il Signore, non è meraviglioso?

Questa mattina mi sono svegliato con una parola da parte di Dio: “voi avete il mio favore!” Abbiamo un tempo di grazia, mentre nel mondo c’è crisi, amarezza, violenza, depressione e cose di questo genere, noi abbiamo il favore di Dio. Come l’offerta di Abele trovò il favore di Dio, così attraverso quello che stiamo offrendo questa mattina stiamo trovando il favore di Dio. E se Dio è con noi chi sarà contro di noi?

3.       Saluto dai Pastori che non sono potuti venire: Carlo Agostinelli, Kilea KY (che però ha mandato la moglie e dei collaboratori), Enzo Lucania, Roberto Lani, Andrea Thomas,  Alessandro Trovato si scusano di  non essere presenti (molti sono fuori Roma) e salutano tutti.

4.       Responsabili dei Giovani, Luca Adamo:  desidereremmo che qualche volta venite anche a Napoli per fare la riunione lì. Invito avanti due collaboratori di 4GOD perché come vi avevo anticipato la volta scorsa non riesco più a onorare l’impegno che mi avete affidato circa le attività dei Responsabili dei Giovani: Enrico della chiesa di Grottarossa e Giancarlo della chiesa di Fiumicino.

-         Enrico: 4GOD credo che sia una bella realtà, un luogo dove si dà spazio ai giovani e dove loro possono scoprire Dio. L’ultimo evento che abbiamo organizzato a via Chiovenda credo che abbia avuto un ottimo effetto con la partecipazione di diversi ragazzi per la prima volta in chiesa amici dei giovani credenti e quindi sono occasioni per presentare Dio. Credo anche che 4GOD sia un vivaio delle chiese, come in una società di calcio dove c’è la prima squadra e la primavera. I gruppi dei giovani all’interno delle chiese sono dei vivai dove si formano i vari ministeri. Grazie a 4GOD ho conosciuto altre realtà e ragazzi di altre chiese che difficilmente avrei conosciuto. 4GOD è un bel movimento che ancora deve crescere, che deve maturare ma che sicuramente aiuta i ragazzi a vivere Cristo nella propria vita. Proprio per questo serve il sostegno di tutte le chiese, di tutti i Pastori e di tutti i Collaboratori affinche mettano un po’ di tempo anche per 4GOD.

-         Luca: dimenticavo di dirvi che la moglie di Enrico, Valeria, è la segretaria-cassiera di 4GOD.

-         Giancarlo: quello che abbiamo cercato di trasmettere in 4GOD è di vivere insieme realizzando che ci sono più cose che ci uniscono di quante ci dividono. Ci saranno giovani di chiese diverse che un giorno di guarderanno in faccia e potranno ricordare esperienze vissute assieme decenni prima. Questo aiuta a non chiudersi ma rimanere aperti relazionandosi con altri Pastori ed altri ministeri. Anche su Facebook abbiamo aperto una pagina 4GOD dove ci sono 240 ragazzi iscritti con lo scopo di relazionarci, evitando di far fare dottrina. Siamo molto impegnati nelle nostre chiese e nella nostra vita famigliare e sociale, ma se dedichiamo del tempo in questo progetto è perché crediamo che i giovani stando assieme crescono, maturano, si relazionano e questo sicuramente gli fa del bene così che avremo giovani più forti nelle nostre chiese, più consapevoli, non con una visione ristretta alla propria chiesa, ma con una visione di Roma, del Lazio e dell’Italia.

-         Luca: io pensavo che una continuità possa venire da Giancarlo ed Enrico

5.        Pastori e rappresentanti di Pastori presenti per la prima volta:

-         Emanuele Di Martino (accettato in IPL nella riunione dei Pastori di ottobre, pastore di una chiesa a Finocchio): per noi, per me e mia moglie, è una gioia essere parte di IPL ma in particolare consideriamo un regalo iniziare a Tor Sapienza perché siamo stati parte dell’inizio di questa comunità che ci ospita questa mattina. Il Pastore Franco Alicino è stato il mio pastore per un po’ di tempo e abbiamo contribuito a sistemare questo locale che era disastrato. Le mie origini sono nella comunità di Palmiro Togliatti, avevo 9 anni quando abbiamo iniziato a frequentare quella chiesa il cui Pastore era Luciano Crociani e lo affiancavano Franco e Riccardo Alicino, che è stato il mio responsabile dei giovani. Siamo cresciuti facendo belle esperienze ma anche brutte, personalmente ho fatto tanti errori, ma ringrazio Dio che ho potuto chiedere scusa e uno di questi è il pastore Franco perché a suo tempo non andai via bene da questo luogo. Fu proprio durante una riunione IPL che sentii di dover chiedere perdono per la ribellione e l’attitudine che avevo avuto in quel momento. Poi la gioia più grande è stata avere il Pastore Franco a benedirmi nel momento in cui sono stato ordinato pastore, circa 9 anni fa.

Assieme al Pastore Mario Augello abbiamo fondato la chiesa di Finocchio nel 1993 e grazie a Dio la chiesa sta crescendo ma ci siamo resi conto che c’era qualche cosa che non andava. Facevamo già parte di IPL ma con un po’ di superficialità ci siamo allontanati e di questo vi chiedo perdono perché ogni elemento del corpo è necessario. Abbiamo fatto del male a noi stessi e in piccolissima parte anche al Corpo. Vi ringrazio di averci riammesso nell’IPL. Vi voglio lasciare con un verso della Scrittura: 2 Cron. 7:14 “Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal ciclo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo Paese” E’ una promessa di Dio, ci sono delle condizioni e noi dobbiamo adempiere quelle condizioni e poi Dio promette che risponderà e io credo che questo accadrà.

 

6.       Riccardo Alicino: è un miracolo che tanti Pastori questa mattina sono qui per adorare il Signore insieme, per innalzarlo, benedirlo, glorificarlo, e Dio è glorificato! “Quando io sarò innalzato attirerò tutti a me”. Vorrei invitare il Pastore Guido che vuole condividere qualche cosa.

7.       Guido Sangiorgi: voglio condividere con voi quello che è successo a Madrid dove c’è stato il primo Congresso Europeo Missionario “Fortalecer” (Rafforzare). Sono stato quasi costretto ad andarci perché mi hanno pagato l’iscrizione (ero tornato da due giorni dal Brasile ed avrei preferito non andare per stanchezza e per motivi di salute in famiglia), quindi sono andato mal volentieri e lì mi sentivo un pesce fuori dall’acqua, anche perché c’erano altre denominazioni (battisti, presbiteriani, Assemblea di Dio, e altri). Vi confesso che ho avuto una esperienza che non avevo dal 1983, non avevamo più lacrime da piangere. Un pastore battista di piccola statura, ma con una chiesa di 50 mila anime, altri pastori con 7 mila anime, avevo pensato che ci sarebbe stato sfoggio di gloria invece una cosa che mi ha abbattuto è vedere l’umiltà. Non sono stati loro a dire quante anime c’erano nelle loro chiese. Eravamo circa 200 e ho incontrato vari missionari, alcuni che operano nei paesi mussulmani. E’ stata una esperienza straordinaria come pregavano per l’Europa, per l’Italia. C’è stato poi l’invito ad avere 5 minuti di preghiera silenziosa e a confessare i peccati. Uno dopo l’altro i pastori hanno cominciato a confessare i propri sbagli, allora ho sentito uno dire “Signore perdonami perché sono un pastore d’ufficio”,  “Signore perdonami perché io ho orgoglio”,  “io sono questo…”,  etc. Dopo di questo c’è stata un’unzione meravigliosa di Spirito Santo e tutti a glorificare il nome del Signore. Il prossimo anno si farà a Lisbona, 31 ottobre 1-2 novembre 2013.

8.        Fernando De Franca: abbiamo il Pastore Christovan Phillips nostro ospite e così l’ho invitato a venire qui. E’ americano, nel Nord Caroline, ma è stato missionario in Brasile per molti anni e ha inviato una coppia di missionari a Treviso per più di 10 anni. Ha un peso per l’Italia e capisce un po’ di italiano:

Christovan Phillips: volevo giusto salutarvi, è un piacere e un onore essere in mezzo a voi e poter conoscere meglio l’opera che Dio sta facendo in questa nazione. Vogliamo vedere il Regno di Dio scendere in questa nazione. Sappiamo che non è facile ministrare in questa nazione, ci sono tante resistenze, tanti ostacoli. Vediamo l’opera che parte qui, la vostra fede, la vostra forza, il vostro amore e vi ammiriamo. Amen.

Fernando: ho scritto al Presidente per proporre un pranzo assieme a tutti i Pastori IPL per rafforzare i rapporti fra di noi. Abbiamo offerto la nostra chiesa e i ragazzi che cucinano e che lavorano nell’ambiente della ristorazione. Vogliamo servire IPL in questo senso. Chiediamo solo un piccolo contributo per le spese.

9.        Presentazione Associazioni (Lidia Alicino):  desidero dire due parole di ringraziamento per l’opportunità che ho avuto di andare nel Burkina Faso assieme alla sorella Giovanna D’Arco KY e a una sorella di Napoli. E’ stata un’esperienza indimenticabile, molto “calda” (40-42 gradi ma le organizzatrici hanno fatto di tutto per rendere piacevole il nostro soggiorno); anche l’ambiente spirituale bruciava della presenza di Dio. Era una conferenza di donne e ne erano presenti migliaia. Tutte le oratrici erano africane ed erano ripiene di Spirito Santo e di una fermezza e una risolutezza che mi ha sorpreso. Anche io sono stata utile ad altre e in particolare a un pastore donna del Niger con la quale abbiamo parlato un po’ di cose spirituali, poi abbiamo pregato in silenzio ed è rimasta appoggiata sul mio petto non so per quanto tempo, con le lacrime agli occhi e il tutto con una dolcezza meravigliosa. Poi mi ha detto che aveva bisogno di questo, di una mamma spirituale.

Una delle donne più onorate del Burkina Faso, maman Rebecca, ha raccontato una sua esperienza abbastanza recente: è stata rapita in cielo, ha visto cose gloriose, è stata alla presenza di Gesù e le è stato dato un vestito glorioso ed era per lei. E’ arrivato il tempo di scendere e mentre scendeva il vestito ha iniziato a lacerarsi. A quel punto ha strappato il vestito in due parti di cui una l’ha fatta scendere sul Burkina Faso e l’altra sul Mali, la nazione confinante. Ha fatto qualche cosa di bello perché amava la sua terra. Ha tolto da se la gloria ricevuta per darla alla sua terra. Questo mi ha fatto pensare: io devo amare di più l’Italia!

CSI (Christian Solidarity International): ringrazio per l’opportunità che mi è stata data di presentare l’opera della CSI che io curo per l’Italia da diversi anni. Nelle slide che vedrete abbiamo cercato di rendere comprensibile questo grande piano, grande visione, grandi scopi che la CSI continua a compiere nel tempo.

E’ un’opera che si muove  da 35 anni secondo l’articolo 18 della dichiarazione universale sui diritti dell’uomo “Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti”. CSI persegue tre scopi principali:

                  1) difendere i diritti di ogni uomo e libertà di religione,

                  2) soccorso agli indifesi dando priorità ai bambini,

                  3) assistenza concreta in caso di catastrofi naturali.

CSI inizia nel 1976 con una marcia silenziosa in cui i dimostranti sollecitano la liberazione di un Pastore russo, ha sede in Zurigo e si muove con l’aiuto di alcuni affiliati, CSI-Italia è uno di questi.

Punto 1 – la situazione dei credenti è molto aggravata in moltissime Nazioni, non si conta il numero dei cristiani dietro le sbarre, per questo CSI opera assistenza vitale a questi cristiani.

Punto 2 – i bambini sono salvati dalla strada, dagli abusi e vivono in case famiglie e curati amorevolmente da volontari della CSI. Ricevono scolarizzazione e formazione attraverso laboratori specifici, cure psicologiche, fisiche e soprattutto la possibilità di un futuro vissuto come si deve. Bambini assistiti nelle baraccopoli, e a volte sono sponsorizzate associazioni locali (Perù)

Punto 3 – India, Pakistan e Sudan sono alcuni dei territori soggetti a queste calamità dove CSI è presente ed interviene con aiuti sanitari, alimenti, beni di prima necessità coperte e indumenti. Costruisce anche acquedotti e impianti di irrigazione.

In Sudan la CSI opera per liberare gli schiavi presi in cattività durante la guerra civile. Il governo di Kartum ha preso gli abitanti del meridione di cui molti li ha uccisi e tanti altri li ha trasferiti al nord per essere schiavizzati. Decine di migliaia di persone, e soprattutto donne e bambini,  hanno così perso identità, famiglia e lo scopo della vita. Fino a che l’ultimo schiavo sarà libero, CSI sarà lì!

Vengono consegnati anche kit di sopravvivenza che contengono semi, miglio, zanzariere coperte e altre cose. Sono onorata di aver conosciuto questi missionari che si adoperano per gli scopi di CSI. Organizziamo anche preghiere per i vari problemi e chiediamo preghiere soprattutto per i Paesi dove non c’è libertà.

Se qualche Pastore è interessato al lavoro di CSI e vuole sapere di più ci può contattare e noi saremo lieti di venire nella Vostra comunità e trattare più in profondità gli argomenti per sensibilizzare altri.

 

10.    Predicazione (Nivia dos Santos): Sono felice di essere qui e onorata di condividere una parola con voi. Come ha detto il Pastore Guido è stata una benedizione aver partecipato alla conferenza  a Madrid e il risveglio inizia quando permettiamo a noi stessi di essere trasformati. Vorrei dirvi qualcosa su di me prima di passare alla Parola: sono nata in Brasile da una famiglia cristiana, i miei nonni erano cristiani e sono cresciuta in un ambiente missionario. Il mio sogno era di andare in missione ma a 7 anni mi sono ammalata di una malattia ai piedi e viaggiavo da una parte all’altra del Brasile in cerca di cure. Per un anno sono stata ricoverata a San Paolo finchè hanno detto ai miei genitori che potevo tornare a casa: è finita, non ci sono guarigioni. Ma tornata a casa mia mamma ha detto: “Dio ha fatto una promessa su questa bimba, quando era nel mio grembo che lei doveva camminare per tanti Paesi per portare la Parola, allora io voglio la guarigione!” Ogni sera prendeva l’olio, mi ungeva i piedi e pregava dicendo: “Signore, quanto sono belli i piedi di coloro che annunciano la Tua Parola! Io credo nella guarigione”. Quando ho compiuto 10 anni è venuto un pastore svedese nella nostra chiesa ed ha fatto l’appello per quanti avevano una “fiamma” missionaria. Io sono andata avanti pur non camminando bene. Quel pastore che parlava solo svedese mi ha detto in portoghese: “figlia mia, oggi i tuoi piedi sono guariti e tu viaggerai per tante nazioni per parlare del mio Nome”. Sono tornata a casa e i miei piedi erano guariti e il nome di Gesù è stato glorificato.

Finite le scuole superiori sono andata in una scuola biblica a studiare teologia e lì ho conosciuto mio marito Rogério. Era stato portato in un orfanotrofio perché non c'era genitori, ed era stato preso dalla strada da quei pastori svedesi e mi diceva che aveva desiderio di andare missionario in Europa. Io invece volevo andare come missionaria in Africa. Quando mi ha detto che aveva ricevuto una chiamata per l’Europa ed era risoluto ad andarci anche da solo allora gli ho detto: ok, anche io vengo in Europa con te e pregheremo per l’Africa. Così sono 22 anni che siamo sposati e abbiamo due figli, Nathan e Silas. Il Signore ci ha insegnato a fare il culto domestico ed è una cosa molto preziosa. Ci ha mostrato di insegnare l’ubbidienza attraverso la vita di Samuele che quando era chiamato rispondeva subito anche se non conosceva la voce di Dio. Abbiamo fatto da 4 anni un patto con i nostri figli: li chiamiamo solo una volta perché loro conoscono la nostra voce ed ubbidiscono, questo è una grande benedizione nella nostra famiglia. In tutte le stanze abbiamo scritto: “ubbidienza immediata”. Gli insegnanti ci dicono: come riuscite a farvi ubbidire? Non siamo noi, è la Parola che è entrata nei cuori. Se noi non viviamo quello che predichiamo le nostre parole vanno al vento. Veramente stiamo imparando a vivere quello che predichiamo e predicare quello che viviamo. Se il mio primo ministerio non è la famiglia, che senso ha?

Leggendo la Parola del Signore ho scoperto un gruppo di persone che hanno ubbidito per più di 250 anni, la storia dei Recabiti in Geremia 35. Credo che una cosa che abbiamo bisogno di fare nelle nostre vite e nella nostra società è vivere e insegnare l’ubbidienza. Permettetemi di dire che l’educazione dei genitori italiani che abbiamo visto nei compagni dei nostri figli è molto permissiva. Poi gli fanno tanti regali anche costosi che non serve molto. Invece ciò che è più importante è  la presenza del padre, dei genitori, ed è necessaria perché un figlio cresca bene.  Noi dobbiamo fare la differenza nella nostra generazione, non credo che Dio ci ha portati per essere uguali, non credo che devo essere uguale al mio vicino. Anche se molte volte siamo molti criticati, “i vostri figli sono soldati?” E’ vero, la parola ci dice che siamo guerrieri e soldati del Signore e abbiamo anche un Regno!

Vogliamo leggere dalla Scrittura in Geremia 35:19 “1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno al tempo di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, dicendo: 2  «Va' alla casa dei Rekabiti e parla loro, conducili quindi nella casa dell'Eterno, in una delle camere, e offri loro vino da bere». 5  Posi quindi davanti ai figli della casa dei Rekabiti dei boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: «Bevete vino». 6  Ma essi risposero: «Noi non beviamo vino, perché Jehonadab, figlio ai Rekab, nostro padre, ci ha comandato, dicendo: "Non berrete vino in eterno, né voi né i vostri figli. 7  Non costruirete case, non seminerete alcuna semente, non pianterete vigne e non ne possederete alcuna, ma abiterete in tende tutti i giorni della vostra vita affinché viviate lungamente nel paese dove risiedete". 8  Cosí noi abbiamo ubbidito alla voce di Jehonadab, figlio di Rekab, nostro padre, in tutto ciò che ci ha comandato: di non bere vino per tutta la nostra vita tanto noi che le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie; 9  di non costruire case per abitarvi e di non avere né vigna né campo né semente. 10  Ma abitiamo in tende e abbiamo ubbidito e fatto tutto ciò che Jehonadab nostro padre, ci ha comandato. 13  «Cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Va' e di' agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non volete dunque ricevere ammaestramento, ascoltando le mie parole?». dice l'Eterno. 14  «Le parole di Jehonadab, figlio di Rekab, che comandò ai suoi figli di non bere vino, sono state messe in pratica; cosí essi non hanno bevuto vino fino a quest'oggi, perché hanno ubbidito al comando del loro padre. Ma, sebbene io vi ho parlato con urgenza ed insistenza, voi non mi avete ascoltato. 15  Vi ho anche mandato con urgenza ed insistenza i miei servi, i profeti, dicendovi:si ritragga dunque ciascuno dalla sua via malvagia, emendate le vostre azioni e non andate dietro ad altri dèi per servirli; allora abiterete nel paese che ho dato a voi e ai vostri padri". Ma voi non avete prestato orecchio né mi avete ubbidito. 16  , i figli di Jehonadab, figlio di Rekab, hanno messo in pratica il comando dato loro dal padre, ma questo popolo non mi ha ubbidito». 17  Perciò cosí dice l'Eterno, il DIO degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io faccio venire su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho pronunciato contro di loro, perché ho parlato loro, ma non hanno ascoltato, li ho chiamati, ma non hanno risposto». 18  E alla casa dei Rekabiti Geremia disse: «Cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Poiché avete ubbidito all'ordine di Jehonadab, vostro padre, avete osservato tutti i suoi precetti e avete fatto tutto ciò che vi aveva prescritto, 19  cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: A Jehonadab, figlio di Rekab, non verrà mai a mancare qualcuno che stia sempre davanti a me».” In questo capitulo di Geremia vediamo come Dio fa un test di fedeltà ai Recabiti e come loro lo superano. Potevano giustificarsi dal momento che l’invito veniva da un profeta... ma loro avevano ricevuto un ordine dal loro padre Jehonadab e lo hanno rispettato. Perché quest’ordine? Quest’ordine era stato dato per contrastare il governo di Achab e Iezebel perché era un governo peccaminoso, immorale che stava coinvolgendo tutto il popolo.  Ha dato un ordine alla sua famiglia, perché l'eccesso di vino, porta all'ubriachezza portano all’immoralità e i loro figli l’hanno presa come una parola di vita. Quest’uomo di Dio, che può essere paragonato a noi in mezzo a questo mondo oggi.  Al verso 13 Dio dice: “Non volete dunque ricevere ammaestramento, ascoltando le mie parole?”e io ho preso per me questa parola per applicarla a casa nostra decidendo vi vivere nell’ubbidienza ascoltando e vivendo la Parola di Dio e come dice il verso 15: “si ritragga ognuno dalla sua vita malvagia”, cioè cambiate comportamento e non abbiate altri dei. Noi abbiamo il nostro Dio forte e potente! In Isaia 6 leggiamo che “quando il re Uzzia muore, egli vide il Signore seduto sopra un trono”, perché Isaia vede il Signore quando il re è morto? Isaia era un uomo importante, era un politico, chissà che egli partecipava alla vita del re, egli amava il re, così come noi amiamo le persone ma non dobbiamo permettere che le persone diventino un idolo nella nostra vita.

Nella conferenza a Madrid, abbiamo ricevuto tante parole sull’integrità dei responsabili di chiese grandi perché a volte in mezzo a noi manca l'integrità, a volte manca la santità, oppure in mezzo a noi a volte manca l'autorità che viene dal Signore, e invece si trova autoritarismo, ma se noi amiamo veramente il Signore non saremo autoritari. Nel verso 19 abbiamo letto “A Jehonadab, figlio di Rekab, non verrà mai a mancare qualcuno che stia sempre davanti a me”, Dio ha fatto una promessa a quel popolo, Egli ha fatto un’alleanza perpetua, anche di autorità! Noi siamo la chiesa del Signore, siamo la sposa, Dio ha fatto una alleanza perpetua con noi e la mia domanda è questa: cosa stiamo facendo per contrastare il governo satanico? A  casa, in chiesa, dobbiamo avere un messaggio senza compromessi ma con autorità, abbiamo bisogno di andare controcorrente. Parlando con mio marito ho detto che questa parola è prima per noi, per la nostra casa, per la nostra comunità locale. Ho pensato come possiamo riscattare questa ubbidienza? Sarà successo anche a voi di vedere bambini che nei negozi dicono “voglio, voglio” offendendo i genitori i quali non sono coerenti e sinceri con i figli. La Parola ci dice “il vostro parlare sia si si, no noMat 5:37

A casa nostra abbiamo deciso che davanti ai figli bisogna rispettare la parola che un genitore ha detto, anche se l’altro genitore non è d’accordo, meglio ancora se si prende del tempo per mettersi d’accordo prima di fare una decisione. Abbiamo bisogno di imparare a dire si si, ma soprattutto abbiamo bisogno di imparare a dire no, perché tante volte non sappiamo dire no.

Per riscattare (fare nostra) questa ubbidienza abbiamo bisogno di avere una intimità con Dio perché forse l’abbiamo persa! A volte dirigiamo, guidiamo una congregazione, o la lode o un incarico in chiesa ma senza intimità con Dio. Abbiamo imparato in questi giorni che l’intimità porta alla santità e solo l’intimità porta alla santità. La Parola dice “santificatevi perché domani farò meraviglie in mezzo a voi” e ancora “siate santi perché io sono santo”. Come possiamo essere santi? Abbiamo bisogno di avere una intimità col Signore e allora avremo santità e questa santità genera autorità e l’autorità porta alla conquista! Solo con autorità conquistiamo qualche cosa e senza autorità noi non siamo niente.

Noi chiediamo al Signore di aiutarci ad essere santi, ma non è facile. E’ difficile essere bravi genitori e bravi pastori ma col Signore riusciamo a essere buoni genitori e allora possiamo guidare una chiesa. Signore abbi misericordia della mia famiglia, che possa essere come i Recabiti, riferimento di fedeltà, riferimento di ubbidienza, riferimento di lealtà. Signore io voglio la tua integrità nella mia vita, nella mia famiglia, ma i nostri figli conosceranno l'integrità, la lealtà, la santità nelle nostre vite, non soltanto tramite le nostre parole, leggendo la Bibbia o tramite i culti domestici. Ma soprattutto, tramite le nostre azioni e i nostri atteggiamenti. Predichiamo e viviamo ciò che predichiamo ... o viviamo e predichiamo ciò che viviamo.

Io credo che il Signore sta facendo una cosa nuova in mezzo a noi, riunirci più di 200 pastori come lo eravamo qualche giorno fa a Madrid per pregare per l’Europa, riunirci come oggi per pregare assieme,  una donna straniera come me che porta un pensiero in mezzo a voi è l’inizio di un risveglio, l’inizio di un cambiamento. Abbiamo bisogno di cambiare noi stessi per cambiare fuori dalle chiese. Ho pregato tanto per dirvi queste cose. Io ho bisogno di cambiare, ho bisogno di essere un riferimento per il Signore, che le persone guardando alla mia vita dovrebbero dire: “io vorrei essere come quella donna, come il marito di quella donna, come i figli di quella donna!” Se la nostra casa, non è d'esempio per gli altri manca qualche cosa nella nostra vita spirituale. Dobbiamo ad iniziare a dire no ai nostri figli piccoli e anche adolescenti. Noi abbiamo la password della mail, di facebook, delle reti sociali dei nostri figli, possiamo entrare quando vogliamo e Nathan è d’accordo. Al piccolo abbiamo detto che deve compiere l’età giusta (13 anni) per accedere a questi siti anche se i suoi amichetti già vi accedono! Abbiamo bisogno di vivere in trasparenza, in verità, nella luce. Chissà se tante cose sbagliate che stanno succedendo in mezzo a noi come Chiesa, è perché non stiamo dando una cura giusta  ai  figli, ai coniuge, tutto inizia nella famiglia.

Lo so, questa non sarebbe una parola per i pastori, perdonatemi, ma il Signore ha parlato forte al mio cuore sull’ubbidienza, sul sentire la voce di Dio e il mio pensiero è che ognuno di noi possa guardarsi dentro e chiedersi: “Signore, com’è la mia vita? Come sta la mia casa? Sono io un riferimento?” le persone leggono nelle insegne Comunità Cristiana, ma non si accontentano di questo, loro leggono le nostre vite.

 

(Testim.)  Delle tante esperienze che abbiamo fatto nelle vite dei nostri ragazzi in particolare attraverso la vita di Nathan, e se abbiamo 5 ragazzi in chiesa è tramite la vita di Nathan nella scuola. L’anno scorso quando la classe stava studiando Lutero, Nathan ha chiesto se poteva raccontare una piccola parte attraverso un DVD, la professoressa lo ha permesso e la settimana seguente lo hanno proiettato. Poi ha chiesto se poteva portare delle bibbie per dare ai compagni di classe. La professoressa ha detto: chiederò il permesso ai genitori e in questa lettera ha scritto: il figlio del missionario brasiliano vuole dare una bibbia protestante ai compagni di classe. Su venti ragazzi solo i genitori di uno hanno detto no! Quel ragazzo, i cui genitori avevano detto no, ha detto a Nathan: puoi darmi la mia bibbia, anche se mia madre ha detto no, perché io so che hai portato 20 bibbie? E Nathan ha risposto: posso! E il ragazzo: io la leggerò e tu mi aiuterai a capire questo libro. Questo è benedizione! Può sembrare una cosa piccola, ma noi abbiamo gioito tanto con questa cosa, abbiamo saltato di gioia gridando gloria a Dio. Nathan si incontra con questi ragazzi, (della scuola) alle tre del pomeriggio in comunità, insegnando la Parola, la chitarra e dopo giocano a calcio. Dio lo ha ispirato ad organizzare un campionato di playstation in chiesa, con 4 monitor e ogni tre mesi per una giornata fanno il campionato circa 20 ragazzi. Poi prepariamo il pranzo, la merenda e i genitori sono contenti che i loro figli stanno in un ambiente sano. Io e mio marito non facciamo niente, solo serviamo i ragazzi. Nathan porta una parola, suona un po’ e Dio sta facendo qualche cosa di nuovo a Rieti, non tramite le nostre vite, ma di più con quella di nostro figlio.

Allora fratelli, per terminare, io credo che il Signore ci chiama a una vita nuova, a rinnovare le nostre menti. Può sembrare una pazzia fare un campionato di playstation o giocare a calcio dopo il culto ma Dio dà una strategia a ognuno di noi e quella che Dio ha dato a noi è: cercare di fare un modo che questi ragazzi siano ubbidienti, non solo a casa, ma a scuola, nello sport, con gli insegnanti ...

I ragazzi fanno pattinaggio e lo fanno nello stesso orario, ma un giorno il trainer ci ha chiamati dicendoci che voleva dividerli in due gruppi diversi, uno dalle sei alle sette e l’altro dalle sette alle otto. Abbiamo chiesto perché e ci ha risposto che aveva bisogno che fossero presenti nei due gruppi per essere di esempio agli altri che quando cadevano non dicevano parolacce e non bestemmiavano, e lo stesso quando si scontravano con gli altri. Sei mesi dopo ci ha chiamato e ci ha detto che era riuscito nello scopo, tutti i ragazzi avevano copiato il modello di Sila e Nathan e così li ha fatti tornare allo stesso orario.

E’ per la nostra gloria? No! Rieti conoscerà Gesù e lo conoscerà tramite la testimonianza e non solo per le parole.

 Che Dio ci faccia veramente vivere, vivere per predicare, non predicare per vivere. Se io predico la cosa ma non la vivo , che senso ha?  Che Dio vi benedica.

 

11.    Riccardo Alicino: i Recabiti hanno detto non berremo il vino, come Daniele e i suoi amici hanno detto no ai cibi del re, pure noi forse in questo tempo che ci offre tutto dovremmo imparare a dire no, NO, perché vogliamo vivere una vita integra che piace al Signore. Che quella santità possa fluire nella nostra vita e che le persone possano vedere in noi degli uomini di Dio, donne di Dio. Questa è la più bella testimonianza che possiamo dare a questa generazione che vive nelle tenebre e che la nostra luce possa risplendere sempre di più come il sole a mezzogiorno.

 

12.    Carlo Galioto: la scorsa settimana ho inviato il programma annuale degli incontri IPL per il 2013 che è il seguente:

 

Data

Tipo Incontro

Ora e Località

Sabato 19 gen 13

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 16 a Serpentara (Evangelsti)

Lunedì 18 feb 13

Incontro Pastori

Ore 19 a Tor Cervara (De Franca)

Sabato 16 mar 13

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Tor Cervara (De Franca)

Lunedì 15 apr 13

Incontro Pastori

Ore 19 a Alatri (Canale)

Sabato 18 mag

Celebrazione Pentecostale

Ore 17 a Tor Cervara

Sabato 15 giu 13

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Alatri (Canale)

Sabato 21 set 13

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Finocchio (E. Di Martino)

Lunedì 21 ott 13

Incontro Pastori

Ore 19 a Centocelle (Lucania)

Sabato 16 nov 13

Riunione IPL allargata a Collab.

Ore 10 a Centocelle (Lucania)

      

13.    Riccardo Alicino: vogliamo ringraziare il Pastore Fabrizio Terregna e Stefania per l’ospitalità e vogliamo pregare per questo nuovo ministerio “Cristo Dinamica”.

 

14.    ..

 

15.    Prossima riunione IPL delle chiese di Roma e Lazio. (3° sabato mesi dispari – 19 gennaio ore 16) a Serpentara Via Tina Pica n. 6 .

 

16.     Predicatore per la prossima riunione IPL:  Pastore Franco Greco

 

17.   Tabella riepilogativa delle date:

data

ore

tipo riunione

luogo

17 dic 2012

18

conferenza "Lavoro e Politica nell’etica cristiana”

Spinaceto

22 dic 2012

20 

Programma speciale di Natale con Concerto Gospel e Cena.

Via di Tor Cervara

31 dic 2012

22 

culto di capodanno con Fernandinho and band live e del Pastore Marco A. Peixoto.

Via di Tor Cervara

5 gen 2013

17

Incontro Giovanoi 4GOD

Castagnetta-Pomezia

19 gen 2013

16

Riunione IPL allargata

Serpentara

18 feb 2013

19

Incontro solo Pastori IPL

Tor Cervara

16 mar 2013

10

Riunione IPL allargata

Tor Cervara

15 apr 2013

19

Incontro solo Pastori IPL

Alatri

15 giu 2013

10

Riunione IPL allargata

Alatri

21 set 2013

10

Riunione IPL allargata

Napoli ??? conferm.

21 ott 2013

19

Incontro solo Pastori IPL

Centocelle

16 nov 2013

10

Riunione IPL allargata

Centocelle

2013

??

Evento Milano 2013

Milano – San Siro

 

 

Il Segretario

 

Carlo Galioto

 

- Presidente di turno

Past. Riccardo Alicino

331-2429997

AlicinoRiccardo@libero.it

- Segretario di turno

fr. Carlo Galioto

339-1260778

 c.galioto@tin.it