Kaya 21 gennaio 2006

Carissimi,
La settimana scorsa, abbiamo fatto ancora una evangelizzazione in un altro quartiere di Kaya, davanti al locale del pastore Usseni. (34 anni fa, Usseni, piccolo orfano di 6 mesi, era stato messo nelle braccia di mia moglie Lisa, all’orfanotrofio. Oggi è un giovane pastore zelante, sposato e padre di 2 figli).

Il giorno dell'evangelizzazione faceva freddo, i bambini sono venuti, ma i grandi sono rimasti al calduccio. Ma con il sistema di altoparlanti, tutti hanno sentito, e lontano.

Domani Lisa deve parlare ad un convegno di sorelle. Chiedo a tutti voi di pregare per la sua salute.
Giovedì, uno specialista, con l’appoggio delle analisi, ha confermato la diagnosi che Lisa già sapeva, ma che non aveva detto a nessuno: la ferita che aveva sotto l’occhio destro era un tumore maligno. E' stato asportato, ma ora ricresce. Lo specialista teme prima per il suo occhio.
Ha detto che qui loro non sono in grado di fare l’intervento, da eseguire adesso, che lei dovrebbe ritornare in Italia al più presto.
Ma lei non vuole permettere al nemico di rovinare tutto, così ci siamo dato un tempo di preghiera prima di prendere una decisione. Sarebbe comunque un problema, economico, ma anche pratico: lei non potrebbe stare da sola a casa, e quindi avrebbe bisogno di qualcuno che la ospiti e l’accompagni all’ospedale.

Dal 5 al 8 febbraio avremo la settimana di digiuno e preghiera annua qui a Kaya, nella chiesa del pastore Wendpuire. Ogni volta ci sono miracoli, liberazioni. Lisa vorrebbe perlomeno aspettare fino a quella data, fiduciosa nelle promesse di Dio.

Noi vediamo che il nemico ce la mette tutta per ostacolarci. L’opposizione dei musulmani non è da prendere alla leggera; hanno dei marabù (stregoni) potenti, ma Dio protegge e libera i Suoi. Alleluia!

Per ora Lisa prosegue la sua missione tranquillamente.

Grazie del vostro fedele sostegno ed incoraggiamento.

Dio vi benedica tanto. Umberto.

http://www.mietereperafrica.org/